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La Volkswagen up! va all'assalto del segmento A puntando su una linea semplice e moderna e su un nuovo motore 1.0 tre cilindri da 75 cv. Le finiture sono all'altezza della tradizione della Casa e il navigatore è di serie su tutta la gamma.
GESTAZIONE LUNGADopo una lunga gestazione e numerose apparizioni nei panni della concept car nei saloni di mezzo mondo, la Volkswagen up! vede finalmente la dirittura d’arrivo che la porterà, entro la fine dell’anno, a fare bella mostra nelle vetrine delle concessionarie. Rispetto all’idea originaria numerosi particolari sono stati cambiati, per adattare il progetto alle esigenze della catena di montaggio e per ragioni puramente economiche (l’abbandono del motore posteriore, studiato nelle fasi iniziali, ne è un esempio). Tuttavia, la piccola di Wolfsburg, che è disegnata su una piattaforma inedita, resta fedele all’idea iniziale e non le mancano certo coraggio e personalità per ritagliarsi un posto al sole nel segmento A e per assicurare un’ulteriore crescita dei volumi al Gruppo VW..
QUESTIONE DI PROPORZIONI In primo luogo, la Volkswagen up! piccola lo è davvero, almeno fuori, con una lunghezza di 354 cm, una larghezza di 164 e un’altezza di 148. In seconda battuta sfoggia una linea semplice ma originale al tempo stesso, con una forma acqua e sapone che è un po’ un marchio di fabbrica delle ultime proposte di Wolfsburg, sotto la guida di Walter de Silva. Se la Volkswagen up! rinuncia alla classica mascherina a listelli orizzontali è giusto per migliorare l’aerodinamica, ma il suo family feeling è comunque forte, grazie ai tagli geometrici delle lamiere, alla sagoma del montante posteriore e a un furbo equilibrio tra i volumi. Alla voce segni particolari sono annotati anche gli sbalzi ridotti all’osso, che permettono di avere un passo di ben 242 cm, risultato eccellente se parametrato alla lunghezza, così come ottima è la capacità del bagagliaio, che va da 251 ai 951 litri.
HIGH TECHL’abitacolo parla lo stesso linguaggio formale della carrozzeria, con uno stile pulito e senza un pelo fuori posto. Qua e là si scorgono componenti provenienti dalla banca organi del Gruppo, mentre la plancia si sviluppa per linee orizzontali per esaltare l’idea di spaziosità, assieme alle ampie superfici vetrate. Dietro il volante tiene banco un grosso tachimetro, affiancato sulla sinistra dal contagiri e sulla destra dall’indicatore del livello della benzina. Al centro, sono raccolti i comandi del clima e dello stereo. In posizione sopraelevata trova poi spazio in sistema d’infotaiment maps+more, che è offerto di serie su tutta gamma, è capace di dialogare con l’elettronica di bordo della macchina e incorpora navigatore, sistema vivavoce e lettore multimediale.
IN DIVENIRE Se questo gadget sarà standard, non si sa invece ancora molto su come sarà organizzata la gamma dal punto di vista degli allestimenti e delle versioni. Tutto verrà definito in secondo tempo, a ridosso del lancio, che è fissato per la fine dell’anno, con un weekend porte aperte all’inizio del 2012. Quel che si sa di certo è che tra gli optional ci sarà il sistema City, che tra i 5 e i 30 km/h arresta autonomamente la macchina prima che possa tamponare chi la precede. Inoltre in questa fase iniziale tutta la gamma ruoterà su un unico motore tre cilindri 1.0 da 75 cv e sulla carrozzeria a tre porte, con prezzi compresi tra i 10.600 e i 12.600 euro. La versione a cinque porte arriverà nella primavera del 2012, assieme a quella con cambio automatico a cinque marce e sempre nel 2012 entrerà in listino la Volkswagen Eco up! a metano da 68 cv, campionessa di basse emissioni con 79 g/km di CO2. Nel 2013 sarà invece la volta dell’elettrica Volkswagen E up!, mentre al momento resta fuori dall’Italia il medesimo tre cilindri in configurazione da 60 cv, riservata a mercati stranieri.
UNO PER TUTTE Tornando alla Volkswagen up! 1.0 75 cv, la scheda tecnica parla anche di una coppia massima di 95 Nm. Il tempo nello 0-100 è di 13,2 secondi e la velocità massima è di 171 km/h, con un consumo medio dichiarato di 4,7 l/100 km. Di questo motore vanno sottolineate la costruzione interamente in alluminio e la particolare attenzione messa dai tecnici nel bilanciamento del manovellismo, che ha consentito di eliminare gli alberi di equilibratura. E ora voltiamo pagine andiamo a scoprire come se la cava su strada la nuova Volkswagen up!.
ARIA DI CASA Appena saliti a bordo Volkswagen up! si respira l’aria tipica di tutte le macchine di Wolfsburg. La plancia è disegnata senza fronzoli, con forme sobrie e moderne al tempo stesso. Tutti i comandi sono a portata di mano e si trovano là dove si pensa che siano, con l’unica pecca dell’assenza, sulla porta lato guidatore, di un pulsante per comandare il cristallo del passeggero. La qualità delle finiture è ottima, ai vertici assoluti del segmento A. Le plastiche sono dure ma non sono né leggerine né croccanti e appagano la vista come il tatto, complici gli assemblaggi impeccabili.
SCATOLA MAGICA Il volante si regola solo in altezza ma ciò non impedisce di ricreare la posizione di guida preferita. Il sedile sale e scende e alla fine ci si sistema bene in men che non si dica. Lo spazio non manca: con un mobiletto centrale sottile e avanzato, il menisco non corre pericoli. Inoltre i centimetri in larghezza abbondano, evitando che ci si senta spalla a spalla con il passeggero anteriore, come in barriera in attesa di un calcio di punizione. Anche i due posti dietro sono meglio di quel che si potrebbe pensare: solo le teste coronate rischiano interferenze con il tetto e si può tranquillamente pianificare un viaggio a medio/lungo raggio anche con quattro adulti a bordo. Impossibile invece configurare la macchina a cinque posti, anche perché nella zona centrale del pavimento passa un tunnel che toglierebbe lo spazio vitale ad altri due piedi.
ALL’ANGOLO Il merito di tanta abitabilità va alla scelta di piazzare le ruote ai quattro angoli del pianale, soluzione che dà i suoi frutti anche una volta su strada. La Volkswagen up! trasmette infatti l’immediata sensazione di essere ben piantata sulla strada, come un’auto di categoria superiore e non come una citycar qualunque. Lo sterzo è consistente tra le mani e l’assetto filtra alla grande buche e avvallamenti, facendo sembrare la piccola tedesca una specie di ferro da stiro, che passa sulle pieghe dell’asfalto come se niente fosse.
W LA SINCERITA’ Ciò non vuol dire comunque che la taratura sia troppo soffice. La Volkswagen up! non ha chiaramente grandi velleità sportive ma si comporta bene anche se guidata a passo di fanfara. Gli inserimenti in curva sono precisi, la tenuta è buona e ha sempre reazioni sincere anche quando si fa apposta a cercare di destare il controllo elettronico della stabilità dal suo vigile letargo.
PRONTA A TUTTO La Volkswagen up! è una cittadina modello, che si muove negli spazi stretti con gran disinvoltura, complici le misure tascabili, la buona visibilità e il taglio scatoliforme. Anche fuoriporta, la up! non sfigura affatto. Le sospensioni continuano a lavorare bene anche in velocità e la rumorosità è bassa, almeno finché si resta nei limiti imposti dal Codice in autostrada. Oltre i 130 km/h si avverte una certa rombosità aerodinamica ma si riesce comunque a conversare senza dover alzare la voce.
TRE CHE VALE QUATTRO Chi ha una voce molto sommessa è invece il motore, che non ha quella sonorità rauca e un po’ alla Joe Cocker tipica di altri tre cilindri da un litro di cilindrata. I tecnici hanno lavorato su ogni aspetto, dall’aspirazione al bilanciamento generale, per rendere quest’unità morbida e piacevole come un quattro cilindri e la loro missione si può dire compiuta. L’erogazione è corposa e regolare già ai bassi regimi, s’irrobustisce ai medi e non perde smalto nemmeno quando si francobolla il pedale dell’acceleratore al pavimento e si porta la lancetta del contagiri a bussare alla zona rossa.
BEVE DAVVERO POCO Anche nella guida brillante e quando si vuole scattare in fretta ai semafori, in ogni caso, il consiglio è quello di cambiare prima, per sfruttare la parte più favorevole della curva d’erogazione, ovvero quella intermedia. Il cambio, dal canto suo, mette in mostra una buona manovrabilità e ha una spaziatura che si sposa bene con le caratteristiche del motore, anche se la scalata diventa un must in certe situazioni di sorpasso. Una sesta marcia di riposo avrebbe forse fatto comodo per esaltare l’attitudine ai viaggi e abbattere i consumi ma anche così ci vuole una bella faccia tosta per lamentarsi della Volkswagen up!. Alla fine di un percorso prevalentemente extraurbano affrontato senza troppi riguardi, il computer di bordo ha fatto segnare un ottimo dato di 5,1 l/100 km, che non saranno i 4,7 l/100 km dichiarati dalla Casa nel ciclo misto ma sono comunque un risultato di tutto rispetto.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
up! 1.0 EVO 65 CV move up! BMT 3p | 60 / 44 | 17.350 € |
up! 1.0 EVO 65 CV move up! BMT 5p | 60 / 44 | 17.750 € |
up! 1.0 EVO 65 CV color up! BMT 3p | 60 / 44 | 19.050 € |
up! 1.0 EVO 65 CV color up! BMT 5p | 60 / 44 | 19.450 € |
up! 1.0 EVO 65 CV beats up! BMT 3p | 60 / 44 | 19.550 € |
up! 1.0 EVO 65 CV beats up! BMT 5p | 60 / 44 | 19.950 € |
up! 1.0 EVO 65 CV sport up! BMT 3p | 60 / 44 | 20.050 € |
up! 1.0 EVO 65 CV sport up! BMT 5p | 60 / 44 | 20.450 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Volkswagen up! visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Volkswagen up!