Scenic la creativa, Zafira la razionale. Per inserirsi buona ultima nel mercato delle monovolume compatte Volkswagen si ispira alla concorrente di casa propria. Stile sobrio senza carattere, qualità VW, comfort di gran livello, 5/7 posti, prezzo elevato.
NEW GENERATION Eppure la parentela con la Golf è molto stretta: la Touran utilizza il nuovo pianale che equipaggerà la prossima generazione Golf. Ha belle proporzioni e fa della sobrietà il suo cavallo di battaglia stilistico. Unico spunto di stile caratteristico è la piega che corre all’altezza delle maniglie che snellisce parecchio l’altezza delle fiancate. Per il resto è disegnata con righello e curvilinee, niente è disegnato a mano libera...
IL FASCINO DELLA QUALITA’ Poco fascino nello stile, molto fascino nella qualità. È sufficiente avvicinarsi alla Touran per sentire la qualità Volkswagen. La verniciatura, i montaggi, le plastiche, la precisione si vedono da lontano. L’intenditore, quello che prova la qualità di un’auto dal rumore di chiusura della portiera, con la Touran non rimane deluso. Anzi ripete il test apri/chiudi più volte per il piacere di sentirne il rumore.
L’INTRUSO In mezzo a cotanta perfezione stupisce la plastica croccante al tatto e lucida come la pelle di un tredicenne brufoloso utilizzata per la parte inferiore della plancia e delle portiere. È una VW, perbacco: certe plastiche dovrebbero girare al largo da Wolfsburg.
LAST BUT NOT FIRST Dall’ultima arrivata tra le monovolume compatte è lecito aspettarsi di più in termini di intelligenza e praticità degli interni. Touran offre una bella plancia, funzionale e pratica come solo i tedeschi sanno fare ma anche di buon gusto, dallo stile piacevole. Sembra però che tutti gli sforzi siano stati rivolti a ricavare spazi per stivare oggetti vari, con 36 tra vani e cassetti. Ma che ci stivate su ‘ste auto? Spazi per bottiglie da litro in ogni vano portiera, un pratico cassetto nella parte superiore della plancia, un grande cassetto davanti al passeggero con bocchetta di climatizzazione, vani sotto il sedile e buchi e buchetti ovunque.
5+2 FA 7 Di serie nasce con cinque posti e 695 litri di bagagliaio ma optional sono disponibili due posti supplementari. Dove i tecnici VW non si sono sprecati è nell’inventare soluzioni innovative per la configurazione dell’interno. I sedili della seconda fila sono singoli, si ripiegano e si smontano singolarmente (pesano 16kg l’uno) con le solite manigliette in tessuto da tirare per sbloccare il sedile. Ripiegati i sedili si alzano in avanti e vanno bloccati con un un’asta di sostegno che esce dal pavimento: un po’ preistorico come sistema. I due sedili supplementari si ripiegano facilmente fino a formare un fondo piatto, a livello della soglia di carico.
TRE MOTORI L’indole da auto da famiglia tranquilla è sottolineata dai tre motori disponibili al lancio, tutti abbinati al cambio a sei marce. Un ottimo motore 1.600 FSI a iniezione diretta di benzina con 115Cv (85kW), 155Nm a 4000 giri per 186 km/h e 11,9 secondi per lo 0-100 km/h. E due turbodiesel TDI, il 1.900 nella configurazione da 100Cv (74kW) e 250Nm a 1900 giri e un più brillante TDI 2 litri da 136Cv (100kW) e 320Nm a 1750 giri. 177 km/h e 13,5 secondi per lo 0-100 km/h per la prima e 197 km/h e 10,6 secondi per lo 0-100 km/h per la seconda. Disponibile da settembre 2003 un 2 litri a benzina FSI da 150CV e un 1.600 a benzina da 102Cv.
TRE ALLESTIMENTI Base, Trendline e Highline. Prezzi da 22.170 Euro per la 1.6 FSI base fino a 27.675 Euro per la 2.0 TDI Highline. Dotazione completa anche per la base: Abs, airbag frontali, laterali e per la testa, chiusura centralizzata con telecomando, climatizzatore semiautomatico, specchi esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, alzacristalli elettrici anteriori, radio con Cd e sedile guida regolabile in altezza.
COME VA Al volante, la posizione di guida è più alta di quanto l’aspetto esterno da wagon fuori misura lasci pensare, con il volante abbastanza orizzontale. Il sedile ha una bella escursione in altezza, tanto da accontentare chi ama stare appollaiato e chi preferisce posizioni più sdraiate. Anche il volante si regola in altezza e profondità, con il limite in basso dato dalla visibilità degli strumenti. Comoda per tutti, a dispetto della prima sensazione.
QUALITA’ CONFORTANTE Aprire e chiudere la portiera, salire, regolare il sedile, avviare il motore, sistemarsi al volante… tutte operazioni che consentono di apprezzare la qualità VW, una qualità che fa sentire tranquilli e soddisfatti.
COMFORT DI QUALITA’ Il piacere della qualità continua anche in marcia. Aerodinamica ben studiata, filtraggio perfetto dei rumori e delle vibrazioni della strada, silenziosità di marcia di gran classe a tutte le velocità. Anche lanciandola a 220 km/h sui discesoni autostradali, il comfort non cambia. E non cambia nemmeno la facilità di guida, anche se il vento laterale spinge forte sulle fiancate. Il servosterzo elettrico funziona molto bene: dopo una prima microinerzia appena si inizia a sterzare si comanda sempre bene e si dirige sempre con precisione la Touran sulla traiettoria desiderata.
CAMBIO Sei marce di perfezione. Merita una nota di merito speciale il cambio, facile per tutti, davvero idiot proof e velocissimo se non si vuole perdere mezzo giro del motore tra una cambiata e l’altra. Molte auto dichiaratamente sportive un cambio così se lo sognano.
FRENI Meno entusiasmanti i freni. Il pedale è duro, bisogna pestare pesante per ottenere una bella frenata. E i quattro dischi arrivano presto al limite, bloccandosi facilmente e con una resistenza alla fatica non proprio sportiva.
STABILITA’ Dondola poco la Touran, anche se si sterza bruscamente e sulle curve strette affrontate in allegria rimane sempre ben parallela al terreno, inclinandosi verso l’esterno della curva quanto una normale berlina. Dondola poco e si riallinea subito anche se si fa finta di scartare un ostacolo improvviso, senza rimbalzi da una parte e dall’altra. Un buon assetto che anche il più esuberante 2.0 TDi fatica a mettere in crisi.
A BENZINA Un piccolo capolavoro di tecnologia, il 1.6 FSI ha pochi rivali nella categoria in termini di rumorosità e di regolarità a tutti i regimi. Sceglietelo se non avete ambizioni corsaiole e in famiglia siete tutti magri: i 115Cv spingono i circa 14 quintali della Touran 1.6 con un po’ di fatica e se si ha fretta il piede destro si trova spesso a spremere il pedale dell’acceleratore contro il tappetino. Anche in questi casi estremi la voce del 1.6 è educata come quella di un maggiordomo inglese.
A GASOLIO Apparentemente la differenza tra i due motori TDI non è enorme. Il 2.0 è indiscutibilmente più esuberante ma il 1.9 spinge comunque con regolarità. La differenza diventa evidente se si carica parecchio o se si affrontano le salite. In questi caso il peso si fa sentire e anche i 36 cavalli di differenza. Silenziosi considerando che si alimentano con il gasolio, non reggono il confronto con il 1.6 FSI in termini di comfort acustico.