Una Volkswagen Sharan 2011 Più lunga e più larga, capace come un furgone e comoda come una berlina. Con qualità VW e motori moderni.
COM'E' Auto in via di estinzione, le monovolume sette posti sono ancora la salvezza per le famiglie numerose o allargate e per chi ha bisogno di spazio di carico senza ricorrere al furgone. Se sette posti deve essere, che lo sia senza compromessi, devono essersi detti alla riunione Volkswagen in cui si sono decise le sorti della Sharan. Così, dopo 15 anni di onorato servizio e di gemellaggio con le cugine Seat e Ford, la nuova Volkswagen Sharan 2011, tutta farina del sacco Volkswagen, si allunga di 22 centimetri e si allarga di 9, per 485x190 centimetri di suolo pubblico occupato.
ALTO VOLUME Più o meno quanto una grande wagon ma, rispetto a una wagon, Volkswagen Sharan ha una volumetria da condono edilizio. Anche nella configurazione sette posti, optional, la Sharan offre 300 litri di capacità di carico sotto la cappelliera, quanto una media berlina. Se poi ci si accontenta dei cinque posti il volume di carico supera i 700 litri (711 lt) per la versione sette posti, 885 litri per la versione a cinque posti, con 1392cm di profondità utile. Cubature da monovolume media in configurazione due posti. E se a Sharan si chiedono due soli posti la cubatura, in questo caso fino al tetto, raggiunge quota 2.430 litri (per le 5 posti, 2.297 per le sette posti) con un piano di carico profondo due metri (2088cm). Con l'optional del sedile del passeggero ripiegabile in avanti, poi, la capacità di carico supera i 2.800 litri e si possono ospitare oggettini lunghi tre metri.
APRITI SESAMO Tanto spazio, e facile da utilizzare. La prima novità sono le grandi porte scorrevoli laterali, così ampie da consentire, grazie anche a un movimento del sedile ben studiato, accesso facile anche alla terza fila di sedili. È disponibile anche l'apertura automatica elettrica per le porte scorrevoli, così come per il portellone, ma sono talmente leggere e facili da aprire e chiudere con due dita che è un optional abbastanza inutile.
SCACCO MATTO La fruibilità continua con la flessibilità di utilizzo dei sedili, da brava monovolume. La fila di mezzo muove ogni sedile longitudinalmente come pedoni sulla scacchiera, può regolare ogni singolo schienale nella inclinazione per 20 gradi e ogni sedile si ripiega al tocco di una leva o si smonta. I sedili supplementari si abbassano al tocco andando a formare un piano continuo dalla soglia e si rimettono in posizione tirando un maniglione e rimettendo in posizione le sedute.
SETTE CON (SPAZIO) Tanto spazio per i bagagli ma anche tanto per le persone. I sette posti sono tutti posti standard con tanto spazio per la testa anche dei più alti, spazio per le gambe soddisfacente per tutti e sette e anche per le spalle. I due posti supplementari sono posti veri. All'interno, poi, la filosofia monovolume di vani e vanetti, ormai trasferita anche alle utilitarie, è soddisfatta, con un gavone grande (3,2 litri) sotto il parabrezza, nel mezzo della plancia, vani capaci nella consolle centrale, portabottiglie sul tunnel e sulle portiere, gavoni nascosti e portabicchieri anche per il sesto e il settimo posto.
STILE DA/DI FAMIGLIA Della vecchia Sharan riprende lo stile. La nuova Sharan è inconfondibilmente una Sharan, anche se le linee sono decisamente differenti. Più squadrata nelle curve della sagoma, nel profilo dei parafanghi sporgenti e bombati ma con il profilo tagliato diritto, nella forma dei fari e delle luci posteriori e nella fascia dei vetri con l'ultimo vetro posteriore che si concede il vezzo della base che sale come per la Touareg. Il frontale non rinuncia al semplice ed efficace family feeling Volkswagen, con le barre cromate orizzontali su fondo nero che si raccordano ai fari. Uno stile sobrio, non sexy ma riuscito che ha il pregio di mimetizzare bene le dimensioni.
TDI E TSIQuattro sono i motori disponibili per la Sharan. Due duemila common rail a gasolio TDI, da 140 cavalli e 320Nm tra 1750 e 2000 giri, disponibile dal giugno 2011 anche con trazione integrale 4motion, e da 170 cavalli con 350Nm a 1750 giri, disponibile da gennaio 2011. Entrambi accreditati di consumi combinati dichiarati di 5,5 e 5,7 litri/100km ed emissioni pari a 143 e 151 g/km di CO2. E due motori turbo a iniezione diretta di benzina TSI, con compressore volumetrico Roots per coppia a i bassi regimi e turbocompressore per potenza agli alti: 1.4 da 150 cavalli e 240Nm tra 1750 e 4000 giri e 2.0 da 200 cavalli e 280Nm tra 1700 e 5000 giri. Motori moderni, tutti ecologicamente appartenenti alla famiglia BlueMotion (pneumatici a basso rotolamento, start/stop, recupero energia etc) e dotati cambio a sei marce manuale o doppia frizione DSG (da gennaio per la Sharan 1.4 TSI).
I PREZZI In prevendita da subito, la nuova Sharan si offre con i consueti tre allestimenti. A partire da Trendline, con sette airbag, climatizzatore automatico Climatronic a tre zone e comandi separati per la zona posteriore, servosterzo adattativo, specchi regolabili e riscaldabili elettricamente, parabrezza isolante, start/stop, pneumatici auto sigillanti ContiSeal, radio RCD 210 con Cd/MP3 e 4 altoparlanti, computer di bordo. Comfortline, per 1.775 euro, aggiunge cerchi in lega da 16 pollici, fendinebbia con aiuto in curva, cruise control, sensore pioggia specchio interno elettrocromatico, radio RCD 310 con 8 altoparlanti, sedili anteriori sportivi e quello guida con regolazioni elettriche, luci diurne a LED e cristalli posteriori oscurati. Highline, non disponibile per la 1.4 TSI , per 2.350 euro offre in più cerchi da 17", rivestimenti Alcantara e pelle, sedili anteriori riscaldabili, volante multifunzione e mancorrenti cromati. I prezzi sono interessanti per qualità e dotazione: da 30.150 euro per Sharan 1.4 TSI Trendline, fino a 39.250 euro di Sharan 2.0 TDI 170cv DSG Highline. La probabile best seller, Sharan 2.0 TDI 140cv Comfortline, costa 34.025 euro.
COME VA Da sopravvissuta come monovolume sette posti, anche Volkswagen, come Ford con S-Max, sposta il baricentro di Sharan 2011 verso il basso, verso le berline allontanandosi dalle prime monovolume furgonate. È la prima impressione sedendosi a bordo, con una posizione di guida ben seduta e decisamente poco verticale, con il sedile che si spinge più in basso anche rispetto ad alcune utilitarie. Anche il volante è verticale come quello di una berlina ed evita l'effetto autista di pullman di altre monovolume e SUV.
YPSILON Una posizione di guida un poco rialzata ma non troppo, con un parabrezza quasi piatto appoggiato su montanti massicci. Montanti a Y che limitano molto la visibilità malgrado il finestrino triangolare infilato nella piega della Y, abbastanza utile guardando a destra, praticamente inutile sul lato guida. Così in curva e in alcuni incroci si perde un poco la percezione del traffico e di pedoni e ciclisti intorno all'auto.
SSSSSHARAN La Sharan è un'auto decisamente comoda, per la disponibilità e la flessibilità dello spazio, ed è altrettanto confortevole. Ottimi qualità e materiali e ottimo anche il comfort acustico, pure se si sfonda il muro dei 200 orari approfittando delle autobahn tedesche. Confortevole anche nella qualità dei comandi, a partire dallo sterzo, al cambio e alla sensibilità dei pedali.
MORBIDA E confortevole è nella taratura delle sospensioni, morbide ma in grado di tenere bene a bada il peso della Sharan che è piuttosto contenuto per dimensioni e struttura, meno 30 chilogrammi rispetto alla vecchia Sharan malgrado l'aumento delle dimensioni e le porte scorrevoli (1.648 kg a vuoto la 1.4TSI e 1.699 per la TDI). Soltanto in qualche frenata ad alta velocità o in manovre sportive la Sharan tende a galleggiare un po' a coda scarica, anche se sempre con buon equilibrio. Per i paparini sportivi è disponibile comunque il telaio sportivo DCC, 1.055 euro, con le sospensioni a controllo elettronico che, oltre a una regolazione standard ne prevede una Comfort da gita con famiglia e una Sport, da guida in solitaria che limita molto l'eventuale galleggiamento. Oltre alle sospensioni cambia anche la taratura del servosterzo elettromeccanico.
BEST SELLER Il best seller tra i motori sarà il TDI 140cv, che anche durante la prova in anteprima ha confermato i dati di consumo dichiarati, tra 15 e 20 km/litro nell'uso misto quotidiano. È anche un motore silenzioso e ben insonorizzato, che non lascia filtrare all'interno né rumore né vibrazioni. Oltre alla voce consumi i suoi 320Nm di coppia massima sopportano bene il peso della Sharan e la rendono agile alla guida. E con l'eccellente cambio a doppia frizione DSG (2350 euro) si evita di smanettare tra le sue sei marce quando il peso costringe a scalare una marcia.
L'ALTERNATIVA Qualcuno penserà che infilare un millequattro sotto il cofano della Sharan sia una pensata ridicola. In realtà il 1.4 TSI può essere la scelta intelligente. È un motore più piccolo e più leggero, ha 10 cavalli in più rispetto al TDI e una curva di coppia interessante, con i suoi 240Nm (80Nm in meno) a partire dallo stesso regime, 1750 giri, e disponibile fino a 4000 giri. È un motore brillante non ha la coppia esuberante ai bassi da motore a gasolio ma gira a regimi da motore a gasolio, con 2.500 giri in sesta a 130 km/h e 4.000 a 180. Anche in questo caso, il cambio DSG evita smanettamenti tra le sei marce anche se il 1.4 TSI sopporta bene i 1000/1500 giri in sesta quando si chiede non accelerazione ma una guida regolare.
BENZINA O DIESEL? La vera differenza tra i due motori è sui consumi che, durante la prova della 1.4 TSI, hanno consentito percorrenze intorno ai 10 km scarsi, considerata però anche la guida anomala (velocità massima, riprese video etc). È però la scelta giusta per l'italiano medio da 8/10.000 km anno, che con i 2.100 euro risparmiati può acquistare circa 1.700 litri di benzina (ovvero la percorrenza di due anni) o la comodità del cambio DSG.