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Prova su strada

Volkswagen Passat 2011


Avatar di Mario Cornicchia, il 21/10/10

14 anni fa - Cambio di rotta nello stile Volkswagen Passat 2011, più semplice e meno estroso

Cambio di rotta nello stile della Volkswagen Passat 2011, più semplice e meno estroso, ma non nella filosofia da macchinone comodo da famiglia.

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COM'E' Dopo 37 anni e più di 15 milioni di esemplari venduti, la Volkswagen Passat passa alla settima generazione. L'ispirazione stilistica arriva dall'ammiraglia di famiglia, la Phaeton, dichiarano in Volkswagen. Così lo stile della sesta generazione, con le luci di coda psichedeliche, lascia il posto a uno stile più sobrio e levigato, in linea con l'ultima impostazione della maison Volkswagen.

FACCIA DA PHAETON Al frontale della Volkswagen Passat 2011 non può mancare l'impronta di famiglia, con la fascia orizzontale su cui si appoggiano i fari, una fascia larga, per trasmettere l'idea di possanza, e piena, fatta da liste cromate alternate a liste in nero lucido. Le fiancate della Passat 2011 scorrono decise e lisce, molto verticali, e la fascia dei vetri laterali riprende fedelmente il disegno della sesta generazione. In coda, le luci strobo lasciano il posto a luci da Audi. L'unico dettaglio anti-minimal è la bordura cromata spessa che circonda tutta la parte bassa della Passat, a partire dallo spoiler anteriore.

SEI E MEZZO Che il disegno dei vetri laterali della nuova Passat riprenda fedelmente quello della sesta generazione non è un caso. Sotto il nuovo abito si nasconde buona parte della Passat uscente, con la medesima piattaforma di base e le stesse quote, come il passo che rimane fermo a quota 271 cm. Un passo un po' corto rispetto ai 477 centimetri di lunghezza massima della PassatVariant, che comporta sbalzi importanti davanti e, soprattutto, dietro, un po' demodè per una Passat. Piùche una settima generazione è una sei e mezzo.

PIU' LUSSUOSA Dove l'ispirazione alla Phaeton è ancora più evidente nella nuova VW Passat è all'interno, con un nuovo abitacolo ben disegnato pensando a un ambiente lussuoso. Sobrio e senza eccessi come ci si aspetta da una Volkswagen, ma con una bella plancia alleggerita da una balza che si appoggia su una elegante fascia satinata, materiale che impreziosisce anche la consolle centrale. L'alluminio satinato è di serie però soltanto per la meglio dotata Highline.

VAGONE DA FAMIGLIA Lo spazio a disposizione è sempre uno dei must della Passat. Facilità di accesso con porte grandi e ben squadrate anche per taglie forti e alle XXL sono adatti anche i sedili anteriori grandi e spaziosi, non troppo sportivi nelle imbottiture laterali. Ai posti posteriori lo spazio è da limousine, per le gambe, che si possono allungare a piacere, e anche per spalle e testa se si viaggia in tre.

VORACE Lo spazio continua nel solito bagagliaio infinito. La VW Passat Variant digerisce fino a 603 litri con i cinque posti in posizione. La soglia di carico è bassa (62cm) e la tendina è pratica: arretra bloccandosi prima a metà bagagliaio per poi riavvolgersi completamente semplicemente toccandola. Tra gli optional c'è anche il piano di carico variabile, una specie di vassoio che, scorrendo, accompagna i bagagli fino allo schienale dei sedili posteriori. Per ottenere più spazio si possono soltanto abbassare gli schienali dei sedili posteriori grazie alle leve ai lati del bagagliaio oppure, per ottenere un vano di carico piatto, è necessario smontare i poggiatesta posteriori, sollevare la seduta e abbassare gli schienali per 1731 litri,. La berlina (565 litri), poi, aiuta quando abbiamo le mani ingombre e non sappiamo come fare per aprire il bagagliaio: un piede sotto il paraurti al posto giusto e il bagagliaio si apre da solo.

ASSISTENTE Se l'hardware rimane nella sostanza invariato, il software di Passat si arricchisce di nuove funzioni pensate soprattutto per l'asssistenza alla guida. Così Passat posteggia da sola anche negli spazi a lisca di pesce ed è capace di risolvere anche il problema dell'uscita dal posteggio grazie al Park Assist II. Poi, Passat legge i segnali stradali, regola gli abbaglianti automaticamente, da sola si mantiene tra le linee della segnaletica orizzontale agendo sullo sterzo e ci avvisa se si accorge se siamo stanchi con la palpebra che diventa troppo pesante. Il cruise control adattivo AAC comprende anche la funzione Front Assist, che avvisa e frena quando ci si avvicina troppo e passivamente a chi ci precede, e la funzione City, capace di frenare completamente fino a 30km/h evitando pedoni e ostacoli.

PICCOLI MOTORI SPINGONO Nessun motore inedito ma tutti moderni nella tecnologia. A partire dal piccolo 1.4 TSI turbo a iniezione diretta di benzina, piccolo ma prestante, con 122 cavalli e 200Nm tra 1500 e 4000 giri. E poi la versione del 1.4 TSI che al turbocompressore abbina il compressore volumetrico da 150cv e 220Nm tra 1500 e 4500 giri alimentata a benzina e metano. Insieme al 1.8 TSI da 180cv e 250Nm tra 1500 e 4200 giri sono i tre i benzina disponibili al lancio a cui si affiancano tre diesel, il millesei da 105cv (250Nm 1500-2500 giri), e i duemila da 140 (320Nm 1750-2500 giri) e 170 cv (350Nm 1750-2500 giri) disponibili anche con trazione integrale 4Motion. I consumi, rispetto alla Passat uscente, si riducono fino al 18% in meno, con il record della 1.6 TDI di 4,2 litri/100km. Cambio DSG disponibile per tutte, eccezion fatta per i motori di accesso, a 6 marce per i motori a gasolio e a 7 marce per i benzina.

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I PREZZI Il porte aperte è previsto per gennaio 2011 ma la nuova VW Passat è in prevendita da subito. I prezzi della Passat Variant vanno dai 26.200 euro della VW Passat 1.4 TSI Trendline BlueMotion Technology fino ai 37.150 della 2.0 TDI Highline BlueMotion Technology DSG 4 Motion. La Passat berlina costa 1.100 euro in meno. Passat Trendline offre già l'indispensabile, dai 6 airbag al climatizzatore, dall'ESP agli alzacristalli elettrici, dalla radio con Cd all'apertura automatica del portellone. Per una VW Passat Variant 2.0 TDI Comfortline si spendono 30.700 euro con climatizzatore automatico, cerchi in lega da 16 pollici, avvisatore di stanchezza, presa Aux, specchio antiabbagliamento e sensore pioggia.

COME VA Una linea pulita che forse non provocherà innamoramenti ma che non spaventa certo nessuno. Uno stile familiare da subito, come familiare è la vocazione della Volkswagen Passat 2011. La sensazione, ancora più marcata rispetto alla sesta generazione, è quella di grande robustezza, con le sue fiancate diritte che trasmettono una sensazione di solidità. E solida si conferma al primo tocco, dalla portiera fino a ogni dettaglo dell'interno.

COUCH POTATO La seduta è un po' couch potato, molto rilassata e che non risveglia l'ormone sportivo. I sedili sono molto ampi e piuttosto piatti, con un profilo di contenimento sottile e distante per ospitare comodamente taglie forti. A richiesta sono disponibili sedili dal taglio più sportivo, anche climatizzati e massaggianti. Le distanze tra sedile, pedali e volante sono comunque corrette e correggibili con le regolazioni a disposizione e ci si dimentica presto del primo effetto panca. E la posizione si rivela poi molto comoda anche dopo parecchie ore.

RELAX La vocazione al comfort è evidente da subito. Il lavoro di insonorizzazione ha riguardato plancia e portiere e il parabrezza ha di serie una lamina fonoassorbente, optional anche per i vetri laterali, e si dimostra un ottimo lavoro. Alla voce comfort rispondono anche le sospensioni regolate per rendere lisce strade rugose. Silenzio e reazioni morbide si traducono in un grande piacere di stare a bordo della Passat.

FUORIBORDO La vocazione al comfort si paga invece quando si affronta la prova delle curve. Un po' di sottosterzo quando si accelera troppo in curva, un po' di sovrasterzo con la coda che si alleggerisce quando si solleva  troppo il piede dall'acceleratore... Per andare forte tra curve e controcurve servono mano di velluto e anche remare un po' col volante per non perdere la rotta, ma Passat è comunque un'auto decisamente onesta, che non tradisce mai con reazioni che non siano comprensibili e altrettanto facilmente correggibili istintivamente. Alla fine, anche le sue reazioni morbide possono diventare divertenti.

LILLIPUT Confortevole e agile. A partire dal diametro di sterzata ridotto che accorcia i suoi 477 centimetri negli spazi stretti alla facilità di ogni comando che, come spesso capita con le auto del Gruppo Volkswagen, rende anche la Passat un'auto si guida senza pensare troppo.

JUNIOR METANO E poi i motori. Per la prima prova in anteprima ho provato il 1.4 TSI Ecofuel, alimentato a metano. Un polmonazzo? Come mi ha piacevolmente sorpreso sulla Sharan, il piccolo quattro cilindri, per l'occasione metanizzato e con compressore volumetrico e turbocompressore per 150 cavalli, è un ottimo motore, specie se abbinato al solito imbattibile cambio a doppia frizione DSG a sette marce. Da scelta apparentemente povera a motore di grande gradevolezza, silenzioso, pronto ai bassi regimi e brillante.

JUNIOR DIESEL E poi ho provato il più piccolo dei motori a gasolio, il millesei da 105 cavalli, abbinato al cambio manuale a sei marce. Parte veloce al semaforo e senza insistere sulla frizione malgrado i 15 quintali a secco della Volkswagen Passat 2011, regge marce alte anche nel traffico reagendo sempre pronto e disponibile ed è anche brillante quando serve. È anche ben insonorizzato. Un motore ben accordato con lo stile relax di Volkswagen Passat 2011. Un'auto che forse avrebbe meritato un nuovo pianale con il passo più lungo e meno sbalzi anteriore e posteriore ma che, a conti fatti, ho guidato con piacere per tutta la giornata, in autostrada ma anche remando tra le curve.


Pubblicato da M. A. Corniche, 21/10/2010
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