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Volkswagen Golf GTE


Avatar di Marco Rocca, il 15/09/14

10 anni fa - 50 km a emissioni zero o 222 km/h di velocità, ecco i numeri della VW Golf GTE

Dopo la GTI e la GTD, ora tocca alla Golf GTE incarnare lo spirito sportivo delle sportivette di casa Volkswagen. 204 cv complessivi, una velocità massima di 222 km/h e uno 0-100 in appena 7,6 secondi sono il biglietto da visita della prima Golf ibrida con tecnologia plug-in.   

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A BEN GUARDARE Il primo pensiero che mi è saltato per la testa quando nelle mail ho trovato l’invito alla presentazione stampa della Volkswagen Golf GTE è che i tedeschi per una volta fossero arrivati davvero un pelo lunghi rispetto alla concorrenza. Del resto anche senza voler guardare a tutti i costi l’erba del vicino, ci sono voluti 24 mesi prima che la settima generazione della media più desiderata degli ultimi 40 anni ricevesse la sua versione ibrida. Già, quaranta anni proprio come Salma Hayek, lo avreste mai detto? E invece quest’anno festeggia anche la Golf. Ricorrenze a parte però, a Wolfsburg hanno i volti sereni e tranquilli, consci di essere entrati a far parte di un segmento in costante crescita, mi riferisco a quello delle ibride (plug-in nel caso della GTE), proprio quando questo sembra garantire i numeri di vendita migliori. A ben vedere era solo una questione di tempo, visto che la poliedricità del nuovo pianale modulare MQB, di cui la Golf VII porta alta la bandiera, avrebbe ospitato senza colpo ferire anche un motore elettrico (nel caso della e-Golf provata qualche mese fa) e ibrido per quanto concerne la GTE che quindi chiude il cerchio. Alla Volkswagen sono fieri di ribadire che ora la Golf è l’unica auto prodotta in grande serie a poter disporre di una così variegata offerta di motori.

E COME ELETTRICA Se fin dal 1976 la “I” di GTI è stata e sta ad indicare l’iniezione elettronica e la GTD, che debuttò nel 1982, ha abbinato il concetto GT al più popolare gasolio, ora nel 2014 tocca alla GTE reinterpretare il concetto di sportiva e adeguarlo ai nostri tempi. Del resto la meccanica parla chiaro: 204 cv totali per 222 km/h di punta massima non possono che essere il biglietto da visita di una sportiva. Chi pensava che ibrido facesse rima con pacatezza e tranquillità, dovrà ricredersi visto che l’arrivo della GTE ha scombinato le carte in tavola, almeno per quanto riguarda il segmento C. Disponibile unicamente a 5 porte e in un unico allestimento, decisamente ricco, sarà proposta non prima del gennaio 2015 a circa 37.000 Euro. Un prezzo, questo, che la pone, a parità di allestimento, alla pari delle sorelle sportive a benzina e a gasolio.

COMPRO UNA CONSONANTE La connotazione estetica come ogni Volkswagen sportiva che si rispetti è sobria e composta come quella di una liceale in divisa. L’unico vezzo estetico che contraddistingue la GTE dalle sorelle sportive a benzina e a gasolio è da ricercarsi nelle nuove luci diurne a Led a forma di C (tipiche della mobilità elettrica Volkswagen, fanno sapere i designer) e nei fari anteriori con tecnologia full Led, i primi a essere montati su una Golf e che, per dovere di cronaca, per ora rimarranno appannaggio della sola versione amica dell’ambiente. La modanatura laterale e uno spoiler sul tetto sono ulteriori elementi mutuati dai modelli GTI e GTD, insieme al doppio terminale di scarico cromato. Chiudono il quadro cerchi in lega da 18 pollici da cui fanno capolino pinze di colore blu, altro elemento tipico della GTE. Blu che ritroviamo nel tipico filetto (rosso sulla GTI e grigio sulla GTD) della calandra, che contraddistingue le VW pulite. Dentro, invece, immaginatevi una GTI con il blu al posto del rosso sui sedili in stoffa Tartan, sulla plancia e sulle impunture del volante, insomma nulla di diverso da quanto già visto.

IN PILLOLE La tecnologia ibrida della Golf GTE si compone di un 1.4 TSI turbo benzina a iniezione diretta da 150 cv e di un motore elettrico con una potenza di 102 cv. Dal funzionamento di entrambi si ottengono 204 cv totali, mica male! Il cambio rimane l’automatico DSG a doppia frizione. Tradotto? 222 km orari di velocità massima e appena 7,6 secondi per arrivare a 100 orari, lo stesso tempo che impiega la GTD, per capirci. Prestazioni di tutto rispetto se consideriamo che il sistema ibrido ha portato un aggravio di peso di circa 280 kg per una massa complessiva di 1.524 kg a vuoto.

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ALLA SPINA La tecnologia plug-in di cui è dotata la GTE permette di ricaricare il pacco batterie ogniqualvolta fosse necessario. Più nello specifico la Golf ibrida si affida a batterie che riescono a spingerla per un massimo di 50 km (che possono scendere anche a una trentina, a seconda di quanto si pesta sul pedale destro) e fino a 130 km/h. Poi, entra in gioco il motore termico, alimentato con normale benzina verde per un’autonomina complessiva di ben 940 km. La ricarica delle batterie? Basta aprire lo stemma sulla calandra per accedere alla presa. In 3 ore e 45 minuti dalla rete di casa si fa il pieno, mentre con la Wall Box (accessorio venduto separatamente) il tempo scende a circa due ore e un quarto. Unica nota stonata in un quadro decisamente interessante è che il pacco batterie, alloggiato nella parte posteriore del pianale, ha sottratto 108 litri al bagagliaio, che si riduce così a 272 litri. Non pochi è vero ma non proprio all’altezza di una hatchback di segmento C. 

LA BESTIA NASCOSTA A seconda delle necessità e dei pruriti del piede destro, la GTE può trasformarsi da docile e tranquilla cittadina “a pile”, che si muove nel più assoluto silenzio, a cattiva e tagliente sportiva, sfruttando l’elettricità come un vero e proprio boost di potenza. Insomma basta un clic per trasformare la GTE in una GTI. Giochi di parole a parte, il carattere della Golf ibrida può diventare davvero quello affilato della GTI quando le si chiede il massimo e i 204 cv di potenza complessiva sono lì a testimoniarlo. L’assetto è sostenuto e piatto come da prassi per una sportiva tedesca, lo sterzo è pronto e reattivo e i freni sono sempre all’altezza della situazione, pure tra i cordoli, all’occorrenza, se dovesse presentarsi il caso. Insomma la GTE ha unito il meglio delle prestazioni della GTI a consumi decisamente più contenuti di quelli della GTD.

FACILE E INTUITIVA Un plauso, a mio modo di vedere, va fatto anche alla semplicità di utilizzo, non proprio scontata su auto del genere. Nonostante il carico di tecnologia, l'approccio alla guida è intuitivo e facile, proprio come su una normale Golf. L’unica grossa differenza è che con la GTE, dopo aver schiacciato il tasto di avviamento, non succede proprio nulla visto che la vettura si avvia sempre con il motore elettrico nel più assoluto silenzio. Poi, quando si decide di schiacciare o di selezionare la modalità GTE Mode interviene il 1.4 TSI da 150 cv che fornisce tutta la spinta poderosa del turbo benzina con un sound che regala piacevoli tonalità basse e roche, degne di una sportiva. Insomma, i modi per divertirsi con la GTE sono diversi: si può decidere di scivolare in zona ZTL silenziosamente in modalità elettrica, oppure lasciare che il sistema, in modalità Auto, si occupi di tutto o ancora che i due motori, termico ed elettrico, si esprimano al massimo delle loro possibilità. Ad assecondare il tutto pensa l’ormai noto cambio a doppia frizione DSG, che, come al solito, riesce ad essere la ciliegina sulla torta, favorendo una spinta senza interruzione di coppia.

ANSIA DA SVIZZERA Fare la prova di un’auto in Svizzera è un po’ come avere a disposizione un intero stadio e fare solo due passaggi palla a terra, come si dice in gergo. I rigidissimi limiti di velocità in vigore sulle strade elvetiche sinceramente mettono addosso una certa ansia (viste le sanzioni) e così l’idea di verificare se i 222 orari siano a portata di mano, non mi è mai passata per la testa. In compenso, però, lo 0-100 in meno di 8 secondi (7,6 come detto) mi è sembrato un dato più che realistico, vista la spinta poderosa della GTE. Se non fosse per gli interni a quadri blu, la sensazione sarebbe quella di esser seduti sulla GTI visto che, nonostante l’aggravio di peso di 280 kg dovuti al sistema ibrido (non proprio un’inezia come detto), il comportamento è rimasto quello della Golf di sempre. Così all’occorrenza, si può arrivare a centro curva ancora con i freni tirati e lasciare che il bilanciamento ottimale faccia il resto per uscire a razzo. Note positive anche per il comfort, grazie a sospensioni ben tarate che riescono a non far sentire troppo l’esile spalla dei pneumatici su cerchio 18”. Infine, capitolo consumi: in questo primo contatto con la Golf GTE sono stati eccellenti ma non propriamente quelli che ha dichiarato la Casa. Mi spiego meglio. In un percorso che ha incluso, oltra a frequenti rallentamenti e soste nella norma se si attraversano centri abitati, la piacevolezza di una stradina collinare, la media indicata dal computer di bordo è stata di circa 38-40 km/litro. Un risultato senza dubbio ottimo ma ancora lontano dai 66 km/litro previsti da Volkswagen.  


Pubblicato da Marco Rocca, 15/09/2014
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