SUV? No grazie, troppo impegnativi. MPV? No grazie, troppo poco fascinosi. Meglio una via di mezzo, qualcosa che sembri uno e prenda il massimo dall'altro. E meglio se più economica di un Suv. La pensano così molti dei clienti Vw, che chiedono un'auto diversa quel tanto che serve a distinguersi senza impegnarsi troppo con trazioni integrali e ridotte. Crossover nel resto del mondo, Cross in Volkswagen, come CrossPolo. E ora anche come CrossGolf, l'ultima nata.
L'IMPORTANTE E' APPARIRE Conta molto l'apparenza, conta l'effetto psicologico di sentirsi a bordo di una vettura che somiglia a un fuoristrada anche se non lo è, con la quale all'occorrenza (rara) si possa fare qualche deviazione sullo sterrato. Un modello che mantenga intatta tutta la versatilità e lo stile della Golf Plus, da cui deriva, ma con la stessa qualità, le stesse prestazioni, lo stesso spazio per i bagagli, e in più, che sia anche appagante per gli occhi. E fa niente che costi di più, anzi, meglio.
TUTTI ESIGENTI La serie Cross si rivolge a una clientela esigente. E quella Vw sembra esserlo se è vero che in Italia l'allestimento Sportline, quello più caro, è il più richiesto. Una clientela disposta a spendere qualche migliaio di euro oltre il listino normale a condizione però che questo sforzo si possa notare. In pratica, è il modo Volkswagen di cavalcare il trend della individualità, della personalizzazione, che poi è quello che oggi sta a cuore a gran parte degli automobilisti.
NEW ENTRY Quanto al Suv compatto vero, la clientela Vw dovrà solo attendere fino a settembre quando a Francoforte sarà presentata la Tiguan Suv su base Golf e a trazione integrale che accontenterà i palati più forti. Un arrivo che non metterà in disparte la serie Cross, che sempre in autunno si arricchirà di una new entry come la CrossTouran.
PLASTICOSA Distinguersi quindi ma senza esagerare. E mentre sulla CrossPolo il look era piuttosto vistoso, non foss'altro per il colore arancione che la caratterizzava, sulla CrossGolf gli stilisti della divisione Individual si sono più contenuti, vista anche la differenza di età tra i due target. Si vede che la Golf Plus ha qualcosa di diverso, ma non al punto da riuscire ad additarla nel traffico. Cresce l'altezza da terra, ma solo di due centimetri, dovuti per lo più al maggiore diametro dei cerchi , ora da 17 pollici e con pneumatici 225/45. Per renderla più Suv è servita quindi una aggiunta di plastica.
PROTEZIONE Una buona dose di plastica color antracite compare sulla parte anteriore dando forma a un nuovo paraurti che avvolge prese d'aria e fendinebbia. Un paraurti attraversato nella parte centrale da unafinta protezione sottoscocca che richiama la forma del cofano e rende un po' più macho un viso altrimenti pulito. Finta protezione sottoscocca che ritroviamo anche nel posteriore dove l'effetto "prestanza" è più riuscito, grazie anche ai due occhioni tondi che caratterizzano il nuovo corso Golf. Qui troviamo anche dei Led utilizzati come luci posteriori, di direzione e di arresto.
CONCETTO INNETRIM Di lato gli interventi sono meno evidenti, la protezione in plastica avvolge i passaruota anteriori, prosegue nel sottoporta e si congiunge con i passaruota posteriori, quindi con il paraurti. Niente di vistoso, se non le barre longitudinali sul tetto e i cerchi dal disegno sportivo da 17 pollici. Così combinata la CrossGolf guadagna 2,3 cm in lunghezza per arrivare a 423,3cm totali e altri 1,6 cm in larghezza (177,6 in totale) mentre per via delle barre sul tetto l'altezza cresce di 7,1cm (165,1cm) sempre rispetto alla Golf Plus. La seduta è più alta quindi di quella di una Golf normale (+9,5cm i sedili anteriori, 10,5 quelli posteriori) e gli interni caratterizzati dalla presenza di tessuti più robusti, con nuovi colori contrastanti per rimarcare anche nell'abitacolo la diversità con la Golf Plus di serie. In Vw lo chiamano concetto Innetrim.
DI TUTTO, DI PIU' La base di partenza è la stessa della Golf Plus in allestimento Sportline. La plancia non cambia se non per la presenza di inserti finto argento. Sugli schienali dei sedili anteriori (sportivi e con sostegni lombari) sono presenti tavolini estraibili tipo aereo e tasche portaoggetti, mentre i sedili posteriori possono scorrere per far spazio alle gambe o al bagagliaio. Quest'ultimo dai 210 ai 1.450 litri, e con lo schienale del sedile passeggero abbattuto può caricare oggetti lunghi fino a 2,3 metri.
ALTRI EURO Altre piccole differenze sono la pedaliera in alluminio, il tappetino con bordo di colore diverso, gli alzacristalli elettrici di serie, il display multifunzione di serie, climatizzatore semiautomatico (optional l'automatico bizona) e specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente. In opzione c'è anche il volante multifunzione, la predisposizione iPod, l'impianto Dvd, il navigatore satellitare, la regolazione elettrica del sedile pilota, sensori di parcheggio e fari bixeno con luce per le curve.
QUATTRO MOTORIDue i motori a benzina e due i diesel. Questi ultimi dotati di filtro antiparticolato e comunque tutti Euro4. I primi sono un 1.6 litri da 102cv a 5600 giri (148Nm a 3.800 giri, 173 km/h, 12,2 sec nel 0-100 e percorrenze medie di 13 km/l) e un sorprendente 1.4 TSI Twincharger da 140cv, coniniezione diretta e doppio turbo (compressore meccanico e turbocompressore), coppia da diesel (220Nm) disponibile tra i 1.500 e i 4.000 giri e di velocità di punta di 195 km/h, con un tempo di 9,4 sec nel 0-100km/h. Il tutto con un consumo medio di soli 13,7 km/l.
A GASOLIO Per i diesel, l'offerta passa dal tradizionale 1.9 TDI da 105 cv utilizzato come diesel di accesso (con 250 Nm a 1.900 giri di coppia massima, 176 km/h di velocità massima, un tempo di accelerazione 0-100 km/h di 12,1 sec e una percorrenza media di 17,8 km/l), al più moderno e prestante 2.0 litri da 140cv (con 320 Nm di coppia tra 1.750 e 2.500 giri, 195 km/, 9,9 sec nel 0-100 e 17,2 km di percorrenza media). Sia il 1.4 TSI sia i due diesel possono essere associati su richiesta al cambio automatico DSG. Uno solo l'allestimento, con prezzi da 25.300 euro (1.4 TSI) a 30.175 euro (2.0 TDI DSG DPF).
COME VA E' solo un po' diversa dalla versione di serie, sufficiente però a colpire l'immaginario e dare la sensazione di essere su una vettura irrobustita, stile Suv nelle sembianze, ma confortevole e agile come una berlina. Sulla qualità percepita all'interno niente da dire. La plancia non sarà di quelle che mettono di buon umore solo a guardarla ma ora che è stata ingentilita con inserti finto argento ha qualcosa di elegante che non guasta.
STABILE SEMPRE L'altezza in più non condiziona la stabilità della CrossGolf che pur con lospostamento del baricentro verso l'alto di 2 cm resta comunque buona. Si sente una leggera rigidità delle sospensioni che però non intacca il comfort della vettura. Del resto le ruote ribassate e i cerchi da 17" qualche differenza la devono pur portare. Che l'impianto costruttivo sia ben riuscito lo dimostra il fatto che la stabilità non cambia molto anche con l'ESP disinserito.
2.0 TDI E' il fiore all'occhiello della produzione Vw, un motore brillante ed economico come pochi altri. Prerogative che sulla CrossGolf non si perdono nonostante il peso a vuoto di 1.400 chili, che non sono proprio una piuma. Il rumore proveniente dal motore è molto contenuto se non si esagera con le accelerazioni, ma diventa più sensibile quando la lancetta supera i 3.000 giri. Cosa che succede spesso con il sei marce manuale, coni primi tre rapporti piuttosto corti che aiutano nelle accelerazioni per poi tornare a buoni livelli appena la guida si fa più rilassata.
1.4 TSI E' la sorpresa dell'offerta CrossGolf. Sulla carta si direbbe troppo piccolo per una vettura così, ma ci si ricrede appena lo si mette alla prova. Soprattutto nei percorsi cittadini dove la notevole coppia in rapporto alla cilindrata consente riprese tipiche da diesel. Il consiglio è quello di accoppiarlo al cambio DSG che lo tiene sempre a un numero di giri sufficiente per ripartire al primo richiamo. La forza non è la stessa del 2.0 TDI, ma i consumi contenuti e il rumore ancora più contenuto ne fanno un grande rivale dei motori a gasolio.