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Toyota Prius


Avatar Redazionale, il 15/09/06

18 anni fa - Ruffiana ma efficace

Spaziosa. Confortevole. Costruita con cura e di buona famiglia. E' la capofila delle ibride, la più famosa e la più venduta. Ma quali vantaggi e quali limiti comporta nell'uso quotidiano?

Benvenuto nello Speciale ENGINE OF THE YEAR 2008: DA 1.4 A 1.8 LITRI, composto da 14 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario ENGINE OF THE YEAR 2008: DA 1.4 A 1.8 LITRI qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

NON COMUNE Esiste da tempo e Toyota continua ad affinarla, insieme alla tecnologia ibrida. Forse è per questo che la Prius continua ad avere qualcosa di distintivo. A cominciare dalla linea che, se non fa gridare di meraviglia per dinamicità o soluzioni estetiche mirabolanti, attira ancora sguardi interessati. La Prius non viene scambiata per una berlina orientale qualunque. Dotazione tecnologica e risultato finale obbligano ad una catalogazione a parte nell'universo automobilistico. Ha il fascino del "diverso".

DIVERSA Motore a scoppio, motore elettrico, modalità dimovimento basato solo sull'energia elettrica con zero emissioni e zero rumore, sono prerogative esclusive. Come il sistema automatico per il parcheggio e un ponte di comando hi-tech che integra navigatore, telecamera per la retromarcia, impianto hi-fi e computer di bordo. Con l'immagine dell'auto vista in trasparenza che fa capire se in quel momento stiamo spendendo o immagazzinando energia.

ALTRO GIOCO Tecnologia ibrida vera e gadget elettronici di immagine danno vita a un bel giocattolo. Che fa sembrare un po' vecchiotte tutte le altre auto, che si pensano moderne solo perché, rispetto alla versione precedente, hanno 5 cavalli in più e il clima bizona. La Toyota ibrida deve essere presa come un anticipo possibile di quello che guideremo in futuro: a dominare non sono lusso o sportività ma i concetti di avanguardia tecnologica e salvaguardia ambientale.

GARANTITA AL LIMONE Futuro con garanzia lunga, che qui vale doppio poiché contribuisce a rassicurare anche i più scettici. Quelli del "si però quando la rivendo e poi le batterie...". Al consueto bonus di tranquillità lungo 5 anni si arriva fino agli 8 per alcune componenti, specificatamente quelle che concorrono all'ibrido. Segno di una tecnologia che deve essere matura. E questo è un pregio che sovverte le solite regole dell'affidabilità: per una volta essere la prima del genere non fa pagare pegno. E la nostra Prius, per tutta la durata del test ha funzionato come un orologio... giapponese.

PRIMO SGUARDO Fin qui le filosofie. Ma su strada? Cosa succede dal momento in cui si prende in mano la chiave elettronica dell'auto più snob sul mercato in questo momento? Si guida bene? Si rinuncia a qualcosa? E' divertente e regala soddisfazione? Secondo noi sì. Con alcune istruzioni per l'uso. Impossibile innamorarsi della Prius al primo sguardo, a meno di non sapere cosa rappresenta. Impossibile anche iniziare a guidarla in tranquillità senza aver dato un occhio, anzi due, al voluminoso libretto di istruzioni. O se proprio si é allergici alla lettura, a qualche prova per imparare i movimenti base: funzionamento della chiave elettronica, del pulsante d'accensione, di quella minuscola levettina che sarebbe, anzi lo è proprio, il cambio.

ABITUDINE Per carità, nulla da eccepire. Dopo pochi giorni di convivenza bisogna riconoscere che ci si sente a proprio agio in tutto, senza complicazioni degne di nota. Una volta imparato a non sradicare la cloche del cambio e a cercare il pedale del freno a mano nascosto, si va via lisci. Mettete anche in preventivo una serata diversa, magari con l'aiuto di vostro figlio playstationdipendente, per impadronirvi del sistema di parcheggio automatico. Che funziona, eccome se funziona. A patto che le strisce sull'asfalto siano tracciate bene, che voi siate pazienti e ubbidienti e che non pretendiate di farlo funzionare senza leggere le istruzioni. A quel puntoil miracolo dello sterzo che gira da solo e della Prius che parcheggia sorniona nel suo spazio a bordo strada diventa normalità. Rimane un gadget, ma colpisce nel segno: impressiona. Fondamentale invece la telecamera che regala una vista su cosa accade dietro: la coda bislunga rende inutile rischiare il torcicollo.

ESSERE NORMALI E su strada? Iniziamo con la normalità. Ovvero nel giudicare la Prius con lo stesso metro riservato alle altre auto. Buona la visibilità, con una bella vetrina davanti e gli specchietti grandi e messi bene, difficoltosa dietro per via della forma a pesce. Ma il problema si attenua, come detto, grazie al grande fratello. Nella guida di tutti i giorni, fatta di percorsi cittadini da e verso l'ufficio e con qualche puntata al supermercato, si apprezza la guida facile e leggera.La posizione di guida, di certo non sportiva, è comoda e rialzata. Lo sterzo si muove con una piuma, lo spunto non manca, la sensazione di spazio a bordo aiuta a rimanere sereni e le sedute belle comode fanno il loro dovere. Bonus intangibile quella sensazione di essere un po' speciali con chi non conosce la vettura, che si domanda che auto sia, e con chi sa, e apprezza, che vi guarda con un misto di approvazione e attesa: ma come va?

ECONOMIE Anche per il week end, in montagna o al mare non importa, la Prius non delude le attese. Anzi. In autostrada si muove lesta anche se non sportiva, certo non aggredisce le curve come una gitì ma neppure dondola come una sprovveduta. Qui lo sterzo leggero, troppo, si apprezza di meno. Il cambio automatico aiuta a rilassarsi e a dedicarsi agli svaghi. Ad esempio, per giochicchiare con lo schermo centrale e il computer di bordo, in modo da calcolare le medie chilometriche e tentare economie che rendano onore alla scelta e a tutto il lavoro nascosto dietro la tecnologia ibrida. Economie che invece vengono bene solo in città, dovei 20 km/l non sono un miraggio. Nelle altre situazioni, alla fine, la Prius consuma come un'auto qualsiasi della medesima potenza. O poco meno.

AIUTINO In più però ci mette la verve e la coppia del doppio motore, che aiuta negli spunti e nei sorpassi azzardati. Il che non dispiace. Alla fine i cavalli di sangue misto fanno il loro dovere (68 elettrico + 77 benzina), e rispetto alla Civic la Prius fa valere questo bonus, sembra più sprintosa. Anche se perde in allungo.

CI STA TUTTO Nel bagagliaio molto regolare e con un bel portellone ci stanno le borsone e la ghiacciaia. Il bracciolone tra i sedili anteriori é immenso e non mancano i ripostigli dove abbiamo accumulato telefonini, palmare, iPod e compagnia. Senza problemi. A proposito di audiofili, qualcuno è anche riuscito a replicare sullo schermo di bordo la libreria iTunes collegando il lettore mp3 al computer di bordo...

SCALATRICE E DISCESISTA In più, salendo nei tornanti di montagna fa piacere contare sui cavalli aggiuntivi del motore elettrico. E soprattutto sulla coppia aggiuntiva di 400 Nm. Invece, scendendo dai 1.500 metri della baita abbiamo apprezzato la posizione "B" del cambio automatico a variazione continua: aumenta il freno motore, si evita di sovraccaricare i freni e si ricaricano le batterie.

ESSERE PRIUS Un auto normale allora, senza lampi di genio e neppure imbarazzanti difetti? Niente di più sbagliato. Essere Prius significa essere diversi da tutti. E per apprezzarlo bisogna provarla, fare attenzione ai particolari, cogliere le sfumature e soprattutto vivere con un misto di stupore un pezzo di futuro. A portata di concessionario.

ENJOY THE SILENCE Se dovessimo inventare una campagna pubblicitaria per la Toyota punteremmo sull'effetto silenzio che regala il tasto E.V. Acronimo di Electric Vehicle. Sfruttando la potenza non indifferente del motore elettrico e le batterie ad alta capacità si parcheggia eci si muove fino a velocità limitate (poco più di 30 km/h) e per tempi non siderali (qualche minuto diciamo tra i 5 e i 10) solo con la spinta dell'elettricità. Il che significa provare sensazioni e pensieri inaspettati e unici. Il silenzio a bordo lascia spazio ai rumori esterni, per la radio non serve alzare il volume e si sente solo un lieve scorrere di rotolamento. E nello sfondo solo un soffuso ronzio elettrico.

BARBATRUCCHI A dominare il tutto, la sensazione di muoversi, per una volta, con la coscienza ecologica a posto, senza disturbare il sonno dei vicini quando mettete l'auto in garage alle tre del mattino. E forse qui sta il trucco della Prius. Progetto avanzato e meritevole di ulteriori sviluppi. Chapeau Toyota. Ma quando purtroppo finiscono le batterie o si richiede la massima potenza si accende il motore a scoppio. E arriva la delusione. La gioia che regala la Prius é forte ma fugace come un bel sogno notturno. Neppure il tempo di abituarsi al motore elettrico che si torna alla realtà, fatta di benzina, motori con pistoni etc. Poi c'é chi esagera, come negli USA, taroccando batterie e centraline e attaccando la Prius di notte alla presa elettrica di casa. Pare che a quel punto 50 km/l siano garantiti. Ma non vale. Non si fa. E decade la garanzia.

NO BOLLO Invece qualche incentivo si potrebbe pure dare: un'esenzione-riduzione del bollo è chiedere troppo? In fondo chi sceglie la Prius (o la Civic Hybrid) il proprio sassolino alla salvaguardia ambientale lo porta. A Londra, per esempio, Prius e Civic Hybrid non pagano le otto sterline dell'ingresso giornaliero... un bel guadagno per gli habitué del commuting cittadino. Cosa succederà con il road pricing meneghino?


Pubblicato da Luca Pezzoni, 15/09/2006
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