La nave preferita da chi solca le dune del deserto si trova perfettamente a suo agio anche in situazioni più metropolitane. Certo, costa…
LA VERA NAVE La sua fama la segue da cinquant’anni: solida, inarrestabile, indistruttibile. Una vera nave del deserto, è sufficiente bazzicare i deserti africani per rendersene conto. Toyota Land Cruiser è una garanzia per chi deve cimentarsi con le dune africane o le sabbie mediorientali. Sa che non si rompe e che la LC se la cava anche in situazioni difficili. Al vertice della famiglia c’è la Land Cruiser V8, la preferita dai possidenti arabi per le scorribande su sabbia.
SCELTA BINA Sceicchi e funzionari UN la amano per la sua fama e anche per la sua capacità di abbinare alle doti di indistruttibilità e di mobilità offroad anche il comfort di una superammiraglia. E se la capacità di spostarsi agevolmente e comodamente tanto su fondi difficili quanto sulle autobahn tedesche sono i requisiti fondamentali, la scelta cade soltanto su due auto, la Toyota Land Cruiser V8 e la Range Rover TDV8, le uniche che hanno tenuto fede alla loro origine da fuoristrada di lusso. Le altre, SUVettine e SUVettone, appena vedono due granelli di sabbia in genere si fanno da parte.
LAND VS RANGECon la Range Rover, la Land Cruiser V8 gareggia ad armi pari, dal prezzo (90.000 euro tondi tondi per la Land Cruiser V8 Style), alle capacità offroad (e a una completa dotazione elettronica per il fuoristrada), al comfort su strada asfaltata. Anche sul peso sono vicine (2670 kg a secco), anche se la nuova Range con la dieta dimagrante a base di alluminio riesce portare a un paio di taglie in meno senza far saltare i rivetti dell’abito come mine antiuomo. Anche l’occhio vuole la sua parte, però, e la Range è infinitamente più fascinosa. La Land Cruiser V8 non si può certo considerare una bellezza ma ha dalla sua il fascino understatement, malgrado le dimensioni, dell’oggetto non scontato nella lista dei desideri più fighetti.
NAVE DA CARICO Le dimensioni corroborano il concetto di nave, in qualsiasi deserto si muova, magrebino o quartoggiaresco. Quattro metri e novantacinque per 197 centimetri occupano una bella porzione di suolo pubblico e 186 centimetri in altezza amplificano l’effetto. La Land Cruiser V8 ricambia però con spazio furgonale all’interno e sette posti (in Arabia è disponibile anche con 8 o 9 posti), con i due posteriori che si ripiegano sui fianchi. In sette lo spazio per i bagagli è quello offerto da una compatta, 295 litri, mentre in cinque si viaggia con 1085 litri di spazio utile che arrivano a 1962 litri se si viaggia in due. Pur dovendo caricare parecchi bagagli familiari tengo comunque uno dei due sedili posteriori abbassati per ridurre lo spazio ed evitare lo sciabordio dei bagagli.
CAVEAU MOBILEL’altezza è notevole, ci si guarda negli occhi con gli autisti dei furgoni. Si sale a bordo, mettendo il piede sulle pedane laterali e, al posto di comando, la visibilità è più che panoramica, con la seduta più alta anche di quella della Range Rover. Ci si sente un po’guardiano del faro, con la visibilità ottima su tutti i lati, grazie ai vetri generosi, a specchi esterni grandi come vassoi e al Multi-Terrain Monitor con le sue quattro telecamere che offrono sei viste su tutti lati come l’impianto di sorveglianza di un caveau, utili per sapere dove mettere le ruote in fuoristrada (specie davanti, quando si scollina) e per posteggi al millimetro in città.
WOW8 È un’auto grande e pesante, e in città si fa sentire tutta, anche se con ingombri ben definiti e la visibilità di cui sopra si hanno pochi complessi nello sfruttare ogni spazio. Nella marcia lenta si fa sentire la sua natura fuoristrada, con il pedale del freno poco reattivo, lo sterzo un po’ gnucco e il V8 che dosa la coppia con il bilancino se si preme sull’acceleratore con parsimonia. Già, il V8… cilindrata 4,5, cavalli 286 e coppia massima 650Nm tra 1600 e 2800 giri. Per 210 km/h e 8,2 secondi nello 0-100 km/h. Quando non si preme con parsimonia il V8 spinge tanto e con la bella voce di un V8, anche se a gasolio. La selezione PWR ECT, ovvero il setup Power più sportivo la rende notevolmente più scattante e non per questo più avida di gasolio.
NARCOTERAPIA Mi metto in viaggio e in autostrada capisco tanto gli sceicchi. La Land Cruiser V8 è proprio confortevole, naviga sull’asfalto con le sue grandi ruote da 20 pollici, il suo passo lungo che annulla il beccheggio e le sue sospensioni a controllo elettronico regolate su Comfort che lisciano anche i giunti più fastidiosi. Sulla A1 metto il cruise control per evitare di eccitare l’occhio del tutor e mi viene subito una gran sonnolenza. È proprio comoda e il paragone con la nuova Range Rover, l’auto più confortevole anche oltre i 200 km/h che ho provato negli ultimi anni, mi viene spontaneo. Le analogie continuano. Tengo la mente sveglia facendo cadere l’occhio sull’interno che ricorda molto la qualità e lo stile di una Lexus, spesso l’unico marchio che le fa concorrenza a Toyota nelle classifiche J.D.Power sulla soddisfazione dei clienti. Tasti grandi e comodi, da spingere anche con guanti da lavoro o da freddo siberiano, a parte la consolle di tasti a sinistra del volante, in ordine sparso per funzioni però più specializzate, come il disinserimento dei sensori airbag laterali, utile on fuoristrada.
EQUILIBRISTA È ora di uscire dall’autostrada e di avventurarmi sustrade di collina, quelle tormentate da microfrane e calanchi tipiche dell’Appennino emiliano-romagnolo. Temo un poco per la stazza, per il baricentro, per le gomme M+S, per quella sensazione di frenata lunga e di sterzo gnucco che la guida in città mi ha lasciato in ricordo. Quattro curve e il ricordo si sbriciola. La Land Cruiser V8 mi sorprende a ogni curva. Il merito principale va alle sospensioni adattive AHC (Active Heigth Control) con AVS: le tengo impostate su Comfort, per essere più morbide e meno aggressive sui dissesti della strada, e si adattano perfettamente a una guida veloce, anche sportiva per un attrezzo da tre tonnellate con ponte posteriore rigido. La Land Cruiser V8 è una perfetta nave da crociera ma non fa l’inchino in curva: rollio minimo, traiettorie seguite senza tentennamenti, ben attaccata a terra dove con altre auto si salta. Le sospensioni adattive fanno parte della dotazione di serie soltanto della Land Cruiser V8 Style, non della più economica (… 80.000 euro) versione Lounge.
SPORTIVA? Acquisita subito sicurezza e capito che la Land Cruiser V8 è un’auto che non tradisce, mi accorgo anche che i sorpassi sono molto più facili che con auto apparentemente più compatte e brillanti. La posizione di guida panoramica aiuta a valutare bene gli spazi a disposizione (si vede sopra i tetti delle auto normali) e il V8 spinge sul serio, con sorpassi molto veloci e sicuri. Molto più veloci di quanto potevo aspettarmi: 286 cavalli non sono pochi, ma nemmeno i quintali sono pochi. Il cambio reagisce abbastanza velocemente ma se volete schizzare a razzo meglio preparare la marcia giusta per il sorpasso (meglio in PWR ECT). Anche i freni cambiano carattere, il pedale sembra diventare più pronto e i freni ci sono, la Land Cruiser V8 si ferma senza se e senza ma dove dico io. Le sospensioni adattive si adoperano anche in questo caso, per evitare anche il beccheggio in accelerazione e frenata. Lo sterzo, anche se ad assistenza variabile, rimane sempre un poco gnucco, un po’ pesante e poco comunicativo. Da fuoristrada.
DOTAZIONE OFFROADE allora proviamo in fuoristrada cosa sa fare. Ho già provato il sistema Crawl sulla Land Cruiser 150: si imposta la velocità desiderata scegliendo uno dei cinque limiti a disposizione e la Land Cruiser si preoccupa di accelerare per superare al meglio i passaggi difficili fuoristrada, in discesa e in salita. Ed è davvero tosto. L’Offroad Turn Assist, poi, allarga le curve bloccando la ruota interna posteriore, un po’ come se tirasse il freno a mano per evitare manovre in retromarcia sui tornanti più stretti. A questo si aggiunge il Multi-Terrain Select che, una volta selezionato il tipo di terreno, adegua l’elettronica di bordo, ABS EBD e BA, per affrontarlo al meglio.
ARTICOLATA Se l’elettronica, che fa storcere il naso ai fuoristradisti DOC (giustamente: è più facile riparare un tirante di metallo in mezzo al deserto che una centralina elettronica), funziona bene con il quattro cilindri diesel del Land Cruiser 150, la V8 aggiunge la forza e la coppia del suo motore. Provo prima ad arrampicarmi su un mucchio di neve accumulato a bordo strada. La Land Cruiser V8 articola bene le sospensioni, riesce a salire su un ostacolo alto 63 centimetri senza staccare una sola ruota da terra, quindi del mucchio non mi accorgo nemmeno. E dopo la manovra il mucchio è sparito, spianato dalla Land Cruiser. Difficile metterla in difficoltà, passa sopra ostacoli anche importanti senza che quasi ci si renda conto: il limite vero sono gli ingombri e il suo passo lungo che rende facile farla sedere su un dosso anche allungando al massimo le sue sospensioni.