Se il downsizing va di moda, Toyota mette in pratica le teorie della miniaturizzazione giapponese e restringe quattro posti, nove airbag e un telaio da sportiva in 298 centimetri.
QUESTIONE DI PACCO In Toyota lo chiamano ultra-efficient packaging, ovvero come ridurre all'osso lo spazio occupato dalle componenti più ingombranti di un'auto rendendole più efficienti nello spazio ma non meno efficaci nella loro funzione. Così il serbatoio diventa extrapiatto e si sposta sotto il pianale, i sedili si fanno ultraslim ma altrettanto robusti e sicuri, l'impianto di climatizzazione si strizza e libera spazio davanti al passeggero, la scatola di sterzo si compatta e si sposta in alto lasciando spazio al motore, il differenziale si sposta davanti al motore lasciando le ruote anteriori libere di avanzare il più possibile e il motore riorganizza i suoi organi al meglio per lasciare che le ruote anteriori sterzino come non mai. Sono i trucchi della Toyota iQ.
SOLIDO COUPE' Ben piantata sulle quattro ruote, con una base massiccia fatta di ruote grandi e fiancate alte e diritte. La iQ ha una linea dell'abitacolo quasi da coupé, con il parabrezza grande e molto inclinato, i vetri laterali bassi e allungati e il lunotto che fascia tutta la coda fino ai due vetrini stondati laterali che si raccordano alla forma delle luci posteriori. Tutto ficcato in un'area di suolo pubblico di cinque metri quadri, 298x168 centimetri.
FIANCHI LARGHI Il suo lato migliore è il fianco, con la forma da cubetto sportivo, passo lunghissimo (2 metri) portato all'estremo della lunghezza, un profilo solido e filante. Ma la IQ è bella larga e non fa nulla per nascondere i suoi fianchi abbondanti, con fari piccoli davanti e luci piccole dietro, lasciando in mezzo una bella fetta di carrozzeria che davanti al centro forma un cuneo. Meglio accorciare la fiancata, lasciando che i fari si allunghino verso la coda, che restringere.La sfida, infatti era sulla lunghezza, misura vitale per il posteggio.
STAR WARS Hi-Tech moderna più che animaletto simpatico come la concorrente più diretta. Se la Smart ForTwo gioca la carta della simpatia, la Toyota iQ vuole mostrare i suoi contenuti da macchina vera taglia XS. Anche all'interno. Lo stile non è da giocattolo, con strumenti a leccalecca, ma anzi si ispira a uno stile minimal-tech. Al centro della plancia diritta come il muretto di Alassio la consolle centrale sembra il casco di Darth Fener appoggiato, con tanto di alucce laterali e profilo triangolare verso il basso. Con il climatizzatore automatico, la consolle lucida finisce in bassocon un pomellone dai tre pulsanti a spicchio al centro per governare tutte le funzioni. Oppure i pomelli della climatizzazione sono tre, in verticale come per Yaris, per non rubare spazio in larghezza.
QUATTRO POSTI E i posti sono quattro, almeno quelli omologati. In realtà sono tre comodi anche per adulti alti più della media nazionale e uno che risente della benevolenza e delle dimensioni di chi siede al volante. I due sedili a destra, infatti sfruttano la lunghezza, con la plancia davanti al passeggero scavata al massimo e una busta applicata con automatici al posto del cassetto portaoggetti. Anche due alti più di uno e ottanta trovano posto per le gambe senza problemi. Semmai la forma da coupé limita un poco l'altezza per i più alti che sfiorano con i capelli il tetto. Il posto dietro al pilota è uguale nella conformazione a quello destro, ma risente della posizione di chi guidache per brevi tratti può guidare un poco più vicino al volante e lasciare spazio anche a un adulto. È perfetto però per un sedilino per bambini Isofix.
C'E' POSTA PER TE Se i quattro sedili sono in posizione, lo spazio per i bagagli si riduce a una fessura in cui infilare giusto qualche bustone fino a un massimo di 32 litri. La configurazione ideale per la iQè con lo schienale posteriore sinistro abbassato (è necessario levare il poggiatesta), con tre posti fruibili e un bagagliaio grande quanto quello di una Smart pronti all'uso.Con i due schienali posteriori abbassati lo spazio a disposizione sale a 238 litri.
TABELLINA DEL NOVE Oltre ad avere una vera struttura deformabile per dissipare l'energia di un eventuale scontro evitando di trasmetterla ai suoi ospiti, come in parte accade con la rigidissima cellula Tridion di Smart, la Toyota IQ si preoccupa della sicurezza con nove airbag nove, tutti di serie. Un record, non soltanto per una piccola. Airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia del pilota per un totale di sette più altri due palloni salvavita, uno sotto le cosce del passeggero anteriore come per le Lexus, per evitare che possa avvicinarsi troppo alla plancia scivolando sul sedile, e uno inedito che avvolge i poggiatesta posteriori, per evitare che chi siede dietro sbatta la zucca sul lunotto. Punta alle 5 stelle EuroNcap, ma il rischio forse è di venire soffocati...
MULTIDRIVEIl motore per ora è uno solo, il tre cilindri 998cc che equipaggia anche la Toyota Aygo e le cugine francesi Citroen C1 e Peugeot 107. Euro 4 nell'omologazione, parco nei consumi con21 km/litro dichiarati, brillante nelle prestazioni con 150 km/h di velocità massima, è abbinato di serie in Italia al cambio CVT Multidrive, che consente alla IQ di raggiungere i 100 km/h in 15,5 secondi. A richiesta è disponibile anche il cambio manuale a cinque marce con cui la IQ diventa più brillante (14,7 secondi per lo 0-100 km/h) e più parca nei consumi (23,2 km/litro). Non è previsto per l'Italia il 1.4 a gasolio ma è in arrivo nel 2009 anche un 1.3 da 100 cavalli.
RAMPA DI LANCIO In vendita dal prossimo gennaio, la Toyota IQ si propone con una versione di lancio dotata di tutto quanto serve su un'auto moderna, dal climatizzatore manuale alla radio con Cd Mp3, presa Aux, sei altoparlantie comandi sul volante, con nove airbag e la dotazione completa di dispositivi elettronici di sicurezza (stabilità, trazione, assistenza alla frenata...), alzacristalli elettrici e chiusura con telecomando, cerchi in lega da 15 pollici e volante regolabile in altezza rivestito in pelle. Tutto per 13.600 euro, cambio Multidrive incluso, a cui si può aggiungere il pacchetto da1.200 euro con sensori pioggia e luci, retrovisori esterni riscaldabili, regolabili e ripiegabili elettricamente, cerchi in lega lucidi, fendinebbia, specchio interno fotocromatico e climatizzatore automatico. Bianco perlato o nero o ametista metallizzati al lancio, rossa e argento dalla primavera e nuovi colori in autunno.
VA A RICARICA È in fase di messa a punto e i dettagli si conosceranno prima del lancio, ma Toyota Italia per la IQ proporrà un piano di finanziamento, 3Flex Recharge, ispirato alle ricariche dei cellulari. Si paga un terzo del prezzo alla consegna dell'auto e per il primo anno non si paga più nulla, nemmeno bollo, assicurazione furto/incendio e manutenzione. Allo scadere del primo anno si può scegliere se restituire la IQ, restituirla e prendere un'altra Toyota o tenerla e consegnare un altro anticipo/ricarica, con un minimo del 10% del valore. Salvo postille dell'ultimo minuto, quasi un noleggio.
COME VA Non m'incanta il frontale, molto largo e piatto ma mi intriga la forma da coupé tascabile e il suo aspetto solido e anche un po' aggressivo. Solida lo è anche al contatto, in pura scuola Toyota. Porte ampie come ante di armadio del nonno per accedere facilmente e conquistare i due posti anteriori di dimensioni standard per un'auto, con sedili dal poggiatesta integrato tipo Porsche. I materiali delle portiere sembrano graffiarsi facilmente ma un cartello sull'aletta parasole avverte che si sta guidando un esemplare di pre-serie, le prime 20 iQ prodotte.
A PUNTINO Malgrado la pre-serie, l'aspetto all'interno è solido quanto quello all'esterno, minimalista pratico. Cruscotto completo analogico con visore digitale a sinistra per il computer di bordo, volante a tre razze regolabile in altezza, sedile ad altezza fissa, per una buona posizione di guida universale, seduta, né troppo sdraiata né troppo in piedi. Il casco di Darth Fener ha una finitura lucida piacevole nell'aspetto ma che riflette lampioni e alberi di fronte al passeggero. Per riporre i soliti oggetti che ci si tiene a portata di mano ci sono tasche nelle portiere ampie, una vaschetta sotto la consolle centrale e un portalattine sul tunnel centrale. Tunnel che termina a canne mozze a metà dei sedili anteriori, creando spazio vitale per i piedi di chi siede dietro.
TRE PIU' UNO Per il primo test su strada della iQsaliamo in tre, per mettere alla prova l'abitabilità, e l'esame è superato. I posti anteriori sono standard ma il passeggero anteriore sta più avanzato rispetto al guidatore per far posto alle sue spalle. Una sensazione un poco strana, sembra di stare in una bolla se si sfrutta tutto lo spazio, tra parabrezza e vetri anteriori. Chi siede dietro ha una seduta incassata che spinge le cosce verso l'alto in posizione batracica, ma comoda anche dopo parecchio tempo anche se le natiche sembrano risucchiate dal sedile. Il montante centrale massiccio come il Big Ben rassicura ma non è troppo opprimente, godendo anche dietro del parabrezza panoramico. Dietro si sfiora un po' con la testa il tetto se si sta compostamente diritti.
BRILLANTEIl frullino tre cilindri ha un rumore piacevole, sportivo e ben filtrato comunque all'interno. È brillante, pronto a salire di giri, stimolato dal cambio Multidrive che, come tutti i cambi CVT a variazione continua tende all'effetto scooter quando si accelera, con il motore che sale di giri. Frullare a parte, è partner ideale del mille, con una delle sue infinite marce sempre pronta e anche una buona dose di freno motore quando si frena. La versione con cambio manuale è una scelta meno comoda in città, ma più confortevole poiché si riescono a sfruttare meglio le doti di brillantezza del tre cilindri e le sue doti di parsimonia. Si cambiano le marce serenamente a 2000 giri e si tira soltanto quando serve, e anche il comfort acustico ne guadagna. Scelta da considerare, anche se siete fanatici dell'automatico.
GIRORTONDO La Toyota iQ è agile e scattante, gli ingombri delle sue forme squadrate come quelle di una scatola di fiammiferi si capiscono subito e il diametro di sterzata record di 7,8 metri(quello della Smart ForTwo è 8,4 metri), la fa girare dappertutto, capace quasi di girarsi su se stessa come un muletto da magazzino e di fare inversioni di marcia in strade strette. Nel traffico la Smart ForTwo è più stretta di 12 centimetri e riesce a sfilare meglio in spazi da scooter, mentre la iQ è larga un centimetro in meno rispetto alla Yaris e 6,5 in più rispetto alla Aygo. L'infilarsi in spazi stretti non è il suo pezzo forte eviene da chiedersi perché non acquistare una Aygo lunga 43 centimetri in più ma più pratica e più economica di qualche migliaia di euro.
LA SPORTIVETTA MANO Il rischio con la IQ è di farsi prendere la mano. La sua precisione di guida è da vera sportiva e pari anche il divertimento. È piantata a terra con le ancore, non si inclina in curva rimanendo sempre ben aggrappata e puntata con la ruotona anteriore esterna da 15 pollici (taglia 175/65R15), e stupisce per quanto lo sterzo con servosterzo elettrico sia preciso e il telaio segua di conseguenza. Ci si inserisce in curva con la sicurezza di seguire la traiettoria corretta, anche se buche, avvallamenti e insidie varie tentino di spostare la IQ verso altre traiettorie.
FREQUENT TRAVELER Anche in autostrada, autoarticolati e auto king size non le procurano la minima oscillazione e il comfort, oltre alla buona riserva di potenza, alla velocità imposta dal Codice la rende sorprendentemente idonea anche a spostamenti lunghi e a fine settimana fuori porta. Anche per la parsimonia del suo tre cilindri.