La Suzuki Swift Sport 2012 irrompe tra le piccole tuttopepe e punta a farsi spazio con una dotazione "all inclusive" e un'ottima guidabilità. Ha un motore 1.6 da 136 cv e un prezzo di 17.900 euro.
CILIEGINA SULLA TORTA La Suzuki deve da sempre il suo successo in Italia ai modelli a trazione integrale, che ancora oggi rappresentano ben il 40% delle sue vendite. Allo stato attuale delle cose, però, la best-seller della gamma è un’altra, ovvero l’ultima generazione della Swift che si sta ritagliando una fettina di mercato nel combattutissimo segmento B, quello delle utilitarie diventate sempre più Macchine con la M maiuscola. Proprio la sua gamma si completa ora con l’arrivo della versione di punta, la grintosa Suzuki Swift Sport 2012.
BODY BUILDING La nuova arrivata si distingue chiaramente dalle sorelle per il look più sportivo, anche se non esagera e non si concede escursioni sopra le righe. Nel frontale i segni particolari sono l’ampia griglia frontale a nido d’ape, la nuova cornice dei fendinebbia, da cui sembrano fare capolino degli artigli, e i fari allo xeno, offerti di serie e che hanno uno sguardo torvo. Lungo le fiancate si notano i nuovi cerchi da 17” superleggeri (ciascuno pesa un chilo meno di quelli della vecchia Swift Sport), mentre in coda gli occhi indugiano sul piccolo spoiler sopra il lunotto e sul diffusore, da cui spuntano dueterminali di scarico. Questi pochi tocchi bastano a rendere la Suzuki Swift Sport 2012 più ammiccante e fanno sì che la macchina, già di suo ben tornita, sembri più atletica e muscolosa.
FIL ROUGE Quanto all’interno, i principali segni particolari della Suzuki Swift Sport 2012 sono i sedili avvolgenti e il volante sportivo multifunzione, tutti dotati di impunture rosse. Completano poi degnamente la scena la pedaliera in acciaio inox e la strumentazione con cinque indicatori circolari con corona chiara. La stessa finitura viene ripresa dal pomello del cambio, dalle razze del volante e da listelli che ornano plancia e bocchette dell’aria.
UNA TIPETTA TOSTA Per confezionare la Suzuki Swift Sport 2012 i tecnici giapponesi hanno lavorato di fino anche sul telaio e sulle sospensioni. Questa versione capitalizza gli sforzi fatti con le Swift normali a livello d’impiego di acciai ad alta resistenza, abbinando a una struttura irrigidita anche ulteriori irrobustimenti. L’assetto della Sport è specifico, con angoli di camber e convergenza ottimizzati. La sospensione anteriore McPherson vede le molle irrigidite del 30%e affiancata da una seconda, che contrasta il rollio, riducendolo del 15%. Il ponte torcente posteriore è a sua volta oggetto di una cura ricostituente, a tutto vantaggio della precisione del retrotreno, che beneficia anche di cuscinetti ruota maggiorati.
INIEZIONE DI POTENZANemmeno i motoristi sono stati con le mani in mano, rivoltando come un calzino il “vecchio” 1.600 e migliorando il suo rendimento. Gli interventi più importanti si registrano a livello dei condotti d’aspirazione, che ora fanno fare un giro più o meno lungo all’aria a seconda del regime di rotazione del motore per farlo respirare meglio (ad alto regime la strada si accorcia), e della distribuzione, con le valvole di aspirazione che hanno una fasatura variabile VVT con tempi di apertura e alzata rivisti rispetto a prima. I risultati sono un incremento della potenza di 11 cv (ora siamo a 136 cv a 6.900 giri) e della coppia di 12 Nm (per un nuovo picco di 160 Nm a 4.400 giri). Su strada questi valori si traducono in un crono di 8,7 secondi nello 0-100 (due decimi meno del vecchio modello), pur se a fronte di un taglio dei consumi. La Suzukina si accontenta ora di 6,4 litri ogni 100 km e d emette 147 g di CO2 contro i 165 dell’edizione pensionata, grazie anche a un nuovo cambio a sei marce.
ALL INCLUSIVE La Suzuki Swift Sport 2012 è attesa protagonista di un weekend porte aperte fissato per il 19 e 20 novembre. Il prezzo è però già fissato: 17.900 euro, che comprendono già tuttoquel che si può desiderare. Oltre ai cerchi da 17” e ai fari allo xeno già citati sono infatti di serie gli specchi elettrici richiudibili, il climatizzatore automatico, l’Esp e lo stereo con lettore CD e mp3, porta Usb e Bluetooth integrato. Non richiede inoltre alcun sovrapprezzo la vernice metallizza o perlata, che si può scegliere liberamente tra sei colori: due tonalità di grigio, blu, bianco, rosso e nero. Ultimo ma non meno importante, per i contratti firmati entro il 31 gennaio 2012 nel prezzo è incluso anche un corso di guida sicura in pista.
UNA LIETA SORPRESA Chi ha detto che le piccole tuttopepe debbano per forza essere scomode e con assetti duri come il legno? La Suzuki Swift Sport 2012 fa sicuramente eccezione a questa regola. Ok, con i suoi 136 cv non fa parte delle proposte più spinte della categoria ma ciò non toglie che il buon comfort sia la lieta sorpresa delle prime centinaia di metri fatti al volante. Solo le buche più secche e i rallentatori più sporgenti si fanno sentire, senza comunque essere troppo fastidiosi.
STRUMENTO DI PRECISIONE Un’altra nota positiva viene dallo sterzo, su cui gli uomini delle Suzuki sono intervenuti per migliorare il feeling nel misto. I loro sforzi non sono stati vani, con il volante che si dimostra uno strumento di precisioneper disegnare le traiettorie chirurgicamente. Grazie anche al lavoro sull’assetto e sugli angoli di camber e campanatura, la Swift Sport 2012 si rivela facile e al tempo stesso efficacissima nei tratti ricchi di curve. Il muso si butta in traiettoria senza esitazioni e la coda segue in modo fulmineo la linea impostata, senza dare mai il benché minimo segno di nervosismo. Anche in caso di manovre brusche o di correzioni in fase di percorrenza il posteriore ha reazioni contenute e graduali, a prova anche d’inesperto.
GUSTOLUNGO Il motore è altrettanto gustoso. Ai bassi non ha la castagna di certe piccole sovralimentate ma rispetto alle rivali dirette aspirate ha ben poco da invidiare. Nella prima parte della curva di erogazione è soprattutto fluido e regolare, con una progressione costante. La sua spinta si fa più robusta ai medi, per poi diventare vigorosa sopra i 4.000 giri. Da lì fino all’entrata in funzione del limitatore, attorno ai 7.000 giri, il motore dà il meglio in chiave sportiva ed è una vera goduria tenerlo su di giri giocando con il cambio, dal canto suo rapido e impeccabile negli innesti.
FACTOTUM La presenza della sesta marcia, tra l’altro, è una vera benedizione in autostrada, dato che permette di tenere medie elevate senza far ululare il motore. Anche per questo motivo la Suzuki Swift Sport 2012 non va vista solo come una macchinetta da sparo. La buona abitabilità per quattro adulti (anche se per chi siede dietro lo spazio per le ginocchia è solo discreto) la rende infatti una piccola versatile e la sua praticità sarà anche maggiore con la variante a cinque porte, che entrerà in listino nel corso del 2012.