Logo MotorBox
Primo contatto

Subaru Levorg


Avatar di Mario Cornicchia, il 26/01/16

8 anni fa - Un po' wagon e un po' sportiva. La Levorg fa felice chi vorrebbe la WRX STi ma tiene famiglia

La Subaru Levorg è una wagon compatta con un potente package tecnico, venduta a un prezzo interessante

COM’E’ Il nome sembra quello dell’ultimo ritrovato per l’impotenza maschile ma spiega bene la formula di Subaru Levorg. È un nome composto prendendo parti dalle parole LEgacy reVOlution touRinG, come composta è la natura della Levorg, una via di mezzo tra la sportivissima WRX STi e le sorelle SUV, Forester e Outback. Sportiva, versatile e sicura, sottolineano in Subaru.

META’ WRX META’ FAMILY Composta da più parti è anche la ossatura della Levorg. La parte anteriore è quella della WRX STi, fino al montante B, ovvero portiera anteriore inclusa. La parte posteriore di Subaru Levorg, invece, è tutta nuova nella sua coda da wagon. Se pensate alla solita scarpa abbinata alla solita ciabatta i dati dichiarati da Subaru vi zittiscono subito: la nuova scocca è dichiarata più rigida del 40% rispetto a quella della Legacy.

MINIGONNATA Una bella base di partenza, e la origine sportiva di Subaru Levorg è chiaramente sottolineata dai dettagli estetici: il frontale con la bocca della WRX STi incorniciata da un profilo cromato, il paraurti anteriore ben profilato aerodinamicamente il cofano (in alluminio) bombato con la immancabile presa di ventilazione per l’intercooler. I fianchi sono segnati da minigonne e da parafanghi posteriori bombati (forse anche troppo bombati) mentre in coda l’indole sportiva è sottolineata dallo spoiler allungato sopra al lunotto e dal ritorno del doppio scarico, annegato nell’estrattore della parte bassa del paraurti, sportivo e simbolo anche della famosa simmetria Subaru.

CVT Nella mezza WRX STi della Subaru Levorg è inclusa anche la plancia, con alcune piccole modificazioni. Le differenze più importanti si trovano sul tunnel centrale dove compaiono finiture satinate, con la leva del freno a mano sostituita da un pulsante (al posto del pannellino di setup della trazione della WRX STi) e la leva del cambio manuale sfrattata da quella del cambio CVT. Anche il volante, con la corona massiccia e il taglio sportivo, è lo stesso della WRX STi, con la pelle non traforata. L’allestimento Sport Style aggiunge sedili sportivi riscaldabili (quelli della WRX STi, rivestiti però in un robusto tessuto nero), la fascia della plancia in simil carbonio chiaro come la WRX STi, pedaliera in alluminio e le cuciture blu per sedili, pannelli portiera, volante e plancia. Al centro della plancia campeggia lo schermo da 6,2” del sistema infotainment STARLINK a cui si può sostituire il sistema con schermo da 7 pollici, navigatore GPS e Hot Spot WI-Fi per 1.310 euro.

VACANZIERA Lo avete già capito, la Subaru Levorg è una versione wagon e meno esasperata della WRX STi, meno potenza ma un portellone e un bel bagagliaio da 522 litri (due in più dell’ultima Outback malgrado la lunghezza massima di 469 centimetri) con grandi gavoni sotto il piano di carico ed espandibile fino a 1.446 litri. Lo schienale dei sedili posteriori è regolabile su cinque posizioni per aumentare comfort o spazio per i bagagli.

SOLO BENZA Il motore è un inedito millesei quattro cilindri Euro 6, ovviamente boxer, a iniezione diretta di benzina con turbina twin scroll e fasatura variabile per le valvole di aspirazione e di scarico che eroga 170 cavalli e una coppia di 250 Nm tra 1.800 giri e 4.800 giri, più coppia anche del boxer 2.5 e a un regime inferiore. 0-100 km/h in 8,9”, velocità massima 210 km/h e consumi medi dichiarati 6,9 l/100km. Start&Stop di serie. Per ora non sono previsti né un motore a gasolio né la versione bifuel del millesei a benzina.

MARCE VIRTUALI Il cambio è stato sviluppato appositamente per questo motore, un cambio a variazione continua CVT Lineartronic più compatto e con logiche furbe: quando si preme lievemente sull’acceleratore sfrutta i suoi infiniti rapporti e quando, invece, si preme oltre il 65%, utilizza 6 marce virtuali predefinite come fosse un cambio automatico per evitare l’effetto Minipimer dei cambi CVT. Le sei marce virtuali si possono selezionare manualmente anche grazie alle palette al volante e un piccolo convertitore di coppia rende le partenze più facili e scattanti.

SI-VIAGGIARE Sulla razza destra del volante si trovano i due pulsanti del sistema SI-Drive. Se si passa dal setup I-mode (Intelligent) attivo in partenza al setup S-mode cambiano le logiche del convertitore di coppia, del cambio e la rapidità di reazione del motore alla pressione sull’acceleratore, con una curva di risposta che compare nel display da 3,5” racchiuso tra i due strumenti circolari del cruscotto.

TORQUE ON DEMAND La trazione è, nemmeno a dirlo la Symmetrical AWD Subaru, per Levorg nella sua configurazione ATS, Active Torque Split. Un sistema attivo sia per bilanciare al meglio la trazione sui due assi, sia per ottimizzare la stabilità e l’efficacia in curva. A velocità e pressione sul gas costanti la trazione è quasi esclusivamente all’anteriore per passare al 60% sulle ruote anteriori in accelerazione e in salita con il rapporto 60/40% che può arrivare a inviare il 100% della potenza su un solo asse, se necessario, in curva o in caso di slittamento. Il servosterzo è elettromeccanico.   

VEDI ANCHE


OCCHIO AL PREZZO La Subaru Levorg è una wagon compatta con un potente package tecnico, dal motore millesei turbo, a una delle migliori realizzazioni di un cambio CVT fino alla trazione integrale evoluta, venduta a un prezzo interessante. La versione Free costa 25.990 euro e di serie include anche sensore fari e pioggia, specchi riscaldabili e ripiegabili elettricamente, climatizzatore automatico bi-zona, volante in pelle con comandi remoti, vivavoce Bluetooth, 3 prese USB e una AUX, cruise control e airbag per le ginocchia. Per 4.000 euro tondi tondi la Levorg Sport Style offre in più, oltre alla connotazione sportiva dell’abitacolo, i cerchi in lega da 18”, il tetto apribile elettrico, i far LED con abbaglianti (alogeni) automatici, fendinebbia, vetri scuri posteriori, sistema Keyless, telecamera per retromarcia, due ulteriori prese USB e il Subaru Rear Vehicle Detection che, oltre a segnalare l’arrivo di veicoli nell’angolo morto degli specchi aiuta anche con il Rear Cross Traffic Alert a segnalare l’arrivo di altri veicoli ai lati quando si esce da un posteggio in retromarcia.

COME VA La Subaru Levorg sembra un ritorno al passato. Un piacevole ritorno allo stile firmato Andrea Zapatinas, autore di Legacy e Outback quarta serie, per molti la più bella delle Legacy/Outback, quella che aveva sostituito degnamente la serie precedente, la più originale delle Legacy/Outback. Lo stile di Levorg, seppur più spigoloso e sportivo, me la ricorda molto. Ed è cosa gradita.

GIU’ DA GARA È molto sportiva nell’aspetto, forse anche troppo, non mi sarebbe dispiaciuta una sportività più discreta anche se il risultato è gradevole. Se questo è l’aspetto, mi aspetto anche che quella mezza WRX Sti da cui è fatta non tradisca le promesse estetiche. Sulla carta pure il motore, con i suoi 170 cavalli e la coppia massima disponibile già a 1.800 giri, mi lascia ben sperare. La scocca dichiarata più rigida del 40% rispetto a quella della Legacy/Outback quinta serie è un’altra bella promessa. Penso a una prova in fuoristrada della Forester di due o tre generazioni fa quando, appoggiata in twist su due ruote diagonalmente opposte con le altre sospese nel vuoto, lasciava aprire portiere e portellone senza problemi. Se penso a quel test i dati di rigidità torsionale della scocca della Levorg sono tanta roba.

TEUTONICA La sensazione di solidità la avverto all’apertura della portiera e al momento di richiuderla quando mi siedo al volante. Apertura e chiusura sono precise e segue una piacevole sensazione all’interno di materiali altrettanto solidi, con parti ben costruite e ben montate. I buoni materiali, il leather pack di serie e il vezzo delle cuciture blu allontana la Subaru Levorg dal ricordo degli interni Subaru spartani di anni fa.

LEVATE QUELLA LEVETTA La posizione di guida è un poco alta per il carattere sportivo che Subaru ha voluto conferire alla Levorg e - su questo i giapponesi non la capiranno mai - per regolare lo schienale c’è ancora la levetta a scatti, comoda per reclinare al volo il sedile in caso di desideri che non possono aspettare, ma scomoda per trovare la posizione millimetricamente perfetta. Peccato, perché il sedile sportivo della Levorg Sport Style è davvero ben disegnato e ben profilato, con un ottimo supporto laterale in curva. Trovato il giusto compromesso con il sedile, è facile da stabilire un rapporto non occasionale ma duraturo con volante e pedali. Il volante sportivo fa felice chi vorrebbe la WRX STi ma tiene famiglia.

8 BIT Sportivi e chiari sono gli strumenti davanti al pilota e un bel gadget è il cruscottino al centro della plancia ripreso dalla WRX STi che fornisce informazioni basic, come l’orologio analogico, fino a informazioni per chi della Subaru Levorg apprezza l’animo sportivo, come la distribuzione della trazione sulle quattro ruote (60% anteriore di default), la pressione sul pedale del gas, la pressione di sovralimentazione e via analizzando. Un bel posto di comando, l’unico dettaglio che mi fa un poco scendere la catena è il blocco infotainment, con una cornice nero lucido copiata da una radio a valvole e con le grafiche da Commodore 64.

CHE COPPIA! Il quattro cilindri boxer della Subaru Levorg si sveglia con pochissime vibrazioni e il classico frullare del boxer. La turbina Twin Scroll fa il suo dovere fin dai primi metri, con coppia disponibile alla prima pressione, da dosare per non sgommare sulla ghiaia malgrado la ottima trazione integrale Subaru. È bello sveglio, ha un sound che si sente ma che non disturba. Si accompagna a un cambio CVT, in genere l’antisportività tra i cambi, ma che Subaru ha reso nelle ultime generazioni un ottimo alleato di prestazioni, brillantezza e efficienza. Ha due logiche, I(ntelligent) e S(port), entrambe ben studiate, più relax la prima e più reattiva la seconda. Con le sue infinite marce e le sue finte marce preselezionate comandabili dalle palette sul volante, accontenta ogni esigenza e, se premete a fondo sul gas, i giri salgono come con un automatico o un manuale fino alla zona rossa evitando l’orrendo effetto frullatore dei CVT. Ben fatto: efficiente come solo un CVT può essere ma anche piacevole e anche sportivo, in grado di sfruttare al meglio la ottima coppia, per curva e valore assoluto, del quattro cilindri boxer turbo.

SUI BINARI Dove la Subaru Levorg, poi, è davvero incredibile è nelle curve. La famosa simmetria nella distribuzione dei pesi e della trazione, tarate sul bilancino da pusher dai pignolissimi ingegneri Subaru, rende la Levorg quasi senza peso nelle curve. Ci si butta in curva senza rallentare, la Levorg ci sta sempre dentro. Ho sbagliato a valutare la curva e chiude più del previsto? Che problema c’è? Sterzo di più e ci sta dentro senza problemi. Spingo a fondo sull’acceleratore in piena curva? No problem, ci sta sempre, l’assetto sembra imperturbabile e non trasferisce la fatica alle gomme. Il baricentro è basso, non ci sono masse pronte sbilanciare la scocca quando il pilota fa un errore e le regole della fisica sembrano rispondere a formule pensate apposta per la Levorg. L’unico problema è tornare al volante di un’auto normale.

MOLLEGGIATA La grande facilità di guida in ogni situazione rende la Subaru Levorg anche confortevole grazie alla sua guida senza stress. L’assetto rimane sempre piatto in curva senza inclinarsi verso l’esterno anche nei casi di guida sportiva grazie a barre antirollio robuste ma la regolazione delle sospensioni non è rigida e garantisce un buon comfort dinamico. Non mi convince al 100% il comfort acustico: le parti meccaniche girano come orologini svizzeri e il boxer trasmette zero vibrazioni, il rombo del motore è filtrato a puntino ma il rumore di rotolamento delle ruote sull’asfalto si fa sentire. Il livello di rumorosità è entro limiti contenuti ma è un sottofondo che, credo, sui viaggi lunghi possa diventare stancante. coli ai lati quando si esce da un posteggio in retromarcia.


Pubblicato da M.A. Corniche, 26/01/2016
Gallery
  • Gallery - immagine 2#
  • Gallery - immagine 3#
  • Gallery - immagine 4#
  • Gallery - immagine 5#
  • Gallery - immagine 6#
  • Gallery - immagine 7#
  • Gallery - immagine 8#
  • Gallery - immagine 9#
  • Gallery - immagine 10#
  • Gallery - immagine 11#
  • Gallery - immagine #12
  • Gallery - immagine #13
  • Gallery - immagine #14
  • Gallery - immagine #15
  • Gallery - immagine #16
  • Gallery - immagine #17
  • Gallery - immagine #18
  • Gallery - immagine #19
  • Gallery - immagine #20
  • Gallery - immagine #21
  • Gallery - immagine #22
  • Gallery - immagine #23
  • Gallery - immagine #24
  • Gallery - immagine #25
  • Gallery - immagine #26
  • Gallery - immagine #27
  • Gallery - immagine #28
  • Gallery - immagine #29
  • Gallery - immagine #30
  • Gallery - immagine #31
  • Gallery - immagine #32
  • Gallery - immagine #33
  • Gallery - immagine #34
  • Gallery - immagine #35
  • Gallery - immagine #36
  • Gallery - immagine #37
  • Gallery - immagine #38
  • Gallery - immagine #39
  • Gallery - immagine #40
  • Gallery - immagine #41
  • Gallery - immagine #42
  • Gallery - immagine #43
  • Gallery - immagine #44
  • Gallery - immagine #45
  • Gallery - immagine #46
  • Gallery - immagine #47
  • Gallery - immagine #48
  • Gallery - immagine #49
  • Gallery - immagine #50
Vedi anche