La Subaru Forester 2013 si va a mettere a cavallo dei segmenti delle crossover e delle Suv mettendo su qualche centimetro e offrendo più spazio a bordo. I prezzi partono da circa 30.000 euro
METTE LA FRECCIA Dopo essersi inventata il segmento delle crossover quando questa parola ancora non la utilizzava nessuno, ovvero nel lontano 1997, la Subaru Forester cambia oggi registro e, con la sua quarta generazione, mette la freccia spostandosi più verso il mondo delle Suv. Come spesso accade nella costellazione delle Pleiadi, si tratta comunque più di un’evoluzione che non di una rivoluzione, senza dunque colpi di testa dal punto di vista stilistico e con un’architettura fedele alla tradizione: motori boxer e trazione integrale.
STRETCHING Nella sua metamorfosi, la Subaru Forester 2013 fa segnare soprattutto un leggero aumento delle dimensioni esterne. La lunghezza sfiora ora i 460 cm, con un aumento di 35 mm, mentre in larghezza la tuttoterreno nipponica mette su 15 mm, raggiungendo quota 1.795 mm. Anche il passo di dà allo stretching, allungandosi di 25 mm (ora è di 2.639 mm) e ciò va a tutto vantaggio dell’abitabilità posteriore: la distanza “tandem “ tra il pilota e chi siede alla sue spalle aumenta di 22 mm.
DOUBLE FACE Misure a parte, la carrozzeria della Subaru Forester 2013 mantiene le proporzioni equilibrate che da sempre caratterizzano questo modello. Per la prima volta, in Giappone hanno deciso di declinare la macchina in due varianti: standard, con un look acqua e sapone, e Dynamic, più sportiva e riconoscibile per il look più cattivo del fascione paraurti, con due motivi verticali ai lati, a mo’ di fossette, e un trapezio scuro nella parte bassa. In ogni caso, ai lati ci sono inediti fari a Led e a dare maggior slancio all’insieme provvede l’avanzamento dei montanti del parabrezza di 13,5 cm, che favorisce anche l’accesso a bordo, complice l’ampio angolo di apertura delle porte.
VIAGGIO NELLO SPAZIO E a proposito di qualità della vita a bordo, merita una segnalazione l’abbassamento del tunnel che passa tra i piedi del passeggero centrale posteriore, che diventa così una presenza molto discreta. Sempre nella zona posteriore, aumenta la capacità del bagagliaio, che va dai 500 litri della configurazione a cinque posti ai 1.593 litri di quella matrimoniale, con il divano reclinato (e che ora lascia un piano di carico quasi piatto). Degno di nota è anche l’arrivo in listino del portellone a comando elettrico, standard sulle Forester più ricche.
UNA E TRINA La gamma che debutta nelle concessionarie nel prossimo weekend del 26 e 27 gennaio è composta da tre motori. Quello d’accesso è un due litri a benzina aspirato da 150 cv e 198 Nm, che nel corso della primavera sarà proposto anche in variante bifuel, benzina – gpl. Il suo consumo medio dichiarato è di 6,5 l/100 km. Di tutt’altra pasta è invece l’altro due litri siglato XT, che, grazie al turbo e all’iniezione diretta, vanta ben 240 cv e 350 Nm di coppia, sorseggiando 8,5 litri ogni 100 km. La stessa coppia si ha a disposizione anche scegliendo la versione diesel, candidata numero uno al ruolo di best-seller con i suoi 147 cv e un consumo di 5,7 l/100 km: su di lei dovrebbe convergere circa il 65% delle preferenze.
IL GIOCO DELLE COPPIE Per quanto riguarda il fronte trasmissione, la 2.0 XT è abbinata al cambio CVT Lineatronic con tecnologia SI-Drive, ovvero con tre diverse modalità di funzionamento: Intelligent, che poi è quella più soft, Sport, che tiene mediamente il motore più su di giri, e Sport Sharp, con il simbolino S#, che simula la presenza di marce anche nonostante il fatto che, sotto sotto, si abbia un cambio a variazione continua. Questa funzione non è presente se il Lineartronic è abbinato al due litri aspirato, che di norma fa comunque coppia fissa con un cambio manuale a sei marce. Quest’ultima è l’unica opzione possibile per chi compra una Forester turbodiesel, per la quale il cambio automatico arriverà solo in futuro. Dalle versioni manuali si segnala la scomparsa delle marce ridotte, ritenute ormai lontane dai gusti di una clientela sempre meno votata al fuoristrada.
SI FA IN QUATTRO Venendo agli allestimenti, la Subaru Forester 2013 è proposta in quattro versioni: Comfort, Trend, Exclusive e Dynamic. Il cuore della gamma è rappresentato dalla Trend, che dispone di serie, tra le altre cose, di clima automatico, fendinebbia, lavafari , Bluetooth e presa USB (presenti anche sulla versione base), cerchi in lega da 17”, fari allo xeno, cruise control, sedili anteriori elettrici, telecamera posteriore, sedili anteriuori, spazzole e specchi riscaldati. Quanto infine ai prezzi, si parte dai 29.990 euro della 2.0i Comfort per arrivare ai 43.390 della 2.0 XT Dynamic. La 2.0D-L Trend costa 34.790 euro.
DI BENE IN MEGLIO Anche mettendosi alla guida si coglie come la Subaru Forester 2013 sia diventata più grande e più matura. Salire e scendere è più agevole, grazie al maggior spazio a disposizione e alla seduta leggermente rialzata. Una volta a bordo, poi, per trovare la posizione ideale si può contare su una buona escursione da parte del sedile e del volante. Quest’ultimo è pieno zeppo di tastini che consentono di avere molti comandi sotto mano, senza bisogno di andarli a cercare sulla plancia (almeno dopo un minimo di apprendistato). Quest’ultima è realizzata con l’attenzione di sempre, con componenti piacevoli alla vista così come al tatto e assemblati con cura certosina. Anche nei sedili posteriori si sta benone: lo spazio per le gambe è davvero tanto e nemmeno che porta i capelli cotonati rischia interferenze con il padiglione.
BELVEDERE In movimento una prima nota positiva viene dalla visibilità. La Subaru Forseter 2013 non segue la moda lanciata da certe rivali che hanno le superfici vetrate ridotte all’osso e con le quali si manovra alla cieca. Qui ci si mette poco a capire quali siano i reali ingombri e ci si muove bene anche in spazi stretti, grazie anche al diametro di sterzata ridotto.
IN EQUILIBRIO Con il salire della velocità, la Subaru Forester 2013 tiene fede alla tradizione della Casa e fa dell’equilibrio generale la sua dote migliore. Gli ingegneri Subaru, da sempre maestri nell’origami con le lamiere e nel confezionare strutture robuste ma leggere al tempo stesso, fanno centro ancora una volta. La macchina ha un comportamento neutro e solo se si forza il passo tende ad allargare leggermente la linea impostata, anche se in modo molto graduale e progressivo. Il passaggio a barre antirollio di maggiori dimensioni garantisce una notevole tenuta di strada con un coricamento laterale minimo. Il tutto, tra l’altro, senza che sia nemmeno necessario fare ricorso a una taratura delle sospensioni particolarmente rigida.
MA SEI FUORI? L’assetto permette comunque di affrontare senza patemi d’animo gli sterrati accidentati e il fuoristrada leggero, contando anche sull’ottima motricità offerta dalla trazione integrale permanente.
In questi frangenti, la rinuncia alle marce ridotte viene compensata sulle Subaru Forester 2013 a benzina dotate di cambio CVT dalla presenza – a richiesta - del sistema X Mode, che gestisce in modo integrato trazione, motore e freni.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Nonostante questa chicca, in attesa della Forester bifuel, la scelta più logica pare però quella della versione a gasolio. Il diesel boxer lamenta solo una leggera rumorosità a freddo, facendosi invece apprezzare per la grande fluidità dell’erogazione. La sua progressione è lineare e vigorosa al tempo stesso, senza ruvidità o fastidiose vibrazioni. Chi ha un’anima veramente sportiva e vuole magari una macchina che non finisca nel mirino della Finanza può invece optare per la 2.0XT da 240 cv: ha una castagna notevole sopra i 2.500 giri, birra da vendere ai medi e va d’amore e d’accordo con il cambio CVT.