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Su strada con laNissan Micra 2003


Avatar di Mario Cornicchia, il 29/11/02

22 anni fa -

Il cucciolo cresce. Capostipite delle auto da accarezzare, la Micra inaugura lo stile tecno-simpatico, da cucciolo hi-tech. Divertente come una sportiva, ineccepibile nella qualità, intelligente

COM’E’ Basta con le auto che ammiccano e fanno l’occhiolino! È stata la mia reazione quando ho visto il prototipo della Micra al Salone di Parigi. Invece, la nuova Micra è proprio carina. Non si confonde nella pletora cittadina di cubetti tutti uguali, quali sono l’80% delle utilitarie, e lo stile ammiccante è meno strisciante, con una forte componente hi-tech. Chapeau.

PARAQ Così differente dalla prima Micra ma non c’è dubbio che ne sia la discendente. Merito forse del disegno del giro porte e dei vetri laterali che riprendono le curve della prima MIcra. Un bell’esercizio di stile: riuscire nel sequel senza scimmiottare le vecchie linee. Ri-chapeau.

FROGGY I fari anteriori da ranocchio, che potrebbero risultare stucchevoli e che nulla hanno a che vedere con la prima Micra sono ben disegnati, tecnologici e inconfondibili. Stanno al disopra della linea di cintura che fascia tutta la Micra come una ciambella, a partire dal paraurti anteriore fino a sostenere il lunotto sporgente come uno schermo TV degli anni 70.

MICRA INTERIORS Anche all’interno il ricordo alla vecchia Micra è evidente anche se non si capisce che cosa ricordi il vecchio abitacolo. Un bel cruscottino e una plancia con un centro comandi al centro, a sbalzo, con radio e display multifunzione per tutte le informazioni di viaggio. Sotto, con bei tasti tipo porcellana come quelli della radio, i comandi della climatizzazione, due tondi divisi in tasti e un visore centrale a oblò.

FURRRBA Cose già viste, forse, ma all’interno la piccola offre un divano posteriore che scorre longitudinalmente per 18 cm per modulare lo spazio bagagli/ospiti, un vano sotto il sedile del passeggero a cui si accede ribaltando in avanti la seduta, un bel cassetto portaoggetti grande, con vassoio portadocumenti e doppia tasca, un cassettino centrale a due ripiani alla base della consolle centrale e una fessura portacellulare sul tunnel centrale. Ogni cosa al suo posto.

SENZA MANI Di serie, eccetto la versione base, la MIcra è dotata dell’Intelligent Key. È sufficiente tenere in tasca il telecomando per aprire le porte senza bisogno di chiave: ci si avvicina, si preme il pulsantino sulla maniglia e la porta si apre (si può fare in modo che si apra solo quella di guida o tutte). Il motore si avvia girando il pomellone al posto della chiave e per chiudere si preme ancora il solito pulsantino di gomma, incitati da un imbarazzante concertino di bip bip che ricordano di chiudere l’auto. Suoni a parte, molto comodo.

HI-TECH Oltre alla chiave remota, la Micra ha anche il sensore che attiva i tergicristalli in caso di bisogno, le friendly lights (che rimangono accese per qualche secondo quando si posteggia in posti bui tirando la leva delle luci), il salvabatteria per gli sbadati che spegne tutte le luci dopo un tempo predeterminato dallo spegnimento del motore, il tergilunotto che si attiva automaticamente quando si innesta la retro con i tergicristalli attivati, il climatizzatore automatico e i comandi al volante per la radio e il computer di bordo.

SPAZIO Avete presente la vecchia Micra? Beh, più o meno la nuova Micra offre un poco più spazio all’interno, anche se è più piccola fuori. Più larga di 75 millimetri dentro e fuori, la nuova Micra è più corta di 30 millimetri (371cm in totale), ma più lunga all’interno di 71. Quanto basta per viverci molto bene in quattro, con tanto spazio anche per le gambe di chi siede dietro, con il bagagliaio a volume minimo (237litri, 371 con il divano avanzato al massimo).

QUALITA’ C’è chi possiede la vecchia Micra e non l’ha mai portata dal concessionario per un tagliando perché non sa cosa dire, nessuna patologia… La nuova Micra promette altrettanto in termini di qualità e di affidabilità. Gli interni sembrano anche più curati oltre che più moderni e meno japan-style. Anche plastiche apparentemente non particolarmente raffinate, come quella utilizzata nella parte alta delle portiere sono trattate in maniera da apparire super-plastiche similpelle.

MOTORITre a benzina per il lancio previsto per la fine di gennaio 2003: 1.0 (65CV/48kW, 154km/h, 0-100km/h in 15,7sec), 1.2 (80CV/59kW, 167km/h, 0-100 in 13,9sec) e 1.4 (88CV/65kW, 172km/h, 0-100 in 11,9 sec). Da marzo sarà disponibile il 1.5 turbodiesel common rail da 65 cavalli, da giugno la versione da 82 cavalli. Tre allestimenti, base, Visia e Tekna, prezzi da 10.400 Euro per la 1.0 3p base, fino ai 12.900 Euro della 1.4 Tekna. Per tutte Abs con Ebd, airbag frontali e airbag laterali di serie.

MICRA MATIC Da gennaio è disponibile per 1000 Euro, abbinato ai motori 1.2 e 1.4, anche il cambio automatico, non più a variazione continua ma un 4 rapporti a controllo elettronico che penalizza sulla carta le prestazioni: la 1.2 raggiunge i 145 km/h e la 1.4 i 158, accelerando da 0 a 100 rispettivamente in 17,9 e 15 secondi.

COME VA La posizione di guida sembra identica alla vecchia Micra. Volante, regolabile soltanto in altezza, un po’ troppo vicino alla plancia, leva del cambio un po’ troppo arretrata, sedile abbastanza piatto che affida la tenuta all’accelerazione laterale alla qualità del velluto. Lavisibilità  è ottima in tutte le direzioni, anche attraverso il lunotto televisivo. Davanti, le protuberanze delle luci che incorporano le frecce si vedono dall’abitacolo, ricordando che lì ci sta anche un frontale.

IDIOT PROOF Tutti i comandi sono estremamente precisi, a partire dal cambio a prova di errore e dalle cambiate facili e veloci, allo sterzo dal servosterzo elettrico, leggerissimo in città e più preciso quando la velocità aumenta. Comodi (e sicuri) i comandi al volante per la radio.

KART Qualcuno la comprerà per la moglie con l’intento di rubarla per divertirsi un po’. Ci si diverte come su una sportiva: assetto preciso, motori adeguati, guida chirurgica, cambio perfetto, freni potenti e facili da dosare… si pennellano le curve come in pista e la Micra si tiene tenacemente incollata alla strada anche quando si esagera. Sulle strade piene di curve ci si diverte come matti. Quanto basta per rendere la guida meno pesante per i piedi veloci o quanto basta per mandare in giro la moglie con tranquillità.

RUMORE Un difetto dovrà pure averlo… La rumorosità, da una mini ammiraglia come la Micra, la si potrebbe aspettare più contenuta. Fino a 4000 giri i motori sono silenziosi ma superata la soglia diventano molto più rumorosi, esattamente intorno ai 130 km/h autostradali. Anche i rumori aerodinamici e di rotolamento si fanno sentire all’interno dell’abitacolo, non più di altre auto della categoria, ma dalla Micra, la capostipite delle ammiraglie tascabili, è lecito aspettarsi di meglio.


Pubblicato da M.A. Corniche, 29/11/2002
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