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Tonda, ampia, comoda e sostanziosa: la fiat 500 si conferma un riuscito oggetto di design con una qualità complessiva sopra la media.
COM'E' "Nonno, è bellissima!". Più pratico è il nonno: "ma ha il motore avanti, e quanto consuma, si accende con la levetta?", e con aria consumata batte sulle lamiere, era un collaudatore e la piccola Fiat 500 gli sembra solida e ben imbottita. A Torino non ci si può fermare con la nuova Fiat 500 senza che qualcuno si voglia infilare all'interno o ti sottoponga a un terzo grado. L'oggetto, in effetti, attira e la festa colossal sul Po del 4 luglio non ha fatto passare inosservato il lancio ai torinesi. È ben disegnata e il ricordo con la vecchia Cinquecento, malgrado 58 centimetri in più in lunghezza, è immediato.
PIRAMIDALE La forma a tronco di piramide originaria della Fiat 500, larga in basso e quasi puntuta in alto, è stata rispettata, mantenendo però anche le moderne regole dell'abitabilità interna. È larga nella parte bassa, con parafanghi bombati e quasi sportivi, un effetto ottico che lascia spazio a un abitacolo degno ditale nome.
TUTTA TONDA Davanti fari tondi come frecce e fendinebbia, il nuovo logo Fiat quadrato con gli immancabili baffetti cromati ai lati e la bombatura a panettoneche segna il frontale, marcata per questioni di sicurezza e per farci stare il motore che, per rispondere al nonno, ora è davanti. Per i nostalgici della 500 L, tra gli accessori c'è anche il paraurtino supplementare che protegge come un paradenti.
IERI E OGGI Tutte le curve canoniche della 500 ci sono. Quelle del frontale, la piega sul cofano (anche qui non manca il listello cromato tra gli optional) e il taglio del cofano che dà il via alla balza che fa tutto il giro della 500, dalle fiancate fino alla coda. E poi i paraurtini, cromati o meno a seconda delle versioni, e la forma a ribaltina del portello posteriore che perde le griglie di aerazione e guadagna le comode dimensioni di un portellone che si apre fino al tetto.
NOSTALGIA CANAGLIA È carina, non c'è che dire. E il richiamo al passato continua anche all'interno dove il gioco di moderna nostalgia continua con plastiche color avorio e una bella fascia che taglia in orizzontale la plancia. E' verniciata nel colore della carrozzeria, come la vecchia 500, e spezza perfettamente l'effetto totem della plancia derivata nell'impostazione da quella della Panda, con un paio di bocchette e i comandi dello stereo in alto, i comandi della climatizzazione al centro e la leva del cambio da monovolume, alta e a portata di mano montata su un belvedere che sporge dalla plancia.
TAGLIA MEDIA Lo spazio è ben sfruttato e la 500 offre due posti posteriori veri e agevolmente raggiungibili da ospiti di media taglia e media agilità. Anche il bagagliaio non è piccolo, con 185 litri disponibili, che sembrano anche di più per la base larga che si stringe verso l'alto seguendo l'inclinazione della coda e dello schienale dei sedili posteriori. Un divano scorrevole avrebbe aumentato la versatilità della piccoletta.
MEZZO MILIONE La qualità è curata, nella scelta dei materiali e nell'attenzione nei montaggi. La sensazione è di essere a bordo di un oggetto ben fatto e di qualità, decisamente adeguato alla classe a cui la 500 appartiene e adatto anche a una categoria superiore. Da grande ha anche il gioco della personalizzazione, una esclusività popolare. Giocando con gli accessori, infatti, con gli adesivi, con i dodici colori tra cui scegliere per la carrozzeria e i tre per gli interni, si possono realizzare 549.936 nuove 500 differenti. Si può personalizzare fighetta ma anche un po' tamarretta, la 500 si presta ad accontentare tutti i gusti.
BEN DOTATA Per la meccanica, la 500 ha un nuovo telaio, progettato insieme a Ford per la Ka, e motori collaudati. Due a benzina, un 1.2 da 65 cavalli e un 1.4 da 100 cavalli, e un turbodiesel Multijet, il 1.3 da 75 cavalli. Freno a disco anteriori solo per la 1.4 e dischi/tamburi per le altre. Esp disponibile per tutti e una dotazione di sicurezza di serie da superberlina, con il set completo di airbag, incluso quello per le ginocchia del pilota.
BASE ALTA I prezzi non sono da svendita, ma la 500 ha già dall'allestimento di base, la Pop, una dotazione a cui di essenziale manca soltanto il climatizzatore. In alcuni Paesi è disponibile anche una versione Naked, offerta a meno di diecimila euro, ma in Italia il prezzo base per una 1.2 Pop è 10.500 euro. Di serie i sette airbag, gli specchi regolabili elettricamente, servosterzo elettrico Dualdrive, volante regolabile in altezza, chiusura centralizzata e alzacristalli elettrici.
TOP DI GAMMA Le 500 più costose sono 1.3 e 1.4 in allestimento Lounge e Sport. La Lounge è quella più carina, con le cromature, il tetto in vetro (fisso), il volante rivestito in pelle con comandi al volante, il sistema Blue&Me (con vivavoce Bluetooth e attacco Usb), la radio con Cd e Mp3 e il sedile posteriore sdoppiato. Sedili sportivi, spoiler posteriore e cerchi in lega da 15 pollici per la Sport.
COME VA I vetri piccoli, con il classico taglio a 500, ingannano sulle dimensioni interne della nuova Fiat 500. Dentro è una piccola monovolume, sviluppata verso l'alto e ben sfruttata nei volumi. La posizione di guida è un poco in piedi, verticale per avere una visibilità panoramica e per sfruttare al meglio i suoi 356 centimetri di lunghezza massima.
PACHIDERMICA I due sedili anteriori della Fiat 500 non hanno complessi di inferiorità rispetto a quelli di una berlina e ai posti posteriori si accede abbastanza agevolmente e possono accogliere anche gli over100, quelli che sulla bilancia fanno salire l'ago oltre il quintale. I più alti toccano con la testa, ma la taglia media, intorno al metro e settantacinque può anche affrontare brevi viaggi se chi siede davanti non gioca come pivot in una squadra di basket. I quattro elefanti ci stanno, insomma, purché a dieta. Per una piccola che Sergio Marchionne ha definito l'iPod delle auto, facile da usare e per tutti, all'interno mancano vani e vanetti per tenere a portata di mano occhiali, telefono, chiavi e caramelle, o tutto quanto ci fa comodo avere in auto.
TATTO E VISTA La qualità si percepisce al tatto (anche se la parte superiore dei pannelli portiera è un po' duretta e così incline al graffio), alla vista e si sente anche alla guida. Tutti i comandi sono ben tarati, trasmettono un buon feeling e si dosano sempre bene, che sia il volante con il servosterzo elettrico a doppia regolazione che parte da leggero per diventare Sport con la velocità e premendo apposito pulsante sulla consolle, o cambio e freni, sempre facili da utilizzare.
SILENZIO SI GIRA All'interno si sente un rumore di fondo di rotolamento delle ruote e si sente un poco il motore, mentre l'aerodinamica si fa sentire poco anche a velocità sostenute, ma l'insonorizzazione è comunque buona per una piccola, adatta anche a viaggi a medio raggio. Le sospensioni offrono buon comfort anche sulle strade più martoriate e, allo stesso tempo, sono valide alleate dell'ottimo telaio, quasi sportivo se la strada giusta e il pilota giusto si trovano insieme con la 500. Reazioni facili da controllare e da usare per la guida sportiva, o per rimediare a situazioni di emergenza, con freni sempre potenti sulla 1.4 e infaticabili.
MILLEQUATTRO Milleduecento giornalisti e giusto due ore per la prova. Riesco a provare soltanto la 1.4. 100 cavalli e non sentirli, se non quando si tirano le marce. Sotto i tremila giri il motore è piuttosto tranquillo, quando servirebbe brillante per rendere agile la guida in città. Si sveglia dopo i tremila e si arrabbia sopra i cinquemila, ma in città per muoversi svelti si passa per piloti repressi.