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Su strada con la Kia Carens 1.8


Avatar Redazionale, il 08/10/02

22 anni fa -

La vera novità della Carens my 2002 è il turbodiesel CRDi di 2.0 litri. Lo sappiamo bene e ne abbiamo anche già parlato. Dedichiamoci invece al secondo motore, quel benzina che ormai viene guardato un po' in cagnesco dall'automobilista tricolore in cerca di monovolume. Milleotto spinto dalla verde. Perché non si vive di solo common-rail.

Quella che abbiamo avuto in prova è blu scura, elegante, allestimento EX Top - il massimo in famiglia - una manciata di chilometri accumulata sul quattro cilindri di sedici valvole, nuova di pacca. Pelle dentro, con clima automatico, finiture in simil alluminio, sedile con supporto lombare regolabile in altezza, e maniglie delle portiere cromate, fuori, come la griglia del radiatore, fascioni in tinta e cerchi a sette raggi.

Ci si siede un po’ alti, come monovolume vuole, il logo coreano che ti fissa dal centro del volante, la consolle ordinata e comoda che si integra bene con il resto della plancia. Vani e cassettini per riporre telefono e portafoglio - evitando di tenerlo nella tasca posteriore dei pantaloni, una delle cose più scomode del mondo – regolazioni del sedile che permettono di recuperare in breve la propria posizione ideale.

I 126 cavalli (92,6 kW) di potenza massima a 6000 giri si divincolano bene in rapporto ai 1500 chilogrammi di peso della nuova Carens: 1794 cc la cilindrata precisa, cambio manuale a cinque rapporti, è allegra la coreana nella risposta del motore, con una vocina che si fa più percepibile nei pressi dei 4000 giri, diventando un filo invadente da lì in avanti, in modo direttamente proporzionale. Ciò non toglie che la ripresa, da 3000 alla zona rossa, sia buona e graduale, da auto per famiglie qual è.

Anche le sospensioni - schema McPherson, molle e ammortizzatori a gas, davanti e dual link, molle e ammortizzatori a gas, dietro – hanno come risultato un assetto che non crea problemi ad andature da papà con la testa sulle spalle e marmocchi dietro, e non si tira indietro se si decide che si ha fretta. I quattro metri e mezzo di lunghezza, per 1,6m di altezza, non si dimenticano, certo: in rilascio in curva, la coda ricorda di non essere alla guida di una roadster, mentre la tendenza al coricamento rientra nei limiti consoni alla categoria.

Migliora il cambio meccanico, rispetto al vecchio modello, pur non perdendo il vizietto di intopparsi ogni tanto nelle manovre veloci, in particolare nell’inserimento della terza marcia, e presentando una seconda quanto meno strana, cioè con il pomello che sfiora il sedile del conducente. Sullo spazio per cinque passeggeri niente da dire, e giù il cappello anche sulla capacità di carico del bagagliaio: si va dagli 802 litri in configurazione standard ai 1947 a pieno volume. Per andare al supermercato e fare lo spesone per tutto il mese o per caricarci il divano di casa, come abbiamo fatto noi, anche se alla Kia Italia non lo diciamo, non è carino…

I 177 chilometri di velocità di punta non soffrono di timori reverenziali nei confronti delle concorrenti, un po’ come gli 8,1 litri di benzina per percorrere cento km di consumo combinato. Impianto frenante? Dischi autoventilanti servoassistiti per l’asse anteriore e dischi su quello posteriore, tradotto una risposta sicura e funzionale grazie all’ABS integrato dall’EBD, dispositivo che governa le frenate di emergenza. Kia Carens 1.8 EX Top, così com’è: 17.500 Euro.


Pubblicato da Ronny Mengo, 08/10/2002
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