Tornano le GranTurismo Alleggerite, torna la GTA in tutte le forme possibili. Dopo la 156 è il turno della 147, giocattolo per adulti con 250 cavalli dal nitrito inconfondibile, aggrappati all'asfalto con tenacia tutta equina. Il prezzo? Non si sa ancora Sarà da purosangue?
SI FA I BUCHI Davanti, compaiono due piccoli fori a lato del grande scudetto (non bellissimi ma funzionali) e una grande bocca di ventilazione sotto il paraurti. Dietro, due sfiati romboidali scavano il paraurti. I cerchi da 17 che riprendono il disegno storico dei cerchi sportivi Alfa, quello ad anelli delle 33 sportive, per intenderci, sono accolti in parafanghi più muscolosi ma senza esagerazioni, ben raccordati da discrete bandelle sottoporta. Insomma, stile aggressivo ma senza strafare, ancora meno evidente se si scelgono i colori scuri. I corsaioli sceglieranno cerchi più racing, a razze ravvicinate, disponibili come optional.
ABITACOLO STANDARD Sedili più sportivi rivestiti in un bel tessuto cangiante o in pelle monocolore o bicolore, pedaliera forata in alluminio, tachimetro con scala fino a 300km/h, dettagli di colore e di finiture, volante tre razze e leva del cambio sportiva: poco cambia al bell’interno della 147, già abbastanza sportivo e tecnologico con il grande schermo tuttofare al centro della console.
CUOR DI LEONE Cosa spinge cotanto mezzo? Il solito, collaudato, robusto V6 Alfa Romeo, con cilindrata portata a 3.189cc. I cavalli sono 250 (184kW) e la coppia massima sprigionata è pari a 300Nm a 4.800 giri. Niente di speciale vista la cubatura (BMW da 6 cilindri di pari cilindrata spreme 93 cavalli in più), ma quanto basta per spingere un attrezzo lungo 421 centimetri fino a 246km/h, e da fermo fino a 100km/h in 6,3 secondi (un secondo e un decimo in più di quanto impiega la M3 di cui sopra). È abbinato a un cambio manuale a sei marce, a cui farà seguito la versione Selespeed sequenziale.
FACCIAMO QUADRATO Anzi, quadrilatero: è lo schema delle sospensioni anteriori che, per l’occasione, abbandonano lo schema McPherson per una struttura più sportiva, più adatta al peso e alla potenza che gravano sulle ruote anteriori. La sospensione McPherson al posteriore è stata rivista nella geometria, con punti di attacco alla scocca differenti, molle degli ammortizzatori a elica e barra stabilizzatrice maggiorata.
ARTIGLI ELETTRONICI Oltre all’hardware modificato, 147 adotta anche un software più sportivo: oltre all’Abs con Ebd (il ripartitore di frenata), la GTA monta il sistema di controllo della trazione ASR e il controllo di stabilità VDC, entrambi personalizzati su specifiche Alfa, più sportive.
COME VA Poco cambia all’interno, si è detto, se non per i bei sedili sportivi ma adatti a tutte le taglie e per la pedaliera sportiva. Il volante a tre razze si regola purtroppo soltanto in altezza e se si abbassa troppo arriva a coprire gli strumenti, anche se si tiene il sedile nella posizione più bassa. La consolle centrale sporgente tiene tutti i comandi secondari a portata di mano, senza bisogno di allungarsi.
START YOUR ENGINE La GTA potrebbe essere anche montata su cavalletti e garantirebbe già molte soddisfazioni. La voce del V6 Alfa è inconfondibile, in grado perfino di nobilitare una 155. Sulla GTA ha un rombo che pochi V6 hanno. Già al minimo riempie l’abitacolo, a 2000 giri lo inonda di un rombo pieno e cupo da orgasmo auricolare e premendo sull’acceleratore urla come un motore da competizione. Senza disturbare il buon comfort della 147.
PRONTI AL DECOLLO La spinta non manca, i 250 cavalli proiettano in avanti rapidamente ma senza scossoni. Il V6 gira tranquillo nel traffico a 1000 giri senza soffrire e sale fino ai 7000 spingendo sempre senza interruzioni, con progressione continua, dolcemente. Il tachimetro segna l’aumentare della velocità e un limitatore di giri un po’ brusco taglia il gas quando si tirano troppo le sei marce. Tanta coppia, tanta potenza, una voce da Pavarotti… non manca nulla.
PER UOMINI DURIIl cambio non sembra molto sportivo, un po’ gommoso, da utilitaria negli innesti. In realtà vuole una mano decisa e ferma, un po’ brutale, per cambi marcia velocissimi. Se lo si tratta con troppa dolcezza diventa più lento e meno preciso.
FACCIAMO PURE QUADRILATERO L’assetto è la caratteristica più entusiasmante della 147 GTA. Facile da guidare e da controllare, incollata alla strada anche nelle situazioni più estreme, perfino confortevole. Un vero giocattolo che si governa bene grazie allo sterzo diretto e preciso e ai sistemi di controllo elettronico non troppo invasivi, in grado di correggere gli abusi senza togliere il divertimento, con interventi ben dosati e limitati il più possibile sui freni e sul motore. Quasi non ci si accorge che entrano in funzione, se si dosa il gas con discrezione.
BUTTA L’ANCORA 1360 chilogrammi, 250 km/h che si raggiungono quasi in statale… tra i grandi anelli dei cerchi è lecito aspettarsi dischi freno grandi come pizze quattro stagioni. Invece l’impianto, pinze rosse a parte, sembra quasi standard: dischi anteriori da 305mm autoventilanti, da 276 posteriori. Sulla prima GTA in prova i freni sono belli cotti, con frenate lunghe. I colleghi ci riferiscono di una frenata entusiasmante: ne proviamo un’altra. Va un po’ meglio, questa frena… ne proviamo un’altra ancora… anche questa frena un po’ meglio… Sta di fatto che a fine giornata, la prima giornata di prove, le GTA sono belle fresche, ma con i freni provati dall’orda di giornalisti decisi a dimostrare chi era il più bravo. Le pinze sembrano rosse dalla fatica. Forse dischi un poco più grandi… O sarebbe stata troppo perfetta?