Il cambio a doppia frizione arriva anche sulla Smart per quattro, la Smart ForFour Twinamic. Prezzi da 14.200 euro per la due posti e da 15.030 euro per la quattro-porte. Guarda il video
PROBLEMA: nelle grandi città scarseggiano i parcheggi. Possibili soluzioni: si aumenta il numero dei parcheggi in questione, il che non sempre è possibile e di sicuro mai facile, oppure si riducono le dimensioni dell’auto da parcheggiare. Smart ovviamente è la realizzazione concreta della seconda opzione e infatti, anche nell’ultima versione completamente ridisegnata, mantiene la caratteristica che più la contraddistingue, la piccola dimensione. In realtà il nuovo design ha portato un aumento della sola larghezza di circa dieci centimetri, in modo da rendere più arioso possibile l’abitacolo e soprattutto consentendo di aumentare la stabilità, anche grazie ai pneumatici 165/654- R15 (anteriori) e 185/60 R5 (posteriori), ma questo non influisce sulle doti di parcheggio. Il motore posteriore consente di liberare spazio all’avantreno, portando il diametro di sterzata a soli 6,95 metri per la ForTwo. Questa caratteristica consente di effettuare una inversione in un… fazzoletto di strada.
PICCOLA MA CHIC Automobili piccole, però, sono in circolazione da sempre: l’intuizione originale di Smart è stata portare il comfort e, perché no, il lusso, delle auto di fascia più alta dentro un abitacolo piccolo esternamente, ma dotato di tutti i comfort all’interno. Questo principio ispiratore giustifica l’adozione su ForTwo - la due porte e due posti - e su ForFour, la quattroporte, di un raffinato cambio automatico a doppia frizione, denominato Twinamic, utilizzabile anche in modalità manuale e con “appendici” al volante. Il suffisso ”Twin” indica appunto ls presenza di due frizioni… e di nessun pedale.
CAMBIO VELOCE In pratica, le marce sono sempre innestate, e la “cambiata” avviene cambiando la frizione responsabile della trasmissione della coppia motrice. Il nuovo cambio è rapido, silenzioso e dal funzionamento molto dolce e privo di strappi. Insomma, il difetto principale di Smart, ovvero i lunghi tempi di cambiata, è stato brillantemente risolto. Resta disponibile il cambio manuale a 5 rapporti (che fa risparmiare 1.275 euro su ForTwo e 1.425 euro su ForFour). Due i motori per la due e la quattro porte, entrambi a tre cilindri: un aspirato da 999 cc, e il turbocompresso da 898 cc, accreditati rispettivamente di 71 e 90 CV. A questi si affianca la versione da 45 kW (60 CV). Mica male per una citycar.
MIRROR Quanto all'infotainment, collegando uno smartphone alla porta USB del navigatore, è possibile attivare la funzione "mirror" (optional), compatibile con i sistemi operativi Android: in sostanza, il grande visore centrale riporta fedelmente la schermata del telefono collegato, facilitando molte operazioni che altrimenti potrebbero essere fonte di pericolose distrazioni.
SMART PER TUTTICinque le versioni disponibili: Youngster, la meno costosa, 11.139 euro la due porte, 15.030 la quattro porte, ma dotata di accessoristica di alto livello, come il sistema cool & sound, servosterzo ad intervento variabile, cerchi in lega, luci led e sistema antisbandamento contro le folate di vento. La Urban (per ForTwo: + 1.390 euro rispetto alla Youngster) è sempre una versione dedicata ai giovani, ma ha un “taglio” più sportivo, immediatamente percepibile impugnando il bel volante sagomato multifunzione e utilizzando la pedaliera alleggerita in metallo. L’assetto sportivo ribassato e il terminale cromato sono le altre caratteristiche distintive della Urban. Elegante, raffinato e un po’ eccentrico è l’allestimento Proxy (+ 2.300 euro rispetto a Youngster), con interni bicolore a doppio strato di tessuto per sedili e cruscotto, tetto “panorama” e porta smartphone. Dedicato a chi piace farsi notare, dato che non passano certo inosservati gli interni azzurro-bianchi. Passion (stesso prezzo di Proxy), invece, potrebbe essere considerato l’allestimento “upgrade” della versione Youngster, di cui riprende diverse caratteristiche oltre al tetto trasparente e apribile e ai cerchi bicolore, molto belli davvero.
PER CHI VUOLE TUTTO Infine Prime (+ 3.690 rispetto a Youngster) rappresenta il top degli allestimenti “base”, cioè senza optional aggiunti (che sono tantissimi). Oltre agli interni in pelle, Prime include i fari LED, il porta smartphone e, tra i gadget di sicurezza attiva, i sensori anticollisione e quelli di parcheggio con telecamera posteriore, molto utile in quanto, specialmente sulla ForTwo, il sedile del passeggero non consente una buona visuale, quando ci si volta per una retromarcia.
LE AUTOMATICHE Per mettersi in garage una Smart Twinamic servono almeno 14.200: è quanto costa una ForTwo con cambio a doppia frizione e motore da 71 cv in versione youngster. La ForTwo Twinamic da 90 cv costa invece 15.370 euro, mentre per la ForFour automatica si parte da 15.030 euro per arrivare a un massimo (optional esclusi) di 18.500 euro, a seconda del tipo di motore e di allestimento.
COME VA La Smart per antonomasia è quella a due porte, e infatti mi ritrovo al volante di una ForTwo in allestimento Prime, con motore turbo da 90 cv e cambio Twinamic. Regolo il volante (riposizionaabile solo in altezza), il sedile (altezza e distanza dal volante), metto il cambio automatico in Drive e inizio a seguire le indicazioni del navigatore, molto ben visibile grazie allo schermo di grandi dimensioni, alloggiato al centro del cruscotto nell’apposita consolle. La climatizzazione è molto buona, si raggiunge in breve tempo la temperatura selezionata tramite una slitta, dotata di una lente che ingrandisce i numeri dei gradi indicati: un’idea intelligente, che non costringe chi, come me, non vede bene ad avvicinarsi, distraendosi dalla guida, per riconoscere le cifre.
MOTORE BRILLANTE Il motore risponde in maniera brillante e l’accelerazione è pronta, grazie alle marce che si innestano velocemente e senza alcuno strappo. Lo scatto di quest’auto si rivela molto utile quando si attraversa un incrocio trafficato e in ogni caso nel traffico cittadino che, comunque, qui a Colonia (scenario del nostro test) è molto ordinato e piuttosto scorrevole. Le sei marce dell’automatico DCT vengono selezionate dalla centralina e innestate della meccanica in tempi davvero brevi ed è sempre possibile utilizzare il cambio sequenziale col classico comando sul tunnel oppure con i paddle che si muovono assieme al volante risultando così ben raggiungibili anche nelle sterzate più nette. Mi hanno impressionato favorevolmente i freni, che fermano la ForTwo in spazi ridotti e risultano molto ben modulabili. La taratura delle sospensioni è ben sostenuta ma comunque confortevole, ed è in grado di assicurare la sensazione di precisione in curva, anche su fondo poco regolare. Queste osservazioni si estendono anche alla versione a quattro porte. Se lo spazio per gli occupanti è stato ulteriormente ampliato, non è così per il bagagliaio, dato che, come detto, la lunghezza dell’auto non è aumentata. Un paio di cosucce in più trovano posto nel vano posteriore, ma più o meno siamo al livello della precedente Smart.
QUATTRO IN PICCOLO Quando salgo a bordo della ForFour (in allestimento Proxy), noto che sulle strade del centro e dell’immediata periferia di Colonia in effetti circolano parecchie Smart. A Colonia quest’auto è un vero e proprio fenomeno di culto: ogni 100 abitanti, uno guida una Smart. Anche su questa quattro porte il motore è il turbo da 90 CV. Non resisto dall’affondare il pedale e ovviamente la ForFour risulta meno brillante della sorella a due posti, per il semplice motivo che pesa di più. Se sulla ForTwo i 90 CV servono soprattutto per guidare una macchina ancor più divertente, sulla ForFour la spinta del motore turbo si apprezza probabilmente a pieno carico (suppongo dato che non ho provato direttamente), diventando importante ai fini della godibilità della guida in generale.
EASY PARKING Pur essendo di dimensioni maggiori rispetto alla due porte, anche la ForFour è davvero semplice da parcheggiare, grazie al già citato raggio di sterzata ridotto e all’utile telecamera posteriore. La Proxy che sto guidando è dotata di sensori anti tamponamento e di superamento involontario della linea di corsia, due chicche che funzionano davvero bene, aumentando la sicurezza attiva dell’auto. Insomma, quando il rinnovamento della gamma si è reso necessario, i progettisti di Smart hanno individuato le aree di intervento più importanti, miglirandole senza badare troppo ai costi, e cercando di realizzare un’auto in grado di soddisfare, in tutto e per tutto, una clientela sempre più esigente.