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Smart Fortwo 2011


Avatar Redazionale, il 27/09/10

14 anni fa - La Smart più colorata che mai

Nuove tinte per la carrozzeria e tessuti inediti per capote e rivestimenti della Smart Fortwo 2011.

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PIONIERA Dodici anni e non sentirli. Passa il tempo ma la Fortwo continua a restare sulla cresta dell'onda, senza risentire troppo delle oscillazioni del mercato. Basti pensare che dal lancio ne sono state vendute 1,2 milioni,di cui circa un quarto in Italia. La sua formula sembra tra l'altro ancor più attuale oggi, con tutti che parlano di mobilità sostenibile e downsizing, che non nei primi anni di commercializzazione, quando la tedeschina sembrava un giocattolo o poco più.

BUONA LA SECONDA L'ultima generazione, introdotta nel 2007, tra l'altro, ha ben sviluppato il concept della prima serie rendendolo più maturo. L'incremento della lunghezza e delle carreggiate ha reso la smart più macchina, un'evoluzione che si è affermata anche da un punto di vista stilistico. Non è dunque un caso che i designer tedeschi non abbiano minimamente toccato la linea, al punto che, in assenza delle luci diurne a Led optional, riconoscere l'edizione 2011 da quella precedente è praticamente impossibile.

AL VERDE Ciò almeno in una foto in bianco e nero, perché, a voler ben vedere, nella tavolozza dei colori spuntano due tinte inedite (un verde opaco e un azzurro) che possono aiutare a smascherare la nuova arrivata. Sempre a livello cromatico si segnala anche l'ingresso in gamma di una capote rosso scuro e di una blu per le versioni cabrio. A livello di dettaglio meritano poi una menzione particolari come lo spoiler anteriore, le minigonne e la grembialatura posteriore in tinta con i body panel sugli allestimenti pulse e passion.

HA STOFFA Anche l'abitacolo resta tutto sommato immutato, con nuove bocchette per l''aria circolari, una strumentarzione con un look dark e la plancia riverstita in tessuto come sulle smart della prima ora. Straconfermato è anche il reparto sospensioni, con la macchina che, dopo lo stretching delle carreggiate, avvenuto sempre nel 2007, non è ritenuta per ora bisognosa d'interventi.

CINQUINA I motori della nuova Smart sono cinque. Per i seguaci di Rudolf Diesel c'è l'800 cdi campione di basse emissioni (soli 86 g/km) e modestissimo bevitore (30 km/litro dichiarati). Il fronte a benzina è invece ben più popolato. Il mille di origine Mitsubishi è declinato in due varianti aspirate, da 61 e 71 cv (entrambe capaci di 145 km/h e di circa 23,8 km/litro), e in due sovralimentate, una da 84 cv e una, firmata Brabus, che infrange in muro dei 100 cv, toccando per la precisione quota 102 cv (unica autorizzata dall'eletronica ad arrivare ai 155 km/h). Quattro sono poi gli allestimenti: pure, pulse, passion e appunto Brabus, che offre anche ampie opportunità di personalizzazione con il programma tailor made.

DA MENO DI 10.000 Quanto ai, prezzi, prima di voltare pagina e di passare alle impressioni di guida, il listino della Fortwo si apre con i 9.969 euro della 61 cv in variante pure. Il primo prezzo a gasolio è invece di 12.807 euro mentre il top della gamma (eventuali optional a parte) è rappresentato dalla Brabus, che viene oltre 17.000 euro.

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FA PIU' SCENA Con pochi tocchi sapienti la Fortwo 2011 riesce a dare un'idea di maggior qualità rispetto al modello attuale. Il rivestimento in tessuto della parte superiore della plancia e le bocchette tonde danno all'abitacolo un aspetto più importante. Nel complesso, poi, le finiture sono mediamente buone, con materiali di qualità assemblati con discreta cura.

AL POSTO GIUSTO Il posto di guida ha il volante fisso ma piazzato là dove si vorrebbe e con la giusta inclinazione, così che tutti possono accomodarsi in modo soddisfacente agendo semplicemente sul sedile. La visibilità è buona, se si eccettua la vista di tre quarti posteriore, che è limitata da un montante troppo in carne.

GIRAVOLTA Ciò consente di sfruttare al meglio gli ingombri ridotti e di manovrare in un fazzoletto d'asfalto, complice un diametro di sterzata da carrello del supermercato. L'unico neo è rappresentato da uno sterzo non proprio leggerissimo che, con il salire della velocità, ripaga il piccolo sforzo richiesto dimostrandosi abbastanza diretto. Le sue caratteristiche non sono comunque sportive, né d'altro canto la fortwo trova il suo habitat nei percorsi guidati.

AL TROTTO Con passo corto e baricentro altino questa smart non ha il fisico giusto per divorarsi una curva dopo l'altra. Finché si viaggia al trotto e l'asfalto è ben levigato tutto fila liscio ma se si passa al galoppo conviene mettere in conto una certa tendenza ad allargare la traiettoria. Se poi, mentre si viaggia a passo di fanfara, s'incappa anche in qualche buca o rattoppo la macchina può prodursi in scarti anche bruschi. Nulla di pericoloso, comunque, sia chiaro: la tedeschina si rimette in men che non si dica sulla retta via, spesso senza nemmeno chiamare in causa i sistemi elettronici.

SENZA FRETTA Il cambio prevede una funzione automatica e una sequenziale, che è preferibile utilizzare se si decide di adottare una guida particolarmente allegra. Non che la centralina non sappia il fatto suo: la sua logica è a prova d'errore. Semplicemente le sue operazioni sono un po' lente e rischiano d'indispettire chi è in ritardo al lavoro o per un appuntamento galante. Negli altri casi, affidarsi all'elettronica è cosa buona e giusta, con cambiate abbastanza dolci e senza grandi sussulti.

FUORI PORTA Il motore best-seller della gamma è quello a benzina da 71 cv, oggetto della prima prova della seconda generazione della smart e apprezzato a suo tempo per il grande equilibrio tra prestazioni e docilità. In questa occasione i riflettori sono stati invece puntati sul turbodiesel che di norma viene scelto da circa un 20% dei clienti, quelli che di norma macinano più chilometri fuori città e sono più attenti ai consumi. La sua vivacità è solo discreta allo spunto ma una volta in movimento permette di sgusciare nel traffico con disinvoltura e senza apparente affanno.


Pubblicato da Paolo Sardi, 27/09/2010
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