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Prova

Smart fortwo 2007


Avatar di Mario Cornicchia, il 12/02/07

17 anni fa - E' cresciuta bene.

Allunga il passo, perde parte dell'aspetto giocattoloso e si fa più seriosa ma anche più capiente, grazie a una spanna in più in lunghezza, e più guidabile in tutte le situazioni.

Benvenuto nello Speciale ENGINE OF THE YEAR 2008: FINO A 1.0 LITRI, composto da 8 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario ENGINE OF THE YEAR 2008: FINO A 1.0 LITRI qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

COM'E' Una Smart tutta nuova, più auto vera, meno giocattolo. Più lunga di 19 centimetri rischia di scontentare chi ha apprezzato la possibilità di posteggio quasi senza limiti e senza rispetto del Codice della Strada. Più lunga e con una meccanica più efficiente ha le carte in regola invece per accontentare chi della prima Smart non tollerava l'inguidabilità.

SERIOSA Chi ne amava l'aspetto da giocattolo, da cucciolo, forse ne rimarrà un poco deluso, anche se rimane molto simile nello stile alla prima, con la cellula Tridion a definire le forme essenziali. Il frontale ha nuovi fari più adulti ed è più pulito, con meno buchi e nervature. Dalle fiancate della fortwo spariscono i paracolpi tondi e un po' giocosi per lasciare spazio a una nervatura quasi sportiva che ha origine dalla freccia, sportività segnata anche dalla feritoia per il raffreddamento del motore che si apre sul parafango posteriore sinistro.

PRONTA PER GLI USA Le portiere ora sono in acciaio, non più in alluminio, per far fronte alle normative di sicurezza americane, terreno di conquista in cui la Smart fortwo sbarcherà nel 2008. In coda spariscono i vetrini ai lati del lunotto e le luci a pallina di gelato passano da tre a due acquistando una forma più importante.

PIU' CHIC L'interno è più serioso, meno da giocattolo, con una grande consolle centrale che tiene a portata di mano i comandi della climatizzazione e dell'impianto audio, più borghese ma più funzionale, e una grande vasca portaoggetti che taglia orizzontalmente tutta la plancia. Il cruscotto a tempietto non è una meraviglia e a disposizione ci sono anche tessuti più chic e meno da pigiamino rispetto all'attuale Smart a rivestire plancia e sedili. Il doppio airbag frontale full size può essere affiancato da airbag laterali e il tettuccio trasparente ora è in policarbonato per evitare la presenza a Mi Manda Raitre del management DaimlerChrysler a causa dell'esplosione dei tettucci in cristallo.

SMART STRETCH Ma la seconda release della piccola cittadina venduta fino a ora in 750.000 esemplari è anche un po' stretch, come le limo americane. La Smart fortwo allunga il passo di 55 millimetri e, con la maturità, guadagna una taglia di girovita, con la lunghezza massima che arriva a 269 centimetri, 195 millimetri in più rispetto alla Smart prima serie. L'effetto stretch si nota soprattutto in coda, con le ruote posteriori che sembrano più lontane dalla cellula Tridion, quanto basta per creare un cuscino pronto ad assorbire, almeno in parte, l'energia perniciosa di eventuali tamponamenti. Dei 195 millimetri addizionali, infatti 72 vanno ad allungare il frontale per far fronte alle normative di sicurezza per i pedoni, 55 al passo e 68 ad allungare lo sbalzo posteriore.

PIANTA LARGA Con la nuova fortwo, in vendita da aprile 2007, diventerà quindi più complicato il posteggio a mo' di scooter (comunque proibito dal Codice della Strada) ma la nuova Smart guadagna un bagagliaio più grande (220 litri, 340 fino al tetto), migliore abitabilità e a favore della stabilità le carreggiate si allargano: 11 millimetri per l'anteriore e 31 millimetri per la posteriore, con ruote rispettivamente 155/60 R 15 e 175/55 R 15 di serie, taglia 175/55 R 15 e 195/50 R 15 per la Pulse.

PASSA AL MILLE Sul fronte della guida la nuova Smart si presenta anche con nuovi motori. Chi sceglie la benzina verde ha a disposizionetre versioni del tre cilindri che aumenta la cilindrata a 999cc:61 o 71 cavalli per la versione senza turbo, e 84 cavalli per il mille turbo. Motori più grandi e con più coppia (89, 92 e 120Nm) e più potenza, oltre al telaio più stabile consentono di aumentare la velocità massima autolimitata a 145km/h, mentre i consumi rimangono sotto i 5 litri per 100 chilometri per tutte le Smart a benzina. Il motore a gasolio arriva prima dell'estate e si ferma a 799cc, aumenta la potenza fino a 45 cavali e lavora per limitare le emissioni grazie anche al filtro anti-particolato e sui consumi, con 3,5 litri per 100 chilometri.

TOPLESS Stessa impostazione tecnica anche per la Smart fortwo Cabrio che guadagna una nuova capottina, decisamente più smart, nel senso di furba, della prima. Al tocco di un pulsantesi apre soltanto il tettuccio come per la vecchia Fiat 500 e, insistendo, si apre anche la parte posteriore, ora dotata di un comodo lunotto termico in cristallo, operazioni possibili anche alla massima velocità. Volendo si possono levare anche i montanti superiori per riporli nel vano ricavato nella ribaltina del bagagliaio, predisposta nella versione chiusa a vano portaoggetti.

PREZZI Tutte le attenzioni di Smart in futuro saranno dedicate alla fortwo, senza sprecare energie in iniziative fallimentari come Forfour, roadster e coupé. Attenzione ai costi che consentirà di mantenere prezzi molto vicini a quelli della Smart fortwo prima serie. Per le coupé a benzina, infatti, i prezzi partono dai 9.350 eurodella Pure da 61 cv per arrivare ai 12.620 della Passion turbo, anche se la giusta via di mezzo è la versione da 71 cv, che ha sempre di serie il climatizzatore. La Smart a gasolio sarà disponibile invece con prezzi dagli 11.450 euro della pure ai 12.920 della Passion, passando per i 12.650 della Pulse. Quanto infine alle Cabrio, la gamma a benzina oscilla tra i 12.250 e i 15.000 euro tondi tondi, mentre le diesel scoperte hanno costi dai 13.090 ai 15.140 euro.

COME VA Lo spazio per i suoi due ospiti sulla Smart non è mai mancato, con due sedili veri e sfalsati per contenere contemporaneamente senza problemi anche barbapapà e barbamamma. La differenza per la nuova Smart la fa il bagagliaio, sempre con doppio accesso, solo lunotto o lunotto e ribaltina, che ora è più spazioso. Lo stile della plancia è più da macchina vera, ma la prima serie era decisamente più divertente.

ONE POSITION FITS ALL La posizione di guida è comoda, un po' verticale, con il volante inchiodato dove hanno deciso gli ingegneri, senza possibilità di regolazioni. Una posizione universale che va bene un po' a tutti, confortevole per i brevi tragitti cittadini come per gli spostamenti fuori porta. La visibilità è eccellente in tutte le direzioni e l'altezza da suv leggero della seduta aiuta a tenere sotto controllo la situazione.

CABRIO SMART Sulla Smart Cabrio si trova qualche limite nella vista di tre quarti posteriore, come accade quasi sempre se si gioca con un tetto in tela, ma il lunotto in cristallo è un vero miglioramento e la cabrio si guida quasi come una Smart chiusa, senza limitazioni. Anche il nuovotettuccio, apribile in due stadi, è comodo e davvero Smart, così la Cabrio è una scelta da non sottovalutare. I soldi chiesti in più sono ben spesi, se vi piace sentirvi un po' più liberi.

ALLUMINIO INVISIBILE La qualità degli interni è adeguata al prezzo, con plastiche da buona utilitaria e tessuti di qualità e di bell'aspetto che promettono di resistere nel tempo. Mentre la grafica degli strumenti, con il fondo color alluminio, è gelida come il quadrante di una bilancia pesapersone da distretto militare, oltre che poco leggibile nelle giornate uggiose.

BUCHE, TIE'! Appena si iniziano a muovere le ruote, la nuova Smart rivela il grande miglioramento rispetto alla prima serie. Innanzitutto è confortevole, ha sospensioni da auto vera, niente a che vedere con la rigidità della prima serie da commozione cerebrale. Le sospensioni assorbono bene, quanto quelle di un'auto regular size, buche, raccordi, rappezzi, pavé e tutto quanto si può trovare a deformare una strada.

DIREZIONABILE Non solo, il passo più lungo e l'assetto efficace rendono la Smart anche più guidabile e decisamente più sicura. Rimane la tendenza ad allargare la curva se si accelera senza troppi riguardi nel momento critico, inevitabile del resto anche per auto tuttodietro più blasonate e sportive. Ma ora la tendenza è meno accentuata e più facile da controllare, e se non siete bravi piloti ci pensa l'Esp a rimediare la traiettoria corretta.

VERTEBRE SALVE Anche il cambio è nuovo, cinque marce con comando automatico o sequenziale. Anche in questo caso nulla a che vedere rispetto al cambio della prima serie, che si attaccava al lavoro dell'ortopedico, pronto a slogare vertebre a ogni cambiata. Ora il passaggio è dolce e sufficientemente veloce, con l'intelligenza artificiale che lo governa che non si lascia mettere in crisi facilmente, anche fingendosi piloti indecisi che non impartiscono istruzioni precisi, accelera, molla, accelera... situazione che tende spesso a mettere in crisi i cambi robotizzati. Anche Niky Lauda alla prima presentazione della nuova Smart ha detto che non gli cade più il cappellino tra una cambiata e l'altra...

SEQUENZIALE, E NON Anche utilizzando il comando manuale le cambiate sono abbastanza veloci e la logica di gestione ha due particolarità interessanti. Innanzitutto, se tentate una scalata impossibile, il cambio registra la richiesta e appena può la mette in atto, evitandovi di entrare in curva con la marcia sbagliata. E poi il cambio è anche non sequenziale, nel senso che si possono inserire le marce saltando una marcia,operazione memorizzata e messa in atto anche in questo caso la richiesta appena possibile.

QUOTA MILLE Il nuovo motore mille made in Mitsubishi, lo stesso che monta la Colt, è l'ultimo tassello della trasformazione della Smart.Più potenza e soprattutto più coppia rendono la vita più facile al volante. Il rumore da frullino a tre cilindri rimane divertente ed è un poco più ovattato e corposo. Durante la prima prova internazionale ho avuto a disposizione due motori a benzina, il massimo dell'aspirato da 71 cavalli e il turbo da 84 cavalli. L'aspirato offre un perfetto equilibrio di guida: non è troppo rabbioso evitando le impennate (e le curve diritte), si lascia domare senza problemi dal cambio e assicura comunque accelerazioni più che brillanti. Il turbo ha sicuramente più birra, accelera a sparo a prezzo di una guida meno fluida ed efficiente, anche se piacevole.


Pubblicato da M.A. Corniche, 12/02/2007
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Engine of the year 2008: fino a 1.0 litri