È pura come l’acqua la nuova Skoda, prima tra le finte piccole. Lunga quasi quattro metri, 15 centimetri in meno di una Golf e 25 in più rispetto alla Polo, non è né piccola né grande ma offre grande abitabilità, cinque porte e un bagagliaio vorace. Lo stile squadrato non fa innamorare, ma non dispiace. La qualità del gruppo Volkswagen, di cui Skoda fa parte, è di serie, il prezzo è da saldo.
LA NOVITA’ È tutta nuova. Il telaio è il nuovo telaio che farà da base, oltre che alla versione wagon che arriverà entro la fine del 2000, alla nuova Volkswagen Polo e alla nuova Seat Ibiza: come è capitato per la Golf, il cui telaio è stato introdotto prima sulla Skoda Octavia. È tutta nuova anche come idea di auto, una nuova categoria di piccole, sempre più tuttofare. Con 10-20 centimetri in più (396x164 centimetri), non ci si complica troppo la vita in posteggio o nel traffico, ma si sfrutta molto meglio lo spazio all’interno. Del resto, la Fabia è lunga quasi come la Golf della seconda generazione, auto comoda per 4/5 persone e con un bagagliaio ben sfruttabile.
SEMBRA PIU’ PICCOLA Lo stile massiccio minimizza la lunghezza e il trucco della Fabia si nota soltanto mettendo mano al metro. La Fabia è squadrata, con spigoli tesi che delimitano le fiancate e la fascia superiore. Il frontale riprende in chiave più moderna quello della Octavia, con la calandra quasi bombata e il profilo che racchiude fari e calandra curvilineo come un sorriso. Scorrendo le fiancate assolutamente normali si arriva alla coda, tozza e corta, con il lunotto piccolo e alto e i fanali anch’essi in stile Octavia, ma più moderni e dalla forma più elaborata. Senza infamia e senza lode, non concede molto allo sfizio, ma si presenta come la colf incorruttibile e infaticabile.
INTERNI CECO-GERMANICI Sul piano della qualità e delle finiture, la Fabia fissa nuovi standard tra le piccole. Se già all’esterno le finiture sono più che convincenti, all’interno la qualità si tocca con mano. Anche se l’aspetto semplice e modesto rende alcune plastiche un po’ da vecchia Skoda, al tatto si rivelano anch’esse piacevoli, di buona qualità e ben assemblate. Troppo dure sono soltanto la fascia inferiore (grigia o beige) della plancia e la fascia superiore dei pannelli porta, quasi abrasiva per chi ama appoggiarci il gomito. Anche i pomelli della radio, pratici e comodi da utilizzare, sembrano pronti a rimanere in mano. Il resto è tutto di grande qualità, comprese le manigliette cromate per le portiere, la qualità a cui il marchio VW ci ha abituato.
SPAZIO PER TUTTO e tutti. Bei sedili comodi, ben profilati e rivestiti con tessuti sobri e dall’aspetto robusto. Quattro posti, ma anche cinque nei brevi spostamenti, comodi e in cui non ci si sente costretti da nulla anche per chi siede dietro. Quattro posti non da utilitaria. Per i bagagli c’è un vano grande, largo e profondo ma, soprattutto, molto alto che sembra molto più capace dei 260 litri dichiarati, ampliabili fino a 1.016 abbassando le due parti asimmetriche che compongono il sedile posteriore. Per i piccoli oggetti, invece, Fabia offre belle tasche rigide nelle portiere, tasche nello schienale dei sedili anteriori e piccole tasche nel fianco dei sedili anteriori. Oltre a un bel cassettone sotto il sedile del passeggero (per Comfort ed Elegance) e a un comodo cassettino sotto l’autoradio, Fabia offre anche due vani refrigerati, il cassetto a pozzetto davanti al passeggero e un vano portalattina a sinistra del volante.
TUTTO COMPRESO La dotazione della Fabia è da grande. Anche per la versione base, la Classic, sono di serie airbag lato guida, alzacristalli elettrici, antifurto immobilizer a codice variabile, chiusura centralizzata Safe (non si apre da dentro se non si sblocca con la chiave), quattro poggiatesta, volante regolabile in altezza e profondità, servosterzo elettroidraulico e climatizzatore (esclusa la 1000). Le Comfort, allestimento più lussuoso e completo, offrono anche airbag per il passeggero, computer di bordo, Abs con Ebd (con i motori 1.4 16V e 1.9 TDI) pneumatici più grandi, sedile guida regolabile in altezza, specchi regolabili e riscaldabili elettricamente. Le Elegance, oltre a qualche tocco elegance, aggiungono di serie gli airbag laterali, i sedili anteriori riscaldabili, i cerchi in lega, telecomando chiusura e ugelli lavavetri riscaldabili.
I MOTORI Sei sono i motori previsti per l’Italia. La gamma parte dal 1.000 con 50 CV, propone poi due 1.400 da 68 e 101 CV (16 valvole) per 160 e 185 km/h e un duemila da 120 CV. Due i diesel 1.900: SDI da 64 CV per 152 km/h e TDI turbodiesel da 101 CV.
I PREZZI Il lancio dei due motori 1.400 e del diesel SDI è previsto per febbraio, seguiranno poi a marzo tutti gli altri motori. I prezzi sono molto interessanti, paragonati alla concorrenza. Il prezzo d’attacco, per la 1.0 Classic, è di 18.700.000 lire, competitivo considerando qualità, dotazione e le cinque porte. Le 1.400 Comfort, le più interessanti per dotazione e motore, costeranno 22.352.000 lire con motore 68CV e 24.878.400 con il 101CV, più o meno quanto costa la SDI con 24.752.400 lire. Per la 1.4 101 CV Elegance si spendono 27.488.400 lire.
AL VOLANTE Difficile non trovare la posizione di guida ottimale, grazie a una corretta impostazione generale e al volante regolabile sia in altezza sia in profondità. Con la regolazione in altezza anche del sedile di guida offerta dall’allestimento Comfort in su, si ottiene la perfezione. La strumentazione, con la grafica grande, chiara e meno sovietica del solito standard Skoda, è sempre ben leggibile. I braccioli sulle portiere sono montati insolitamente in alto, verso la base del vetro, alla giusta altezza per appoggiare il gomito. A volte, in manovra, possono essere d’impiccio.
VITA DA RE In viaggio, la Fabia offre un comfort da berlina di classe superiore. I sedili sono comodi, i comandi sono ben fatti e si azionano volentieri e si percepisce una sensazione di qualità che rende la vita bordo piacevole. All’interno dell’abitacolo tutti i rumori e le vibrazioni sono filtrati alla perfezione, rendendo la Fabia ottima anche per i viaggi.
FACILE E SICURA Anche con una guida più che brillante, la Fabia non mette mai in imbarazzo. Veloce e sicura, è neutra e facile da guidare sulle traiettorie corrette, altrettanto facile da recuperare quando si sbaglia o si deve compiere una manovra di emergenza. Tutti i comandi rispondono bene al pilota: lo sterzo mette le ruote dove si desidera senza imprecisioni, il cambio (a cavo metallico) ha innesti a prova di errore e la pedaliera offre la sensibilità corretta. I freni sono molto pronti alla risposta e potenti nella frenata.
LA 1.400 È il motore più equilibrato. Rotondo nel funzionamento a tutti i regimi, offre sempre una buona spinta, più vigorosa ai bassi regimi e via via in calando all’aumentare dei giri. Ottimo quindi per garantire l’agilità necessaria nel traffico. Ma anche adeguato per medie autostradali a prova di viaggio. I consumi medi dichiarati consentono percorrenze nell’ordine dei 14 km/litro, poco più di 10 nel traffico cittadino.
LA 1.400 16V Più brio e potenza agli alti regimi, ma prestazioni analoghe, forse anche un poco inferiori ai bassi regimi rispetto alla 1.4 con 8 valvole. È la Fabia del commuter, di chi trova nel carnet stradale quotidiano non solo traffico, ma anche autostrade e tangenziali veloci. O, comunque, è adatta a chi ama sentire il motore girare nella zona alta del contagiri. I consumi sono uguali a quelli della 1.4 8V.
LA 1.900 SDI È la perfetta diesel cittadina, dal prezzo interessante e con tutta la potenza ai bassi regimi. Agile nella ripresa e pronta a scattare al semaforo, rivela i suoi limiti quando la velocità aumenta: capace di tenere velocità di crociera autostradali interessanti, si trova un po’ strangolata nel traffico tiramolla, con poca potenza per riprendere rapidamente. 25 km è quanto si riesce a percorrere in media con un litro di gasolio secondo quanto dichiarato, quasi 16 km in città.
di M.A.Corniche
20 novembre 1999