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Prova su strada

Seat Leon X-Perience


Avatar di Marco Rocca, il 23/10/14

10 anni fa - Carattere da Suv e aspetto "familiare" per la Leon X-Perience

Più alta di tre centimentri rispetto alla wagon da cui deriva, la Seat Leon X-Perience vanta protezioni in plastica per passaruota e paraurti e un allestimento molto completo. I motori sono tutti a gasolio, da 110 a 184 cavalli. 

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PRIMA DEL SALTO Che alla Seat abbiano avviato i collaudi per il prossimo Suv ormai non è più un segreto, il muletto seppur mascherato è stato fotografato sulle Alpi durante la prima sessione di test e voci di corridoio dicono possa bussare alle concessionarie già nel 2016. C’è chi, addirittura, ipotizza anche un nome, Tribù. Che piaccia o meno (per ora è comunque solo un ipotesi ripresa da un concept), prima di tuffarsi ufficialmente nella mischia degli Sport Utility Vehicle che tanto piacciono a noi italiani, la Casa spagnola ha pensato a una versione tuttoterreno della wagon di segmento C, la Seat Leon X-Perience. E' quanto di più vicino, per ora, a un Suv, grazie alla trazione integrale, all’altezza da terra e agli accorgimenti specifichi per la carrozzeria.

BEN VESTITA Seguendo quelli che sono stati i dettami stilistici portati in auge dalla cugina Audi con la A6 Allroad, e sulla scia di quanto già fatto nel 2008 con l’Altea Freetrack (senza grossi risultati di vendita, almeno da noi) nasce la Seat Leon X-Perience. Da buona tutto terreno, la ricetta è quella tradizionale, semplice e con pochi fronzoli. Ci sono passaruota in materiale plastico non verniciati e più paffuti, paraurti ridisegnati con bordo in alluminio a protezione di eventuali urti con il terreno e, ovviamente, un’altezza dal suolo maggiore (quasi 3 centimetri in più rispetto alla versione standard). Un occhio particolarmente attento noterà anche i terminali di scarico cromanti (di serie sulla versione più potente) e i mancorrenti sul tetto, utili a caricare tutta l’attrezzatura sportiva o per il fai-da-te. A completare una dotazione da vera boyscout pronta al campo estivo, ci sono anche grandi scarpe da 17 o da 18 pollici. Insomma la dotazione è ricca ma allo stesso tempo sobria, senza intaccare quell’eleganza sportiva tipica dell’ultima Leon ST.

SI VA A FUNGHI? Se sterrato deve essere, che sterrato sia, anche abbastanza impegnativo. Alla Seat hanno utilizzato la trazione integrale 4Drive con giunto viscoso Haldex di quinta generazione, la stessa per capirci montata anche sulla Golf R o sulla stessa Leon ST 4Drive. Questo vuol dire che la ripartizione della coppia motrice, che di norma predilige l’asse anteriore, in tempi estremamente rapidi si sposta sul posteriore, garantendo la presa di cui si ha bisogno. Il risultato è apprezzabile visto che ora di centimetri utili sotto la scocca della Seat Leon X-Perience ce ne sono 17,2, il tanto che basta a permetterle di continuare a muoversi dove auto normali avrebbero alzato bandiera bianca da un pezzo. Senza esagerare, sia chiaro, perché non ci sono le ridotte e le gomme, almeno quelle di primo equipaggiamento, sono normali coperture estive: tenetelo ben presente.

COLORI CALDI Misurata fuori, sobria dentro. L’abitacolo della Seat Leon X-Perience è arredato con particolari accostamenti di tessuti e materiali come l’Alcantara marrone per i sedili dal taglio sportivo e le portiere, le impunture arancioni e i battitacco sulle portiere. Insomma la sensazione è quella di trovarsi a bordo di un’auto ben fatta. Senza dimenticare, poi, che sono rimaste invariate le grandi doti di carico del baule della Leon station wagon, che spazia dai 587 litri, fino a 1.470 a sedili posteriori reclinati.

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HAVE A GOOD JOURNEY Dedicata a chi ama viaggiare, la nuova Seat Leon X-Perience non può che essere equipaggiata con motori che si accontentano di pasteggiare con poco gasolio. Apre le danze il 1.6 TDI da 110 cavalli e 250 Nm di coppia per poi passare, qualora cerchiate più brio, al 2.000 cc declinato nella variante da 150 (320 Nm) e 184 cavalli (ben 380 Nm), quest’ultimo abbinato al cambio robotizzato a doppia frizione DSG. Per la verità il listino dell X-Perience è ancora in via di definizione visto che non arriverà nelle concessionarie prima di febbraio 2015, ma sappiate che la X-Perience costerà circa 3.000 euro in più rispetto alla 4Drive tradizionale. A giugno 2015 arriveranno anche due varianti a trazione anteriore, mosse dal 1.4 TSI a benzina (125 cv) e dal 1.6 TDI da 110 CV, entrambe solo con il cambio manuale.

SARA’ VERO? A questo punto sorge spontanea la domanda: le modifiche introdotte sulla Seat Leon X-Perience hanno modificato il comportamento della versione ST da cui la X-Perience deriva? La risposta è sostanzialmente no. Su strada la maggiore altezza da terra non si avverte e la stabilità è paragonabile a quella della versione standard. Ciò significa un assetto praticamente piatto, che digerisce senza problemi anche la guida sportiva. I diesel, come di consueto, spingono sempre forte (sia che scegliate il 150 sia il 184 cavalli) e sterzo e freni sono sempre all’altezza della situazione per precisione e feeling.

LO PRENDO LISCIO Con l’asfalto sotto le ruote, la Leon X-Perience viaggia che è un piacere, offrendo grande sicurezza. La musica però cambia quando comincia lo sterrato. Non fraintendetemi non c’è nulla di cui preoccuparsi, solo che a causa della generosa gommatura che poggia su cerchi da 18 pollici con relativa spalla risicatissima, unita a un assetto che ho trovato non propriamente comodissimo sulle sconnessioni, la Leon tende a saltellare. Una comportamento che può essere in parte addolcito montando le sospensioni regolabili (optional) e i cerchi da 17 pollici, che consiglio.

GAMBE LUNGHE Dal canto suo però l’altezza maggiore permette di affrontare gli ostacoli con più disinvoltura senza il pericolo che gli ammortizzatori vadano a fondocorsa. Nel brevissimo tragitto in fuoristrada la Leon non ha battuto ciglio davanti a dossi, sconnessioni, sassi e perfino dislivelli di una certa importanza. Certo, il comfort in questi casi non sarà da riferimento ma grazie alla trazione integrale 4Drive che lavora bene, ci si arrampica senza problemi. Non chiedetele l’impossibile, anche in virtù delle gomme stradali, e del fatto che non ha le ridotte (come detto) e i sistemi di ausilio alla guida non prevedono programmi di discesa controllata a bassa velocità. Detto questo, la X-Perience, dall’alto dei suoi 28.000 euro circa per la diesel meno potente, rimane probabilmente la tuttoterreno con il miglior rapporto tra qualità, prezzo e spazio sul mercato.  


Pubblicato da Marco Rocca, 23/10/2014
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