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Seat Ibiza SportCoupé


Avatar Redazionale, il 09/07/08

16 anni fa - Dedicata a un pubblico più giovane e sportivo

A poche settimane dal lancio della versione 5 porte, la Casa iberica presenta la variante SC a 3 porte. Dedicata ad un pubblico più giovane e sportivo, ha le sue armi migliori nel design e nella dotazione di sicurezza. E, con lei, debutta nel segmento delle compatte il cambio DSG a 7 marce

COM'E' Gli oltre 40.000 ordini registrati nelle prime settimane di commercializzazione della versione a 5 porte della nuova Ibiza devono aver fatto pensare agli uomini Seat che valesse la pena cavalcare da subito l'onda del successo, mostrando al pubblico anche questa versione più giovanile, che nelle forme è ancora più vicina al prototipo SportCoupé Bocanegra presentato al Salone di Ginevra dello scorso marzo.

SPALLE ROBUSTE Della show-car, la versione a tre porte di questa Ibiza giunta alla quarta generazione, riprende fedelmente la forma del padiglione discendente verso il posteriore e le fiancate nerborute, percorse da una serie di tagli netti e lamiere rigonfie, per un effetto finale molto dinamico e sportivo. Rispetto alla 5 porte il frontale non cambia, mentre la coda è caratterizzata dal lunotto più inclinato, dal piccolo spoiler alla sua estremità superiore, e dalle pronunciate nervature all'altezza dei fari, che contribuiscono ad irrobustire le spalle della Ibiza SC e a dare ancora più carattere nella vista da tergo.

CENTIMETRI IN DISCESA La denominazione SportCoupé è poi giustificata non solo dalla presenza di due sole portiere e dalla coda sfuggente, ma anche da dimensioni leggermente più compatte rispetto alla sorella più classica, dato che la lunghezza complessiva si riduce di 18mm, mentre l'altezza scende di 17. Invariate invece le altre dimensioni, che già sulla 5 porte presentano il passo e le carreggiate aumentate rispettivamente di 7mm e 30/33mm (davanti/dietro) nei confronti della terza serie, per un appoggio migliore a terra.

SCARPE GROSSE Appoggio a cui contribuiscono anche gomme di dimensioni maggiorate rispetto alla precedente generazione e che - di serie o a pagamento - possono essere di tre diverse misure di calettamento: 185/60R15 per le versioni Reference, 215/45R16 o 215/40R17 per gli equipaggiamenti Stylance e Sport. Tutti e tre gli allestimenti sono poi caratterizzati da un'ampia dotazione di serie, che comprende già a partire dalla versione più economica l'ESP, gli airbag frontali, il sistema di assistenza alla partenza in salita (Hill Holder), la spia di pressione dei pneumatici, il volante regolabile su due assi, e il sistema che accende il fendinebbia dal lato della curva al di sotto dei 40 km orari, per citare i più sostanziosi.

A ME GLI OCCHI Come optional è poi possibile incrementare ulteriormente le doti di illuminazione della Ibiza acquistando i fari bi-xeno con parabole adattive e luci diurne, che aumentano di molto il livello di sicurezza attiva dell'auto e la visibilità della stessa da parte dei pedoni. I quali saranno anche contenti di sapere che il frontale dell'auto - cofano, paraurti e zone limitrofe - è stato progettato con particolare attenzione alla riduzione del rischio di lesione per i pedoni investiti e il cui buon esito è sottolineato dal riconoscimento "paraurti verde" (il migliore) da parte dell'EuroNCAP.

CINQUE STELLE Se chi bazzica le strisce pedonali può quindi sentirsi al sicuro incontrando una Ibiza sulla sua strada, non sono da meno gli occupanti dell'auto, che ha ottenuto il massimo punteggio nei crash frontali e laterali, raggiungendo un ottimo risultato anche per la protezione dei bambini. Oltretutto, prestazioni di questo livello sono state ottenute con una scocca mediamente più leggera di 47 chili rispetto alla terza serie, ma che utilizza il 5% in più di acciaio ad alta e altissima resistenza e il 50% in più di adesivi a parità di punti di saldatura.

RIGIDA OVUNQUE Questo ha portato ad una rigidità torsionale e flessionale più alta rispettivamente del 13 e del 10%, con notevoli vantaggi anche sulla precisione con cui lavorano le sospensioni. A tal proposito, la Ibiza SC - pur mantenendo lo schema di base della 5 porte - introduce due diverse tarature del suo autotelaio, una più votata al comfort e l'altra al piacere di guida. L'assetto più sportivo prevede molle anteriori più rigide del 25%, una barra antirollio di diametro maggiorato (19mm contro 18), un ponte posteriore irrigidito del 15% e silent block modificati, ma va sempre richiesto in aggiunta al momento dell'acquisto. Come opzione gratuita per l'allestimento Sport e a pagamento per i restanti Stylance e Reference.

I SOLITI NOTI Per quanto riguarda i motori, la gamma ricalca quella della 5 porte, anche se con l'arrivo della Sport Coupé entrano definitivamente in commercio il tre cilindri 1.4 TDI da 80 cv e il 1.9 TDI da 90cv, che affiancano il più potente 1.9 TDI da 105 cv. Per i benzina l'offerta si basa ancora sul 1.2 (70 cv), l'1.4 (85 cv) e l.6 da 105cv. Con quest'ultimo che porta al debutto nel segmento la trasmissione automatica a doppia frizione DSG e sette marce.

SETTE SONO MEGLIOQuesto cambio comporta solo un leggero aggravio di peso (la sua "scatola" pesa solo 73kg) e fa parte della seconda generazione del DSG Volkswagen, caratterizzato dalle frizioni a secco (più efficienti) e dal fatto che può essere abbinato solo a motori con non più di 250 Nm. Nel caso della Ibiza 1600 siamo ben lontani (la coppia massima è infatti di 153 Nm), ma il vantaggio dell'automatico rispetto al manuale a 5 marce c'è comunque ed è evidenziato dallo scatto da 0 a 100 km/h che migliora di 3 decimi di secondo (da 10,4 a 10,1).

A OTTOBRE CON LE DECALPer avere ancora più brio si dovrà comunque aspettare le versioni FR e Cupra, previste per il 2009, mentre già dalla commercializzazione della Ibiza SC, fissata per l'inizio di ottobre in Italia, saranno disponibili una serie di adesivi a tema con cui personalizzarla. A livello di allestimenti, l'unica differenza rispetto alla cinque porte riguarda il Reference, abbinabile solo al 1.2 a benzina e al 1.4 TDI. Per quanto riguarda i prezzi, infine, la SportCoupé costerà qualcosa meno delle corrispondenti versioni a 5 porte, dato che il prezzo d'attacco è fissato in 11.150 euro per la versione Reference con il 1200 da 70 cv, contro i 11.610 della sorella a pari allestimento ma più dotata di accessi.

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COME VA Nonostante il padiglione rastremato, l'abitabilità per gli occupanti della Ibiza SC è comunque di buon livello, anche sulla panchetta posteriore. L'accesso è garantito dalle lunghe portiere, il cui unico difetto riguarda la maniglia interna, troppo avanzata per offrire un buon braccio di leva quando si deve richiudere la portiera da seduti. Come spesso accade, anche sulla Seat solo il sedile lato passeggero prevede lo scorrimento verso la plancia quando lo si reclina per far sedere le persone dietro.

SPORCHEVOLE Al posto di guida, l'animo combattivo dell'auto è ben sottolineato dalla seduta bassa e dal buon contenimento offerto dai sedili anteriori - soprattutto da quelli  più profilati dell'allestimento Sport - nonché dalla piacevole impugnatura del volante a tre razze.Sulla plancia e gli interni - dal design piuttosto semplice e lineare - rimangono però alcune perplessità, legate all'elevato numero di finiture diverse utilizzate e alla capacità di resistere allo sporco delle zone chiare nella versione bicolore.

E LUCE FU Sulla SC la visibilità è ottima, i grandi finestrini laterali risolvono infatti i problemi rilevati nella versione 5 porte riguardo alla vista di tre quarti posteriore e lasciano entrare molta luce all'interno, rendendo l'ambiente piacevolmente arioso, nonostante la linea di cintura sia piuttosto alta. Per gli amanti della tintarella anche al volante, è poi possibile dotare l'auto di un tetto apribile panoramico, che ha il pregio di non togliere troppi centimetri utili per le teste degli occupanti e di poter essere oscurato con un apposita tendina a scomparsa.

OCCHIO ALLE BUCHE In movimento la SportCoupé può contare in generale su un assetto controllato e sulla buona precisione dello sterzo, ma è soprattutto con le gomme di maggiori dimensioni e l'assetto sportivo che le qualità del telaio diventano più evidenti. Il rollio è contenuto a dovere e solo adottando una guida molto aggressiva il controllo di trazione viene chiamato in causa. Il telaio con le sospensioni standard è chiaramente più votato al comfort, mentre l'assetto sportivo - in abbinamento alle gomme con spalla ultra ribassata /40 - fatica a copiare le asperità più pronunciate dell'asfalto, pur offrendo un controllo dei movimenti dell'auto molto più precisa.

CAVALLI CERCASIUn assetto del genere meriterebbe dunque una dose di cavalli aggiuntiva rispetto a quella messa in campo dalle motorizzazioni della Ibiza. Per provare qualche emozione infatti, è utile indirizzarsi direttamente al vertice della gamma, sul 1.9 TDI o sul 1.6 benzina, gli unici in grado di spostare con sufficiente brio la Sport Coupé. Entrambi meriterebbero però una trasmissione a sei rapporti, dato che il salto fra le marce inferiori e la quinta di riposo è troppo ampio.

GEROVITAL Va sorprendentemente meglio il 1.6 equipaggiato con il 7 marce DSG, al punto che il motore sembra avere qualche cavallo in più rispetto alla versione con cambio manuale. Le risposte all'acceleratore diventano più incisive e i sette rapporti riescono a ringiovanire questo non più modernissimo quattro cilindri, tirandone e fuori il meglio. Evidentemente, questo sedici valvole deve aver patito più del dovuto le modifiche introdotte per renderlo capace di soli 159 g/km di CO2.

GASOLIO A GRAN VOCE Una sensazione simile si avverte anche provando le altre motorizzazioni in gamma. Soprattutto nel caso dei diesel meno potenti, però, le prestazioni risultano piuttosto tranquille, nonostante la buona coppia di entrambi riesca comunque a far fronte alle dimensioni accresciute di questa quarta generazione e alla rapportatura lunga delle trasmissioni. Il piccolo tre cilindri, in particolare, si dimostra volenteroso, peccato solo che l'architettura dispari renda la sua voce ancor più invadente di quella del 1.9 TDI, già di per sé non particolarmente "riservato" da questo punto di vista.


Pubblicato da Michele Losito, 09/07/2008
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