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Prova

Saab 9-5 2006


Avatar di Mario Cornicchia, il 21/10/05

19 anni fa - Un grande classico che non vuole invecchiare

Un grande classico che non vuole invecchiare e, alla soglia della terza età, si mette la maschera da Batman e si affida a una cura ringiovanente a base di cellule staminali. Aggressiva come non mai, confortevole come sempre, divertente a richiesta. Prezzo al chilo interessante.

COM'E' Come una signora un po' âgée, anche madame 9-5 si è lasciata tentare dal bisturi estetico dopo otto anni di onorato servizio. Un intervento importante, con poca coerenza tra la grinta dark del frontale e l'eleganza discreta della coda. Un intervento da 1.367 particolari riveduti e corretti che interessa anche una riuscita ripulita minimalista degli interni e una revisione altrettanto riuscita delle sospensioni.

GETTA LA MASCHERA!

Il frontale della Saab 9-5 non passa certo inosservato. Ha un grande carattere, aggressivo senza economie, con una calandra in tre parti: un piccolo naso al centro e due grandi occhi ai lati tirato all'indietro il più possibile che incorporano le luci. Uno stile molto forte che, se non fosse sottolineato da una cornice cromata spessa come quella di un frigorifero tutto intorno ai tre elementi sarebbe più adatto allo stile sobrio a cui Saab ci ha abituato da sempre.

VIA DI FIORETTO

Più moderato, davvero elegante e poco coerente con gli eccessi del frontale è il lavoro svolto dal Centro Stile Saab sulla coda, che sia quella della sedan o quella della wagon. Un bel paraurti importante, scavato nella parte inferiore da due estrattori aerodinamici, e luci di buon disegno e ben integrate con la coda. Una coda sobria ed elegante, ma che guadagna un pizzico di sportività, grazie anche alla carreggiata posteriore più larga rispetto alla precedente 9-5.

SALOTTO HI-TECH

Segue la strada dell'eleganza discreta anche la revisione degli interni che mantengono la medesima impostazione di base, con la immutata impostazione verso il pilota del ponte di comando. Cambiano però i materiali utilizzati, più tecnologici e tendente allo scuro, e l'impostazione della consolle centrale con nuovi comandi per l'altrettanto nuovo impianto di climatizzazione bi-zona. Un ambiente confortevole in cui si respira la buona qualità e l'eleganza svedese tipica delle Saab.

SPORT&WAGON

La coda della 9-5 wagon è una delle poche che riesce a coniugare lo stile sportivo con la capacità di carico. Ben abitabile dai passeggeri, la 9-5 offre anche un monolocale attrezzato anche per i bagagli. Attrezzato con un sistema aeronautico per evitare che i bagagli improvvisino un boogie sfrenato nelle curve, evoluzione del primo sistema adottato dalla 9-5: due guide ai lati del bagagliaio su cui innestare morsetti su più posizioni e legare al meglio il carico sui 416 litri disponibili se si viaggia in cinque, ampliabili fino a 1490 litri se si limita lo spazio per i passeggeri ai due posti anteriori.

TRI-FUEL

La 9-5 beve tutto quello che le capita a tiro: benzina verde, gasolio ed etanolo. Se si decide di accostare per il rifornimento vicino alla pompa della verde, la scelta è tra quattro motori, rigorosamente turbocompressi per non tradire la tradizione: duemila da 150 cavalli e 2.3 declinato in tre potenze, 185 e 220 cavalli fino ai 260 cavalli della Aero. A gasolio la scelta è unica, con il turbodiesel common rail duemila di progetto italiano da 150 cavalli e 320 Nm di coppia massima tra 2000 e 2750 giri. Se vivete in Svezia o in altri Paesi in cui è possibile rifornirsi di etanolo senza doversi spremere le barbabietole in casa, c'è anche la 2.0t che, grazie al combustibile naturale, raggiunge quota 180 cavalli, 30 in più rispetto alla alimentazione a benzina.

SALDA A TERRA

Per mantenere le promesse della sua faccia grintosa, la 9-5 si fa dare un ritocchino alle parti basse, alle sospensioni. Gli ammortizzatori hanno un 15% di smorzamento in più e tutte le 9-5 montano le barre antirollio che erano patrimonio esclusivo della Aero, da 21 millimetri all'anteriore e da 17 al posteriore, su bussole più rigide per una guida più precisa. Le molle posteriori sono più morbide del 7% e la carreggiata si allarga di 6 millimetri. Le Aero hanno sempre un assetto più basso di 10 millimetri, con molle e ammortizzatori più sportivi e cerchi da 17 pollici.

PREZZI

Per assicurarsi la più economica delle 9-5, si spendono 31.200 euro, 34.200 euro per una wagon con motore a gasolio. Gli allestimenti sono i soliti proposti dalle Saab più recenti: Linear, con finiture nere minimaliste; Arc, per chi non riesce a fare a meno del legno, e Vector, sportivo hi-tech, oltre ad Aero, esclusivo del motore da 260 cavalli.

COME VA

Nata con la originalità classica svedese, la 9-5 invecchia bene. Ben fatta e ben progettata fin dall'inizio, è ancora attuale anche passata alla fase di maturità, come accade di norma per tutte le Saab. Auto solida, curata nelle finiture e che dà soddisfazione quando se ne prende contatto, con l'idea di aver speso bene i propri denari. Una sensazione che si raccoglie da quando si prende in mano la maniglia fino a quando ci si siede al volante in un'atmosfera fatta di bei materiali e di lusso discreto.

VECCHIA GUARDIA

Uno dei principali difetti, però, è la posizione di guida, invecchiata rispetto ai più moderni dettami dell'ergonomia automobilistica. Il sedile è un po' alto rispetto alla plancia e rispetto al volante e, la regolazione ridotta in profondità del volante stesso, costringe a guidare più vicini del dovuto e del voluto per avere un buon controllo e una manovrabilità facile dello sterzo. Una posizione di guida che leva importanza alla 9-5 e che ridimensiona un po' quella bella sensazione di prezzo/chilo da affare di cui si diceva più sopra.

SSSSHT

Confortevole la 9-5 lo è sempre stata e l'ultima release si mantiene al passo con i tempi. Sotto tutti gli aspetti e, soprattutto, riguardo al problema più difficile e più costoso da risolvere per un'auto, quello del rumore in tutte le sue forme, aerodinamico, di rotolamento e meccanico. Su questo fronte la 9-5 è in grado di dare dei bei punti ad auto di progetto più moderno.

COMFORT SPORTIVO

Anche il comfort, inteso come capacità di spianare le escrescenze stradali, si mantiene al livello a cui la 9-5 ha abituato i suoi fedelissimi. Rispetto al passato, però, la 9-5 ha aggiunto una capacità ancora migliore di soddisfare le velleità agonistiche dei suoi piloti, con un assetto preciso in tutta la curva, dall'inserimento fino all'uscita, senza confondere chi tira le redini.

GRINTA FRENATA

Lo sguardo truce della 9-5 è utile per sfruttare al meglio le doti rivedute e corrette del telaio della 9-5, convincente a far spostare i soliti che viaggiano assopiti nella corsia centrale o in quella di sinistra della autostrada dei sogni. I freni non mancano di svolgere il loro lavoro anche in queste condizioni, con il pedale che affonda di poco ma rende comunque facile modulare anche le frenate più toste.

GASOLIO

Ormai i 150 cavalli del duemila common rail sono conosciuti da molti fantini, Fiat o General Motors che siano. Sulla Saab la voce e le vibrazioni che caratterizzano il multijet sono ben filtrate e non turbano il comfort svedese in maniera significativa. I cavalli sono sufficientemente brillanti e scalpitanti da rendere la 9-5 agile e piacevole nella guida, specie se sono domati dal cambio automatico a cinque marce, abbastanza rapido e veloce nelle cambiate da non far rimpiangere la leva manuale.

LA GRANDE T

Aero e grande T, ovvero turbo ad alta pressione per 260 cavalli. Niente a che vedere con i turbo spinti delle vecchie Saab, immobili a basso regime e pronti a scalciare nelle reni una volta entrati in pressione. Malgrado la potenza, il 2.3 T non costringe a una guida da speciale di rally, con l'ago del contagiri tarantolato e attirato morbosamente dalla zona rossa. La Saab 9-5 2.3 T è un attrezzo sportivo da 250 km/h di velocità massima, ma che si lascia condurre al passo senza problemi, pronta a scattare se si lancia l'osso. Anche l'assetto della Aero non deve intimorire, preciso e sportivo non toglie nulla al comfort della 9-5.

Pubblicato da M.A. Corniche, 21/10/2005
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