La tradizione è rispettata: chiave di accensione sul tunnel, motori turbo, stile sportivo. Manca soltanto un dettaglio tanto amato dai fan della 900 e della 9-3: il comodo portellone posteriore. Ma il secondo nome della 9-3 è Sport Sedan, ovvero la praticità svedese sacrificata per la vocazione sportiva.
COM'E' Lo stile continua la via indicata dalla 9-5, uno stile sportivo-levigato. La 9-3 aggiunge un poco di grinta, con fiancate ancora più a cuneo, frontale dalla calandra prepotente e parafanghi muscolosi. La coda è una delle migliori nella storia della Saab, anche se in autostrada la si confonde con altre. Nell’insieme un bell’oggettino in perfetto stile Saab. E la prima di una famiglia Saab 9-3 fatta di cabrio (2003), station wagon (2004), e di una cross-over (2004). Cos’e una cross-over? Un’auto che non c’e, una Sport Utility coupè sviluppata sul prototipo 9-3X…
PIÙ LARGA Basta con le Saab strettine come siluri, la nuova 9-3 è lunga quanto la vecchia (463cm), ma è più larga di 5,5 centimetri. Ne guadagna l’appeal sportivo mentre dell’aumento del passo (7,1cm) ne guadagna la spaziosità dell’abitacolo. Sono le misure vitali della cugina Opel Vectra di cui condivide il pianale e il gruppo di appartenenza.
COUPE DA FAMIGLIA L’immagine sportiva nasconde un abitacolo spazioso da auto da famiglia, con posti veri anche dietro, rarità tra le concorrenti dirette. Peccato che la tradizione non sia stata rispettata, con un bel portellone ben nascosto nella linea della coda: trasformava la vecchia 9-3 quasi in una wagon e avrebbe distinto la 9-3 dalle concorrenti. Il bagagliaio è comunque capace (421 litri) e grazie al sedile posteriore ribaltabile separatamente al 60/40% con vano porta-sci (di serie) si risolve il problema del carico di oggetti lunghi.
TRADIZIONE RINNOVATA Lo stile di famiglia è marcato anche all’interno. La plancia avvolge aeronauticamente il pilota come tradizione comanda, le grandi bocchette mantengono i comodi comandi a capezzolo, la chiave è sempre sul tunnel centrale (ora elettronica e che si sfila senza innestare la retro), la scala tachimetrica è compressa a partire dai 140 km/h e non mancano il manometro della pressione del turbo e la funzione Night Panel che spegne l’illuminazione di tutti gli strumenti eccetto il tachimetro, apprezzata dai grandi viaggiatori notturni.
PRATICITA SVEDESE I Saab-fan si troveranno immediatamente a casa e i nuovi adepti si adatteranno subito all’impostazione svedese. In mezzo a tanta rinnovata tradizione la novità è il visore posto in centro, alla base del parabrezza che comunica l’informazione prescelta del computer di bordo, gli avvisi di pericolo e le impostazioni dell’impianto stereo. Tramite il visore si accede ai menu del Profiler, per personalizzare funzioni come il bilanciamento dell’aria dell’abitacolo, l’illuminazione del tachimetro, l’allarme, i sensori di parcheggio e dei tergicristalli. Sul tunnel centrale, due maniglioni: in realtà quella di sinistra è la leva del freno a mano e quella destra ha una fessura in cui infilare appunti, carte di credito o viacard.
INVENTIVA SVEDESE La 9-3 offre tante piccole attenzioni. Avete chiuso gli specchi in posteggio e vi siete dimenticati di aprirli? Invece di fare contorsioni sul sedile di destra, superate i 45 km/h e si riapriranno da soli. E se volete orientarli in basso, basta inserire la retro o premere un pulsante. Volete coprire il parabrezza? Spingendo in avanti la leva con il motore spento le spazzole si fermeranno in posizione verticale. E per evitare che quando spruzzate il parabrezza entri l’odore del detergente all’interno, il ricircolo dell’aria si attiva automaticamente per qualche istante.
BLUETOOTH Volete salire aulla 9-3 con il vostro cellulare Bluetooth e collegarvi direttamente all’impianto vivavoce senza cavi e supporti? Sulla 9-3 si può fare si possono collegare in rete senza fili palmari o computer portatili, purché Bluetooth.
QUALITA' SVEDESE La sensazione è quella di un’auto leggera, nella guida, nel peso delle portiere quando si chiudono o nel peso del portello del bagagliaio. Leggera non è, e la sensazione di qualità è elevata: rifinita bene all’esterno, nella verniciatura e nei dettagli, e all’interno, con tutti i materiali utilizzati che appagano vista e tatto senza dettagli economici a vista.
SICUREZZA SVEDESE Un altro punto d’orgoglio per i costruttori svedesi, con 75 crash test e studi con la banca dati di Saab, che comprende 6.000 diverse tipologie di incidenti reali. La 9-3 dispone di pre-tensionamento delle cinture di sicurezza e per tutte le posizioni di seduta, airbag frontali a doppio stadio, airbag laterali nel sedile e airbag per la testa a tendina. Il Saab Active Head Restraints (SAHR), che aiuta a prevenire danni al collo a chi siede davanti in caso di tamponamento è alla seconda generazione, con tempi di reazione più rapidi. La sicurezza è fatta anche di dettagli, come la doppia lampadina per gli stop che si attiva quando si brucia la prima o il retronebbia che si disattiva automaticamente quando si spegne il motore (evviva, ci fosse su tutte le auto si eviterebbero retronebbia accesi anche per i due mesi successivi ai giorni di nebbia, con buona pace delle retine degli occhi di chi segue).
POTENZA DELL’ALLUMINIO La 9-3 a benzina adotta un nuovo motore turbo completamente in alluminio (come il cofano motore), sviluppato e collaudato da Saab, con alberi di equilibratura e volano a doppia massa. È declinato in tre versioni: 1.8t, 150 cv (110 kW), 2.0t, 175 cv (129 kW) e 2.0T, 210 cv (155 kW): stessa turbina Garret e diversa pressione di sovralimentazione per i primi due, turbina Mitsubishi per la versione più potente e alberi a camme differenti. Per tutti motori tanta coppia anche a basso numero di giri (rispettivamente: 240Nm a 2.500 giri, 265Nm a 2.500 giri, 300Nm a 2.500 giri). Cambio a sei marce per la 210 cv.
DIESEL PIÙ TURBO Il collaudato 2,2 da 125 cv a iniezione diretta, è stato potenziato con una turbina a geometria variabile e con una pompa di iniezione più silenziosa con pressione fino a 1800bar. La potenza massima viene erogata a 4.000 rpm e la coppia massima, 280 Nm, si riscontra tra i 1.500 e i 3.000 rpm.
TRE ALLESTIMENTI Come la 9-5, la 9-3 è disponibile con tre allestimenti. Linear, con interni più semplici in tessuto e finiture antracite, Arc aggiunge cerchi in lega da 16 pollici e interni in pelle con inserti in legno di pioppo, Vector, infine, prevede cerchi in lega da 17 pollici e interni sportivi in pelle/tessuto con rifiniture in cromo satinato. La Aero, abbinata al motore da 210 cv, porta in dote l’assetto ribassato e appendici aerodinamiche più pronunciate. Di serie per tutte il climatizzatore automatico a zone separate.
PREZZI Disponibile da settembre, la 9-3 è gia in vendita presso i concessionari Saab. I prezzi sono interessanti: da 26.600 Euro per le Linear equipaggiate con motore 1.8t o 2.2 TDI. Per la Aero, disponibile da gennaio, è ipotizzabile un prezzo intorno ai 34.000 Euro.
COME VA Gli svedesi sono maestri nel mettere a proprio agio gli ospiti di un abitacolo, fin da quando per le prime 900 si rivolgevano ai mobilieri per realizzare gli interni. La 9-3 non fa eccezione, con sedili confortevoli e una ergonomia di guida ben studiata. Sia nelle distanze fondamentali sedile-braccia-volante e gambe-pedali, sia nella facilita d’uso. Facile trovare la posizione corretta anche se il volante potrebbe avere più escursione in profondità e facile trovarsi a proprio agio nel gestire le funzioni di bordo senza distrarsi troppo.
COMANDI La sensazione di qualità si sente anche alla guida con comandi dal tocco facile e sicuro. Anche i comandi principali rendono la guida facile e piacevole. Lo sterzo trasmette una sensazione reale di ciò che si sta facendo pur essendo piacevolmente leggero e il cambio è a prova di errore e abbastanza veloce anche per quelli che la compreranno pensando alla coupè. I freni sono potenti, con dischi differenti nelle dimensioni a seconda del motore adottato, con un comando molto sensibile al primo tocco e più duro quando si cerca la staccata da gran premio.
AGILE La 9-3 è un’auto maneggevole, facile da guidare e sicura anche quando si cerca di metterla in crisi. Stress-free sia nella guida di tutti i giorni, con motori dalla coppia bassa che limitano il ricorso al cambio e un diametro di sterzata ridotto per manovre facili, sia quando ci si vuole divertire. All’interno si ha una piacevole sensazione di aria intorno, di spazio vitale. Comodo è il visore alla base del parabrezza e si apprezzano gli spazi sul tunnel e sotto la consolle dove appoggiare telefonino e personal belongings.
SPORTIVA 9-3 Sport Sedan: il messaggio è chiaro. Berlina per chi ha la voglia di coupè nel cassetto. Messaggio non soltanto di stile ma che forte anche nella guida. La scelta del turbo, anche se un po’ passata di moda, la dice lunga. Abbiamo avuto la possibilità di mettere alla prova soltanto la 2.0t e la 2.0T Aero, e di grinta ne hanno entrambe.
2.0t Un po’ ruvido e un po’ rumoroso, la versione di mezzo dei motori a benzina è un bel compromesso tra guida sportiva e guida di tutti i giorni. Agile ai bassi regimi per non stressare la guida quando ci si trova nel traffico, ha una seconda anima quando si passa la soglia dei 4.000 giri, soglia dopo la quale cambia la voce e tira fuori nuova energia fino al limite dei giri per far contento lo smanettone e per dare la spinta in più per i sorpassi tirati. In marcia è sembrato molto più rumoroso della versione Aero.
2.0T AERO Gran motore, sembra un tremila sei cilindri: sempre pronto a spingere anche in sesta nel traffico, il 2.0T ha tanta energia dalle prime fino all’ultima tacca del contagiri e fa sembrare la 9-3 leggera leggera, tanta è la disinvoltura con cui la muove rapidamente. È anche molto silenzioso e se non si strapazza inutilmente non sembra nemmeno cosi assetato di benzina verde. L’assetto della Aero non è particolarmente rigido, ma molto preciso e pronto a recepire i comandi impartiti dal volante.