Cambia faccia, cambia stazza. Occhiali con montatura spessa e cromata e manie di Grand-ezza, con la versione lunga pronta a soddisfare quotidiane esigenze familiari. Qualità e guida rimangono di buon livello.
COM'E' Nasce nel 2004 come monovolume compatta con la faccia buffa, in un momento in cui tutte le auto se non sono aggressive non se le fila nessuno. Si sa, ormai l'aria da cucciolo simpatico che ha fatto la fortuna di Twingo e Micra negli anni Novanta non attira più e tutte le auto si devono adeguare, passando da jeans e Tshirt al tailleur o, per le più audaci, a completini sadomaso. Lo stratagemma funziona e, non paga, la Modus si fa difendere da una sorella maggiore, la Grand Modus, più lunga di 16 centimetri. Per entrambe l'aspetto è da Scénic in scala ridotta, ma nemmeno più di tanto ridotta. E tutta la famiglia Modus, lunga, corta o pacioccona che sia, si aggiorna nello stile.
OCCHIALI CORRETTIVI Con l'avanzare dell'età si è scoperta miope e, invece di affidarsi alla chirurgia refrattiva o a invisibili lenti a contatto, è ricorsa a classici occhiali, con montatura spessa e cromata (per gli allestimenti più lussuosi) ispirata nello stile a quella di Mégane e delle Renault di ultima generazione, con bocche grigliate di ventilazione ai lati dei fari.
STRABISMO CORRETTO All'aria professorale del frontale occhialuto aggiunge paraurti più importanti, nervature muscolose sulle fiancate e, alle luci posteriori con strabismo macro oculare alla Marty Feldman, sostituisce luci meno stravaganti, senza le pupillone della prima serie. Sparisce tra gli optional la possibilità di avere la botola nel portellone in cui infilare al volo la borsa della spesa e il portellone cambia stile, più importante grazie a una nuova fascia orizzontale e a un nuovo taglio del lunotto.
SOEUR GRAND-EUR Restyling per adeguarsi ai tempi e una novità importante, 16 centimetri in più per una nuova versione Grand. Una versione furba, senza i limiti della versione corta e senza gli ingombri (e il prezzo) di una Scénic, per accontentare le esigenze minime di una famiglia. Non supera la soglia di posteggiabilità dei quattro metri e dedica i sedici centimetri in parte al passo (9,3 centimetri) per offrire più spazio a chi siede dietro, e in parte alla coda, par aumentare lo spazio per i bagagli, illuminato da un nuovo vetro incastonato nel montante posteriore.
ELASTICALo spazio rimane flessibile per entrambe le Modus grazie agli insegnamenti della capostipite delle minivolume, la Twingo, con il geniale divanetto scorrevole per 15 centimetri (optional per alcune Modus). Cosi lo spazio per i bagagli con il divanetto pronto a ospitare due persone o tre per la Grand Modus, passada 217 a 293 litri per la Modus e da 305 a 410 per la Grand Modus. E lo spazio ai posti posteriori è sempre pronto a ospitare adulti di quasi tutte le taglie. Se si sacrificano i posti posteriori, lo spazio a disposizione è rispettivamente di 1195 e 1454 litri, con 1074 o 1278 centimetri in lunghezza. La soglia di carico è bassa (60cm da terra) e pari con il piano di carico.
TUTTO A POSTO Il bagagliaio è attrezzato con ganci, cinghie, anelli e tasche per bloccare il carico e anche l'abitacolo è pronto per accogliere piccoli oggetti, con la consolle aeronautica sul tetto tra i posti anteriori di Grand Modus, i tavolinetti dietro i sedili anteriori, due cassetti sotto i sedili anteriori, i gavoncini nel pianale, tasche, porta spiccioli e porta bicchieri un po' dappertutto.
MINIVOLUME MINITURBO La gamma motori rimane invariata se non per l'arrivo del nuovo milledue turbo a benzina da 100 cavalli, moderno motorino votato più al'efficienza del suo essere piccolo che a placare l'ansia da prestazioni. E poi altri due motori a benzina. 1.2 da 75/80cv e 1.6 da 110cve tre turbodiesel 1.5 da 75 (senza Fap), 85 (Fap optional) e 105cv.
ALLESTIMENTI Prezzi da 13.300 a 19.450 euro per la Grand Modus,600 euro in meno per la New Modus. Per tutte compreso nella dotazione ci sono, tra l'altro, quattro airbag, climatizzatore manuale (per New Modus), radio (per New Modus) e sedile guida regolabile in altezza. L'allestimento Dynamique (+1000 euro per Modus, +1600 euro per Grand Modus)aggiunge due airbag a tendina, climatizzatore manuale (per Grand Modus), radio (per Grand Modus), alzacristalli elettrici posteriori, fendinebbia e cromature. A completare la dotazione sono pronti cinque pacchetti tematici, dallo Chic al Protection.
COME VA Prodotta negli stabilimenti spagnoli di Vallaloid la Modus stupisce sempre per la piacevole sensazione di qualità dei materiali utilizzati per gli interni e per la buona cura con cui sono assemblati. Un buon livello per essere una piccola, che trasmette la sensazione di aver speso bene i propri soldi. Vani, vanetti e tasche contribuiscono alla sensazione di sentirsi a casa, con tutti gli oggetti che servono a portata di mano.
IN VETTA La posizione di guida è un po' alta, da monovolume, quella altitudine che piace tanto alle signore e che conforta e rassicura i piloti meno abili per la più facile percezione degli ingombri e la visione panoramica delle strada. Posizione comoda anche se la leva del cambio rimane in basso, a volte un po' lontana, posizione regolabile per sedile e volante in tutte le direzioni.
GRANDE A MODUS SUO Anche in movimento la Modus ha qualità da grande, insonorizzata con cura e con un buon comfort acustico. La Modus ha insospettate doti di guida per appartenere alla famiglia delle auto a baricentro alto, con una stabilità e una facilità di guida che anche chi guida con il piede (destro) di piombo si troverà ad apprezzare. La stabilità e la facilità con cui si lascia infilare nelle traiettorie più veloci in curva sono quasi da sportiva. Il servosterzo elettrico fa il suo dovere con il giusto peso e la giusta precisione, e nel traffico le sorelle Modus aiutano nelle manovre con un diametro di sterzata ridotto, 9,90 metri per la Modus e 10,20 per la Grand Modus.
SEMPRE PIU' GRAND Sedici centimetri in più ben distribuiti tra passo e coda non disturbano le eccellenti qualità di guida della Modus quando diventa Grand. Meno nervosa, anche per i 70 chilogrammi in più, ma sempre molto divertente e facile da guidare, senza reazioni strane che ne comprometterebbero la sicurezza. Gli ammortizzatori hanno differenti tarature rispetto alla Modus e così la Grand Modus è più confortevole nei viaggi grazie anche al passo più lungo che rende meno sensibili le irregolarità della strada, meno incline a entrare nelle onde e quindi più stabile per chi magari se ne sta accomodato sui sedili posteriori, con le gambe allungate come su una limo e lo schienale un po' reclinato per concedersi un riposino.