La Casa della Régie rifà la punta alla sua gamma sportiva con l'ultima realizzazione firmata da Renault Sport Technologies. Una macchina con due anime, una più pistaiola e una più borghese, che regala comunque grandi emozioni a un prezzo tutto sommato ragionevole.
NON C'E' DUE SENZA TRE E' proprio su questa coupé sui generis che hanno messo le mani gli uomini della Renault Sport per confezionare la grintosa variante siglata appunto R.S.. Le due lettere sono ormai un ritornello nel listino delle Régie, visto che dall'atelier transalpino escono già la Twingo e la Clio R.S., oltre alle Renault destinate a competere in ogni angolo del pianeta. La ricetta degli uomini Renault Sport non usa ingredienti molto diversi dal solito, anche se stavolta il risultato alla fine è decisamente più pepato. Perché l'occhio abbia la sua parte, la sagoma atletica della Mégane a tre porte è impreziosita da numerosi dettagli di gusto racing. Il più evidente è senza dubbio il fascione paraurti sotto cui si apre una grande presa d'aria frontale solcata da un alettone ispirato alla Formula 1, affilato come una spada e ornato alle estremità dalle luci diurne a Led.
TESTA O CROCE? Il lavoro più prezioso fatto dai tecnici di Renault Sport Technologies è quello oscuro, che non si vede a occhio nudo ma che si sente poi nella guida, a livello di assetto come di motore. Quanto al telaio, la Casa propone ai clienti due alternative. La prima si chiama Sport, è quella più tranquilla (si fa sempre per modo di dire) e adotta una taratura delle sospensioni rigida sì ma non estrema, studiata per un impiego anche quotidiano e non solo per la guida con il coltello tra i denti. La seconda si chiama invece Cup e prevede una regolazione molto più pistaiola. La rigidità complessiva del telaio cresce del 15%. A completare il quadro arriva anche un differenziale a slittamento limitato che migliora motricità e direzionalità quando una ruota inizia a slittare e fatica a scaricare a terra la potenza.
SI PARTE DA 27.000 EURO La Mégane R.S. è attesa su strada a dicembre. La gamma prevede una versione d'accesso venduta a prezzo di circa 27.000 euro, dotata del telaio Sport e già allestita di tutto punto. Del suo equipaggiamento standard fanno parte tra le altre cose i cerchi in lega da 18", il clima automatico bizona, il cruise control, i sensori di parcheggio posteriori e l'R.S. Setting Management, un sistema che permette di settare l'Esp su tre modalità intervenendo anche sulla risposta dell'acceleratore. Su questa base si possono poi montare pacchetti e accessori vari, compresi rivestimenti in pelle e tetto panoramico. Per la clientela più sportiva spiccano soprattutto il Pack Cup (con telaio appunto Cup, differenziale autobloccante, sedili Recaro e pinze freno rosse) e l'R.S. Diplay, un sistema elettronico che permette di raccogliere e gestire numerosi parametri tra cui i valori relativi a potenza istantanea erogata, temperature, accelerazione laterale e longitudinale, tempi sul giro e nello 0-100.
IMPERTURBABILE La forma dei lamierati e le dimensioni contenute del lunotto rendono difficoltosa la visibilità posteriore e per manovrare in spazi stretti i sensori di parcheggio sono una benedizione. La Mégane R.S. non nasce però per fare la cittadina modello, anche se si adatta senza troppa fatica a vestire questi panni, specie se si è scelta la versione Sport. L'assetto meno estremo si dimostra infatti davvero capace di assecondare un uso a 360°, uscendo a testa alta anche dai tratti sconnessi. Buche, rallentatori e tombini sono digeriti con sorprendente nonchalance alla faccia di cerchi di grande diametro e di pneumatici ribassati. Anche affrontando a velocità da ritirodella patente curvoni tormentati da rattoppi sui viadotti autostradali la Mégane R.S. non si scompone e resta come su un binario ideale. Il tutto con un coricamento laterale sempre contenuto e con un comportamento irreprensibile anche nei cambi di direzione più veloci. Al punto che viene da chiedersi che bisogno ci sia di acquistare un esemplare con telaio Cup.
MANEGGIARE CON CURA Per godere appieno di queste possibilità si deve rinunciare all'utile paracadute rappresentato dall'Esp, che può essere impostato su tre posizioni: On, utile per i meno esperti ma troppo invasivo nella guida arrembante; Sport, che alza la soglia d'intervento e permette di giocare un po' con le reazioni della macchina prima che la centralina intervenga a salvare il salvabile, e Off, che mette a riposo i chip e lascia tutto nelle mani (si spera esperte) di chi guida. Tra l'altro, in Sport e Off le reazioni del motpre diventano più pronte ogni volta che si stuzzica l'acceleratore. Questa Renault è sempre e comunque prevedibile nel suo comportamento e anche chi non tiene appesa nell'armadio al tuta ignifuga può togliersi belle soddisfazioni, dopo un po' di sano apprendistato.