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Prova su strada

Renault Clio Sport


Avatar Redazionale, il 01/08/01

23 anni fa -

Marcatamente sportiva ma anche discreta, con un cuore generoso messo a punto, come l’assetto allargato, dai tecnici di Renault Sport. E se non basta l’imprinting di Renault Sport per attribuirle un pedigree di razza, si sappia che è costruita nella fabbrica Alpine, nome glorioso del passato sportivo francese. Una sportiva a tutto tondo, piacevole nel traffico, impegnativa se portata al limite. In attesa della Clio V6 3 litri a motore centrale in arrivo a settembre...

LA NOVITA’

Poteva mancare la versione spinta della piccola più venduta in Europa? Poteva la Clio Williams rimanere senza una erede? Eccola, si fregia del marchio Sport, la divisione sportiva di Renault, ed è decisamente meno aggressiva della vistosa Williams. Che sia sportiva non si sono dubbi: le carreggiate allargate di 27 mm all’anteriore e di 14 al posteriore, oltre all’assetto abbassato di 15 mm, cambiano le proporzioni della piccola Clio che rende più panciuti i suoi parafanghi in materiale elastico anche per accogliere i cerchi Oz da 15 pollici e gommati 195/50.

PIÙ BASSA E PIÙ LARGA

, con uno spoiler che quasi non si vede sopra il lunotto, si distingue esteticamente soprattutto nel frontale d’impostazione racing, con ampie bocche di ventilazione, fendinebbia e piccole feritoie sotto i fari. Sportiva sì, ma senza eccessi. Anche all’interno.

SOBRIA DENTRO

Eccezion fatta per le scritte Renault Sport sullo schienale dei sedili, l’interno della Clio Sport è votato più all’eleganza che allo sport. I sedili, ben profilati ma senza esagerare per adattarsi a tutte le taglie, sono rivestiti in pelle ai lati e in Alcantara nella fascia centrale: un accostamento elegante (ripetuto anche sulle portiere) ed efficace per trattenere nelle curve affrontate come nella prova speciale di un rally. Per facilitare l’accesso ai posti posteriori, i sedili anteriori si piegano e scorrono in avanti. La forma diritta del tetto lascia spazio a sufficienza in altezza anche per gli alti.

TUTTO BLU

Tutto è giocato nei toni del blu, anche per la plancia e i tappetini, spezzato da inserti in simil-alluminio sulle portiere e sulla plancia e dagli strumenti a fondo bianco (purtroppo… meno leggibili che il classico nero su bianco. Il pomello del cambio è in alluminio satinato (fa tanto racing ma è gelato in inverno e ustionante in estate…) e in alluminio è anche la pedaliera.

FULL OPTIONAL

Di serie è perfino la vernice metallizzata. Pelle e Alcantara, volante in cuoio scamosciato, sedili sportivi, impianto stereo a cassette, climatizzatore con filtro antipolvere e parabrezza a controllo termico, chiusura centralizzata con chiave-telecomando e computer di bordo rendono più piacevole la guida. Abs, fendinebbia e airbag frontali e laterali la rendono più sicura. Unico optional è il caricatore automatico per i Cd (900.000 lire). Tutto compreso in 36.200.000 lire.

CUORE SPORTIVO

Sul due litri che equipaggia Espace, Laguna e Scénic hanno messo le mani gli abili chirurghi di Renault Sport, che una discreta esperienza in fatto di motori se la sono conquistata sul campo di gara… Nuovo collettore di aspirazione in alluminio, valvole in lega Nomonic, candele con elettrodo al platino, alberi a camme modificati con variatore di fase, collettore di scarico 4 in 1 con due marmitte separate in parallelo in acciaio inox: una cura ricostituente profonda che porta la potenza a 172 Cv a 6.250 giri e la coppia massima a 200 Nm a 5.400 giri, con l’85% disponibile già a 2.500 giri. Le prestazioni

FRENI MAGGIORATI

Oltre all’assetto completamente rivisto, anche i freni sono stati adeguati alle prestazioni, con dischi autoventilanti anteriori da 280mm e dischi al posteriore da 228mm. Con Abs e ripartitore di frenata EBV.

AL VOLANTE

Il posto di guida è pressoché perfetto per tutte le taglie: il sedile trattiene bene e l’Alcantara contribuisce a tenere ben fermi in curva senza esagerare nelle imbottiture laterali. Il volante, regolabile in altezza, si impugna bene e la corona rivestita in pelle scamosciata è a prova di mano sudata. Una posizione raccolta e ben salda che aiuta alla guida sportiva e che non stanca anche nei viaggi.

GUIDA RELAX

L’abitacolo ben rifinito, lo spazio a disposizione e la buona insonorizzazione rendono la Clio Sport una sportiva da tutti i giorni, non esasperata e capace di adattarsi al traffico cittadino senza problemi. Si lascia guidare veloce, con uno stile pulito e pennellato senza problemi e con grande soddisfazione, adattandosi anche agli stop and go senza costringere il pilota a ricorrere continuamente al cambio. Se si legge la curva di coppia, infatti, ha una impennata a 2.500 giri, quanto basta cioè per cambiare a un regime urbano sentendo comunque il motore che sale di giri regolare e che spinge con una piacevole progressione, quanto ci si aspetta da una sportiva. In queste condizioni, la Clio Sport si infila con facilità nelle curve, senza reazioni strane se sono necessarie manovre di emergenza.

GUIDA SPORT

Se ci si vuole divertire, la Clio Sport cambia faccia e mostra tutto il suo carattere. Il motore sale di giri con regolarità e dopo la tacca dei 4.500 giri cambia voce e riprende a spingere con vigore fino alla zona rossa del contagiri. Si cambiano le marce in fretta e anche il comportamento diventa più nervoso: si guida con il volante e diventa molto sensibile anche all’acceleratore, dosando i due comandi per scegliere la traiettoria preferita o per recuperare all’ultimo metro una traiettoria sbagliata. Si guida impegnati come nella prova speciale di un rally, con comandi veloci per ottenere reazioni rapide.

A TUTTO TONDO

Una sportiva a tutto tondo, docile quando si cercano velocità e relax, da domare quando si cerca il gioco. Anche i consumi, con percorrenze dichiarate nell’ordine dei 13 km/litro nel misto e di 10 in città, sono da auto per tutti i giorni.

di M.A.Corniche
21 marzo 2000


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001