La più recente delle Gran Coupé si presenta con linee sportive, tanto spazio a bordo e qualità BMW. Il test delle 220d e M235i
FAMIGLIA AL COMPLETO La dinastia delle Gran Coupé è iniziata nel 2012 con la Serie 6, è continuata con la Serie 4 e lo scorso anno si è ampliata con la lussuosa Serie 8. A completare una famiglia che vuole combinare praticità e sportività ci ha pensato la “piccola” Serie 2 Gran Coupé. Presentata all’ultimo Los Angeles Auto Show, l’ultima berlina di casa BMW è un modello destinato a tutti i mercati - Nord America, Europa, Asia e Africa – e ad una clientela giovane e dinamica.
LOOK La Serie 2 Gran Coupé si presenta con il doppio rene nella zona anteriore - tratto distintivo delle attuali BMW - che si ispira alla più performante Serie 8: infatti la griglia ha uno sviluppo laterale più “appuntito” rispetto alla Serie 1. Dal doppio rene partono due nervature che si sviluppano lungo il cofano spiovente, mentre ai lati si fa più muscoloso così da raccordarsi elegantemente con i montanti. I fanali anteriori a LED si prolungano verso i passaruota, quelli posteriori invece (sempre a LED) sembrano ispirarsi a quelli rastremati della X4. Lateralmente invece la linea riprende quella delle altre Gran Coupé, per via del gomito di Hofmeister nella zona del finestrino posteriore e delle portiere senza cornice. Nella parte posteriore, i montanti scendono verso una coda caratterizzata da un profilo piuttosto rastremato.
GEMELLE DIVERSE Anche se si chiama Serie 2, la Gran Coupé ha tanto in comune con la Serie 1, a partire dalla piattaforma Faar con motore trasversale, trazione anteriore, schema multilink per le sospensioni posteriori e MacPherson per quelle anteriori. Tra gli optional c’è l’assetto adattivo e quello ribassato di 10 mm (pur sempre adattivo); per la versione M235i c’è anche un differenziale Torsen all’anteriore e lo sterzo sportivo. Sebbene sia la più piccola delle Gran Coupé, la nuova Serie 2 ha misure tutt’altro che compatte: 4.520 mm di lunghezza, 1.800 mm di larghezza e 1.420 mm d’altezza. Nonostante la linea filante, il passo da 2.670 mm garantisce tanto spazio per i passeggeri posteriori e un bagagliaio da 430 litri dotato di uno spazioso doppio fondo. Per i carichi più voluminosi, la panchina posteriore si può abbattere con frazionamento 40:20:40.
AMBIENTE FAMILIARE L’unico tratto distintivo dell’abitacolo della Serie 2 Gran Coupé è l’illuminazione ad hoc sulle portiere e sulla plancia. Per il resto, la disposizione degli interni è la medesima della Serie 1 e delle altre BMW: volante a tre razze, Live Cockpit, touch screen al centro della plancia dove sono situati anche i comandi per l’aria condizionata e, più in basso, quelli del sistema infotelematico. Anche il tunnel centrale presenta la stessa suddivisione delle altre auto della Casa dell’Elica: a sinistra i tasti relativi alle impostazioni di guida, al centro il pomello del cambio, a destra i comandi dell’infotainment con sistema operativo BMW OS 7.0 abbinato al Gesture Control e al comando vocale BMW Personal Assistant. Anche gli aiuti alla guida sono di prim’ordine, con una lista quasi infinita: frenata d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, Active Cruise Control, Lane Change Warning, Crossing Traffic Warning e avviso di collisione posteriore.
MOTORI, ALLESTIMENTI E PREZZI La nuova BMW Serie 2 Gran Coupé arriverà il prossimo 14 marzo e attaccherà il mercato con un prezzo di 32.000 euro, relativo alla versione base della 218i con motore tre cilindri da 140 CV. L’altra versione a benzina disponibile per il nostro mercato è la M235i, con trazione integrale xDrive, motore 2.0 quattro cilindri da 306 CV e un prezzo base di 53.900 euro. Due invece i propulsori diesel: il 216d da 116 CV e il 220d da 190 CV, quest’ultimo a partire da 41.500 euro. Grazie alla trazione anteriore o integrale, e ai diversi cambi disponibili (manuale o automatico a doppia frizione o convertitore di coppia) c’è una vasta possibilità di combinazioni per adattare al meglio la Serie 2 Gran Coupé alle proprie esigenze. Oltre a quello base saranno disponibili cinque allestimenti: Advantage, Business Advantage, Sport, Luxury e M Sport.
NUOVA BMW SERIE 2 GRAN COUPÉ IN PILLOLE:
- Potenza: da 116 a 306 CV
- Dimensioni (mm): 4.520 x 1.800 x 1.420
- Capacità bagagliaio: da 430 litri
- Prezzo: da 32.000 euro
PRATICITÀ La Serie 2 Gran Coupé colma perfettamente un vuoto presente nella gamma BMW, andando a soddisfare chi cerca un’auto spaziosa ma non vuole spendere i soldi per una Serie 3 e, al contempo, vuole un’auto dalla linea sportiva ma senza il look sbarazzino della Serie 1. Dentro alla più piccola delle Gran Coupé c’è ampio spazio per le gambe dei passeggeri posteriori, ma chi è alto 1 metro e 80 rasenta il tetto con la testa (spilungoni, siete avvisati!). Il bagagliaio ha una capacità di 430 litri, ai lati ha una forma omogenea e il doppio fondo del bagagliaio può ospitare oggetti spessi circa una spanna: lo trovo davvero utile, non come tanti altri doppi fondi idonei soltanto ad accogliere qualsiasi cosa non sia più spessa di un foglio di carta.
GRAN COUPÉ O GT? Può piacere o meno, ma lo stile della Serie 2 Gran Coupé è tutt’altro che convenzionale. Sebbene alcune somiglianze con altri modelli, quest’auto ha una sua identità ben definita. Le nervature presenti sul cofano spiovente regalano una sensazione di aggressività che viene accompagnata dalla linea spiovente ed elegante dei montanti posteriori che creano un terzo volume. La coda corta presenta un piccolo spoiler sul bagagliaio che regala sportività (oltre che un piccolo beneficio aerodinamico). Vista da dietro però la nuova Serie 2 risulta “alta” e – onestamente – mi ricorda più una versione GT che le altre auto della famiglia Gran Coupé.
GLI INTERNI Uno dei punti forte di questa Serie 2 è la posizione di guida: comoda e non incassata, anzi, oserei dire piuttosto alta e tale da non far rimpiangere quella “dominante” dei Suv. Dentro la Serie 2 Gran Coupé è tutto dove deve stare: non c’è alcuna differenza nel layout dalle altre BMW. Il Live Cockpit mi offre tutte le informazioni necessarie e cambia grafica a seconda della mappatura in cui mi trovo, l’Infotaiment è ricco di funzionalità: ci vuole un po’ di dimestichezza per poterlo sfruttare a pieno. Dopodiché potrete decidere se attivare le funzioni con il comando vocale, con il Gesture control, con il touch screen da 10,25” o con l’intramontabile rotella posta comodamente sul tunnel centrale, a pochi centimetri dalla leva del cambio. La corona ben imbottita è ergonomica nell’impugnatura, e i comandi al volante sono intuitivi da utilizzare.
220d: COMODA CRUISER La prima versione che provo è quella con la trazione anteriore e il 2.0 litri quattro cilindri turbo diesel da 190 CV e 400 Nm. Anche soltanto dopo i primi metri, la 220d si rivela decisamente equilibrata, con un’erogazione vellutata e tutta la coppia già disponibile a 1.800 giri/min. pronta a spostare gli oltre 1.500 kg dell’auto. In un trasferimento città-autostrada apprezzo l’ottimo lavoro fatto in termini di insonorizzazione, non solo dell’abitacolo, ma del motore che non risulta mai eccessivamente rumoroso. Rimango molto colpito a velocità autostradali: con il cruise control adattivo impostato a 130 km/h il suono del 2.0 diesel è praticamente impercettibile, si sente solo il leggero fruscio dell’aria e il rotolamento degli pneumatici da 235/55 19” presenti sull’auto in prova. Se invece supero i 3.500 giri/min la Serie 2 Gran Coupé alza moderatamente la voce, con un timbro diverso dai tipici diesel. Lo spunto è brillante, soprattutto in Sport dove la risposta del gas è pronta e reattiva. Le sospensioni adattive cambiano completamente volto a seconda dell’impostazione: in Comfort assorbono qualsiasi asperità nonostante la spalla dello pneumatico piuttosto bassa, in Sport invece supportano bene l’auto quando si alza il ritmo. Per le prestazioni offerte, i consumi sono convincenti: tra città e autostrada riscontro i 7,6 l/100 km di media, un dato ottenuto senza essere particolarmente docile con il pedale dell’acceleratore. Nota di merito per gli ADAS, completi fino al livello 2 e decisamente ben tarati: l’Adaptive Cruise Control non è mai eccessivamente brusco, così come l’intervento del mantenitore di corsia.
M235i: DEJÀ VÙ. Terminata l’esperienza con la versione diesel, salgo subito al volante della più performante delle Serie 2 Gran Coupé. La M235i si presenta con il 2.0 turbo quattro cilindri da 306 CV, trazione integrale xDrive e cambio Steptronic a 7 rapporti. Una ricetta già vista sulla Mini Clubman JCW e sulla M135i, quest’ultima però ha anche lo stesso pianale dell’auto in prova. Prima ancora di metterla in moto, ci pensano i dettagli neri del paraurti (splitter anteriore, prese d’aria e doppio rene) in tinta con gli specchietti, le minigonne e il piccolo spoiler sul bagagliaio. Non vi basta? Allora ecco il doppio terminale di scarico a regalare la giusta colonna sonora alla M235i. Parto subito alla grande: mappa Sport, controllo di stabilità in Sport e cambio in “S”. Alla prima accelerazione rimango un po’ con l’amaro in bocca: coinvolgente la nota dello scarico, che però è amplificata dagli altoparlanti dell’impianto Harmann Kardon. Il lavoro svolto sulla i8 però è servito: il rombo “finto” è ben mescolato con quello vero.
TUTTA DA GUIDARE Trovo le prime curve, che raccordo in sequenza con un buon ritmo, e la prima cosa che noto è il modo in cui la M235i tiene la traiettoria. L’anteriore è ben piantato a terra e lo sterzo M Steering è più diretto di quello di serie provato sulla 220d (anche se non c’era, onestamente, non ne sentivo la mancanza). Il merito va anche al differenziale autobloccante Torsen all’anteriore e alla funzione di torque vectoring davvero ben calibrata. La frenata è decisa e l’impianto non mi abbandona nemmeno quando lo stresso ripetutamente in una serie di rettilinei e tornanti. Nei cambi di direzione l’assetto sportivo e ribassato sostiene a dovere la BMW, il tutto mentre vengo comodamente avvolto dai sedili sportivi. In uscita di curva sfrutto la progressione offerta dal 2.0 turbo: sotto ai 2.000 giri/min è un motore lineare e fluido, ma è poco prima dei 4.000 giri/min che esplode in una progressione che mi spinge fino a 6.000 giri/min. Decisamente buona l’accoppiata tra motore e il cambio a otto rapporti Steptronic con convertitore di coppia, che si fa trovare sempre pronto sia in salita sia in scalata. Quando si alza il ritmo, mi dimentico completamente di essere a bordo di una Serie 2 Gran Coupè. Nonostante il baricentro un po’ alto, la M235i sguscia tra una curva e l’altra con pochissimo rollio e una precisione degna del reparto Motorsport di BMW. Affronto le curve con lo stesso approccio di un’auto a trazione anteriore, ma a stupirmi negli ingressi più aggressivi è l’assenza di sottosterzo che, se si presenta, viene presto compensato dalla trazione xDrive che ripartisce il 50% della coppia sull’asse posteriore.