Come ho già avuto modo di scrivere in altre occasioni, CX-60 rappresenta un modello cruciale per Mazda, che più di dieci anni fa aveva annunciato di voler entrare nel segmento premium, presidiato soprattutto dai costruttori tedeschi (ma non solo). Una nicchia di mercato estremamente competitiva, dove si gioca senza esclusione di colpi a suon di stile, personalità, materiali pregiati e piacere di guida. E dove Mazda crede fermamente di poter dire la sua. Dopo essermi messo per la seconda volta al volante della sua ultima automobile (questa volta di un esemplare definitivo), credo che la strada intrapresa sia quella giusta.
- Linea muscolosa e personale
- Comfort e tecnologia
- M Factor: come va su strada
- Consumi e autonomia
- Quanto costa
- Scheda tecnica
STILE MUSCOLOSO E PERSONALE
Mazda CX-60, versione Homura: visuale di 3/4 anteriore
Tra le cose che caratterizzano tutte le Mazda degli ultimi anni c’è lo stile, basato sui dettami del Kodo Design, che le rendono personali e immediatamente riconoscibili in strada, un elemento che per molti non è affatto trascurabile, quando si tratta di scegliere una nuova auto. A guardarla da fuori, Mazda CX-60 è inconfondibilmente Mazda, su questo non c’è dubbio: il cofano è lungo, a ricordarci che lì sotto c’è un motore disposto longitudinalmente, e l’abitacolo è molto arretrato.
Mazda CX-60, versione Homura: i gruppi ottici anteriori
Non è però una CX-5 ingrandita, attenzione: CX-60 possiede un carattere ben preciso, muscoloso e possente, sottolineato dal muso quasi verticale, da una linea di cintura molto alta e gruppi ottici che si sviluppano in senso orizzontale, molto più delle sorelle più piccole, facendola sembrare ancor più “piantata” a terra.
COMFORT E TECNOLOGIA
Mazda CX-60, versione Takumi: gli interni
Tanto è muscolosa fuori, tanto è minimal e moderna dentro, in un gioco di contrasti che continua a piacermi e a convincermi. Lo stile dell’abitacolo è semplice ma non modesto, i materiali sono ricercati e la cura negli assemblaggi e nelle finiture è a tratti maniacale: una caratteristica che emerge con particolare evidenza nell’allestimento top di gamma Takumi. La qualità è tanta, insomma, e non solo quella percepita. A questo si aggiunge una grande praticità: ho trovato tutti i comandi dove me li aspettavo, senza doverli cercare a tentoni, tanti spazi e vani per telefono, bottiglietta dell’acqua, monetine e quant’altro. Una finezza da vera premium le tasche laterali imbottite, anche quelle posteriori. Tutto mi è sembrato al posto giusto, insomma, senza niente da eccepire, ed è forse il complimento migliore che puoi fare a un’auto. Peccato solo averla guidata per un’oretta scarsa: non vedo l’ora di portarmela a casa per un po’ di tempo, e conoscerla più da vicino.
Mazda CX-60, versione Takumi: il tunnel centrale
TI REGOLA SEDILE E VOLANTE La tecnologia a bordo non manca, ma la novità più intrigante rimane il Driver Personalization System: una volta seduti al posto di guida interviene automaticamente per regolare sedili, volante e specchietti retrovisori, riconoscendo automaticamente i diversi profili salvati (comodo se si usa l’auto in più persone, per esempio in famiglia). In questo secondo test l’ho trovato meno preciso del primo in Portogallo: al termine dei settaggi automatici ho avuto l’impressione di dover “smanettare” di più per trovare la corretta posizione di guida. Chissà, magari influiscono sulle rilevazioni del computer le condizioni esterne di luce o il fatto che l’altra volta indossassi degli occhiali? Anche qui, aspetto di trovare la risposta in un test più approfondito dell’auto.
Mazda CX-60, versione Homura: gli interni
SCHERMO TOUCH E sempre a proposito di tecnologia, Mazda CX-60 offre Apple CarPlay e Android Auto, entrambi in modalità wireless. Una novità assoluta per Mazda, così come la possibilità di usare le funzionalità touch screen con l’auto in movimento, ma solo con questi due protocolli attivati. Per questioni di sicurezza, infatti, l’infotainment proprietario dell’auto può essere controllato sempre e solo dalla comoda ed efficace rotella presente nel tunnel centrale.
M FACTOR: COME VA SU STRADA
Mazda CX-60, versione Takumi: visuale dall'alto
Muovendosi in souplesse, con la signorilità che si impone a un’auto come questa, Mazda CX-60 mi accompagna con precisione in ogni curva, affronta strade di montagna con sicurezza senza mai scomporsi. Merito di un assetto curato e del Kinetic Posture Control, che agisce pinzando dolcemente i freni delle ruote interne per ridurre il rollio della vettura. In pratica, si tratta della versione più sofisticata ed efficiente del G Vectoring che ho già apprezzato sulla piccola Mazda 2, e che ha il vantaggio di essere controllato solo dall’elettronica, senza componenti (e quindi peso) extra.
Mazda CX-60, versione Takumi: il tunnel centrale
CAMBIA ANCHE IN EV Tutto nuovo il cambio automatico a otto rapporti, che integra anche il motore elettrico, e che ha dimostrato una notevole fluidità nei passaggi di marcia quando ci si muove in modalità ibrida. Non c’è convertitore di coppia, il che rende più veloci cambiate e scalate; ancora, rispetto a un automatico tradizionale è più efficiente del 22%, a beneficio dei consumi, e meno ingombrante, a beneficio della posizione di guida e dello spazio a bordo. La caratteristica che mi ha colpito di più del cambio Mazda è che funzioni anche in modalità elettrica: abituati ai monomarcia delle elettriche, avvertire qualche leggerissimo sussulto in accelerazione dovuto al cambio di rapporto quando ci si muove in EV lascia abbastanza straniti. Non c’è dubbio, però, che il carattere sportivo dell’auto ne esca ulteriormente rafforzato.
Mazda CX-60, versione Homura: visuale di 3/4 posteriore
M FACTOR Carattere sportivo che emerge non appena si affonda il pedale dell’acceleratore, sfoderando i 327 CV di potenza combinata dell’auto (che deriva dai 192 CV del 2.5 quattro cilindri turbobenzina e dai 175 CV dell’unità elettrica), scaricata a terra su tutte e quattro le ruote. Rispetto all’auto guidata qualche mese fa in Portogallo ho trovato una CX-60 un po’ più reattiva nel rispondere alle sollecitazioni del conducente, ma soprattutto più tonica in ripresa. Stabile in curva, aiutato anche dal baricentro basso e dall’eccellente distribuzione dei pesi, il SUV giapponese conferma la grande sincerità trasmessa nella guida più pimpante.
Mazda CX-60, versione Takumi: visuale di 3/4 anteriore
CAMBIO (DAVVERO) MANUALE Quello di Mazda è l’unico cambio automatico che, in modalità manuale, non “tradisce” le intenzioni di chi guida: anche con un vigoroso kickdown, la modalità di funzionamento rimane manuale e non passa a quella automatica. Personalmente ho trovato un po’ invadente il rumore del motore (anche elettrico) che entra in abitacolo quando si guida sportivamente: non è un difetto, ma una scelta ben precisa dei progettisti Mazda, che hanno inserito dei risuonatori nella meccanica dell’auto per amplificare il sound del powertrain.
CONSUMI E AUTONOMIA
Mazda CX-60, versione Homura: visuale di 3/4 anteriore
La batteria da 17,8 kWh è alloggiata sotto il pianale, non ruba spazio a passeggeri e bagagliaio (ben rifinito, con una generosa capacità da 570 a 1.726 litri), e promette un’autonomia di 63 km in modalità solo elettrica. Verificheremo durante una prova di lunga percorrenza la bontà dei dati ufficiali. Per quanto riguarda i consumi di benzina, nel corso della nostra prova - breve, giocata alternando le diverse modalità di guida, sperimentando anche la reattività dell’auto nel misto veloce - abbiamo concluso con un ragguardevole valore di 4,8 l/100 km, pari a quasi 21 chilometri percorsi con un litro di benzina.
QUANTO COSTA MAZDA CX-60
La versione di attacco del listino è la Prime Line, che costa 51.915 euro. Già ben accessoriata, comprende Apple CarPlay e Android Auto wireless, il climatizzatore bizona e il navigatore satellitare, monitoraggio dell’angolo cieco e sensori di parcheggio posteriori. Il secondo livello di allestimento è l’Exclusive Line, con l’accesso senza chiave, parabrezza, sedili e volante riscaldabili e sensori di parcheggio anteriori. La versione Homura (quella della prova) costa 56.315 e si caratterizza per un look più sportivo, con dettagli color nero lucido, sedili in pelle nera e la telecamera a 360°. La top di gamma Takumi (57.815 euro) ha i sedili in pelle Nappa chiara, finiture più ricercate (tra cui la plancia con una splendida cucitura artigianale) e cerchi in lega da 20”.
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ANCHE DIESEL Già aperti i preordini per la nuova motorizzazione diesel da 3,3 litri con tecnologia mild-hybrid, che però arriverà solo nel 2023. Prezzi da 49.900 euro per il modello a trazione posteriore, e da 55.550 per la 4x4.
OPTIONAL Il pacchetto Convenience & Sound Pack (2.900 euro) aggiunge il portellone posteriore elettrico, la telecamera a 360°, la presa a 220 V nel bagagliaio, il caricatore wireless per lo smartphone e l’impianto stereo Bose con 12 altoparlanti. Il Driver Assistance Pack (1.750 euro per tutte tranne la base) aggiunge tutti gli ADAS più recenti per la guida assistita di secondo livello, mentre lo scenografico tetto panoramico elettrico costa 1.550 euro.
Nuova Mazda CX-60 PHEV 2022: la cucitura lungo la plancia della versione Takumi
È GIÀ UN SUCCESSO I preordini di Mazda CX-60 hanno aperto il giorno in cui l’auto è stata presentata ufficialmente, e sono andati oltre le più rosee aspettative di Mazda. In tutta Europa l’auto è stata prenotata da 16mila clienti, di cui 750 solo in Italia, in gran parte per la versione ibrida plug-in. Un risultato impressionante, se consideriamo che l’auto nelle concessionarie non era ancora fisicamente presente, non era possibile osservarla da vicino, salirci dentro, e magari farci un giro di prova. Ancor più interessante è la demografica degli acquirenti. Dei 750 preordini registrati in questi mesi e convertiti in contratti di acquisto, il 40% dei clienti sono possessori di Mazda desiderosi di fare un “upgrade”. Il restante 60% viene da altri marchi, e la metà di questi - quindi il 30% - da chi guidava auto premium (Audi, Mercedes, Volvo ecc.).
SCHEDA TECNICA DI MAZDA CX-60
Motore | Benzina, 2,5 litri, 4 cilindri e-Skyactiv PHEV |
Potenza combinata | 327 CV |
Coppia massima | 500 Nm |
Velocità massima | 200 km/h |
Accelerazione 0-100 km/h | 5,8 secondi |
Batteria | Ioni di litio 17,8 kWh, 7,4 kW ricarica AC |
Autonomia elettrica | 63 km extraurbano, 68 km urbano |
Trazione | Integrale |
Cambio | Automatico a 8 marce |
Dimensioni | 4.740 x 1.949 x 1.680 mm |
Passo | 2.870 mm |
Posti | 5 |
Peso a vuoto | 1.981 - 1.995 kg |
Bagagliaio | Da 570 a 1.726 litri |
Consumi (misto WLTP) | 1,5 l/100 km |
Emissioni CO2 (WLTP) | 33 g/km |
Prezzo | Da 51.915 euro |
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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CX-60 3.3 e-Skyactiv D Hybrid Boost 48V 200 CV Prime Line | 200 / 147 | 53.120 € |
CX-60 2.5 e-Skyactiv PHEV AWD Prime Line | 192 / 141 | 54.885 € |
CX-60 3.3 e-Skyactiv D Hybrid Boost 48V 200 CV Exclusive Line | 200 / 147 | 55.120 € |
CX-60 2.5 e-Skyactiv PHEV AWD Exclusive Line | 192 / 141 | 57.135 € |
CX-60 3.3 e-Skyactiv D Hybrid Boost 48V 249 CV AWD Exclusive Line | 249 / 183 | 58.770 € |
CX-60 3.3 e-Skyactiv D Hybrid Boost 48V 200 CV Homura | 200 / 147 | 61.020 € |
CX-60 3.3 e-Skyactiv D Hybrid Boost 48V 200 CV Takumi | 200 / 147 | 62.250 € |
CX-60 2.5 e-Skyactiv PHEV AWD Homura | 192 / 141 | 63.035 € |
CX-60 2.5 e-Skyactiv PHEV AWD Takumi | 192 / 141 | 64.535 € |
CX-60 3.3 e-Skyactiv D Hybrid Boost 48V 249 CV AWD Homura | 249 / 183 | 64.670 € |
CX-60 3.3 e-Skyactiv D Hybrid Boost 48V 249 CV AWD Takumi | 249 / 183 | 66.170 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Mazda CX-60 visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Mazda CX-60