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Un V8, due turbo, 382 cv e una valanga di Nm: ecco la ricetta della Porsche Cayenne S diesel, che sovverte gli schemi nel mondo delle Suv a gasolio.
LA PRIMA ESSE Che dalle parti di Zuffenhausen siano piuttosto ferrati sul tema gasolio non è certo una novità. Tuttavia, prima della Porsche Cayenne S diesel, la letterina che in porschese significa “più prestazioni” mai fregiò un motore alimentato con carburante agricolo. E son primizie (care): 80.253 euro chiavi in mano. Da gennaio 2013.
DEPISTAGGI Da fuori, in realtà, la Porsche Cayenne S diesel non mostra nulla di particolarmente eccitante. Se si escludono le scrittine vicine alle ruote anteriori, la denominazione sul portellone e i cerchi specifici, sembrerebbe una Turbo qualunque. E questo, alla fine, non guasta mica.
GIGA-CUORE Ma il bello della Porsche Cayenne S diesel è invisibile agli occhi. Perché al centro della scena c'è lui, un V8 da 4,2 litri forte di 382 cv e ben 850 Nm di coppia a 2.000 giri. Per 252 km/h e uno 0-100 bruciato in 5,7 secondi. Cotanta prestanza è stata possibile grazie all'adozione di due turbine a geometria variabile (una per bancata) in grado di comprimere l'aria di combustione fino a 2,9 bar, gli stessi intercooler della Cayenne Turbo, valvole in superlega speciale derivata dalle competizioni e bordo della camera dei pistoni rifuso con raggi laser. Così, si tengono più basse le temperature.
CORSO DI MUSICA Finita? Neanche per sogno: non volendo piegarsi al finto sound artificiale, utilizzato da un sacco di concorrenti, i progettisti si sono messi di buzzo buono e hanno rivisto da cima a fondo la linea di scarico della Porsche Cayenne S diesel. Così – provare per credere, ci dicono in conferenza – la tonalità di scarico è paragonabile a quella di un V8 a benzina. Vedremo...
TUTTA TRAZIONE Per scaricare sull'asfalto senza troppe incertezze gli oltre 800 Nm la Porsche Cayenne S diesel conta sulla trazione integrale attiva PTM: una frizione a lamelle a comando elettromagnetico, gestita da una servizievole centralina, distribuisce la potenza sulle ruote che ne hanno più bisogno, a seconda delle condizioni del manto stradale. Con le sospensioni pneumatiche attive PASM, che alzano e abbassano la vettura e i differenziali bloccabili, la Cayenne è agghindata di tutto punto per spezzare la monotoniadel weekendino a Cortina con una sgroppata su al rifugio. A completare la pletora di aggeggi elettronici c'è pure il PTV Plus (Porsche Torque Vectoring, optional) che si occupa, in curva, di distribuire al meglio la potenza sulle ruote posteriori agendo sui freni.
TAMPONAMENTI ADDIO? Con la Porsche Cayenne S diesel debutterà, da fine 2012, anche il PAS (Porsche Active Safety) capace di destarvi da un momento di distrazione che potrebbe costarvi caro. Se la distanza con il veicolo che precede si riduce drasticamente, il sistema cerca di avvisarvi con un segnale visivo e sonoro e preallerta l'impianto frenante, avvicinando le pastiglie ai dischi. Qualora non faceste nulla, il PAS dà un ulteriore avvertimento con un colpo di freno e, se premete poco il pedale centrale, lui aumenta automaticamente la pressione dell'impianto. Mettendocela tutta per evitare la catastrofe.
TROVA IL TASTO La regolazione perfetta del posto guida, come un abito di sartoria, è tutto fuorché una novità e la Porsche Cayenne S diesel non fa difetto: piantone e sedile scorrono in qua e in là per farvi trovare una postura ottima. Semmai, in un insieme di notevole fattura, stona un po' la cascata di pulsanti sparsi per la consolle centrale: studiate, che è meglio.
C'HAN PRESO...Per lo scarico. Perché, anche al minimo, il sound della Porsche Cayenne S diesel sembra proprio un borbottio quasi quasi da V8 a benzina. Roba non facile se ci pensate. Il classico ticchettio del TDI? Sparito, evaporato, volatilizzato. Anche a freddo. E tutto rigorosamente senza l'uso di tecnicismi comandati dai chip. Però!
IN MARCIA Effettivamente, con le sospensioni pneumatiche PASM settate su Sport, sembrano sparire (o quasi) anche le 2 tonnellate e rotti della Cayenne in questione. La Suvvona di Stoccarda s'infila in curva con rapidità apprezzabile, mostrando limiti di tenuta (per una Suv) che voi umani... Lo sterzo è un po' vuoto e insensibile al centro ma tutto ciò suona come una caratteristica cercata, voluta. Per non far diventare corde di violino, in autostrada, i meno esperti al volante, per esempio.
NM A VALANGA Premuto a fondo il gas, la sensazione è quella di essere spinti da una manona invisibile... Altro che V6! Non si tratta però dell'esplosività di un calcio nella schiena: la Cayenne S diesel spinge come una bestia da soma fin quasi alla zona rossa, pur senza esplodere con l'irruenza di un toro. Tradotto, significa che viaggia sempre dannatamente forte: basta sfiorare il gas per oltrepassare con nonchalance velocità da ritiro patente. E sorpassare i più lenti con una naturalezza disarmante. Sul misto veloce – pur soffrendo un po' a causa di dimensioni e peso – ha argomenti validi, insomma. Uno di questi, se ci fossero bisogno di conferme, è il Tiptronic a 8 marce, velocissimo e fluido sia in manuale sia in automatico.
EPPUR VIAGGIA Riportata nei ranghi del buonsenso (e del CdS), la Porsche Cayenne S diesel sa anche viaggiare coccolando i passeggeri, tanto nello spazio interno (buono anche per chi sta dietro) quanto nell'assorbimento, con le sospensioni ad aria che svolgono dignitosamente il loro compito. Per coprire distanze siderali senza accusare il benché minimo affaticamento. E non consumare una follia, sia chiaro: durante il test, con andatura brillante, il computer di bordo è sempre rimasto in zona 9-10 l/100 km.