Logo MotorBox
Test Drive

Porsche Cayenne 3.0 Diesel


Avatar di Mario Cornicchia, il 17/06/14

10 anni fa - Con la Porsche Cayenne 3.0 Diesel l'auto totale è servita

Con la Porsche Cayenne 3.0 Diesel Platinum Edition l'auto totale è servita. La tuttoterreno tedesca mette d'accordo gli amanti della guida e gli stakanovisti dell'autostrada

Benvenuto nello Speciale TUTTE LE PROVE AUTO DEL 2014, composto da 100 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario TUTTE LE PROVE AUTO DEL 2014 qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

SECONDA CHANCE Un bel salto in avanti con l’ultima generazione, quello della Porsche Cayenne. Un salto di costume, innanzitutto: da cafonauto per eccellenza dei primi anni Duemila, l’auto del Ranzani e dell’arrogante, è sparita dalla circolazione aiutata anche da redditometri e superbolli. Ora ha una nuova verginità, fatta anche di una nuova forma, più Porsche e meno mattonata come la prima serie. Il frontale è la parte più riuscita, di lato sembra il muso di uno squalo e di fronte fari e cofano ricordano, finalmente, quelli di una 911.

IL NERO SLANCIA I fianchi corrono puliti e la coda è altrettanto pulita. Più banale del frontale, rimasta indietro di una generazione rispetto alle nuove Porsche dalle luci affilate, come la 911 serie 991 e la nuova Macan. Arriva in redazione in versione all black, e a prima vista mi sembra un poco esagerata, un po’ tamarra per dirla tutta. Poi la guardo bene. Il nero la smagrisce e i giga cerchi da 21 pollici con gomme taglia 295/35, contribuisco allo snellimento. Mi abituo anche alla lama dello spoiler posteriore color argento, in dotazione alla Platinum Edition.

A TUTTO VOLUME Aumentata di dimensioni (5 cm) rispetto alla prima generazione e al sua mezza seconda generazione frutto di un profondo restyling, la Porsche Cayenne offre a bordo davvero tanto spazio. Per chi siede davanti, per chi sta dietro e gode di un iperspazio per gambe e spalle e anche per i bagagli. La coda nasconde un bagagliaio infinito. Sotto il piano di carico, predisposto per una adeguata ruota di scorta, c’è il bagagliaio di una Smart, in cui ho caricato una borsa grande e ne avrei potute stivare alcune più piccole. Sopra il piano di carico c’è un altro mondo di spazio, tanto a regolare. La sua forma comunque sportiva non mi lasciava pensare a tanto spazio.

VEDI ANCHE



SUBITO FACILE A dispetto di tanti marchi blasonati che hanno perso un poco di vista la qualità, per Porsche rimane un credo. Nella meccanica, innanzitutto, ma anche nelle finiture. Al posto di guida è un piacere soffermarsi sui dettagli, sulla qualità dei materiali, sulla teutonicità di alcune soluzioni. Il primo impatto è abbastanza sconcertante: sul tunnel centrale c’è una distesa si pulsanti e levette infinita, da Boing più che da auto. Eppure, capito lo schema, tutto diventa a portata di polpastrello, anche senza bisogno di guardare e cercare il pulsante giusto.

CINQUINA I cinque tradizionali strumenti Posrche di fronte al pilota sono sempre un grande piacere. Tradizione e tecnologia, poi, con il secondo strumento da destra che è in realtà un visore multifunzione. Da computer di bordo a visualizzatore di mappe, passa dalle indicazioni stradali alle informazioni di viaggio o al setup della Cayenne al tocco di una leva (o di una rotellina sul volante se non avete scelto il volante sportivo con paddle).

PRONTA A TUTTO La qualità Porsche si fa apprezzare in viaggio. Certo, non è una 911, è alta 171 cm e pesa più di due tonnellate, non vi aspettate insomma l’agilità di una Boxster. Ma rimane una Porsche, anche se nasce insieme a Volkswagen Touareg. E se Touareg è già una ottima auto, il lavoro di affinamento di Porsche, a partire dal telaio al motore (evoluzione Porsche del 3.0 TDI del Gruppo VW) è costante, metodico, profondo. Sulla Cayenne si viaggia un gran bene. Non è la più silenziosa della sua categoria (Range Rover è imbattibile) ma offre un grande comfort fatto di silenziosità e di spensieratezza di guida. Devi frenare perché la coda si blocca improvvisamente? La tradizionale perfezione dei freni Porsche non manca anche sulla Cayenne. Hai lasciato a casa la famiglia è vuoi divertirti? Motore, cambio, assetto, freni non si tirano indietro. Anzi, il cambio automatico è così intelligente che dei paddle al volante quasi non ho bisogno. Sei un adepto dell’hypermiling? Vai sereno, con la Cayenne si macinano chilometri senza fatica, metti le sospensioni in comfort e vola. Milleduecento chilometri in un giorno? No problem. Fatto e senza arrivare strafatto.

QUASI QUASI Viaggio di notte e penso… ma se avessi bisogno di un’auto da famigliauna bella Cayenne di quella prima/seconda serie che non vuole più nessuno? Si paga a peso e si porta a casa la qualità Porsche, quella che rende utilizzabile ogni giorno anche un 911 degli anni Settanta. 


Pubblicato da M.A. Corniche, 17/06/2014
Gallery
  • Gallery - immagine 2#
  • Gallery - immagine 3#
  • Gallery - immagine 4#
  • Gallery - immagine 5#
  • Gallery - immagine 6#
  • Gallery - immagine 7#
  • Gallery - immagine 8#
  • Gallery - immagine 9#
  • Gallery - immagine 10#
  • Gallery - immagine 11#
  • Gallery - immagine #12
  • Gallery - immagine #13
  • Gallery - immagine #14
  • Gallery - immagine #15
  • Gallery - immagine #16
  • Gallery - immagine #17
  • Gallery - immagine #18
  • Gallery - immagine #19
  • Gallery - immagine #20
  • Gallery - immagine #21
  • Gallery - immagine #22
  • Gallery - immagine #23
  • Gallery - immagine #24
  • Gallery - immagine #25
  • Gallery - immagine #26
  • Gallery - immagine #27
  • Gallery - immagine #28
  • Gallery - immagine #29
  • Gallery - immagine #30
  • Gallery - immagine #31
  • Gallery - immagine #32
Tutte le prove auto del 2014