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Come da tradizione, dopo le 2 ecco arrivare le 4 ruote motrici. Con un sistema velocissimo a reagire e tarato sportivamente, la Porsche 911 Carrera 4 2013 vi fa divertire anche con un tempo da lupi
ICONA Di presentazioni non ce n'è bisogno: sapete certo tutti che cosa è per il mondo dell'auto l'oggetto in questione. Quindi, passiamo subito ai fatti: la settima generazione della Porsche 911 – nome in codice 991 – beneficia della trazione integrale. E diventa, quindi, Carrera 4 o Carrera 4S. Volendo, pure in versione cabrio. Guarda il video.
LIGHT-STYLE Il modo più veloce per distinguere la Porsche 911 Carrera 4 2013 dalle sorelle a 2 ruote motrici? Guardarla da dietro. Prima dei parafangoni, allargati di 44 mm e della carreggiata, aumentata di 10, la pupilla si poserà però sulla banda rossa che unisce i gruppi ottici posteriori. Se in passato era solo riflettente ora, a luci accese,s'illumina di rosso brillante. Deve piacere. Nel frontale, invece, giusto due ritocchi alle prese d'aria e, a completare il tutto, profili laterali sottoporta in nero.
TIPA VINCENTE Per Porsche, la trazione integrale comincia a rivestire una certa importanza con la Typ 953 che, pilotata da un certo Jacky Ickx, vince – al debutto assoluto – la Parigi-Dakar anno 1984. Oggi, il sistema 4x4 della Porsche 911 Carrera 4 2013, derivato dalla serie 997, si chiama PTM (Porsche Traction Management): all'uscita del cambio c'è una seconda presa di forza, collegata con una frizione a lamelle a comando elettromagnetico che è in grado di portare, in non più di 100 millisecondi, la potenza anche sull'assale anteriore. Il tutto, naturalmente, governato da una pletora di sensori e centraline. E in simbiosi con i controlli elettronici di stabilità (PSM), trazione (ASR) e il differenziale frenante automatico (ABD).
MATRIMONIO FELICE Altro marchingegno importante è il PTV, per gli amici Porsche Torque Vectoring. Lavorando assieme a centraline e PTM, infatti, migliora la trazione sull'assale posteriore attraverso l'uso dei freni e di un bel differenziale autobloccante: trasversale a comando elettronico variabile se si sceglie l'automatico PDK o meccanico con le Porsche 911 Carrera 4 (a pagamento) e 4S (di serie) dotate di cambio manuale. Per queste ultime, inoltre, c'è una succulenta novità: scegliendo il pacchetto Sport Chrono, infatti, in modalità Sport Plus avrete la doppietta automatica in scalata.
SICURI CON IL PAS Sulle Porsche 911 Carrera 4 2013 dotate di cambio a doppia frizione PDK si potrà avere, in combinazione con l'Adaptive Cruise Control, anche il PAS (Porsche Active Safe). In pratica, una telecamera frontale tiene d'occhio la distanza con l'auto che vi precede. Se questa si riduce notevolmente, i chip prima avvicinano le pastiglie ai dischi, poi – se non fate nulla – vi avvisano con segnali (acustici e visivi) e una piccola ma decisa frenata. A quel punto, qualora agiste sul pedale centrale con poca verve, il PAS aumenterà la pressione dell'impianto per aiutarvi ad evitare il tamponamento.
MOTORI E PREZZI Se si esclude la presenza della trazione integrale, la meccanica non cambia di una virgola rispetto alle sorelle a due ruote motrici: la Porsche 911 Carrera 4 2013 monta sempre il 3,4 litri a 6 cilindri contrapposti da 350 cv, con accelerazione 0-100 in 4,9 secondi (4,7 con il PDK), 285 km/h e 9,3 l/100 km. La 911 Carrera 4S, invece, sale a 3,8 litri e 400 cv, per 299 km/h, 4,5 secondi nello 0-100 (4,3 con il PDK) e 9,9 l/100 km. Il listino va dai 100.159 euro per la Porsche 911 Carrera 4 ai 115.163 per la 4S. Le cabrio? Ci vogliono circa 13.000 euro in più.
SENTIRSI A CASABlocchetto d'avviamento a sinistra, come vuole la tradizione di Le Mans, 5 strumenti circolari che ti osservano da dietro il volante, sedile rasoterra: all'interno, distinguere la Porsche 911 Carrera 4 2013 dalle sorelle è praticamente impossibile. Precisione nelle finiture e comandi generalmente ben dispostiaiutano non poco a prendere confidenza. Così come le millimetriche regolazioni del posto guida. Francamente, difficile trovare difetti: si può partire. Guarda il video.
VAI DI S Il 6 cilindri, là dietro, dà il buongiorno con una voce roca, resa ancor più penetrante dalla presenza, sull'esemplare in prova, del tasto spaccatimpani che apre le valvole allo scarico. Primi km: andando tranquilli, la Porsche 911 Carrera 4S 2013 è quasi rilassante, grazie al PDK che snocciola fluido le marce e, nel caso, veleggiain folleper risparmiare benzina e CO2. Si fa quasi in tempo ad accorgersi dell'abitabilità, buona per due adulti davanti, bambini (o bambinoni) dietro, dell'assenza di scricchiolii o di fruscii aerodinamici e del rumore di rotolamento dei grossi pneumatici, filtrato ma non troppo.
ARRIVANO LE CURVE Le alpi austriache sono decisamente un buon teatro per mettere alla prova la Porsche 911 Carrera 4S 2013. Se poi, come stavolta, Giove Pluvio ha deciso di darci del filo da torcere, il sorriso s'allarga a dismisura. Bastano poche curve per sentirsi la 911 cucita addosso come una camicia su misura. Tanto per cominciare, l'aggravio di peso (+60 kg) portato dalla trazione integrale non cambia di una virgola il DNA della 991. Anzi: in situazioni come queste, con asfalto freddo e pioggerella, il Porsche Traction Mangement si esalta.
SOTTO CONTROLLO Le barrette luminose del display che informa sul lavoro della trazione integrale si muovono velocissime: la sensazione è quella di avere 4 magneti al posto delle gomme e di percorrere una strada in ferro pesante. Il sistema PTM della Porsche 911 Carrera 4S 2013 offre una motricità spaventosa, interagisce perfettamente con i controlli elettronici (che non entrano in azione quasi mai, a meno di grossolani errori di calcolo del pilota) e, soprattutto, privilegia l'asse posteriore, tirando dalle ruote anteriori solo quando serve, senza mai creare sottosterzo. Nel misto, veloce o stretto, e in condizioni di aderenza precaria, non mi viene in mente nessun'altra integrale intorno ai 400 cv così rapida, terribilmente veloce e pronta a recepire gli input trasmessi dal pilota.
A LA CARTE Entrando in curva alla garibaldina, con i freni ancora pizzicati, è facile sentire la coda scondizolare, così come, usando lo sterzo (eccellente per progressività e feeling di risposta) da cavernicoli, avvertirete gli effetti del peso sul posteriore. Guidando più puliti, invece, scoprirete una 911 agile, sempre reattiva ma, allo stesso tempo, estremamente bilanciata. E facile, almeno finché si rimane nei limiti dettati dal buonsenso. Buona parte del piacere di guida passa dal motore, rabbioso in modalità Sport Plus dai 4.000 ai 7.500 giri, un filo più pacioso in Sport e accompagnato da un sempre fenomenale PDK, con i paddle al posto giusto e una rapidità d'esecuzione come pochi.
PIU' IN ALTO Come handling, Porsche 911 Carrera 4 2013 e 4S, sostanzialmente si equivalgono. Almeno a giudicare dagli esemplari guidati, con cerchi della stessa misura e assetto regolabile, Torque Vectoring Plus e altre amenità a pagamento per la Carrera 4... I 50 cv in meno della Carrerina, tuttavia, costringono ad esser più impiccati quando si vuole guidare sul serio: il meglio arriva piuttosto in alto, diciamo oltrepassati i 5.000 giri. Prima, invece, si percepisce la maggior indolenza del 3.4 rispetto al 3.8 litri. Se entrate in curva con una marcia sbagliata, insomma, con la S avrete modo di salvarvi dalla figuraccia più facilmente, mentre con la base dovrete necessariamente scalare, perdendo tempo prezioso.