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Peugeot unisce per la prima volta al mondo un motore diesel a un motore elettrico tagliando ulteriormente i consumi della sua crossover di punta. E, già che c’è, la trasforma anche in una 4x4. Arriva in gennaio ma in numero limitato.
L’UOVO DI COLOMBO Mica facile inventarsi ogni anno qualcosa di nuovo, anche per chi, come in Peugeot, di novità negli ultimi anni ne ha sfornate a raffica. Nel mondo dell’auto, però, l’innovazione è essenziale alla sopravvivenza di un marchio, in particolare oggi che la concorrenza è sempre più agguerrita e la crisi economica rischia di rendere tutto più complicato. Logico quindi che anche in Peugeot qualcuno molto in alto abbia spronato i suoi ingegneri con parole del tipo: “Ragazzi, abbiamo dei motori Diesel che tutti ci invidiano, una competenza nell’elettrico di lunga data, un sistema Start&Stop di ultima generazione e una crossover di successo, vediamo di tirarci fuori qualcosa di nuovo e di importante”. Forse le parole utilizzate non saranno state le stesse ma la sostanza sicuramente sì. Sta di fatto che di lì a poco qualcuno si è fatto avanti con una di quelle pensate semplici e geniali allo stesso tempo e ha scodellato il classico uovo di Colombo: il sistema Hybrid4.
HYBRID4 Di cosa si tratta? Di una tecnologia che mischiando con intelligenza sulla crossover 3008 motore elettrico e motore termico ha portato alla realizzazione della prima vettura ibrida diesel 4x4 al mondo, trasformando la Peugeot 3008 in un’auto ancora più prestante e contemporaneamente più risparmiosa, più attenta alle sorti del pianeta, più silenziosa, e pure più utilizzabile di prima, grazie alla presenza della trazione integrale. Il tutto senza togliere nulla alle riconosciute qualità di comfort, di spazio e di versatilità della crossover che tutti conoscono; praticamente senza grandi costi aggiuntivi per l’azienda, che continua a produrla sulla stessa linea di montaggio della 3008 normale impiegando solo otto minuti in più per assemblarla. L’uovo di Colombo insomma.
ELETTRICA E DIESEL Tutto ruota intorno al posizionamento del motore elettrico sull’asse posteriore che lascia invariata la posizione del motore termico sull’asse anteriore. E’ stata questa la grande pensata dei tecnici Peugeot che hanno dato vita alla tecnologia Hybrid4: collocare il motore elettrico e il relativo riduttore al centro del retrotreno a bracci multipli della 3008 senza modificare nulla nella struttura dell’asse posteriore . L’unica differenza rispetto alla 3008 “termica” sono le carreggiate posteriori, che risultano più larghe di 8mm. Si possono così continuare a montare a piacere pneumatici da 16” a bassa resistenza o Mud&Snow pensati appositamente per lei, da 17” e da 18”.
SEPARATI MA UNITI Il motore termico agisce sulle ruote anteriori, quello elettrico, quando è il caso, su quelle posteriori, senza nessun organo meccanico tra i due a complicare le cose (la gestione del sistema Hybrid4 è by wire). I due motori possono funzionare contemporaneamente o in modo alternato a seconda dei casi e in base a una logica che pensa solo a ottimizzare il rendimento della vettura. In pratica il motore termico funziona sempre sui percorsi veloci e liberi da traffico, sia urbani, extraurbani o autostradali mentre il motore elettrico subentra quando la velocità è bassa e nelle partenze/ripartenze, quindi in genere nei percorsi trafficati. Il passaggio da uno all’altro avviene automaticamente in base alle condizioni di guida, alle sollecitazioni sull’acceleratore o quando le batterie sono scariche.
COPPIA APERTA In determinate condizioni però i due motori possono anche funzionare insieme. Questo avviene quando la richiesta di potenza è alta, in genere nelle fasi di accelerazione, per esempio, e nei sorpassi, quando l’elettrico svolge una funzione boost aggiungendo la sua potenza a quella del motore termico. Nel caso della 3008 Hybrid, che monta il 2.0 litri HDi Fap da 163cv, l’apporto del motore elettrico di 27 kW è di 37cv, portando la potenza complessiva a 200cv. Che non sono pochi anche per un’auto che pesa 1670kg. In queste condizioni la 3008 Hybrid4 accelera infatti come una sportiva, passando da 0 a 100 km/h in 8,5 sec (9,2 sec per la versione più accessoriata, con tetto in vetro e con le ruote da 18”), per raggiungere una velocità di punta di 191 km/h. Tutto ciò inquinando per soli 99 g di CO2 al chilometro, oppure di 104 g/km nel caso della versione più accessoriata e quindi più pesante. Rilevante anche la coppia massima (450 Nm) che ai 300 Nm del 2.0 HDi (disponibili a partire dai 1.750 giri) aggiunge i 200 Nm (disponibili già da 1.290 giri) del motore elettrico. Va da sé che anche i consumi medi sono ridotti, pari a 4,0 l/100 km come dichiara la scheda tecnica Peugeot. Vedremo poi nella pratica a quanto ammontano.
TRAZIONE INTEGRALE Il motore elettrico però non viene attivato solo per dare più spinta alla 3008 e aumentarne quindi il piacere di guida quando si decide di spingere sull’acceleratore: l’intervento del motore elettrico porta anche trazione sulle ruote posteriori e trasforma la 3008 Hybrid in una 4x4. Non si tratta quindi di una vera trazione integrale, ma resta tale per 3-4 chilometri, quelli necessari a scaricare le batterie ad alta tensione di tipo Ni-MH (Nickel Metallo Idruro) posizionate sotto la soglia del vano di carico. Esaurito il pacco di batterie la trazione 4x4 viene mantenuta attiva, anche se con meno efficacia, dall’alternatore reversibile della vettura che con i suoi 8 kW di potenza continua garantisce un minimo di spinta alle ruote posteriori. Meglio di niente insomma. Tanto che in Peugeot garantiscono che a sciare in inverno al Sestrière ci si arriva senza problemi. Il sistema di recupero dell’energia consente poi di ricaricare le batterie.
PTMU Sul tunnel centrale c’è sempre il pomellone che seleziona le modalità d’uso della 3008 Hybrid4, ma queste si differenziano dalle quattro precedenti della 3008 termica. La Modalità Auto è quella in cui l’elettronica gestisce tutto automaticamente, inserendo sempre la modalità ottimale per ottenere bassi consumi e basse emissioni di CO2: disattiva il motore diesel quando si viaggia in città, attiva quello elettrico in aggiunta al diesel quando si richiede potenza, fa partire o ripartire sempre in modalità elettrica la 3008 Hybrid4. L’unità che gestisce il tutto è la PTMU (Power Train Management Unit).
ZEV 4WD La modalità ZEV fa viaggiare la 3008 esclusivamente con il motore elettricofino a una velocità massima di 60 km/h per 3-4 km al massimo, per poi attivare automaticamente il diesel. La modalità 4WD ordina invece ai due motori di lavorare il più possibile contemporaneamente. A bassissima velocità la ripartizione della coppia può arrivare al 40% sul retrotreno e poi varia in funzione dell’andatura e delle condizioni stradali.
TANTE IN UNA Ultima, ma non meno importante, la modalità Sport, la più divertente, grazie alla quale la selezione delle sei marce da parte del cambio robotizzato diventa più rapida e le cambiate avvengono a regimi del motore più alti, il modo migliore per sfruttare al massimo le prestazioni della 3008 Hybrid4 che, se si spremono in toto, non sono affatto da auto da famiglia. Tante auto in una, quindi, per andare a colpire una clientela molto trasversale, come del resto è la 3008. Che non dimentichiamo oltre a quanto descritto offre in 4,36 metri spazio in abbondanza per cinque persone e un piano di carico posteriore di 420 litri più altri 66 litri sotto il pavimento del bagagliaio, fino a un massimo di 1501 litri.
DOVE CAMBIA Sistema Hybrid4 a parte, di nuovo rispetto alla 3008 termica c’è molto poco. Dal punto di vista estetico è quasi tutto come prima, tranne alcuni piccoli particolari. Davanti per esempio sono le barre di Led integrate nei fari e il nuovo logo sulla calandra (è la prima Peugeot a montare sul cofano il nuovo emblema di Casa) a dirci che siamo in presenza di una 3008 Hybrid4. Vista di lato la 3008 Hybrid4 si riconosce per la barra cromata che segue il profilo alto della vetratura mentre nel posteriore a fare la differenza è lo spoiler bicolore con una zona nera lucida. La vernice metallizzata è di serie.
INTERNI LUSSO Più sostanziose le novità all’interno. Oltre agli accessori classici, sulla Hybrid4 compare una serie completa di accessori hi-tech, tra cui meritano una segnalazione il dispositivo Wi-fi per condividere la connessione internet con gli altri ospiti della vettura; la possibilità di montare sui poggiatesta anteriori schermi fino a 13” a uso e consumo di chi siede dietro; un allarme anti-intrusione e un gancio di traino facilmente smontabile, oltre a un allestimento molto lussuoso, con computer di bordo, clima bi-zona, coprivano bagagli, palette al volante per il cambio robotizzato, cruise control, vetri posteriori e lunotto oscurati volante con logo Hybrid4 in pelle regolabile in altezza e in profondità.
DUE VERSIONI Due, in pratica, le Hybrid4 disponibili. La 3008 Hybrid4 99g(35.000 euro chiavi in mano), e la 3008 Hybrid4 (36.800 euro) che in più ha le tendine parasole in seconda fila, il tetto panoramico Ciel in cristallo oscurato, il pack Pelle Claudia, cerchi da 16” con pneumatici speciali Mud&Snow oppure cerchi in lega da 18”, due schermi da 7” in alta definizione e due cuffie Bluetooth. A parità di allestimento (ma il confronto è un po’ forzato viste le particolarità della Hybrid4) è come se si pagassero 4-5 mila euro in più della versione termica. Una differenza che va sicuramente presa in considerazione se non si ha un’anima ecologica sufficientemente integralista. La 3008 Hybrid4 arriverà in Italia a fine Gennaio 2012 ma in un numero limitato a soli 1300 esemplari. Meglio decidersi velocemente se non si vuole rischiare di rimanere delusi.
LUSSO ECOLOGICO L‘ambiente preparato da Peugeot per la sua ibrida è quello tipico delle vetture top di gamma, con pelle e materiali di qualità che danno vita a un abbinamento ecologia-eleganza che parla chiaro circa il target a cui è destinata la 3008 Hybrid4. Entrare nella 3008 Hybrid4 è un piacere. Pulita dentro e pulita fuori, la crossover con il muso da Suv è rispettosa della natura come poche nel suo genere. Lo spazio è generoso per tutti, la seduta un po’ sollevata ma non fastidiosa. Il sedile pilota è regolabile elettricamente e con il volante regolabile in altezza e profondità si fa presto a trovarsi a proprio agio.
SI VIAGGIA IN ECO Di nuovo rispetto alla 3008 “normale” si segnala la comparsa sul cruscotto dello strumento che indica la percentuale di potenza che si sta utilizzando. Se si rimane all’interno della fascia ECO vuol dire che si sta guidando in modo virtuoso, inquinando poco e consumando meno. Al centro, tra i due strumenti circolari, un display indica lo stato di funzionamento del sistema ibrido e all’occorrenza fa da supporto al navigatore satellitare. C’è il rischio di distrarsi dalla guida, ma capita così anche nelle altre auto ibride.
SILENZIO, SI PARTE La partenza della 3008 Hybrid4 è sempre in modalità elettrica. Ci si avvia in silenzio, anche in retromarcia. Una bella sensazione per chi è a bordo, ma che richiede molta attenzione verso i pedoni, ignari di quanto sta avvenendo intorno a loro. Se non si pigia subito con forza sul pedale destro la 3008 Hybrid4 continua nella sua marcia silenziosa per diversi minuti. Riesce a percorrere in modalità elettrica anche la rampa non troppo ripida di un garage. Su strada, poi, i 60km/h dichiarati come velocità massima raggiungibile in modalità ZEV sono reali e se si guida con attenzione i tre chilometri di autonomia dichiarati sono percorribili. Potrebbero anche essere di più, ma il sistema ibrido non consente alla batteria di esaurirsi completamente e passa il pallino al motore diesel quando l’energia residua è poco meno della metà.
RISPARMIOSA In città, dove il motore elettrico è più sollecitato, il risparmio di gasolio è evidente e guidando in maniera virtuosa si possono utilizzare i Volt al posto degli ottani anche per 2/3 del percorso. Ci sono stati colleghi che in un percorso cittadino sono arrivati a consumare anche 3,7 l/100km di gasolio, che sono sempre 27 km per litro, ma per raggiungere certi record c’è il rischio di litigare con chi sta dietro per intralcio al traffico. Diciamo che senza farsi venire l’ansia da consumo, con una guida attenta in città si possono consumare 4,5-5 l/100km mentre in un percorso misto con molti tratti veloci (dove è sollecitato solo il motore diesel) le medie possono variare dai 5,5 ai 6.0 l/100.Si arriva quasi a 7,0 l/100km solo se si maltratta la 3008 Hybrid4 con continue accelerazioni e velocità al limite del codice in autostrada. Vale la pena quindi spendere quelle 4-5 migliaia di euro in più per la 3008 Hybrid4 invece di puntare su una 3008 2.0 HDi classica? Non è facile rispondere se non si possiede anche una forte sensibilità ecologica.
INTEGRALE Quanto alla modalità 4x4, resta tale sicuramente per il tempo necessario a toglierci dai guai in un guado o se ci si trova insabbiati, come abbiamo avuto modo di verificare. Non è una condizione permanente però. O meglio, formalmente lo è, ma una volta esaurite le batterie del sistema Hybrid4 tutto è lasciato agli 8 kW dell’alternatore, che sono ben altra cosa rispetto ai 27 kW di punta del motore elettrico. Una condizione quest’ultima che non è stato possibile testare in questa prova ma che ci riserviamo di verificare in un test futuro.
SPORTIVA Con la modalità Sport, invece, ci si possono togliere delle belle soddisfazioni di guida, sempre considerando la tipologia del mezzo. I cambi marcia avvengono a regimi più alti, l’acceleratore è più sensibile e anche il cambio robotizzato a sei marce, l’unico vero neo di questa 3008 Hybrid4, perde la lentezza che lo caratterizzae riduce i tempi di cambiata tra una marcia e l’altra a livelli più accettabili. Basta chiedere e la 3008 Hybrid4 restituisce con gli interessi. Le accelerazioni sono repentine e, complice una tenuta di strada da prima della classe che risente poco della sostituzione del Dynamic Rolling Control con il retrotreno a bracci multipli, ci si può anche divertire dove possibile con una guida allegra in piena sicurezza, con il motore elettrico che interviene ad aggiungere potenza su richiesta e portando trazione anche sulle ruote posteriori.
CINQUE ANNI Può mettersi l’animo in pace infine chi ha dubbi sulla durata di vita delle batterie: Peugeot assicura che la durata è la stessa di quella dell’auto, quindi senza problemi di spese supplementari a breve termine. In ogni caso, se serve per tranquillizzare i più scettici, le batterie sono garantite per cinque anni, tre in più della parte tecnica dell’auto. Una nota di merito anche al sistema Start&Stop Peugeot, che riavvia la 3008 in modo quasi impercettibile regalando altri momenti di guida zero emission e risparmi sui consumi. Chi desiderasse conoscerne il funzionamento in dettaglio è invitato a leggere il test nella prova della 308 eHDi.