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Prova su strada

Opel Karl


Avatar Redazionale, il 10/08/15

9 anni fa - La Opel Karl offre sostanza e cinque posti a un prezzo interessante. Guarda il video

La Opel Karl offre tanta sostanza e cinque posti a un prezzo interessante: grazie a un'offerta lancio e allo sconto per una eventuale rottamazione, la ricca versione n-Joy cuore della gamma può costare anche solo 9.300 euro

NEL NOME DEL FIGLIO Dopo un lungo periodo in cui tutte le Opel sono state battezzate con un nome che terminava con una A, a Rüsselsheim sta diventando una prassi utilizzare per i nuovi modelli nomi pescati dall’albero genealogico di famiglia. E’ stato così per la Adam, in onore del padre fondatore, Adam Opel, e funziona così anche per l’ultimogenita, la Karl, chiamata proprio come il figlio di Adam, anche se poi, a ben vedere, il legame le due auto non è così stretto.

TRASVERSALE La Opel Karl nasce infatti da un progetto completamente nuovo, che ha preso il via da un foglio bianco con un obiettivo ben preciso: far sua una fetta della ricca torta rappresentata dal segmento A. Per raggiungere il risultato, la piccola tedesca (costruita però in Corea) punta prima di tutto su una linea capace di incontrare il gusto di molti palati anche se forse non è proprio da colpo di fulmine. Con un frontale grintoso ma senza tanti grilli per la testa e la fiancata solcata da nervature decise ha quel che serve per piacere a ogni latitudine auomini e donne. I richiami alla sorella maggiore, la Corsa, non mancano e aiutano la Karl a non avere quell’aria di vorrei-ma-non-posso che ogni tanto hanno certe citycar.

ARRAMPICATA SOCIALE Che questa definizione vada stretta alla Opel Karl si nota anche entrando nell’abitacolo. La prima impressione che si ha è di trovarsi all’interno di una cinque porte di categoria superiore, un po’ perché lo spazio sembra più di quello che ci si aspetterebbe da una macchina lunga solo 368 cm e larga 170 e poi anche perché la qualità percepita è molto buona, sopra la media della categoria. La plancia ha inoltre forme ricercate e descrive un arco che trova continuità nei pannelli del porte: roba da ammiraglia, così come da grande sono anche connettività e sistema d’infotainment.

HIGH TECH La Opel Karl può adottare infatti (ed è di serie sulla versione top, Cosmo) la piattaforma IntelliLink con schermo touch da 7 pollici, che permette tra le altre cose di collegare il proprio smartphone alla macchina e di gestirne i contenuti e le applicazioni in modo ottimizzato, grazie a Apple Car Play e Android Auto. Con il 2016 sulla Karl diventerà disponibile anche OpelOnStar, un sistema che permetterà di godere di un collegamento costante con una centrale operativa, capace di fornire assistenza in caso di incidente (all’esplosione di un airbag si viene contattati in automatico e, se non si fornisce risposta, i soccorsi sono subito inviati sul posto) o semplicemente a fronte di una qualsiasi necessità. Tra le altre funzioni previste, spicca quella che permette di usufruire di un hotspot per collegare fino a sette dispositivi.

UNO PER TUTTE Venendo alla meccanica, la gamma della Opel Karl è monopolizzata da motore mille tre cilindri a benzina, che è in pratica la versione aspirata del piccolo turbo già apprezzato sulla Corsa. La sua potenza massima è di 75 cv ma più che delle prestazioni assolute (comunque ottime, 170 Km/h e 13,9 secondi nello 0-100), i tecnici vanno particolarmente fieri dell’erogazione corposa, del contenimento delle vibrazioni e dei risultati ottenuti sul fronte dei consumi e delle emissioni. Quando viene dotata del pacchetto EcoFlex (con quindi spoilerini anteriore e posteriore e penumatici con bassa resistenza al rotolamento), la Opel Karl si accontenta di 4,3 litri ogni 100 km buttando nell’aria 99 g di CO2 al km, ma anche nella peggiore delle ipotesi non supera mai i 4,5 l/100 km e 104 g/km. Il tutto sempre abbinamento a un cambio manuale a cinque marce, anche se in futuro pare che possa arrivare anche un robotizzato, così come l’alimentazione a GPL.

UNA E TRINA Tre sono invece gli allestimenti a catalogo. Alla base c’è la semplice Opel Karl, che – tra le altre cose -montano di serie ABS, ESPplus e TCplus, oltre a 6 airbag, all’assistenza per le partenze in salita e ai vetri posteriori abbassabili. La versione best seller sarà invece la Karl n-Joy, con in più il volante multifunzione  regolabile in altezza, il cruise control, il climatizzatore, lo stereo con kit Bluetooth integrato e gli alzacristalli anteriori. Un gradino più sopra si colloca poi la Karl Cosmo, che offre anche il Lane Departure Warning, il divano frazionato 60:40, il volante rivestito in pelle, i cerchi in lega da 15”, l’interno bicolore e e gli specchietti elettrici e riscaldabili.

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OFFERTA LANCIO Prima di girare pagina e di vedere come se la cava la Opel Karl su strada, facciamo chiarezza sui prezzi. In teoria il listino partirebbe dai 9.900 euro pdella Karl base, per salire agli 11.600 e ai 13.100 delle versioni n-Joy e Cosmo. Opel Italia ha però deciso di varare un’offerta lancio che porta i prezzi nell’ordine a 9.300, 10.100 e 11.600 euro, offerta che durerà per tutta l’estate. Finito qui? Non proprio, perché, in caso di rottamazione, i concessionari applicano uno sconto ulteriore di 800 euro. In questo modo, la Opel Karl n-Joy, che ha tutto quel che serve, finisce per costare 9.300 euro. Roba da farci quasi un pensierino.

QUATTRO PIU’ UNO La Opel Karl non dispone di volante regolabile in profondità ma saranno pochi a lamentarsi della cosa. Anche con la sola regolazione in altezza si riesce infatti a trovare la giusta triangolazione tra lo sterzo, il sedile (anche lui regolabile in altezza a partire dalla versione n-Joy) e la pedaliera. Chi ama guidare con il ginocchio puntato sul mobiletto centrale potrebbe trovare scomodo l’appoggio sulla la consolle ma si tratta di un peccatuccio veniale. Alla faccia delle dimensioni compatte della carrozzeria, l’impressione è sempre quella di trovarsi in un ambiente accogliente e spazioso anche in senso trasversale. Pure dietro si viaggia bene, con tanti centimetri per le ginocchia e per la testa. Ok, l’omologazione per cinque della Karl è un po’ ottimistica (intanto c’è e non è poco…) ma quattro adulti ben stazzati possono pianificare anche viaggi a medio-lungo raggio senza patemi d’animo. Quanto ai loro bagagli, quando c’è il pienone a bordo per le borse ci sono 215 litri, mentre con l’abitacolo in configurazione matrimoniale si arriva fino a  1.013 litri.

LE BASTA POCO Mettendosi in movimento, la Opel Karl sfoggia subito una gran maneggevolezza. Il diametro di sterzata è contenuto ed è un gioco da ragazzi infilarsi nei parcheggi a pettine senza fare manovra, anche se si è visto il posto libero all’ultimo momento e non ci si è allargati bene prima. La piccola Opel s’incastra bene anche nei posti più stretti e acquistare i sensori di parcheggio può avere un senso giusto perché la visibilità posteriore non è il massimo.

INSOSPETTABILE Se non serve Sherlock Holmes per intuire che la Karl sia una macchina agile e che si trovi a suo agio in città, sorprende invece come se la cavi benone anche quando gli orizzonti si allargano. In particolare non mi aspettavo così tanta autorevolezza nell’affrontare le autostrade. Piccola, mille, a tre cilindri: francamente credevo che avesse il fiato più corto e che non fosse così comoda e silenziosa. Invece si muove alla grande anche se impegnata da-casello-a-casello: viaggiando ad andatura Codice, la Karl si dimostra silenziosa, con il motore ben isolato dall’abitacolo e senza fruscii aerodinamici. L’unica cosa che si sente in lontananza è il rumore di rotolamento degli pneumatici, che sull’esemplare provato erano da 15”.

CONTROLLO TOTALE Grazie in parte anche all’aiutino di questi ultimi e a un peso di soli 939 kg (occhio al rapporto peso/potenza per i neopatentati...), la Opel Karl esce a testa alta anche,  dall’esame curve. Ispira confidenza immediata, è sempre facile e rimane sincera e prevedibile anche nelle svolte prese allegramente, sotto lo sguardo vigile dei controlli elettronici. Lo sterzo dispone della funzione city, che lo rende particolarmente leggero in manovra, mentre in velocità, pur senza essere sportivo, dà sempre la rassicurante sensazione di avere tutto sotto controllo.

FACTOTUM Con un comportamento così equilibrato e con la sua consistenza, la Opel Karl può eventualmente vestire anche i panni di unica macchina di casa e non solo quelli di piccola da città, di tender di qualcosa di più grande. A legittimare la Karl in questo ruolo di factotum è anche il motore, che si dimostra uno dei tre cilindri più in forma sul mercato. Abbina infatti vibrazioni ridotte e una voce sommessa (che lo fanno quasi sembrare un quattro cilindri) a un’erogazione piena sin dai regimi più bassi. La Karl accetta infatti di viaggiare a 50 km/h anche in quinta, con la lancetta del contagiri attorno ai 1.500 giri, e di riprendere poi senza sussulti o incertezze. La progressione è regolare e, volendo, ci si può spingere fino ai 6.500 giri, anche se guidare così è un atto di crudeltà verso il motore e il proprio portafoglio, dato che si fanno salire sensibilmente i consumi. Meglio cercare di passare in fretta alle marce alte e puntare poi sull’ottima scorrevolezza per fare più strada possibile con un filo di gas.


Pubblicato da Paolo Sardi, 10/08/2015
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