Un'auto adatta a chi cerca spazio, tecnologia e sostanza. La Insignia Country Tourer è una stradista modello con il plus della trazione integrale
CHE MACCHINONE E’ lunga 5 metri la Opel Insignia Country Tourer, addirittura più di una già grande Audi A6 Allroad che invece si ferma a 4 metri e 94 cm. Ha protezioni in plastica su parafanghi e modanature in alluminio su paraurti anteriore e posteriore. E’ anche più alta da terra di 25 mm rispetto a una Insignia wagon standard e beneficia anche della trazione integrale 4x4 by Opel e di un carico di tecnologia di tutto rispetto.
PER CHI BADA ALLA SOSTANZA Tutto questo preambolo per dirvi che l’immagine c’è, la qualità anche ma poi il listino parla di un prezzo che nella versione top di gamma è di 46.000 euro con tanto di diesel da 210 cavalli biturbo sotto al cofano (il più potente in gamma) e cambio automatico a 8 rapporti. Opel non vuole scontrarsi con i mostri sacri premium, ci mancherebbe altro, ma vuole offrire un’alternativa a chi non pretende di avere il blasone sul cofano ma non rinuncia ai contenuti.
TUTTO IN ORDINE A cominciare dallo spazio nel bagagliaio che arriva a 1.665 litri potendo reclinare sedili in modalità 40/20/40. Senza contare le barre sul tetto, di serie, che permettono di trasportare fino a 100 chilogrammi di peso. L’abitacolo fa scena ma non punta su particolari effetti woow. Tutto è dove si vorrebbe trovare, insomma ci si distrae poco, complice il nuovo head up display a colori molto ampio. Buoni e accurati i materiali e i montaggi, tedesca maniera, ci si può lamentare solo di qualche plastica rigida sui pannelli delle porte e sul tunnel. Volendo si può avere la pelle e il riscaldamento per sedili, volante e parabrezza, una manna nei mesi più freddi.
TRE MODALITA' Come il resto della produzione Insignia anche sulla versione corazzata c’è il telaio FlexiRide, rielaborato per ottimizzare la marcia in offroad. Sterzo, sospensioni, risposta dell’acceleratore e del cambio automatico sono stati ritarati e possono variare in automatico o essere settati su 3 differenti modalità: Standard, Sport e Tour.
INTEGRALE INTELLIGENTE Poi c’è la trazione integrale, fresca vincitrice del premio "All-Wheel Drive Car Of The Year 2019" dai lettori di Auto Bild Allrad nella categoria riservata alle vetture con un prezzo fino a 40.000 euro. Una trazione integrale che ripartisce la coppia all’asse posteriore attraverso una frizione molto capatta multifrizione capace di lavorare come un torque vectoring a tutto vantaggio del piacere di guida quando si alza il ritmo.
GLI ADAS Lunga la lista delle tecnologie di bordo. A cominciare dai fari a matrice di led, passando per il cruise control adattivo che va a braccetto con il mantenitore di corsia attivo. C’è la telecamera con visione a 360, la frenata automatica di emergenza oltre al sistema Rear Cross Traffic Alert, solo per citarne alcuni.
L'INFOTAINMENT Il nuovo sistema di infotainment IntelliLink Navi Multimedia Pro 900 con display da 8 pollici (non il più esteso della categoria) funziona bene e ha la compatibilità con Apple Car Play e Android Auto. In più, cosa da non sottovalutare, c’è il sistema Opel On Star che mette a disposizione un operatore in carne e ossa h24 per qualsiasi evenienza, anche quella di trovare un negozio o una pasticceria siciliana aperta di notte a milano.
MOTORI E PREZZI A listino non c’è solo la versione da 210 cavalli ma anche quella con il diesel meno potente da 170 a trazione anteriore attacca a 40.900 euro. Non ci sono benzina o motorizzazioni ibride al momento, peccato. Unico l'allestimento, già molto ricco, ma volendo ci sono diversi optonal interessanti come i sedili elettrici con certificazione AGR (l'ente tedesco che riunisce i medici posturali) a regolazione elettrica o i cerchi in lega con diametro fino a 20 pollici solo per citarne due.
SPINGE FORTE Mi sono messo alla guida delle versione con il 2.0 diesel biturbo da 210 cavalli. Un motore che spinge forte già da poco più di 1.500 giri di strumento. Del resto i numeri sulla carta parlano chiaro: 480 Nm di coppia per uno 0-100 in 8 secondi e una punta massima superiore a 230 orari. Dati niente male considerato il peso superiore a 1.800 kg.
DOPPIA COPPIA Tanta birra viene dal lavoro congiunto di due turbine: la più piccola che si attiva ai bassi regimi, l'altra inizia a girare ai regimi più alti. Nei fasi intermedie lavorano insieme, garantendo una spinta costante e potente.
STRADISTA DI RAZZA Il cambio automatico a 8 rapporti (by General Motors) funziona bene sia in modalità manuale, sia in quella automatica. Non è un fulmine di guerra, predilige la guida più tranquilla ma è sempre molto fluido nel funzionamento. Del resto la grande Insignia Country Tourer è una stradista di razza, buttando giù senza batter ciglio centinaia di chilometri. Senza strappi le partenze da fermo, anche in salita e a pieno carico.
ASSETTO RIGIDO Ho apprezzato l'insonorizzazione dai fruscii aerodinamici, un po' meno quella del motore in fase di accelerazione. Nulla di grave sia chiaro ma il ticchettio del diesel si percepisce un po'. L'Insignia si fa apprezzare fin dai primi metri per il volante leggero, che rende la guida poco faticosa. L'assetto mi è parso tendente al rigido anche selezioando la modalità Tour, quella più comfortevole. Insomma non ho percepito grandi stravolgimenti tra un settaggio e l'altro.
L'ALTERNATIVA Al di la di questo ho apprezzato la Insignia Counrty Tourer sotto diversi aspetti, per il comfort come detto ma anche per lo spazio. Ce n'è in abbondanza per 5 passeggeri e relativi bagagli. Con il plus di avere la trazione integrale e tutta la tecnologia che serve per viaggiare sicuri e tranquilli.