Compatta e interessante nel prezzo, sostanziosa nei contenuti e potente nelle prestazioni. Le finiture sono all'americana, ma basta accendere il motore per riconsiderare tutto sotto una luce diversa. Arriverà in aprile, con un unico motore e un unico allestimento.
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COM'E' La Opel Gt è figlia del villaggio globale: se Astra, prodotta in Europa, va negli Usa con marchio Saturn, la Saturn Sky, costruita negli Usa, arriva in Europa, riveduta e corretta, con il marchio Opel. E riscopre un nome universale ma storico per Opel: GT, ovvero la coupé che alla fine degli Anni 70 spiccava tra le linee bulgare della Kadett per la sua forma a bottiglia di Coca-Cola da Corvette tascabile all'europea, con parafanghi muscolosi, fari scomparsa e coda corta.
CUGINE DIVERSE La Opel GT torna sotto forma di spider, versione europea della Saturn Sky, cugina a sua volta della più sexy Pontiac Solstice. Tra le due cuginette americane è stata scelta la Sky per indossare il marchio Opel, più vicina nelle sue forme taglienti allo stile rigido delle Opel di ultima generazione.
TENSIONE CREATIVALinee tese, quindi, ma senza negarsi muscoli affilati e tonici a definire i parafanghi. Frontale aggressivo, con spoiler pronunciato e traforato da grandi bocche di ventilazione che, ai lati, incorporano i fendinebbia come i brillanti sui canini dei rapper arrivati. Sulla carta d'identità della Opel GT, alla voce Segni Particolari, porta la barra orizzontale cromata che distingue la calandra di tutte le Opel di ultima generazione. Sul cofano, due tagli cromati longitudinali sottolineano il caratterino della ragazza.
STRAPPO ALLA REGOLA Fiancate tese, un poco a cuneo che rispettano la classica ripartizione da sportiva, con sbalzi minimi, muso lungo, abitacolo su misura per due e coda corta. I parafanghi della Opel GT sembra facciano fatica a contenere le ruote e, a partire dai parafanghi anteriori, la fiancata è squarciata da uno strappo che nessuno ha intenzione di far rammendare, una bella bocca di ventilazione che segna il fianco con un taglio potente.
LA SQUADRATURA DEL CERCHIO La coda è importante, il paraurti massello massiccio la fascia completamente e incorpora nella parte bassa due scarichi squadrati come pluviali, e i grandi fari bicolore in stile Astra segnano gli spigoli. Dietro i sedili posteriori due gobbe aerodinamiche completano il quadro della sportiva classica, segnate da una elegante fascia argento che corre da un lato all'altro.
ISTRUZIONI PER L'USOIl bagagliaio si apre controvento, per contenere bagagli o il telo della capote. Il passaggio da chiusa a scoperta della Opel GT è affidato alla manualità e alla lettura del libretto di istruzioni. Si preme il pulsante per l'apertura del bagagliaio sul telecomando o nel cassetto portaoggetti e le due pinnette ai lati del lunotto si sganciano lasciando libero il coperchio di aprirsi. Si ruota il manettone all'interno per sganciare il telo dal parabrezza e si ripiega la capote nel bagagliaio. Per chiudere il coperchio ci si mette in coda e si spinge nel mezzo con forza, unico modo perché il coperchio si agganci da entrambi i lati. Meglio non fare le prove con il cronometro e mettersi in competizione con i moderni sistemi automatici...
PER NATURISTI Per chiudere la capote la procedura avviene al contrario, avendo cura di riagganciare le pinnette sul coperchio dopo aver assicurato il telo al parabrezza, manovra necessaria ogni volta che si desidera accedere al bagagliaio. Un vano largo come una piazza d'armi ma basso e irregolare come un magazzino per cui è impossibile ottenere l'abitabilità. A capote aperta c'è posto giusto per un paio di giubbottie quando il telo copre le testeil bubbone del serbatoio al centro del vano di carico rende lo spazio utilizzabile soltanto con una serie di borse morbide tappabuchi. La capacità dichiarata è 66-157 litri...
FONDO CORSA Se pensate di sfruttare l'abitacolo per caricare le borse per il fine settimana dovete sapere che dietro i sedili non c'è spazio nemmeno per un Cd senza custodia. L'unico vano disponibile, oltre al classico cassetto portaoggetti è una piccola grotta tra i sedili chiusa da un portello, all'altezza delle spalle, pratica giusto per riporre una macchina fotografica (compatta) e la crema solare. L'abitacolo è confortevole, con i sedili sportivi dalle regolazioni di base separati dal grande tunnel centrale e che arrivano presto a toccare con lo schienale il fondo dell'abitacolo, lasciando poco spazio alle gambe più lunghe. Strumenti grandi davanti al pilota, consolle centrale massiccia e nerolaccata, e una fascia color argento a far da base alla leva del cambio per spezzare il nero dell'abitacolo.
TECHNOGYM L'impostazione della Opel GT è da attrezzo sportivo, con poco spazio per bagagli e gambe lunghe e tanto per l'emozione. La scheda tecnica non tradisce le promesse, a partire dall'unico motore disponibile, il 2.0 quattro cilindri turbo da 264 cavalli e 353Nm tra 2500 e 5000 giri, abbinato al cambio manuale a cinque marce. Una dotazione che basta alla Opel Gt per raggiungere i 100km/h partendo da ferma in 5,7 secondi e allungare fino a 229 km/h. Con consumi dichiarati nell'ordine dei 10 km/litro nell'uso misto (e se non si sfrutta troppo a fondo il turbo...).
PIATTO UNICOUna sola scelta, un solo prezzo: 29.900 euro. Unici optional il pacchetto Premium Pack, che per 1250 euro include sedili rivestiti in pelle, stereo boombastic da 225 W con autoradio e caricatore da sei CD, e vernice brilliant o metallizzata doppio strato. A parte è disponibile anche un frangivento e un set di valige su misura. Interessante per una sportiva di razza come la Opel GT.
COME VA Meglio non farsi ingannare dalle dimensioni e dall'aspetto da spiderina. 410 centimetri sono dimensioni da spiderina, è vero, ma la forma squadrata e la sensazione che trasmette la Opel GT sono da spiderona sostanziosa. Se poi ci si siede al volante, la sensazione di sostanza e dimensioni è davvero fuorviante dalla realtà.
BELLA TANTA Anche se lo spazio a disposizione è giusto giusto (il cappellino, dove lo metto? E il cellulare? Perché non scende lo schienale? Ah, non ha più spazio...) la Opel GT è una finta lunga, a cui si aggiungerebbero almeno venti centimetri sulla carta d'identità. La plancia massiccia corrobora la piacevole sensazione di non trovarsi al volante di una spiderina minimal e sembra anche più pesante dei 1331 chilogrammi in ordine di marcia che dichiara la bilancia.
POSA PLASTICA La qualità delle finiture interne non fa pensare tanto alprezzo, interessante, quanto alla sua origine americana, con plastiche da blister dei medicinali simili a quelle che monta la Ford Mustang o altre sportive USA di fascia economica. Plastiche della plancia a parte, comandi e tutto quanto serve alla guida si dimostra all'altezza della qualità Opel.
CUORE D'OROSe, viste la plastiche della plancia i 29.900 euro vi sembrano troppi, basta accendere il motore per rivedere le considerazioni. Il quattro cilindri ha un rombo pieno come quello di un sei cilindri, anche se forse troppo educato per una sportiva no-frills come la Opel GT. Ma la potenza si sente e la sensazione da spiderona ottiene piena conferma.
PERSONALITA' SDOPPIATA Ma il quattro cilindri non ha solo potenza, ha anche una bella turbina. Anche se per la partenzaè necessario non avere troppa fretta nel sollevare il piede dal pedale della frizione, poi la guida è sempre fluida, con la quinta marcia che si lascia usare anche nel traffico e il motore che riprende sempre bene anche da mille giri. Un'auto comoda e agile fino a 3500-4000 giri, pronta però a mettersi con le palettine in posizione di sparo quando si preme a fondo sull'acceleratore. Allora il turbo si comporta da vecchio turbo e non lesina il classico calcione nella schiena.
CARATTERE SOLIDO A dar manforte al turbo ci sono un bel set di freni a disco e un bel telaio rigido, appoggiato su solide gomme taglia 245/45 R18 e una distribuzione dei pesi da manuale, con le ruote messe agli spigoli come gli angoli di una piramide. Le gomme ribassate rendono la guida nervosa e attenta, con lo sterzo che offre la sensibilità necessaria a tenere sotto controllo la situazione. La Opel GT ha un assetto, manco a dirlo, sportivo e rigido, ma anche una giornata in viaggio non stanca per nulla. Meno confortevole la capote che produce un simpatico gorgheggio di fruscii proprio dietro le teste, in direzione delle pinnette.
GUIDA CREATIVA Di serie c'è l'ESP ma per i ragazzi in vena di scherzi c'è la possibilità di disinserire con un tocco il controllo di trazione e, al secondo tocco del pulsante, di far comparire sul visore digitale annegato negli strumenti la scritta Competition Mode che tara l'Esp sulla modalità se-proprio-vedo-che ti-stai-ammazzando-ti-do-una-mano. Dopo il secondo tocco sull'asfalto di strade chiuse al traffico si può dare sfogo al disegno di arabeschi gommati, sfruttando coppia, potenza e la magica trazione posteriore. Enjoy buddy.
GUARDALA DA VICINO