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Prova su strada

Nuovo Mitsubishi Outlander PHEV 2019: prova del SUV plug-in


Avatar di Emanuele Colombo, il 26/11/18

5 anni fa - Nuovo Mitsubishi Outlander PHEV 2019: prova, opinioni, prezzo

Mitsubishi Outlander PHEV 2019: il SUV ibrido plug-in più venduto al mondo si rinnova. Ecco le nostre opinioni dopo la prova

COME CAMBIA Erede del più venduto veicolo ibrido plug-in al mondo, ecco la nuova Mitsubishi Outlander PHEV (sigla di Plug-In Hybrid Electric Vehicle appunto) in edizione 2019. Che cosa cambia? Molto più di quanto non sembri a prima vista. Infatti sotto forme molto simili a quelle della Mitsubishi Outlander PHEV 2018 si cela un motore termico tutto nuovo, che stabilisce nuovi equilibri all'interno del sistema ibrido, a vantaggio di emissioni e consumi ancora più contenuti. Ma andiamo con ordine.

HA PIÙCAVALLI Se gli aggiornamenti a calandra, fari e cerchi si notano poco, è sotto al cofano che si concentrano cambiamenti più radicali. Il vecchio motore a benzina da 2 litri e 121 CV ha lasciato il posto a una nuova unità da 2,4 litri e 135 CV, che per di più funziona a ciclo Atkinson (nella variante Miller, che sfrutta un particolare timing delle valvole invece di un imbiellaggio apposito). Anche la parte elettrica è stata potenziata, con un motore da 95 CV invece di 82 CV installato al posteriore. Invariato il motore elettrico montato sull'asse anteriore.

QUANTO FA A BATTERIE Risultato: la potenza di sistema raggiunge ora i 224 CV: la velocità massima rimane di 170 km/h, ma l'accelerazione da 0 a 100 km/h passa da 10,8 a 10,5 secondi. Aumenta anche la capacità del pacco batterie, che passa da 12 kWh a 13,8 kWh, per un'autonomia in modalità puramente elettrica di 45 chilometri e una velocità massima di 135 km/h a emissioni zero. Rapidi i tempi di ricarica, che vanno da 25 minuti per recuperare l'80 per cento della carica da una presa ad alta potenza, a 5,5 ore per una ricarica completa da una presa a muro a 220 V.

I VANTAGGI PRATICI Tecnica a parte, le caratteristiche di consumi ed emissioni misurate secondo le nuove norme WLTP garantiscono alla nuova Mitsubishi Outlander numerose agevolazioni, tra cui l'ingresso in molte ZTL tra cui l’area C di Milano e le esenzioni del bollo da 3 a 5 anni in varie regioni italiane.

USA POCO IL TERMICO La strategia d'uso dei motori elettrici e di quello a benzina non è cambiata. La scelta di Mitsubishi prevede sempre di impegnare quest'ultimo solo nelle accelerazioni più decise e oltre i 130 km/h, lasciandogli invece il ruolo di range extender nelle altre condizioni. Sono i due motori elettrici a occuparsi, nella maggior parte delle situazioni, di spingere l'auto e di recuperare energia in decelerazione, agendo come generatori per le batterie.

RECUPERO REGOLABILE Quest'azione di rigenerazione, a cui si accompagna un effetto di freno motore, può essere regolata su 5 livelli dall'abitacolo: attraverso due palette poste dietro al volante che, a non saperlo, sembrerebbero proprio quelle di un cambio sequenziale (che la Outlander PHEV non ha).

COME FUNZIONA IL 4X4 Malgrado il look più da monovolume che da SUV, la Mitshubishi Outlander PHEV ha la trazione integrale e un selettore tra i sedili anteriori permette di selezionarne il funzionamento. Oltre alla regolazione automatica, capace di distribuire la potenza secondo le circostanze fino al 100% su un singolo asse, si può scegliere la modalità Snow, che agevola le partenze sulla neve, oppure un'opzione per bloccare la ripartizione della coppia 50:50 tra anteriore e posteriore, imitando il blocco di un eventuale differenziale centrale.

LO SPAZIO A BORDO Perché dico “imita”? Perché al posteriore agisce solo il motore elettrico e non c'è un albero di trasmissione a portare la potenza da una parte all'altra dell'auto: a tutto vantaggio dell'abitabilità. Non a caso l'abitacolo è davvero spazioso e adatto ad accogliere senza problemi 5 passeggeri: in linea con quanto ci si aspetta da un crossover lungo 4,69 metri, largo 1,80 metri e alto 1,71 metri, del resto. Segnaliamo solo che i ganci delle cinture di sicurezza posteriori rendono un po'stretta la seduta del quinto passeggero.

BAGAGLIAIO MODULARE Meno entusiasmante è il bagagliaio il cui volume è parzialmente ridotto dalla presenza del motore elettrico posteriore. La capacità, comunque, rimane generosa e va da 453 litri a 1.584 litri. Interessante la possibilità di reclinare gli schienali posteriori per ottenere un piano di carico perfettamente livellato. Va detto però che prima dell'operazione bisogna ribaltare in avanti i piani di seduta del divanetto e rimettere questi ultimi al loro posto è un'operazione che richiede entrambe le mani. Ci sono sistemi più moderni, per capirci.

GLI INTERNI Non è modernissimo neppure il design della plancia, che ha coperture poco raffinate per le prese USB. Si riscatta però per una costruzione curata e materiali di qualità morbidi e gradevoli al tatto. Particolarmente nella parte anteriore dell'abitacolo, dove anche i pannelli porta sono rivestiti di materiale soft-touch, mentre posteriormente alcune plastiche (peraltro di qualità) sono lasciate in vista. I sedili in pelle, introdotti apposta per fare breccia sul mercato italiano, fanno poi la loro parte per elevare il tono dell'ambiente, negli allestimenti più ricchi.

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DOTAZIONI E PREZZI Fin dal livello base, comunque, sono di serie il cruise control, il climatizzatore e un sistema di infotainment con schermo touch da 7”. Il navigatore GPS non è previsto tra gli optional, su nessun allestimento, ma il display di serie consente di sopperire alla navigazione con le app della maggior parte degli smartphone, visto che è compatibile con Android Auto e Apple Carplay. Altre dotazioni ormai irrinunciabili su auto di questo livello, come la telecamera di manovra a 360° o il mantenimento di corsia, sono disponibili su allestimenti più ricercati. I prezzi vanno da 49.900 euro a 55.400 euro. Molto interessante la campagna di lancio che prevede un anticipo di 24.000 euro e zero rate per i successivi 24 mesi, al termine dei quali si può decidere se finanziare il riscatto o restituire l'auto: nel frattempo l'assicurazione contro furto incendio e Kasko Collision è inclusa nel prezzo.

ABITACOLO ARIOSO A bordo l'atmosfera è ariosa, per via dell'abitacolo spazioso e delle ampie vetrature che rendono l'ambiente luminoso nonostante gli interni scuri dell'auto in prova. La posizione di guida è ampia, come ci si aspetta da un SUV, e i sedili poco profilati danno un senso di libertà.

POCO FATICOSA La selleria della nostra Outlander è quella in pelle del modello top, con la seduta in alcantara che contribuisce a trattenere il corpo in curva. Lo sterzo è leggero e diretto quanto basta per rendere la guida rilassata e l'auto ben manovrabile nonostante la stazza.

GUIDA FLUIDA La strategia di funzionamento del sistema ibrido e l'assenza di un vero e proprio cambio fanno sì che la risposta all'acceleratore sia una via di mezzo tra quella di un'auto puramente elettrica e un'ibrida in stile Toyota, con una buona prontezza e un effetto slittamento limitato: qui è raro sentire il motore che sale di giri in modo sproporzionato alla reale accelerazione del veicolo.

BRILLANTE ON DEMAND Un tasto collocato in mezzo ai sedili permettedi attivare una modalità sport che rende più reattivo il pedale dell'acceleratore: sfrutta più a fondo la batteria e quindi non è vantaggioso per i consumi, ma l'auto diventa decisamente più scattante e il piacere di guida ne guadagna non poco.

SOPRATTUTTO COMODA Va detto che la Outlander 2019 non è e non vole essere un'auto sportiva, ma privilegia il comfort in ogni condizione. Infatti, nonostante i 224 CV di potenza massima, fornisce sempre un'accelerazione vellutata. Senza tuttavia farsi mancare uno 0-100 in 10,5" e 170 km/h di velocità massima, nonostante i 1.880 kg in ordine di marcia. Coerentemente, la guida non è mai appuntita, ma favorisce traiettorie rotonde e ben raccordate.

I CONSUMI? DIPENDE I consumi nel mondo reale sono difficili da valutare, perché variano tantissimo secondo quanto si riesce a sfruttare la ricarica plug-in della batteria. Qualora si disponga delle necessarie prese di ricarica, il casa-ufficio potrebbe diventare quasi gratis, grazie all'autonomia di una quarantina di chilometri percorribili in modalità completamente elettrica (secondo il percorso e lo stile di guida).

L'INCOGNITA AUTOSTRADA Nelle lunghe tratte autostradali, terminata la carica, i consumi salgono progressivamente, ma il percorso previsto alla presentazione è stato troppo breve per individuare il punto di equilibrio ai 130 km/h permessi dal codice. Esperienze pregresse, tuttavia ci dicono che il sistema ibrido gioca la sua partita anche in quelle condizioni.

LA STRATEGIA DELL'IBRIDO Il motore termico fornisce infatti la massima efficienza a un punto di funzionamento leggermente superiore a quello dealle andature consentite. Così l'auto, autonomamente, lo mantiene al regime di massima efficienza e da un lato alimenta i motori elettrici per mantenere la velocità richiesta, dall'altro sfrutta il surplus per ricaricare la batteria.

4X4 SI, FUORISTRADA NO Viste le forme da SUV abbiamo colto l'occasione per mettere alla prova anche il 4x4 su uno scollinamento ripido in fuoristrada, dove abbiamo provato una partenza con l'auto in twist, ossia con una delle ruote sollevata da terra. In questa situazione l'auto non è stata in grado di procedere nonostante avessimo attivato l'equipartizione della coppia tra anteriore e posteriore. Anche qui, però, va notato che la nuova Mitsubishi Outlander PHEV 2019 non si propone come un fuoristrada, ma un'auto spaziosa e comoda destinata all'uso stradale.

TUTTA SICUREZZA La trazione integrale, insomma, non è qui un'arma per affrontare terreni molto accidentati, ma piuttosto a favorire la guida nelle situazioni a bassa aderenza: migliorando la direzionalità tramite il torque vectoring attuato dal Super All Wheel Control (S-AWC) e per superare salite asfaltate, rese scivolose dalle condizioni meteorologiche. Chiarito che cosa vuole e cosa non vuole essere, l'Outlander si conferma un veicolo ben studiato, dalla grande versatilità e con pochissimi concorrenti. Esclusivo, certo, per il costo intrinseco ancora elevato della tecnologia PHEV.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 26/11/2018
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