Sarebbe stata una bella sorpresa trovare il nuovo 1.3 TCe ma Duster GPL 2018 riconferma il 1.6 benzina del modello precedente
GPL MON AMOUR C'è poco da fare. Se vuoi risparmiare davvero, oggi la scelta milgiore è il GPL, non c'è ibrida o elettrica che tanga. Tutto ciò Dacia lo sa bene così, a circa un anno di distanza dal debutto di Duster seconda serie, arriva in concessionaria l'attesissima versione GPL pronta a far impennare nuovamente le vendite dello sport utility low cost per eccellenza.
PER 500 EURO IN PIU’ Partiamo subito dal listino: 13.350 Euro sul livello Essential e per ogni allestimento seguente (Comfort e Prestige) il prezzo del motore GPL è di soli 500 Euro in più rispetto alla variante a benzina.
NON E’ TURBO Altro dato importante: esattamente come per la prima serie anche il nuovo Dacia Duster GPL adotta il 4 cilindri 1.6 benzina aspirato, e non il nuovissimo 1.3 TCe turbo, peccato! Scelta conservativa, insomma, ma non per questo destinata a non bissare i numeri della versione precedente.
BY LANDI RENZO Sulla carta ci sono 115 cavalli per 156 Nm di coppia. Caratterizzato dall'iniezione indiretta di carburante al posto della più moderna iniezione diretta, il 1.6 SCe S&S omologato è ora omologato Euro 6d-temp. Fornitore dell'impianto è l'emiliana Landi Renzo, proprio come per Duster GPL prima maniera. Montate direttamente in fabbrica, anche le bombole conservano la medesima capacità. Ma andiamo con ordine.
COME LA RICONOSCO Distinguere la nuova Duster GPL dalla versione a benzina è pressoché impossibile. Nessuna targhetta o scritta di sorta tradisce il motore a doppia alimentazione. Tutto rimane invariato, comprese le misure, furbe. Con i suoi 4,34 metri da paraurti a paraurti prenderle le misure, in movimento come in parcheggio, è relativamente semplice. Con o senza l'aiuto della telecamera, che permette di selezionare dallo schermo la visuale preferita: frontale, laterale o posteriore, a seconda della manovra in corso. Insomma la Duster GPL, come la varianti a benzina o diesel, continua a essere un'auto spaziosa senza essere ingombrante.
STESSA CAPIENZA Se vi state domandando se con l’utilizzo della bombola sia diminuita la capienza del bagagliaio, la risposta è no. Da 478 litri a 1.623 litri con i sedili posteriori ripiegati. Anche l’abitabilità non cambia: dentro ci si può accomodare, in cinque con tre persone sistemate sul divanetto, senza problemi.
QUI AUTONOMIA Il serbatoio di GPL, posizionato sotto il pianale e ha una capienza di 33,6 litri grazie ai quali è possibile percorrere ben 436 km. Sommati agli ulteriori 50 litri di benzina si arriva a 1.269 km di autonomia complessiva.
QUI PREZZI Come detto, alla cassa del concessionario il surplus rispetto a Dacia Duster a benzina consista di 500 euro. A seconda del livello di equipaggiamento, nuova Duster GPL costa dunque dai 13.350 euro della versione Essential (pacchetto che alla entry level Access aggiunge barre al tetto nere, fendinebbia, radio Dacia Plug&Play) ai 16.050 euro della Prestige (clima automatico, cerchi da 17 pollici, retrocamera, Blind Sport Warning), passando per i 15.050 euro della configurazione Comfort (clima manuale, cruise control, Media Nav Evolution, sensori di parcheggio posteriore, scarichi cromati, volante regolabile in altezza e in profondità). Non esiste invece una Duster GPL a trazione integrale: solo 4x2.
QUALE SCEGLIERE? In edizione Essential, Duster GPL è a nostro avviso sin troppo spartana, spogliata persino del computer di bordo. Vale la pena scucire almeno 1.700 euro in più, puntare sulla Comfort e assicurarsi un grado di comodità di viaggio da sport utility in piena regola (navigatore, connessione Bluetooth, presa Usb e volante in pelle). La Prestige (altri 1.000 euro) per chi infine non rinuncia a un tocco di stile: tra gli altri accessori, anche interni specifici con finiture in Tep, vetri posteriori e lunotto oscurati, protezioni sottoscocca, retrovisori e barre al tetto in Dark Metal. Per comodità, ecco il link al configuratore Dacia.
LISCIA COME L'OLIO Su strada la nuova Dacia Duster GPL va un gran bene anche se, va detto, la ripresa non è di quelle che incollano al sedile. Il 1.6 SCe, però, spinge dignitoso sia quando gli iniettori spruzzano benzina, sia quando nella camera di scoppio brucia la classica miscela di propano e butano. Nonostante lo "switch" comporti una lieve perdita di potenza (da 115 a 109 cv), al piede e all'orecchio la differenza è pressoché impercettibile. Neppure cambiando l'alimentazione in una progressione da basso regime mi accorgo di nulla: niente flessioni o sussulti, la Duster fila via liscia come l'olio.
IN AUTOSTRADA In autostrada, però, è meglio non attivare la modalità di guida ECO (per farlo c'è un pulsantino alla base della plancia, vicino al cambio), che rende i sorpassi lenti oltre i 110 km/h. Quando si spreme l'acceleratore alle basse velocità, va detto, il motore è un appena più rumoroso e ruvido di un normale quattro cilindri a benzina, ma in autostrada il comfort acustico è comunque buono nonostante l'assenza di una sesta marcia.
IN CITTA' In città, invece, apprezzo lo sterzo leggero alle basse velocità che diventa più consistente al crescere delle andature. Il dispositivo Start & Stop, poi, non entra mai in funzione a sproposito perché basta tenere il piede appoggiato sul pedale della frizione per impedire lo spegnimento del motore. Il riavvio automatico è rapido e privo di scuotimenti.
QUI CONSUMI Il consumo dichiarato dalla Casa per la Duster GPL con il nuovo motore è di 6 litri per 100 chilometri se alimentato a benzina e di 7,7 litri per 100 chilometri nel funzionamento a GPL: un dato difficile da verificare perché, curiosamente, il computer di bordo non calcola i consumi nemmeno nella marcia a benzina. Ad ogni modo mi riservo di completare la prova consumi in modo più dettagliato più avanti in un test più lungo e veritiero.