Sparisce il double chevron, arriva il nuovo cambio automatico. Per la Nuova DS 5 col restyling si apre un secondo capitolo di storia
ISSA LA BANDIERA Quand’era una Citroën, aveva uno sguardo meno sofisticato e un primo prezzo più basso (esordì a 29.300 euro, ora attacca a 30.900). La Nuova DS 5, primo modello a impuntarsi sulla calandra il marchio DS, adesso se la tira un po’. E con un frontale più pulito e ricercato, una mascherina dalla forma esagonale e fari con luci led e xeno punta a insidiare le solite note tedesche che dominano il segmento delle berline premium.
SETTE POLLICI L’avanzata è appena cominciata e nel nome, “Nuova DS 5”, si legge la prima mossa: staccare col passato. Fa effetto non vedere più il double chevron, ma per il resto i tratti somatici della DS 5, comprese le due fossette sul muso e le chrome blades, restano sostanzialmente tali e quali a prima. Un po’ meno gli interni, dove l’innesto dello schermo touch da 7 pollici cancella con un colpo di spugna ben 12 pulsanti dalla plancia, integrando i comandi nel software. Fuori e dentro aumenta la qualità percepita, anche nei dettagli, come le serigrafie laser. L’originalità, poi, alla DS 5 mai mancata, e i sedili (di tre diversi tipi di pelle: pieno fiore, Nappa, semi anilina) con lavorazione a cinturino d’orologio, tanto per fare un esempio, sono lì a ribadirlo.
DOVE L’HO MESSA? La Nuova DS 5 è anche un po’ più tecnologica. Il sistema multimediale ha la tecnologia Mirror Screen e, grazie a questo, si appropria di alcuni contenuti e app del vostro smartphone, si connette a internet tramite hotspot wifi e offre inediti servizi di assistenza, per seguire la manutenzione, localizzare il veicolo in caso di prestito o in caso di furto. Da settembre ci sarà poi MyDS, un’app per fare interagire meglio la DS col telefonino (se compatibile), che ha varie funzioni. Una di queste aiuta a localizzare la DS se vi siete scordati il posteggio.
L’AUTOMATICO Passando all’hardware, le novità principali interessano le sospensioni, ammorbidite da ammortizzatori dall’escursione allungata, e la trasmissione. Nuova DS 5 abbraccia anche il nuovo cambio automatico EAT6, per ora disponibile solo con il motore Blue HDi 180 (4,4 l/100 km)- ma entro fine anno sarà esteso anche al benzina THP 165 - mentre la variante Hybrid 4x4 da 200 cv (3,5 l/100 km) mantiene il manuale pilotato (ETG6). Completano la gamma motori (tutti Euro 6) il diesel d’accesso Blue HDi 120 e quello intermedio da 150 cv, entrambe abbinati al cambio manuale a 6 marce. Prima dello scoccare del 2016 si aggiungerà al listino anche il THP da 210 cv.
EDIZIONE SPECIALE I prezzi della Nuova DS 5 oscillano tra i 30.900 euro della DS 5 Blue HDi 120 in allestimento Chic e i quasi 47.000 euro della ibrida diesel nella variante più accessoriata, con in mezzo quattro versioni Business (tutte a gasolio o ibride) dedicate alle flotte. Il top, però, è la Nuova DS 5 1955, la serie limitata che celebra i 60 anni della DS19 con carrozzeria blu Zaffiro metallizzato (o Grigio Shark metallizzato ed il Bianco Perla perlato), cerchi in lega con i coprimozzi gold Mat e logo DS dello stesso colore sul cofano, calotte specchi nere con trama DS incisa a laser, sticker dorati ‘DS 60 1955' su porte anteriori e portellone. Anche gli interni, infine, sono personalizzati in più punti con il logo ‘DS 60 1955' o badge dedicati. La Nuova DS 5 1955 costa 41.750 euro col diesel da 180 cv e arriva a 47.250 in versione Hybrid 4x4.
TELECAMERA AMICA Ci sali su: il cofano è alto, la seduta abbastanza bassa e il lunotto striminzito. Per vederci chiaro servirebbe un occhio in più ma può bastare la tecnologia: la Nuova DS 5 ha regolazioni (elettriche) a puntino che vanno incontro ai più sportivi ma aiutano anche i più insicuri a prendere le misure alla strada. Nelle retro, chiedere aiuto alla telecamera non è peccato. E’ un modo furbo per evitare frequentazioni assidue con il carrozziere.
C’E’ DISPLAY E DISPLAY Attorno a chi guida l’effetto navicella spaziale continua, con i comandi un po’ su (c’è una piccola consolle aggrappata al tetto) e un po’ giù, una delle tante particolarità della DS5. Il nuovo touch da 7’’, però, catalizza la l’attenzione e semplifica la gestione dei comandi, spartendosi gli sguardi con l’head up display, dove in trasparenza scorrono i dati del computer di bordo. Se decidete di farne a meno, basta toccare uno dei tasti al tetto per riannegarlo nei meandri della plancia.
EAT6… OK Sulla Nuova DS 5 la qualità del salotto si tocca con mano ogni centimetro, mentre l’accoglienza del divanetto privilegia le ginocchia rispetto alle teste. In generale è un bel viaggiare, anche perché l’abitacolo e ben isolato dai rumori e il lavoro fatto sugli ammortizzatori cancella ogni sorta di vibrazione e quelle risposte un po’ secche tipiche della precedente versione, quando si attraversa una strada che non è un biliardo. I lunghi viaggi sono il suo pane (anche il bagagliaio, malgrado una soglia di carico alta, non scarseggia: 468 litri), per il comfort di marcia e per le caratteristiche del motore di punta. Gran passista, il duemila da 180 cv e 400 Nm risponde con piglio nel traffico ma quando si tratta di allungare lo fa per gradi, con una spinta meno piena e possente di quanto la cavalleria induca a pensare. Promosso, invece, l’abbinamento con il nuovo cambio automatico, morbido nei passaggi di marcia e intelligente nell’adeguare il rapporto all’andatura. Se il benchmark sono le tedesche premium, però, all’EAT6 manca ancora un pizzico di rapidità per rispondere a tono ai migliori automatici.
L’IBRIDA DIESEL Il passo in avanti però è notevole, e basta passare alla Hybrid 4x4 – che monta ancora il manuale pilotato, più macchinoso – per sentire tutta la differenza. Tuttavia, la DS 5 ibrida con le sue quattro modalità di guida (Auto, Sport, ZEV e 4WD) resta un jolly da non sottovalutare. Si guida con piacere nel settaggio più sportivo - dove l’elettrico dà il massimo per potenziare le prestazioni del termico fornendo un boost - sebbene il quintale e rotti in più rispetto alla DS 5 tradizionale tra le curve si faccia sentire. Col 4x4, invece, le strade sporcate da nevischio e ciottoli non fanno paura (a patto di avere le gomme giuste) e la direzionalità aumenta grazie alla spinta dell’elettrico sul retrotreno, per una trazione integrale senza collegamento meccanico tra ruote anteriori e posteriori. In modalità ZEV si arriva infine a percorrere 4 km con la sola batteria dell’elettrico (che si ricarica in rilascio), casomai servisse attraversare un viottolo in incognito, ma tanta versatilità si paga. La Nuova DS 5 ibrida costa 5.500 euro in più della variante a gasolio più potente.