La Citroen C3 si rifà il look in toto e si dà al social. Ora è più sbarazzina, anche alla guida
ALLA RADICE Con la nuova C3, Citroen torna a fare la Citroen. A proporre, cioè, un'auto a suo modo innovativa, come in passato ha fatto con la 2CV e la Traction Avant, tanto per fare due esempi. La nuova Citroen C3 2016 è la prima auto dalla quale sarà possibile scattare foto per condividerle con lo smartphone, oppure registrare dei mini video (anche in caso di incidente) grazie alla ConnectedCam, una fotocamera connessa e integrata all'auto. A parte questo, la terza generazione della compatta francese cambia radicalmente. Uscendo dal coro per un mix tra stile, personalizzazioni ed equipaggiamenti che dice qualcosa di nuovo senza sfociare nel bizzarro. E senza l'ossessione di essere premium, orgogliosamente pop.
COM'E' L'avevamo incontrata già alla presentazione di Parigi qualche mese fa. Rapido compendio. Il look mescola personalizzazioni da Mini (tetto a contrasto, calotte specchi colorate) con tratti da crossover (i passaruota bordati in plastica, eventualmente cerchi da 17'') e con gli stilemi tipici della Cactus, come gli airbump – sulla nuova Citroen C3 più sottili e discreti, offerti già dall'allestimento intermedio – e il motivo del rettangolino stondato, che riecheggia in tutta la fanaleria. Costruita su una versione rivisitata del pianale FP1, la C3 2016 è più larga (175 cm) e più bassa (147 cm) della C3 che conoscevamo, il che fa una bella differenza quando la vedi su strada.
MINIMALISMO SOFT Combinate nove differenti tinte di carrozzeria, due di airbump e tre di tetto e avrete oltre cento C3 diverse, con l'aiuto di quattro differenti ambienti interni (si spazia dal giovanilista al casual chic). Anche dentro è molto Cactus, la nuova C3. Vedi la plancia dal design minimalista, le maniglie a impugnatura di valigia, il motivo dei quadrilateri stondati che ritorna sulle bocchette e sui pannelli porta, i sedili asciutti e snelli della Cactus, che però danno l'impressione di essere più comodi e muscolosi. Rispetto alla Cactus, il minimalismo degli interni è più soft. Qui niente vetri a compasso: i finestrini salgono e scendono. Tutti e quattro. I comandi del clima, invece, anche sulla C3 sono solo digitali. Si trovano nello schermo touch dell'infotainment, montato stavolta nel basso plancia. E proprio comodi non sono.
QUANTO CARICA? Metro alla mano abbiamo adesso una C3 anche più lunga (399 cm) e ben più generosa di passo (254 cm). Eppure, il bagagliaio pareggia quello della vecchia (300 litri) – ma batte concorrenti come Mini 5p, Fiesta e Polo – e in seconda fila testa e ginocchia dei passeggeri si accomodano senza problemi, ma anche senza avanzare troppo spazio.
DITE CHEESE Ditelo: morite dalla voglia di sapere come funziona la fotocamera social. E allora veniamo al sodo. Bisogna innanzitutto scaricare l'app dedicata, quindi connettere il proprio smartphone alla fotocamera via wifi. La ConnectedCam è installata dietro lo specchietto retrovisore e punta verso la strada. Un gregge di pecore attraversa la strada? Dite cheese. Per scattare, il pulsante è anch'esso sullo specchietto: si riesce a schiacciarlo senza distrarsi dalla guida e va premuto più a lungo se si vuole registrare un video (max 20 secondi). Attraverso le impostazioni dell'app, poi, si decide preventivamente se condividere lo scatto sui social in automatico o manualmente. In ogni caso, la ConnectedCam ha una memoria da 16 giga sulla quale registra di continuo, e dopo due ore sovrascrive. Se capita un incidente, rilevato dagli imput di un accelerometro, la camera memorizza automaticamente i 30 secondi prima e il minuto successivo all'impatto. In sede di eventuale contestazione il registrato può anche essere esibito come prova. Ma niente sconti sull'assicurazione, per ora, per avere installata questa telecamera onboard.
QUALE SCELGO? Tornando alle basi, ci sono tre allestimenti (Live, Feel e Shine) e cinque motorizzazioni tra le quali scegliere. Una C3 base ha di serie Airbag frontali, laterali e a tendina, avviso di superamento della corsia, regolatore e limitatore di velocità ma non la frenata automatica (nemmeno negli allestimenti superiori). Quest'ultima, in versione più evoluta rispetto all'Active City Brake della C1 – che funziona solo sotto i 30 km/h – verrà introdotta entro la metà del 2017. In Italia, gli airbump entrano di serie nell'allestimento Feel insieme a fendinebbia e copricerchi da 16'', mentre la ConnectedCam – che normalmente pagheremmo a parte – è di serie su una C3 Shine (minimo 15.500 euro) insieme alla retrocamera.
SOTTO IL COFANO I motori sono tutti straconosciuti, a partire dai benzina PureTech 1.2 aspirato da 62 cv e 82 cv, turbo da 110 cv (anche con cambio automatico EAT6). A gasolio c'è il 1.6 BlueHDi da 75 o 100 cv (solo manuale a 5 rapporti) Solo a gennaio arriverà al C3 Bifuel benzina/gpl. Le versioni diesel e benzina con cavallerie a tre cifre hanno i freni a disco anche al posteriore.
IL PREZZO E' GIUSTO La nuova C3 ha l'appeal di una compatta modaiola, eppure non esagera col prezzo. Si parte da 12.250 euro per arrivare a 18.500, a seconda del motore e dell'equipaggiamento. Una via di mezzo come la C3 Feel benzina da 82 cv costa 14.250 euro, mentre le diesel attaccano a 16.250 euro. Tutte, le troveremo in concessionaria a partire dal 10 novembre.
JOIE DE VIVRE Salito a bordo mi sembra fare un salto indietro nel tempo. Sarà l'atmosfera da cameretta, ma sulla nuova C3 è facile sentirsi a casa e, allo stesso tempo, non prendersi troppo sul serio. Che vi piaccia o meno scattare foto e condividerle sui social – operazione da completare obbligatoriamente con il proprio smartphone e una volta disconnessi dalla ConncetedCam. Preferibilmente da fermi.
PRENDITELA MORBIDA Attorno al posto guida le plastiche sono quasi tutte dure, ma hanno un aspetto solido e curato: non c'è nulla che sconfini nel cheap. La C3, poi, è un'auto votata al comfort e alla spensieratezza anche nella guida. E' tendenzialmente morbida nelle reazioni e ha un molleggio soffice, che ben digerisce le strade butterate. Allo stesso tempo la C3 non si stizzisce se prendo forte un dosso o una buca.
C'E' FEELING Non è nemmeno granché rumorosa. Avvicinandosi a velocità autostradali, nell'abitacolo filtra qualche fruscio aerodinamico mentre è ben isolato il rumore di rotolamento delle ruote. Quando la strada si attorciglia, l'assetto infonde una certa fiducia. Ti aspetteresti un comportamento più ciondolone, e invece la C3 si rivela piuttosto neutra e saldamente piantata a terra anche quando si spinge un po'. Certo, mettendola alla frusta un filo di rollio di tanto in tanto affiora, ma siamo al minimo sindacale. Comunque meno di quel che ti aspetti da un'auto di questa categoria.
AGILE Sulla nuova C3 è svanito il maxi-parabrezza di un tempo, tuttavia la visibilità non manca in ogni direzione. E fa il paio con un diametro di sterzo contenuto: 10,7 metri. In manovra, lo sterzo (elettroassistito) è molto leggero e collaborativo. Il carico cresce poi con l'aumentare della velocità e trasmette una certa sensazione di progressività e precisione. Se la taratura non vi aggrada, però, sappiate che non c'è verso di modificarla.
IL MIO PREFERITO Quale motore scegliere sulla nuova C3? Per me, il tre cilindri 1.2 Puretech da 110 cv. Perché il turbo entra in gioco con poco ritardo, perché spinge bene anche in basso e per essere un piccolo benzina ha una discreta riserva di coppia: 205 Nm a 1.500 giri. Per farla breve, è il più brillante del mazzo. Il suo vibrato si sente, soprattutto ai bassi, ma questo motore diverte senza presentare un conto eccessivamente salato. 4,6 litri/100 km il dichiarato, 6,8 è invece il dato rilevato T&E, una ONG che misura i consumo nell'uso reale effettuando test su strade pubbliche, in un chilometraggio misto e viaggiando a pieno carico. Di serie, questo turbobenzina si abbina a un cambio manuale a 5 marce (ma perché non a sei?). Con l'automatico si viaggia in souplesse e un relax soprattutto in città, mentre i passaggi di marcia si fanno meno fluidi forzando il passo. Per rendere l'EAT6 più solerte basta metterlo in Sport.
ABBASSA IL GOMITO Chi fa un uso dell'auto prettamente cittadino può anche accontentarsi della versione aspirata del 1.2, il Puretech da 82 cavalli, che ha una piacevole vivacità di fondo. Senza il convertitore di coppia (si può abbinare solo al cambio a cinque marce) si abbassa anche il livello delle vibrazioni. Ama stare su di giri, ciò nonostante nella guida di tutti i giorni è possibile gravitare intorno ai 6 litri per 100 km. Ma se il vostro cruccio è invece consumare il meno possibile e fate più dei canonici 10.000 km annui, allora è meglio puntare sul 1.6 turbodiesel BlueHDi da 100 cv. Lo stesso motore c'è anche da 75 cv, ma è meno piacevole e dichiara consumi analoghi.