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L'Audi TT Coupé 2015 si dimostra una sportiva versatile e godibile tutti i giorni, specie nella versione TDI. I prezzi partono da 40.990 euro e le prime consegne sono in programma a novembre. Guarda il video
EVOLUZIONE DELLA SPECIE Sarà anche vero che chi nasce tondo non può morire quadrato ma, nel corso della vita, qualche spigolo può vederlo spuntare lo stesso. Il gioco di parole si presta bene a descrivere la metamorfosi subita nel tempo dalla Audi TT, che, con la sua terza generazione, diventa più appuntita e tagliente rispetto alle sue antenate, specialmente rispetto alla prima TT, quella del 1998.
FACCIA A FACCIA Spigoli a parte, i commenti arrivati nei mesi scorsi dimostrano come il look della nuova Audi TT 2015 sia di quelli che dividono. Molti lo apprezzano ma non manca chi rimprovera ai designer di aver osato poco, di aver scelto linee troppo conservatrici. Ora, dopo aver rivisto per bene la carrozzeria dal vivo sotto la luce del sole durante il Gran Premio Nuvolari, corso nello scorso weekend, credo che con il tempo alcuni degli scettici si ricrederanno. Le forme ricordano quelle delle edizioni passate, non ci piove, ma sacrificare l’identità di un modello che piace sarebbe stato un azzardo. Chiaramente i giudizi estetici sono soggettivi e sindacabili ma - guardando bene gli incroci delle linee e i giochi di luci – si può scoprire una ricercatezza che a prima vista difficilmente si nota.
TABULA RASA Non serve invece essere grandi fisionomisti per capire come l’abitacolo scelga soluzioni più di rottura. La plancia appare infatti acqua e sapone ma tecnologica al tempo stesso, senza alcuno schermo piazzato in mezzo, sopra la consolle centrale, come vuole la moda attuale. Qui ci si spinge oltre: il minimalismo è merito soprattutto dell’Audi Virtual Cockpit, che consiste in uno schermo da 12,3 pollici messo al posto della classica strumentazione e che può mostrare diverse videate, come per esempio tachimetro e contagiri classici, contagiri grande al centro o entrambi gli indicatori messi in piccolo, in basso, con le mappe del navigatore a occupare quasi tutta le scena. Per gestire il tutto si possono usare i tasti del volante multifunzionale oppure il manopolone del sistema MMI, che si trova sul tunnel centrale. La soluzione all’inizio spiazza un po’ ma prendere mano è questione di poco, imparando a ragionare come si farebbe con uno smartphone. E i comandi della climatizzazione? Sembrano scomparsi ma sono mimetizzati nei nottolini al centro delle bocchette dell’aria, una scelta elegante e piuttosto pratica.
COMPRO UNA VOCALE? Lontano dalla vista, sono sei lettere a raccontare molto della Audi TT 2015: ASF e MQB e non si tratta chiaramente del codice fiscale del capo progetto. ASF sta infatti per Audi Space Frame, la particolare tecnologia sviluppata negli anni a Ingolstadt per realizzare scocche in cui l’acciaio e l’alluminio convivono facendo gioco di squadra. Per assicurare una maggior resistenza agli urti, l’acciaio è ben presente nella zona anteriore, mentre per il resto aumenta l’impiego dell’alluminio, a tutto vantaggio della leggerezza. La seconda sigla, MQB, è il nome in codice del pianale modulare che fa da denominatore comune alla recente produzione del Gruppo Volkswagen e che dà una mano alla TT 2015 a perdere un po’ di peso rispetto al modello attuale. La TT 2.0 TFSI, giusto per dirne una, pesa ora 1.230 kg, 50 meno di prima e comunque un valore ottimo per una coupé 2+2 lunga 418 cm.
LA FAMIGLIA SI ALLARGA A proposito di motori e versioni, la nuova Audi TT 2015 arriverà sul mercato italiano a novembrema può già essere ordinata con due meccaniche. L’appena citato due litri turbo benzina TFSI da 230 cv può essere abbinato alla trazione anteriore (41.190 euro) o a quella integralequattro, che arriva a braccetto del cambio a doppia frizione S tronic (46.190 euro), mentre il turbodiesel 2.0 TDI ultra da 184 cv fa per ora coppia fissa con la trazione anteriore e il cambio manuale a sei marce (40.990 euro). Più avanti, a febbraio, arriverà invece su strada la TTS 2.0 TFSI da ben 310 cv, che le consentiranno uno scatto da 0 a 100 in 4,6 secondi..
GIU’ PIATTO In allegato si può trovare il listino, in cui sono anche spiegati in dettaglio gli interessanti pacchetti di optional che si possono acquistare per personalizzare la TT (S line, Design e Tech). La dotazione di base è comunque già buona, con di serie – tra le altre cose - cerchi in lega da 17 pollici (con quelli a richiesta si può arrivare a 20), fari allo xeno con luci diurne a led (i fari full led si pagano a parte) e volante multifunzione sportivo che parte bassa della corona appiattita.
STRADA FACENDO Una vera full immersion: è così che posso definire la mia prova della Audi TT Coupé 2015. Saltando da una 2.0 TFSI quattro S tronic a una 2.0 TDI ultra, ho infatti percorso 1.073 km nel giro di 48 ore, senza fare nemmeno un metro di autostrada e facendo un po’ da apripista e un po’ da infiltrato nel gruppone dei concorrenti della ventottesima edizione Gran Premio Nuvolari. E, nonostante gli esemplari disponibili fossero equipaggiati con un kit S line – dotati cioè di assetto e sedili sportivi - oltre che di cerchi da 19 pollici, la prima cosa che mi sento di dire è che l’Audi TT 2015 resta una sportiva godibilissima, che non ha trasformato gli Appennini in un Calvario. Francamente mi sarebbe piaciuto poter provare anche la configurazione base per capire quale sia il miglior compromesso in termini di tenuta/comfort a livello di cerchi e assetto ma sarà per la prossima volta…
BRAVI, BAMBINI! Per iniziare bene, il posto di guida ha regolazioni chilometriche e può accontentare chiunque, anche chi ama sedere rasoterra, lasciando i comandi sempre a portata di mano. I sedili sono ben conformati: trattengono bene in curva e non provocano indolenzimenti, nemmeno dopo ore e ore a bordo. Dietro, invece, la sistemazione è piuttosto precaria: con il tetto che spiove e i centimetri per le ginocchia che scarseggiano, la stessa Audi consiglia di fare accomodare nelle retrovie giusto due ragazzini, con un’altezza massima di 145 cm e – aggiungo io - buono spirito di sopportazione. Meglio vedere la zona posteriore come una possibile estensione del bagagliaio, che può così passare da 305 a 712 litri.
VENGA, DOTTO’ Un simile taglio delle lamiere impone qualche limite in materia di visibilità posteriore. In ogni caso muoversi con la TT in spazi angusti è un problema relativo, visto che le dimensioni della carrozzeria sono compatte e che il diametro di sterzata è contenuto; tuttavia, a chi dovesse manovrare spesso in poco spazio consiglio di sfruttare l’aiuto dei sensori di parcheggio.
IL PRIMO DELLA CLASSSE Dopo aver macinato così tanta strada con le due Audi TT 2015, capisco bene come mai al quartier generale si aspettino di vendere soprattutto esemplari a gasolio. Il due litri TDI ultra si dimostra ancora una volta un signor turbodiesel, incredibilmente a suo agio anche nei panni dello sportivone. Con lui si scatta da 0 a 100 in 7,1 secondi, si possono raggiungere i 241 km/h e – a detta della Casa - si consumano mediamente 4,4 l/100 km. Su quest’ultimo dato ho poco da aggiungere: a causa dell’andatura allegrotta (tra gentiluomini ci siamo intesi, non fate domande…) non posso indicare una percorrenza media reale per un impiego quotidiano.
GUSTOLUNGO Posso però garantire che la TT TDI è molto gustosa e coinvolgente, con un sound – tra l’altro – incredibilmente gasante per una macchina diesel quando si tiene il motore su di giri ma con una ottima silenziosità quando si viaggia a velocità Codice costante. Svelta negli inserimenti in curva, segue la linea impostata in modo rigoroso, senza curarsi troppo degli eventuali avvallamenti incontrati in traiettoria e pronta a fiondarsi nel rettilineo successivo grazie alla gran disponibilità di coppia. Parlando di qualità della guida pura e semplice, la TDI non ha insomma proprio niente da invidiare alla TFSI quattro, grazie anche al fatto di pesare diverse decine di chili in meno.
AFFINITA’ DI COPPIAIn termini di prestazioni assolute, comunque, la TT due litri turbo benzina è fatta di un’altra pasta. I suoi 230 cv le permettono di scattare da 0 a 100 in 5,9 secondi netti e di chiamare in causa il limitatore alla soglia dei 250 km/h. La sua spalla ideale è chiaramente il cambio robotizzato a doppia frizione S tronic, un vero campioncino della combinata dolcezza-rapidità. In questa ultima evoluzione, abbinato al sistema di gestione elettronica delle modalità di guida Audi Drive Select, permette di ridurre i consumi nella funzione Efficiency, pronto poi a levarsi gli abiti borghesi come Clark Kent e a diventare quasi pistaiolo in Dynamic. In questa modalità, tirare le marce e passare al rapporto superiore con una schioppettata sorda è una vera libidine, pronti a scalare poi in modo fulmineo all’approssimarsi della curva successiva. Perché emerga un vantaggio concreto rispetto alla sorella a gasolio, occorre però trovare spazi ampi e poter dare briglia sciolta alla cavalleria, condizione rara (e talvolta pure delicata…) sulle strade aperte.
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Nuova TTCoupe_listino 30_07_2014.pdf | 562 Kb |