Comoda, silenziosa e ipertecnologica. Si presenta così la nuova Audi A6 2011, che da aprile sarà nelle concessionarie con l'obiettivo di primeggiare nel segmento delle grandi berline. Più avanti arriveranno anche una versione ibrida e, in un secondo tempo, la familiare Avant.
TAGLIO CLASSICO Con in listino anche la sportiveggiante A7 Sportback gli stilisti Audi hanno potuto disegnare la nuova generazione dell'Audi A6 con un taglio decisamente classico. Il che non vuol dire però che dalle loro matite siano usciti tratti banali e scontati. Anche la somiglianza con l'A4, che in foto appariva evidente, si nota molto meno quando ci si trova davanti la nuova berlina di Ingolstadt in carne e ossa.
L'ESAGONO A guardarla bene da vicino, l'Audi A6 2011 mostra alla fine un family feeling maggiore con l'A1, anche se con le sue dimensioni (492 cm x 187 x 146) potrebbe tranquillamente fare da custodia alla sorellina. Ad accomunarle ci sono soprattutto le molte superfici levigate, presenti soprattutto nel frontale. Qui tiene banco l'ultima versione esagonale della mascherina Single Frame. Ai lati, spazio invece a fari che si allargano sui lati per dare alla macchina maggior presenza scenica e che, a richiesta, possono essere ordinati in variante adattiva, bixeno e con luci diurne a Led.
FIANCHI DRITTI La fiancata ha un disegno pulito, movimentato da una piccola nervatura alla base dei finestrini e dall'ormai tipica nervatura nella zona dei sottoporta che sale piano verso la coda. Nel lato B i segni particolari sono due archi, che corrono quasi parallelamente da una parte all'altra del posteriore. Uno è tracciato dal piccolo spoiler in cui culmina il cofano bagagliaio e l'altro, più in basso, unisce i due bordi inferiori delle luci.
COME UN ABBRACCIO Come già visto anche su altri recenti modelli dei quattro anelli, una linea arcuata caratterizza anche l'abitacolo unendo i pannelli delle porte e passando alla base del parabrezza, per far sembrare l'ambiente più ampio e accogliente. In questo senso un ruolo fondamentale lo giocano il design e finiture da prima della classe. I materiali, che si parli di plastiche, metalli, legno tessuti o pelle, sono di qualità assemblati con precisione certosina.
ARIA DI CASA Le forme evolvono quelle tipiche della Casa, con arredi lineari e una consolle centrale importante. Qui trovano ordinatamente posto i comandi secondari e sul tunnel spicca l'ormai immancabile manopolone del sistema MMI, che è disponibile in diverse versioni accentrando un quantitativo crescente di funzioni, a seconda anche degli optional da cui ci è lasciati tentare.
GIOCO DI SQUADRA Di base serve per far funzionare lo stereo ma, volendo, si può arrivare a comandare ilnavigatore in punta di dita, attraverso un touch pad. Lo stesso navigatore, in configurazione top, può lavorare a braccetto con Google Maps e con l'elettronica di bordo. “Studiando” in anticipo il percorso, può gestire in modo intelligente per esempio le luci di svolta, l'eventuale cambio automatico e il cruise control adattivo, dotato pure di funzione stop-and-go. La collaborazione conGooglesi estende anche sul fronte connettività. L'Audi A6 2011 può essere dotata di un hot spot WLAN e trasformata in un ufficio mobile con connessione a Internet.
HIGH TECH A chi ama la musica sono invece dedicati impianti stereo di vario livello, fino ad arrivare al più raffinato Bang & Olufsen Advanced Sound System. In materia di sicurezza meritano due parole l'Audi Pre Sense, che fiuta il rischio d'incidenti e aiuta il pilota a evitarli o a limitarne i danni, e l'Audi Active Lane Assist, che dà una mano a non fare salti involontari di corsia, mantenendo la macchina in quella in cui si viaggia, se non si è azionata una freccia.
TRE PIU' DUE Quanto ai motori, in attesa di una versione ibrida che arriverà in un secondo tempo, l'Audi A6 2011 arriverà ad aprile con un listino composto da quattro motori, due a benzina e due a gasolio, cui seguirà subito un ulteriore turbodiesel. Verso maggio sarà infatti su strada anche il due litri TDI da 177 cv e 380 Nm, che sarà abbinato a una cambio manuale e farà da scudiero a due versioni del nuovo V6 TDI 3.0. La prima, accoppiata al cambio a variazione continua Multitronic, avrà 204 cv e 400 Nm (disponibili già a 1.250 giri), mentre la seconda avrà 245 cv e 500 Nm, con un tempo di 6,1 secondi nello 0-100, una velocità massima autolimitata di 250 km/h e una percorrenza media dichiarata di 16,7 km/litro.
L'ATLETA Il più brillante, per il momento, sarà però il V6 3.0 a benzina TFSI sovralimentato da un compressore volumetrico e capace di 300 cv e 440 Nm. In questo caso la velocità di punta resta bloccata a 250 km/h ma lo scatto 0-100 avviene in soli 5,5 secondi. A completare il quadro c'è poi il 2.8 FSI da 204 cv e 280 Nm. Mediamente, si parla di una riduzione media del 19% dei consumi rispetto alla A6 uscente, con il 2.0 TDI che laurea in economi, essendo accreditato di 4,9 litri per 100 km, ovvero oltre 20 km/litro.
CAMBI A VOLONTA' Come sempre accade in casa Audi, è prevista un'ampia scelta in materia di trasmissioni. La soluzione più semplice vede la trazione anteriore accoppiata a un differenziale elettronico a slittamento limitato, mentre quella più raffinata è la trazione integrale permanente quattro eventualmente accoppiata a un differenziale posteriore sportivo. Quanto ai cambi, tre sono le proposte: manuale vulgaris, Multitronic a variazione continua e robotizzato a doppia frizione S tronic.
DA 45.250 EURO Prima di passare alla prova su strada vera e propria, una doverosa occhiata ai prezzi. Il listino si apre per la fase di lancio con i 45.250 euro della Audi A6 2.8 FSI Multitronic per arrivare fino ai 54.600 euro della 3.0 V6 TFSI quattro S tronic. La probabile best seller sarà però la 3.0 TDI quattro S tronic che viene invece 52.900 euro. Nessuna indicazione si ha invece ancora per la TDI 2.0, che pare fatta su misura per l'importante mercato delle flotte aziendali.
A ME GLI OCCHI Salendo sull'Audi A6 2011 qualche secondo si spende automaticamente a guardarsi in giro, prima ancora di sistemare la posizione di guida. La forma avvolgente della plancia e dei pannelli delle porte, il mobiletto centrale massiccio e la plancia dall'aspetto importante hanno un notevole potere ipnotico. Il resto lo fanno materiali che appagano la vista prima che ancora che il tatto, per una cura delle finiture che è tra le migliori della categoria.
QUINTO INCOMODO Il sedile e il volante si regolano a piacimento, permettendo di sfruttare bene i molti centimetri a disposizione. L'abitabilità è buona anche nella zona posteriore dell'abitacolo, anche se tra le concorrenti c'è chi offre ai trasportati un po' più di spazio. Dei cinque posti dichiarati, quelli realmente comodi sono quattro. Chi è al centro del divano deve infatti convivere con un'imbottiturapiù dura e si ritrova tra i piedi l'ingombrante tunnel della trasmissione.
SILENZIO, SI VIAGGIA Nelle prime manovre si deve prendere confidenza con le dimensioni dell'Audi A6. La berlina tedesca non offre una visibilità eccezionale ma può essere comunque equipaggiata con sistemi di assistenza al parcheggio che danno una mano negli spazi stretti. Una volta volta in movimento la cosa che colpisce di più è la grande silenziosità. I vertici Audi indicano l'A6 come la campionessa della specialità nel suo segmento e, giudicando a orecchio, l'affermazione non è buttata lì a caso. Ai fatidici 130 km/h imposti dal Codice in autostrada, il silenzio regna sovrano e anche quando ci si spinge a velocità da ritiro immediato della patente nulla turba la quiete dei timpani.
LA TRASFORMISTA Se il comfort di marcia è ottimo, il merito va anche all'Audi Drive Select, il sistema che permette di regolare lo smorzamento degli ammortizzatori e tutta l'elettronica di bordosu diverse modalità: efficiency, comfort, auto, dynamic o individual. Se la prima dà una mano a ridurre al minimo i consumi, la seconda ammorbidisce l'assetto e rende più soft le risposte dello sterzo, dell'acceleratore e dell'eventuale cambio automatico. La terza, auto, adatta invece il comportamento in base alla situazione e allo stile di guida; dynamic è pensata per esaltare la guida brillante e individual consente infine di personalizzare un settaggio.
GIU' PIATTA Al di là dell'aspetto aristocratico ed elegante, con la complicità di un'elettronica così raffinata, l'Audi A6 sa regalare notevoli soddisfazioni anche nel misto. Aiutata dal fatto di essere costruita facendo ampio ricorso all'alluminio, la tre volumi di Ingolstadt è più leggera di quanto si direbbe a prima vista e questa caratteristica si apprezza molto tra le curve. L'A6 2011 disegna le traiettorie con il puntiglio di un ingegnere tedesco, mantenendo un assetto piacevolmente piatto e neutro.
IL PREDESTINATO Con una base così c'è solo da avere l'imbarazzo della scelta circa il motore da mettere sotto il cofano. All'Audi sono (a ragione) convinti che, nella fase iniziale, la versione best-seller sia la 3.0 V6 TDI quattro S tronic. Il sei cilindri in configurazione da 245 cv spinge forte sin dai regimi più bassi, sale di giri rapido e allunga senz'affanno, assecondando la guida in panciolle come quella più arrembante. Il cambio fa sempre il suo dovere e, neanche leggesse nel pensiero del pilota, rende inutile la selezione manuale delle marce attraverso le levette al volante. Dal canto suo, la trazione integrale quattro regala un'eccellente motricità, fiondando fuori dalle curve senza una sbavatura.
L'OUTSIDER In epoca di downsizing e di budget ridotti, potrebbe fare molto bene anche la 2.0 TDI, con trazione anteriore e cambio manuale a sei marce. Il quattro cilindri appare un pelo più ruvido del fratello maggiore ma, se non si ha la pretesa di spremerlo come un limone, permette di viaggiare con una guida allegra e disinvolta. A tratti paga un po' i rapporti lunghi in rapporto alla massa della A6 ma, una volta imboccata l'autostrada, veste i panni del maratoneta da-casello-a-casello, macinando chilometri con percorrenze medie degne di una compatta.