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Prova su strada

NissanMicra my 2000


Avatar Redazionale, il 01/08/01

23 anni fa -

L'aspetto è più serio, l'abitacolo più funzionale ma meno gaio: raggiunta la maturità, la Micra pensa più alla sostanza che alla forma. E offre nuovi motori 1.0 e 1.4 più potenti, più rispettosi dell'ambiente e meno assetati, insieme a un pieno di sicurezza e a prezzi interessanti

LA NOVITÀ Da auto dei cartoon a citycar matura. Raggiunta la quota di due milioni di esemplari nel mondo (il 10% dei quali in Italia), la Micra del nuovo millennio ha un look più serioso elegante, anche se un po' meno personalizzato. Tanti gli accorgimenti adottati per migliorare sia il comfort di bordo, già da ammiraglia in miniatura, sia la sicurezza attiva e passiva. Sotto il cofano debuttano due motori a benzina rivisitati (1.0 e 1.4 litri) che si aggiungono al 1.5 diesel di derivazione Peugeot. Tutti rispettano le normative antinquinamento Euro 3.

DISEGNATA DAL COMPASSO L'aspetto tutto tondo che sprizza simpatia da ogni angolo, sotto sotto, è sempre quello. Gli occhi sono ancora grandi, la tipica mascherina ad ali spiegate è invariata, i fari fendinebbia non sono più a spot e, come sulla prima serie, tornano agli estremi del paraurti. Più ampia la presa d'aria sotto la targa, in plastica grigia, che si raccorda con la parte bassa del fascione e dà il via a un motivo che corre lungo tutto il perimetro inferiore dell'auto.

TOCCHI DI STILE PER LA CODA Pochi gli interventi riservati alla coda da parte dei designer dei centri stile europei (in Inghilterra e Germania) della Casa giapponese che sono intervenuti sulla nuova Micra. Il paraurti incorpora nella zona bassa una cornice in plastica grigia che al centro assume la forma di una feritoia; immutati nella sagoma, i fanali hanno plastiche interamente rosse. Per migliorare funzionalità e armonia delle linee, la terza luce di stop dalla base del lunotto ne raggiunge la sommità, il braccio del tergicristallo è più robusto e disposto verticalmente.

COLPO DI LAMA AI BAFFI Anche nei fianchi la Micra cambia poco. Spariscono i profili sagomati tipo baffi da messicano rimpiazzati da una più armoniosa modanatura laterale in tinta con la carrozzeria. Tutte le versioni hanno cerchi da 14" (con nuovi copriruota o in lega) che rendono più importante la fiancata.

ABITACOLO LUCCICANTE Evidentemente non se ne poteva fare a meno: anche per la Micra è giunta l'ora della plastica grigia metallescente. Eccola apparire, con la sua ventata kitsch, sulla consolle e sulle maniglie delle porte, in aggiunta alla doppia colorazione della plancia, al nuovo volante a quattro razze da berlinona (in pelle sulla versione più sportiva), a stoffe con fantasie più impegnate e a qualche vano e portabottiglie in più. La domanda che viene spontanea è: dov'è finita l'allegria dell'auto più disneyana degli Anni 90?

UN OVETTO SEMPRE PIU' SICURO La nuova Micra cresce soprattutto in sicurezza. La scocca è stata ulteriormente rinforzata, mentre la dotazione di serie oltre a comprendere l'airbag lato guida e il servosterzo include ora gli attacchi isofix per il fissaggio dei sedili dei bambini. Ad eccezione della versione base, su cui non sono disponibili nemmeno a pagamento, su tutte le altre Micra sono a richiesta gli airbag laterali e l'ABS integrato con ripartitore di frenata e sistema Nissan Anti-Panic, un dispositivo che, riconosciuta l'emergenza, dà massima potenza al servofreno, anche a fronte di una scarsa pressione sul pedale.

GAMMA RAZIONALIZZATA Quattro i livelli di allestimento: Comfort, Luxury, Matic e Sport. Tranne l'ultimo, tutti sono anche in configurazione a 5 porte. La versione d'ingresso (1.0 e 1.5 D) è spartana ma il prezzo è accattivante (18 e 20 milioni di lire). La Luxury (con i tre motori) si riconosce per i fendinebbia e gli specchietti in tinta con la carrozzeria; la Matic (solo a benzina) con il cambio CVT non più offerto allo stesso prezzo del manuale, per le cromature su maniglie e paraurti, mentre al top della gamma c’è la 1.4 Sport (22 milioni e 500 mila lire), con cerchi in lega e spoiler posteriore.

COME CAMBIA IL CVT Il cambio automatico a variazione continua della Micra, scelto da un cliente su 5, è stato sostituito dal più evoluto Hypertronic CVT già in dotazione su Primera e Almera Tino. Grazie alla presenza del convertitore di coppia idraulico, che penalizza appena le prestazioni, diventa più facile da gestire in salita (la funzione "creep" fa sì che l'auto non arretri in discesa e avanzi lentamente nel traffico senza dover premere l'acceleratore) ed è più fluido in tutte le condizioni di utilizzo. Più silenzioso, assicura partenze più docili e una migliore accelerazione.

AL VOLANTE Evoluta sì, ma pur sempre utilitaria. Lo spazio a bordo della Micra assicura un buon comfort a guidatore e passeggeri, ma è più sacrificato rispetto a qualche concorrente dell'ultima generazione. La regolazione in altezza del volante aiuta a trovare la corretta posizione di guida. Ogni comando è intuitivo e ben posizionato, a eccezione, a voler essere pignoli, di quello per sistemare gli specchietti elettricamente, che si trova nella parte sinistra dietro il volante.

SI GUIDA IN PUNTA DI DITA Facile da guidare, immediata nelle reazioni, ideale per sgattaiolare anche nel traffico delle ore di punta, la Micra è stress free soprattutto con il cambio automatico. Trova pane per i suoi denti in città ma non disdegna qualche sortita fuori porta per mettere in risalto le sue valide doti dinamiche. Anche strapazzata, nei tratti misti la Micra non presta il fianco a critiche, con un comportamento sempre ampiamente prevedibile e solo con un rollio un po' accentuato.

1.0 16V Guadagna carattere il piccolo e sofisticato cuore di un litro della Micra, più potente, brillante e meno assetato rispetto al predecessore. Gli interventi hanno riguardato la mappatura della centralina, l'adozione di candele al platino di lunga durata e una nuova sonda Lambda. Risultato? Cinque cavalli in più di potenza, una curva di coppia più favorevole e consumi di carburante ancora più contenuti (da 16,7 a 17,9 km/l). Immutata la velocità massima (150 km/h), lo scatto da 0 a 100 km/h è più rapido: 15",5 contro 16",4.

1.4 16V Anche il bialbero 1.3 è stato modificato a dovere per guadagnare grinta, inquinare meno e risultare più parsimonioso. Gli interventi sono stati più radicali e hanno riguardato anche le misure di corsa e alesaggio. La cilindrata è così cresciuta da 1298 a 1348 cc (ma si chiama 1.4), insieme alla potenza e alla coppia (82 CV anziché 75 e 108 Nm contro 103). Il nuovo 1.4 della Micra è più pronto in basso e spinge senza urlare oltre i 6000 giri. Non è un motore da GTI (170 km/h e 11,9 secondi per passare da 0 a 100 all'ora), ma è agile e ha poca sete: 16,4 km/l contro i precedenti 15,2.

di David Giudici
18 settembre 2000


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001
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