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Prova

Nissan Qashqai 2014


Avatar Redazionale, il 04/02/14

10 anni fa - E' pronta a bissare il successo della prima generazione. Guarda il video

La Nissan Qashqai 2014 punta a bissare il successo della prima generazione grazie a una gamma motori rinnovata, a dotazioni più ricche e una migliore qualità della vita a bordo. Senza dimenticare un look più sportivo

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RULLO DI TAMBURI Ci sono oltre due milioni di buoni motivi per considerare la prova della seconda generazione della Nissan Qashqai un test diverso da molti altri. Il numero non l’ho sparato a caso: tanti sono infatti gli esemplari venduti dalla fortunata tuttofare nipponica nel corso dei suoi circa sette anni di onorato servizio, anni che l’hanno consacrata come pioniera, prima, e reginetta, poi, delle crossover compatte. E oggi è davvero molta la curiosità di vedere come si sia evoluta questa macchina per restare in cima alla hit parade del segmento.

BASTA POCO Da un punto di vista estetico la Nissan Qashqai 2014 diventa più grintosa e sportiva della sua progenitrice. La linea è frutto del gioco di squadra di diversi centri stile della Casa, che si trovano in Spagna, Gran Bretagna e Giappone, e ha come principale elemento di novità fari dalla forma più appuntita. Non serve essere grandi fisionomisti per accorgersi anche del nuovo scollo a V della mascherina e di come le nervature che solcano le lamiere si facciano più evidenti. Tutto qui? Non proprio, perché a completare il quadro ci sono lievi aggiustamenti alle dimensioni: la lunghezza cresce di 47 mm (il totale e è di 4.377 mm) e la larghezza di 26, mentre l’altezza si riduce di 15 mm. Roba di poco conto, sulla carta, ma dal vivo l’impressione è che la presenza scenica ci guadagni.

SALTO DI QUALITA’ L’abitacolo fa un salto di qualità ancor più evidente. La plancia ha forme più importanti, con una parte centrale bella in carne, dominata, sugli esemplari più lussuosi, da un touch screen da 7”. Design a parte, gli arredi convincono anche dal punto di vista della qualità. La parte superiore del cruscotto è morbida e bisogna scendere nella parte bassa dell’abitacolo a mo’ di speleologi per trovare dettagli criticabili. Quanto all’abitabilità, i tecnici parlano di un lieve aumento dello spazio per i bagagli, che per altro si caricano più facilmente, grazie al portellone più ampio. La capacità base è di 430 litri (20 più prima) ma, al di là dei numeri, piacciono soluzioni furbe del sistema FlexyBoard (di serie dal livello intermedio in su), come per esempio il doppio fondo e la vasca per la spesa che si possono creare posizionando in modo diverso il piano di carico. In totale le configurazioni possibili sono una quindicina, mica male davvero.

A DIETA Sotto la pelle della Nissan Qashqai 2014 si nasconde la nuova piattaforma CMF (Common Module Family) che farà da comun denominatore anche ad altri modelli dell’Alleanza Nissan-Renault. Grazie  a lei, la nuova generazione riesce a risparmiare fino a 40 kg rispetto al modello uscente, nonostante la presenza di dotazioni mediamente più ricche. Se all’anteriore le sospensioni sono sempre di tipo McPherson, al posteriore si possono avere due soluzioni: nelle versioni a trazione anteriore c’è uno schema a ruote interconnesse, mentre la trazione integrale AllMode 4x4-i viaggia a braccetto con un retrotreno multilink. Su tutte le Qashqai è presente il sistema di controllo del telaio, che sfrutta tre dispositivi: il Body Motion Control, studiato per limitare il beccheggio con interventi mirati sui freni, l’Active Trace Control, che centellina la coppia scaricata a terra dalle singole ruote per  aiutare a disegnare traiettorie il più possibile pulite, e l’Active Engine Brake, che, sugli esemplari a cambio automatico, gestisce il freno motore in fase d’inserimento in curva e di rallentamento in genere.

FA DA SE’ I progressi della Nissan Qashqai 2014 toccano chiaramente anche la sfera degli equipaggiamenti più tecnologici, nell’ambito dell’infotainment come della sicurezza. Tra le novità di maggior spicco c’è il sistema anticollisione che, grazie a un radar, fiuta i pericoli, li segnala al pilota con un cicalino, inizia eventualmente a frenare e, se proprio il pilota non si dà una mossa, inchioda per salvare il salvabile: un bell’inizio per una Casa che punta entro il 2020 a proporre veicoli autonomi. Per il resto meritano una menzione i fari full Led, gli abbaglianti automatici, il dispositivo di monitoraggio dell’angolo cieco, l’assistenza al parcheggio (che incastra la Qashqai a mo’ di Tetris accontentandosi di soli 80 cm in più della lunghezza della carrozzeria) e l’Around View Monitor, che, con le sue telecamere, permette di vigilare a 360° attorno alla macchina.

SI FA IN QUATTRO Venendo ai motori, nel giro di qualche mese la gamma si articolerà attorno a quattro unità, tutte turbo, due a gasolio e due a benzina. Best-seller saranno chiaramente le prime, capitanate da un’edizione rivista e migliorata del noto 1.5 dCi, qui in configurazione da 110 cv e 260 Nm (0-100 in 11,9 sec., 182 km/h e soli 3,8 l/100 km). Ad affiancarlo ci sarà il nuovo 1.6 dCi da 130 cv e 320 Nm. Questo motore è l’unico della gamma a poter essere eventualmente abbinato anche alla trazione integrale oppure – con però le 2wd - al cambio automatico a variazione continua  Xtronic, capace anche di simulare la presenza di sette marce nella guida sportiva. Sul fronte a benzina, tocca al piccolo 1.2 DIG-T  da 115 cv e  190 Nm aprire le danze (10,9 sec., 185 km/h e 5,6 l/100 km), mentre a completare il quadro, a fine estate, arriverà anche lo sportivo 1.6 DIG-T da 150 cv e 240 Nm .

UNA E TRINA Come prassi in casa Nissan, gli allestimenti previsti sono tre: Visia, Acenta e Tekna. Il primo è quello “base” ma il suo equipaggiamento è già piuttosto ricco, dato che offre di serie tra le altre cose le luci diurne a Led, il cruise control, il climatizzatore manuale, un schermo TFT a integrare in quadro strumenti e la connettività Bluetooth. Sulle Qashqai Acenta, il climatizzatore diventa automatico bizona e sono standard anche i cerchi in lega da 17”, i fendinebbia, i sensori pioggia e crepuscolare, i fendinebbia e il piano di carico FlexyBoard. Al top c’è infine la Tekna, con cerchi da 19”, tetto panoramico in cristallo, barre portatutto, sedili riscaldabile e rivestititi in pelle e tessuto, sensori di parcheggio, chiave elettronica, sistema d’infotainmente Nissan Connect con schermo touch da 7”e Around View Monitor.

PREZZI Ma quanto costa in concreto la Nissan Qashqai 2014? Si parte dai 19.990 euro della 1.2 DIG-T, mentre il primo prezzo della dCi 110 è di 21.990 euro, che diventano 23.890 per la 1.6 dCi 2wd e 25.890 per la 4wd. Per il livello Acenta occorre aggiungere 2.110 euro, cui ne vanno aggiunti altri 3.890 per la Tekna. Per il primo periodo è prevista anche una versione speciale accessoriatissima chiamata Premier Limited Edition della 1.6 dCi 4WD, venduta a 32.970 euro. Tirata in soli 2007 pezzi, potrebbe essere esaurita già in occasione dei weekend porte aperte, previsti il 15-16 e il 22-23 febbraio. E da ultimo un'annotazione circa la versione a sette posti, che nella gamma della Qashqai 2014 semplicemente non c'è: chi ha una famiglia numerosa dovrà puntare sulla sorella maggiore X-Trail.

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COME VA La Nissan Qashqai 2014 regala la prima impressione positiva appena si sale a bordo, con un sedile sistemato alla giusta altezza, perfettamente a portata di natica. Il quadro si conferma buono anche quando si riesce facilmente a regolare il posto di guida e se alla fine non viene assegnato mentalmente il massimo dei voti è più che altro perché la corona del volante è leggermente inclinata in avanti. Per il resto i comandi sono a portata di mano e non serve un lungo tirocinio per capire bene i menù del sistema d’infotainment. Nemmeno chi siede dietro può lamentarsi: lo spazio disponibile è buono, per le ginocchia come per la testa. Solo chi si sistema al centro può avere qualcosa da ridire: il tunnel è poco ingombrante tra i piedi ma la seduta e lo schienale sono duri e profilati per avvolgere meglio chi sta ai lati.

UN AIUTO GRADITO La visibilità è appena discreta e chi pensa di dover affrontare tutti i giorni parcheggi a incastro farebbe bene a sfruttare qualcuno degli aiutini elettronici presenti tra gli accessori. Standard su tutte le versioni è invece la possibilità di regolare lo sforzo richiesto dal volante nelle svolte: due le opzioni previste, Sport e Normale, con la seconda che si fa preferire non solo quando c’è da districarsi negli spazi angusti ma nella stragrande maggioranza dei casi.

FORMULA VINCENTE  D’altro canto, al di là dell’aspetto più grintoso, la Nissan Qashqai 2014 non stravolge la filosofia che ne ha fatto un successo e rimane soprattutto un’ottima macchina da famiglia, senza tanti grilli per la testa. I tecnici si sono dati da fare per migliorare la qualità della vita a bordo e il risultato del loro lavoro si tocca non solo con mano ma anche con timpani e terga. La silenziosità migliora sensibilmente rispetto al passato e, quando gli orizzonti si allargano, la nuova Qashqai sembra quasi diventata un’auto di categoria superiore, vista anche la quasi totale assenza di vibrazioni. Solo quando ci si avvicina al limite dei 130 in autostrada inizia a farsi sentire qualche fruscio aerodinamico, abbinato a un certa rombosità di fondo.

BEN PIANTATA Le sospensioni, dal canto loro, lavorano bene e digeriscono lo sconnesso, mettendo una pezza quando gli eventuali pneumatici ribassati non fanno molto per dar loro una mano. Il buon comfort fortunatamente non è sinonimo di un assetto ciondolone nel misto. Pur senza essere un fulmine di guerra nella fase di inserimento in curva o nei cambi di direzione, la Nissan Qashqai 2014 si guida bene, dando la rassicurante impressione di essere ben piantata sulle quattro ruote e disegnando le traiettorie con precisione.

IL PREDESTINATO Come già avvenuto con la prima generazione, il motore più venduto sarà sicuramente il turbodiesel 1.5 dCi, aggiornato dagli ingegneri e ora più fluido ed efficiente. Consumi dichiarati a parte, tra i suoi pregi ci sono sicuramente il funzionamento rotondo e l’assenza di ruvidità, che lo rendono piacevole per il tragitto casa-ufficio così come per i lunghi viaggi.

FACTOTUM Volendo proprio trovargli un difetto, si potrebbe lamentare l’assenza di qualche cavalluccio in più e di un maggior tiro ai bassi ma per chi ha velleità più sportive in listino ora c’è il recentissimo 1.6 dCi da 130 cv. Per il momento è sicuramente lui la proposta più versatile della gamma, visto che sfoggia un notevole tiro in basso, un crescendo regolare e non va nemmeno in particolare affanno quando si tira il collo al una marcia.

COPPIA AFFIATATA Con un temperamento simile, tra l’altro, trova un bell’affiatamento anche con l’ottimo cambio automatico Xtronic, che si dimostra uno tra i CVT più in palla del mercato. Garantisce infatti la tipica progressione senza strappi ma quando si entra a gamba tesa sull’acceleratore non ha le inerzie che accusano alcuni suoi simili, che fanno salire inutilmente i giri del motore senza che lo spunto ne benefici davvero. Qui a ogni affondo sul gas corrisponde un impulso in avanti e, altra cosa apprezzabile, quando serve, si ha pure un buon freno motore. Il tutto ferma restando la possibilità per il pilota di usare la trasmissione in modalità sequenziale. Tirando le somme, i 1.500 euro chiesti per l’Xtronic sembrano proprio ben spesi.

DA VALUTARE Chi volesse invece risparmiare qualche migliaio di euro all’acquisto e non avesse in programma grandi percorrenze annue potrebbe anche fare un pensierino sulla Qashqai 1.2 DIG-T. Questa versione trova il suo habitat ideale in città e non se la cava male nemmeno nell’uso da-casello-a-casello, mentre mostra il fiato corto quando si mette alla frusta la sua cavalleria, magari in salita. In questi casi impone un uso intenso del cambio, necessario a tenere la lancetta del contagiri nella parte più favorevole della curva d’erogazione, ovvero in quella intermedia.


Pubblicato da Paolo Sardi, 04/02/2014
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