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Prova su strada

Nissan Micra


Avatar Redazionale, il 01/08/01

23 anni fa -

La piccola, grande Micra è la capostipite delle ammiraglie formato tascabile, famiglia che si allarga sempre più. Aumentando i concorrenti, anche la Micra deve aggiornarsi. Per fortuna, gli stilisti nipponici non si sono lasciati trasportare dall’entusiasmo e gli interventi di maquillage non hanno stravolto quell’aria da automobilina di marzapane tanto cara ai golosi.


LA NOVITA' Le rotondità da fumetto ci sono ancora tutte, ma la nuova Micra si è fatta più ambiziosa e si è arricchita di dettagli da vera ammiraglia di classe superiore. Il cofano motore è ora percorso da sottili nervature che si raccordano alla griglia anteriore e anche la calandra cromata conferisce al frontale un look più sofisticato. Ma la Micra è soprattutto simpatia e allora ecco che gli occhioni sono sempre più grandi, il taglio è ancora più sinuoso e i fendinebbia di tipo "spot lights" completano il mix tra serietà e cartoon. I paraurti sono in tinta con la carrozzeria per tutte le versioni a eccezione della Micra 998 e hanno gli angoli protetti da modanature antigraffio in plastica nera che evitano di grattugiare la parte più a rischio nei soliti posteggi metropolitani a incastro.

I BAFFI Meno riuscita è invece l’idea di volere a tutti i costi inventare qualche cosa di nuovo per le modanature laterali. Il disegno spezzato del classico profilo nero (in tinta per la 1.3 SRI) è indubbiamente originale, ma ricorda tanto baffi da moschettiere. Novità anche in coda, con un nuovo disegno per il paraurti, i fari con le superfici luminose in rilievo, la maniglia per aprire il portellone ingrassata e lo scarico ripiegato verso il basso. Nulla è stato trascurato e la voglia di crescere è sottolineata anche dall’antenna dell’autoradio in linea con le ultime tendenze: piccola, sul tetto e inclinata all’indietro.

NUOVA DENTRO Ma le sorprese non sono finite. L’interno è stato completamente aggiornato e le modifiche vanno dalle semplici variazioni cromatiche alla diversa disposizione di alcuni comandi. I sedili, per esempio, sono nuovi per forma, rivestimento e comfort di seduta. Anche la plancia ha un andamento più morbido e sinuoso, ma nessuno è perfetto e la scelta della finitura bicolore non soddisfa gli esteti. La dotazione di sicurezza mette a disposizione del pilota l’airbag di serie, mentre quello per il passeggero è offerto a richiesta soltanto sulle versioni top, la 1.000 SE, la 1.300 Se e la 1.300 Sri. Dall'autunno 1998 saranno disponibili anche gli airbag laterali. I pretensionatori delle cinture di sicurezza sono ora di tipo elettronico e sono gestiti dallo stesso sensore che controlla gli airbag. La scocca è stata irrobustita e lo specchietto retrovisore asferico lato guida garantisce un angolo di visuale più ampio riducendo le zone cieche.

PIU' COMODA La nuova Micra non ha però cambiato solo il look, ma sotto il vestito nasconde tante altre novità che ne migliorano il carattere e il comfort. L’insonorizzazione dell’abitacolo è stata ulteriormente migliorata attraverso l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti più spessi e sono stati scelti dei silenziosi. Il servosterzo è stato ottimizzato e varia la sua azione al crescere della velocità, mentre la possibilità di regolare in altezza il volante consente a tutti di trovare una corretta posizione di guida. Anche i freni sono stati migliorati, è stata modificata la valvola di ripartizione della frenata tra i due assali e si può montare un ABS dell’ultima generazione.

I MOTORI non avevano bisogno di cure particolari e sono ancora i due collaudati gioiellini a 16 valvole da 998 e 1275cc. Entrambi i motori sono molto raffinati, dotati di iniezione elettronica multipoint, doppio albero a camme in testa, monoblocco e testata in lega leggera. Le potenze dichiarate sono di 55CV per l’unità da un litro e di 75CV a 6000 giri per il cuore da 1,3 litri. Molto interessante è infine la possibilità di montare il valido cambio N-CVT su tutte le versioni, anche sulla piccola 998. L'acronimo identifica una trasmissione automatica a variazione continua che consente di godersi fino in fondo una guida stress-free anche nel traffico delle ore di punta. Provare per credere: nonostante la ridotta cilindrata, la progressione è continua e fluida e quando ci si ferma, la frizione elettromagnetica si disinserisce automaticamente evitando al pilota di tenere il piede sul freno come accade con le automatiche tradizionali. La frizione è governata da una centralina elettronica che interagisce con l'Abs, evita slittamenti quando il motore è freddo.

AL VOLANTE Salendo a bordo si capisce subito di che pasta è fatta la nuova Micra. La portiera è spessa al punto giusto, si chiude senza incertezze e trasmette una piacevole sensazione di robustezza. L’abitacolo è accogliente e luminoso, e trovare una corretta posizione di guida non richiede troppi sforzi e le cinture di sicurezza si lasciano agganciare senza contorsioni. I sedili sono morbidi quanto basta per non sprofondarci dentro nei lunghi viaggi e per non spezzare la schiena sul pavé del centro storico. Certo, la forma è piuttosto disneyana e la fantasia dei rivestimenti potrebbe essere più sobria, ma l’insieme è simpatico e riesce a far sorridere anche i più tradizionalisti.

TUTTO COMODO La plancia è ben organizzata e i comandi sono disposti secondo i sani principi dell’ergonomia, e tutta la strumentazione è controllata da un unico microprocessore: l’indicatore di velocità è ora a gestione elettronica, i contachilometri sono digitali e l’indicatore del carburante è più preciso e più stabile. Inoltre, per non rimanere mai a piedi, quando inizia la riserva si accende la consueta spia luminosa e un cicalino avverte anche i più distratti. Tanto uso di elettronica è sicuramente ammirevole, ma non giustifica l’assenza della regolazione elettrica degli specchietti retrovisori e la mancanza di automatismi per gli alzacristalli elettrici.

ANCORA MODERNA Tutto bene, invece, sul fronte della guidabilità e del comfort di marcia. Il cambio manuale funziona bene sia sulla 998 che sulla 1300cc, ma è con quest’ultima motorizzazione e la trasmissione N-CVT che la piccola Micra si trasforma in una vera mini-ammiraglia. Anche la silenziosità di marcia è da berlina di classe superiore: la rumorosità aerodinamica non è mai eccessiva e quella meccanica è sorprendentemente contenuta. Il motore ha un’erogazione fluida, non alza mai la voce, non ci sono fastidiose vibrazioni e il minimo è molto regolare, sia nella versione 1000 sia per la 1300.

AGILE E VELOCE La brillantezza del motore è sufficiente per cavarsela con disinvoltura nel traffico cittadino e lo scatto al semaforo consente di togliersi qualche soddisfazione: certo, la 1.300 ha più brio, ma anche la 1.000 scatta abbastanza agilmente. Nella prova di accelerazione da 0 a 100 km/h, la 1.000 impiega 16,4 secondi e la 1.300 raggiunge il traguardo in soli 12 secondi. Nella guida più sportiva, le sospensioni si rivelano un po’ troppo morbide, ma la stabilità di marcia non ne risente e la giapponesina rimane sempre sincera e facilmente controllabile in ogni situazione. La 1.300, dotata di cerchi da 14 pollici e di pneumatici 165/60 (155/70 R13 per la 1.000) ha un comportamneto più preciso e diretto. Un’ultima nota riguarda i consumi: la Micra non è astemia, ma beve sempre con moderazione e non si ubriaca di benzina nemmeno quando le si tira il collo. Per entrambi i motori, il consumo medio dichiarato è di circa 15/16 chilometri con un litro.

di Chris Winters
16 aprile 1998


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001
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