La 5 porte elettrica estende l'autonomia a 250 km
IL PUNTO DI SVOLTA La nuova Leaf MY 2016 30 kWh è la stessa auto di prima, solo che adesso ha un’autonomia maggiorata di 50 chilometri per un totale di 250. In effetti, senza colpo ferire, la si potrebbe anche chiudere qui.
A cavallo del nuovo millennio, proprio quando il prezzo del petrolio iniziava a salire, i vertici di Casa Nissan presero un’importante decisione in merito alla strada da seguire circa il futuro della mobilità. La risposta fu chiara da subito per tutti: l’elettrico. Da allora, tra prototipi e tecnologie sempre più evolute, il punto di svolta arrivò nel 2010, quando fu presentata la Leaf con batterie agli ioni di litio di tipo laminato, che garantivano un’autonomia di tutto rispetto. La foglia (Leaf) era sbocciata.
DEDICATA AGLI SCETTICI Dai 175 chilometri di autonomia della prima serie, si passò nel 2013 a quota 200 per arrivare, oggi con la Leaf MY 2016, alla soglia dei 250. Un traguardo importante per la Casa giapponese visto che, studi alla mano, il 98% della percorrenza media europea è inferiore ai 170 km al giorno. In effetti andava già bene la versione precedente ma Nissan ha voluto tranquillizzare anche i più scettici, come a dire: ora che avete 250 km a disposizione potete stare proprio sereni.
CHE COSA CAMBIA? Nonostante i 5 anni sulle spalle la Leaf è rimasta praticamente la stessa anche se quest’ultima versione porta in dote due modifichine-ine-ine. Bisogna aguzzare bene la vista e, forse, è il caso di un aiutino perché da soli è davvero un po’ difficile. Tenetevi forte: sono arrivati un’antenna nuova sul tetto e il colore Bronzo per la carrozzeria. Nulla più, facile facile.
ANSIA DA AUTONOMIA? Scherzi a parte, le grosse novità si nascondono tutte sotto pelle. L’elemento chiave, come detto, è l’incremento delle prestazioni del nuovo pacco batterie agli ioni di litio. A questo scopo i tecnici dagli occhi a mandorla hanno lavorato su due fronti: l’aggiornamento del design interno, modificando il layout delle celle e quello chimico con l’introduzione di carbonio, azoto, magnesio oltre a un nuovo catodo ad alta capacità. In soldoni, la nuova batteria da 30 kWh (la precedente era da 24 kWh) porta l’autonomia, dai precedenti 199 chilometri, agli odierni 250 (+ 26%) senza incidere sullo spazio a bordo. Ad aumentare è stato solo il peso ma di appena 21 kg, derivati dalla maggiore densità delle celle.
COME LA RICARICO? Le maggiori prestazioni non hanno cambiato le modalità e i tempi di ricarica. Da casa, attraverso una normalissima presa da 220V ci vuole una notte, circa 12 ore; da quella a 16 Ampere l’attesa si riduce a 8 ore. Dalla rete di ricarica rapida a 400 V trifase la pratica passa a sole 4 ore (l’80% si raggiunge in 30 minuti). A onor del vero non è così facile trovare colonnine con questa potenza ma in Europa, Italia compresa, la rete si sta espandendo. Forte di un’affidabilità superiore rispetto alla versione precedente, la Casa giapponese garantisce il nuovo pacco batterie 8 anni o 160.000 km (prima erano 5 e 100.000 km).
FACILE FACILE Due gli allestimenti: Acenta e Tekna, che montano l’ultima evoluzione del sistema infotainment NissanConnect EV (prima chiamato Carwings) con una nuova interfaccia grafica, un ricevitore radio digitale e la grande novità dello schermo touch capacitivo (come quello del cellulare) da 7” che permette di ingrandire o rimpicciolire le mappe e di poter sfogliare i menù semplicemente spostando le dita sullo schermo. Non è finita qui, perché tramite una App dedicata si può raffreddare o riscaldare l’abitacolo a distanza, avere una mappa delle colonnine libere e programmare la ricarica delle batterie.
QUI PREZZI Ordinabile da novembre, la nuova Leaf arriverà nei garage a partire da gennaio 2016. Prezzi? Il listino parte da 28.990 Euro per l’allestimento Acenta, qualora si scelga di noleggiare le batterie (a partire da 79 Euro al mese, per 36 mesi e fino a 30.000 km all’anno). La seconda possibilità è quella di acquistare anche le batterie. In questo caso il prezzo sale a 34.890 Euro. Sulla più ricca Tekna (poco sopra i 36mila euro) ci sono di serie l’impianto Bose, i cerchi da 17 pollici oltre che interni in pelle. Se solo ci fossero gli eco-incentivi…
“GIAPPONESE MANIERA” La Nissan Leaf è una vecchia conoscenza. Personalissima nella linea esterna, forse ancor più per l’arredamento interno. Ampio e arioso, l’abitacolo (alto 1,55 metri) vanta 5 posti comodi e un bagagliaio da 370 litri disponibili in un vano ben sfruttabile anche in altezza, senza contare la possibilità di reclinare gli schienali posteriori. La qualità è alla giapponese maniera. Ciò significa che la Leaf è ben fatta a cominciare dagli accoppiamenti delle plastiche, passando per i comandi sino alla verniciatura esterna. Alla giapponese è però anche la plastica rigida della plancia, peccato. All’atto pratico non è una grande tragedia visto che in marcia non si avverte il minimo scricchiolio.
UNA FORESTA SUL DISPLAY Anche la strumentazione è uno dei punti forti. Divisa su due piani, è sempre ben visibile anche in condizione di luce piena. I display forniscono tutte le info necessarie, compresa quella che riconosce la guida virtuosa premiandola con una sequenza di alberelli. Se in Drive stenta a crescere, in modalità ECO, che taglia la corrente e aumenta l’effetto ricarica, l’alberello sembrerà essere stato concimato alla grande. Ovviamente più alberelli concimate, pardon fate crescere, meglio avrete sfruttato l’energia elettrica sotto il piede destro. Impostando la modalità B (ovvero Brake) che aumenta il freno motore (e quindi la ricarica delle batterie), il rimboschimento sarà intensivo.
COME IL CELL Al centro della plancia, invece, il nuovo schermo capacitivo dalla grafica rinnovata funziona bene anche al più leggero tocco di dita. L’unico appunto si potrebbe muovere semmai al fatto che le info del navi non siano riportate nelle strumentazione. Da audiofilo, ho apprezzato i bassi profondi dell’impianto HI-FI firmato Bose, di serie sulla Tekna.
IN SCIOLTEZZA Ricordare quanto sia piacevole la sua meccanica elettrica sembra quasi superfluo, ma in effetti non è poi così scontato, perché finché non la provi non riesci a capirlo. Ci si muove in assoluto silenzio. Immaginate di guidare la vostra auto tradizionale a motore spento. Ecco perché il comfort è sempre di alto livello. Ben isolata dall’esterno, la Leaf manda giù senza troppe storie, buche, dossi e pavé, nonostante conservi un assetto tutt’altro che mollaccione.
TUTTA MIA LA CITTA’ Osando tra le curve, la Leaf si abbandona a un rollio contenuto che non pregiudica il piacere di guida. Ma è la città il suo terreno preferito, dove le continue frenate ricaricano la batteria. Ed è proprio in un contesto urbano che si apprezzano il raggio di sterzo di circa 10 metri di diametro, la possibilità di parcheggiare gratuitamente su strisce blu e gialle (a Milano), e di avere free acces in Area C. Con 250 km di autonomia dichiarata, cadono anche le ultime titubanze sull’efficienza della mobilità elettrica. A questo punto manca solo l’impegno dello Stato.