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Prova su strada

Mitsubishi Pajero Sport


Avatar Redazionale, il 01/08/01

23 anni fa -

La famiglia Pajero, in attesa di Io, la versione mini, si allarga con una versione maxi. Negli Stati Uniti e in Giappone si chiama Challenger ed è venduto già dal 1996 ma in Italia, dove il nome Challenger è già stato depositato, si chiama Pajero Sport.

LA NOVITA' Del fuoristrada vero ha le grandi ruote e l'altezza da terra, ma la carrozzeria lunga e bassa sembra quella di una grande wagon. Base per altezza (173cm), sembra davvero imponente per poi scoprire invece che le dimensioni sono quelle di una innocua Ford Mondeo station wagon: 454x177 centimetri per la versione GLS (169cm in larghezza per la GLX), più corto di una quindicina di centimetri a parità di passo rispetto al Pajero Wagon.

SPAZIOSA E ACCOGLIENTE La base su cui è realizzato è infatti quella del pick-up L200, quanto basta per garantire a cinque persone di viaggiare comodamente e con tanti bagagli: il vano di carico è enorme, profondo quasi un metro, largo 136 centimetri e alto circa 90 centimetri, quanto basta per portare quasi una valigia a testa. Per rendere più comodo il viaggio, si può regolare l'inclinazione dello schienale dei posti posteriori (separati per la GLS). L'abitacolo è abbastanza spartano, con finiture da fuoristrada più che da wagon, essenziali, robuste ma senza concedersi molto al frivolo: il disegno della plancia è semplice come quello dei pannelli delle portiere e i tessuti sono sobri. La versione GLS si concede il lusso degli interni rivestiti in pelle e di un cruscottino supplementare al centro della plancia che include il voltmetro, la bussola digitale e l'indicatore pressione olio. Comoda è la consolle sul padiglione con tre vanetti chiusi in cui riporre al sicuro occhiali, telefono e altri piccoli e fragili oggetti.

LA GAMMA Il collaudato 2.5 turbodiesel con intercooler da 73 kW (99CV) e 240Nm a 2.000 giri; il 3 litri V6 24 valvole da 130 (177CV) e 255Nm a 4.500 giri. Velocità massima di 145 km/h per il motore a gasolio, 175 per il V6. Due anche le versioni: GLX, disponibile soltanto con motore diesel, e GLS. La prima si distingue facilmente per la mancanza dei parafanghi allargati e per la carrozzeria monocolore, per i cerchi in lega da 15 pollici e per una dotazione già completa di doppio airbag frontale, Abs, volante regolabile, condizionatore, riscaldamento separato per i posti posteriori, immobilizer, 4 alzacristalli elettrici, fendinebbia, specchi esterni riscaldabili e regolabili elettricamente, sedile di guida regolabile in altezza, telo copribagagli. La GLS aggiunge l'impianto stereo, sedile posteriore sdoppiabile, parafanghi allargati con cerchi in lega da 16 pollici, strumenti supplementari, parabrezza autosbrinante e rivestimenti in pelle. Garanzia triennale.

AL VOLANTE Cosa c'è di meglio che guidare seduti su una vera e propria poltrona? Sulle grandi fuoristrada come Pajero Sport si sta seduti comodi, come su una poltrona di casa. Sedile e volante regolabili in altezza aiutano poi a trovare la soluzione ottimale, anche se il volante un po' orizzontale (altra caratteristica comune a questa categoria di auto) costringe a staccare la spalla dal sedile nelle curve. Dall'alto del posto di comando si domina la strada e si vede bene dove finisce il frontale cromato come l'ingombro della coda. Alla prima manovra ci si sente e a bordo di un autoarticolato: il diametro di sterzata di 11,8 metri non è dei più favorevoli a muoversi in un posteggio stretto.

COMODA E TRANQUILLA Sensazione che passa subito appena ci si mette in strada. Sul Pajero Sport si viaggia comodi, sia che si marci su asfalto, sia che ci si avventuri in passaggi offroad. Ben piantato su carreggiate larghe e su un passo lungo, non teme nulla e gli scuotimenti della carrozzeria sono ridotti al minimo. La struttura è da vera fuoristrada, con telaio a longheroni, assale rigido con molle al posteriore, trazione posteriore con anteriore inseribile (senza fermarsi fino a 100km/h) e riduttore al cambio. Il comfort è quello che ci si aspetta da una vera fuoristrada, un po' rigida nell'assorbire le irregolarità dell'asfalto, ma senza disturbare troppo. I comandi rispondono bene: lo sterzo guida con precisione, il cambio si manovra velocemente con una frizione leggera, il pedale del freno è invece un po' duro abbinato a una frenata non proprio da primato. Nei tratti misti e nelle curve strette è meglio non farsi prendere la mano ed esagerare, poiché il passo lungo, il peso (più di 1.800 chilogrammi) e le calzature da fuoristrada ricordano subito che non si è alla guida di una sportiva, con la ruota motrice interna che tende a perdere aderenza.

IL MOTORE TDI è ormai ben collaudato e si rivela anche sulla Sport un ottimo motore, generoso e potente malgrado i 99 cavalli dichiarati sembrino pochi. Muove quasi due tonnellate (considerati pilota, co-pilota, pieno di gasolio) con molta grazia anche in situazioni difficili come all'uscita dei tornanti o nei tratti impervi fuoristrada, con una bella dotazione di coppia ai bassi regimi. Il rumore si fa sentire, ma ben filtrato.

IL MOTORE V6 ha una gran bella voce, adatta più a un'auto sportiva che a una fuoristrada ingombrante. È un piacere sentirlo salire di giri, per l'udito e per la guida. Con il V6 la Pajero Sport si muove rapidamente ed è facile lasciarsi prendere la mano, mettendo in evidenza i limiti della gommatura fuoristrada e del peso. È più adatto alla guida stradale che al fuoristrada, dove le doti di coppia a basso regime del TDI si fanno apprezzare di più. Con la coppia massima a 4.500 giri, il V6 preferisce la parte alta del contagiri.

di M.A.Corniche
17 novembre 1998


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001
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