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MG ZT


Avatar di Mario Cornicchia, il 14/02/03

21 anni fa -

Griglie pronto corsa, cerchi da 18 pollici, finiture nere al posto delle cromature così la paciosa Rover 75 diventa una MG ZT. Supersportiva dal cuore a gasolio.

COM'E' Il look è decisamente sportivo, perfino esagerato nel frontale, con reti al posto della solita calandra a fanoni. L’assetto è ribassato di un paio di centimetri rispetto alla Rover 75 e i cerchi da 18" completano l’effetto belva accucciata.

UNA TIGRE Non si vedono, ma anche gli ammortizzatori sono diversi, più rigidi ovviamente, e pure il servosterzo ha una regolazione più sportiva. Senza cromature la sagoma della 75 è anche più gradevole, meno leziosa, più essenziale e con la cura all’assetto la sagoma tondeggiante diventa più proporzionata. Un look forte, da Lili la tigresse, ma ben studiato. Efficace anche sulla ZT-T, la versione wagon.

ANGLOTEDESCA Anche gli interni perdono l’impronta old england per guadagnare un look più tedesco, più sobrio. La radica lascia il posto a pannelli dipinti in grigio medio metallizzato, i sedili sono sportivi e rivestiti in pelle ai lati e in Alcantara nella fascia centrale. Gli strumenti, ahimè, hanno il fondo chiaro, come sempre poco leggibili in penombra. L’orologio centrale è più sobrio, quasi minimal, al posto della sveglia del nonno della Rover 75. Anche all’interno, senza nulla togliere alla 75, la cura MG rende la 75 più sobria ed elegante.

COME VA Dietro la rete corsaiola batte un cuore a gasolio, un turbodiesel due litri di derivazione BMW, che eroga nella versione MG 131 cavalli. Niente di speciale sulla carta, ma su strada un motore in grado di farsi apprezzare per il funzionamento morbido, sempre pronto e disponibile. La ZT si muove bene, è agile, facile da guidare. Il cuore non è così sportivo come il look lascerebbe supporre, ma la ZT si muove piacevolmente veloce. Senza strafare. In fondo è una due litri…

PUROSANGUE Dove la ZT ha poche rivali è sulla tenuta di strada. Dove gli altri sollevano il piede destro dal pedale dell’acceleratore per premere sul freno, con la ZT si tiene premuto fino in fondo il gas, anche sui curvoni insidiosi. Facilissima da guidare in traiettoria, stabile come una sportiva purosangue, accetta anche manovre brusche senza fare una piega.

TOP CLASS Velocissima sui curvoni alla massima velocità, come su curve strette e tornanti: la ZT è un bisturi. È non si paga pegno sul lato comfort: rigida ma confortevole, la ZT si presta a lunghi viaggi in relax. Silenziosa come poche diesel, facile da guidare, sicura anche se si va di fretta, la ZT offre di serie anche sedili sportivi molto confortevoli.

I prezzi sono interessanti in rapporto alle qualità stradali e alla qualità complessiva della ZT CDTi, un prezzo da media ma con dimensioni da grande. 28000 Euro per la ZT e 29.240 per la ZT-T, con cerchi in lega da 18 pollici, climatizzatore, airbag frontali, laterali e a protezione della testa, fendinebbia. 1950 Euro in più si spendono per l’allestimento Plus che porta in dote anche il computer di bordo, il controllo elettronico della trazione, i fari allo xeno, i fendinebbia, lavafari e lavaparabrezza riscaldati, sedili anteriori a regolazione elettrica (quello lato guida con memoria), impianto stereo.


Pubblicato da M.A. Corniche, 14/02/2003
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