È stata la prima trasformista, da roadster a coupé in pochi secondi, ed è la prima nelle vendite da dieci anni. Quanto basta per giustificare una edizione speciale.
COM'E' La Mercedes SLK è stata la prima a mettersi in testa una idea meravigliosa. Non un parrucchino di Cesare Ragazzi, ma un pratico cappelluccio di metallo capace di ripiegarsi da solo nel bagagliaio per trasformare in pochi secondi la coupé SLK in una roadster SLK. Ha lanciato una moda a cui hanno fatto seguito decine di coupé-cabriolet, rilanciando anche l'interesse per le scoperte, e la primogenitura ha ripagato la SLK con la leadership mondiale nelle vendite delle roadster compatte da dieci anni.
EDITION 10 Per festeggiare il successo, la SLK si addobba da serie speciale disponibile in Italia in 500 esemplari. EditIOn è il logo che compare sui parafanghi anteriori e sui sedili, per l'occasione rivestiti in ottima pelle nera traforata con cuciture argento. Il pacchetto comprende anche cerchi in lega da 17 pollici con dieci razze brunite, che donano parecchio alla linea da mini-SLR della SLK, brunite come le luci di coda. La carrozzeria puntuta si veste in nero, lucido o metallizzato, argento e, per le grandi occasioni, anche in seta, con una speciale verniciatura opaca color "grigio alanite magno" disponibile per 350 SLK EditIOn in tutto il mondo.
ITALIAN PACK Il pacchetto EditIOn 10 per l'Italia comprende anche navigatore satellitare Comand APS, hi-fi Harman-Kardon, sensori di posteggio e telecomando per la chiusura/apertura del tetto. Di serie anche l'Airscarf, il geniale bocchettone di aria calda dietro le nuche, per viaggiare scoperti anche quando fa freddo o per sciogliere vertebre cervicali arrugginite.
QUATTRO O SEI Due i motori disponibili per la SLK EditIOn 10, il due litri kompressor da 163 cavalli e il sei cilindri 280 da 231 cavalli. Parlando di prezzi e di festeggiamenti, la EditIOn è quasi una offerta speciale, venduta a circa 600 euro in più rispetto a una normale SLK in allestimento Sport, ma con una dotazione più ricca: 44.000 euro per la SLK 200 e 46.700 euro per la SLK 280.
COME VACompatta e piacente, con il suo naso da nasica del Borneo ispirato alla Formula Uno. E con una coda gradevole, importante, solida e tozza quanto basta per una sportiva. Due posti comodi per le medie corporature, su misura per i più ingombranti, e un bagagliaio insospettabilmente capace date le dimensioni esterne (409x178cm), anche quando si decide di viaggiare a cielo aperto e anche il tettuccio si ripiega nel bagagliaio.
BORDO ROSSO La qualità delle finiture è di buon livello all'esterno mentre all'interno è necessario toccarle le plastiche della plancia e del tunnel centrale per rendersi conto che si tratta di materiali solidi, all'apparenza più economici di quanto siano. Un interno tutto nero, con due tocchi esclusivi per la EditIOn 10, oltre alla pelle nera: un inserto in metallo opaco sulla plancia davanti al passeggero e il bordo degli strumenti in rosso per mostrare la parentela con la SLR.
ORDINE SPARSO Regola della Casa, l'ergonomia dei comandi sulla consolle centrale sacrificata sull'altare dell'estetica, con una colata di pulsanti e pulsantini color argento e scritte in grigio scuro poco chiare, difficili da individuare nella funzione a colpo d'occhio. Poco chiare anche le indicazioni del navigatore satellitare, recitate in un marcato accento straniero e dalla sintassi a volte improbabile.
YES ENGINEIl quattro cilindri duemila coadiuvato dal compressore volumetrico ha voce e carattere impiegatizi, sempre disponibile alla spinta a ogni regime con voce sommessa. Si guida bene nel traffico utilizzando anche la sesta e la stessa marcia si usa alla massima velocità come nella ripresa per superare il trattore. Il cambio ha la leva più lunga di quanto sembri e non è un mostro di velocità, ma quanto basta per l'impostazione turistico sportiva della SLK.
KOMFORT A tetto chiuso, il comfort è davvero notevole per una piccola sportiva, silenziosa anche a velocità elevate e con sospensioni in grado di limare ogni ruga (solo dell'asfalto). Meglio però non lasciarsi prendere da eccessi di confidenza, alla SLK piace trottare ed è meno incline al galoppo: portata al limite ha bisogno di un cavaliere esperto per non decidere di testa sua lo stile in curva, con una tendenza a chiudere con la coda se si alleggerisce la pressione sul pedale del gas che richiede mani ferme sulle briglie. A capote aperta la protezione aerodinamica è molto curata e, con il frangivento a retina e l'Airscarf in funzione, si possono affrontare viaggi a cielo aperto anche quando il clima non sarebbe proprio ideale.