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Mercedes SL 63 AMG


Avatar Redazionale, il 13/06/08

16 anni fa - Pugno di ferro in guanto di velluto

Con un V8 aspirato da 525 cv e un comfort da ammiraglia, la scoperta tedesca rappresenta il classico pugno di ferro in guanto di velluto. Una doppia personalità che viene esaltata anche dal nuovo cambio SpeedShift MCT a sette marce.

NIENTE DOPING "Sovralimentato o non sovralimentato? Questo è il problema!". Potrebbe essere questa la rivisitazione in chiave automobilistica del celeberrimo dubbio amletico. E anche qui la risposta non è certo scontata. C'è chi per confezionare una sportiva non riesce a rinunciare alla cura ricostituente del compressore, reputandolo una specie di toccasana, e c'è chi invece preferisce le maniere classiche. Qual è la ricetta in questo caso? Centimetri cubi a go-go, tecnica raffinata e cavalli a briglia sciolta ma senza alcun effetto... dopante. Chi per non sapere né leggere né scrivere ama tenere il piede in due scarpe è l'AMG, che propone i suoi modelli alcuni in un modo, alcuni nell'altro.

NUOVO LOOK Nel catalogo dell'atelier tedesco c'è addirittura un'auto che recentemente ha cambiato schieramento. E' la SL,passata da versione 55 sovralimentata della scorsa stagione a quella chiamata 63 e aspirata del model-year 2008. Anche dal punto di vista estetico le differenze sono naturalmente molte, visto che nel frattempo la SL che fa da base a questa roadsterha a sua volta cambiato look grazie al restyling d'inizio anno. Sulla 63 AMG si ritrovano dunque i fari bixeno a L e la mascherina con stella a tre punte solcata da un solo listello.

BODY BUILDER Sull'impianto della SL vulgaris, l'AMG interviene in maniera piuttosto decisa con la sua personalizzazione. I tratti distintivi sono i fari con cornici scure, la calandra nera lucida, il cofano ingobbito come il bicipite di un body builder, lo spoiler anteriore più pronunciato che accentua il disegno a freccia del frontale, le modanature argento sui parafanghi e il piccolo alettone che orla il cofano bagagliaio. Sempre in coda, si fatica a togliere lo sguardo dai quattro terminali di scarico ovali che spuntano dal diffusore aerodinamico.

A TUTTA FORZA La novità principale è comunque il V8 che alberga sotto il cofano, nuovo almeno per la gamma SL, anche se già noto per le sue apparizioni con altri modelli Mercedes AMG. Con una cilindrata di 6,2 litri, eroga la bellezza di 525 cv a 6.800 giri, pronto ad allungare all'occorrenza fino a 7.200 giri prima che il limitatore tagli i viveri ai cilindri. La coppia massima è invece di 630 Nm a 5.200 giri, un po' meno di quelli disponibili con la "vecchia" 55 ma sempre su valori rispettabilissimi. Per arrivare a questi risultati gli ingegneri tedeschi hanno sfruttato molto del know-how maturato in ambito sportivo, a partire dal basamento con struttura closed-deck per arrivare al rivestimento in LDS per le camicie dei cilindri, passando per la scelta dicondotti d'aspirazione e di scarico praticamente verticali.

QUATTRO PROGRAMMI Il lavoro dei tecnici si è però concentrato soprattutto nel reparto trasmissione. Con la 63 debutta un nuovo cambio a sette marce chiamato SpeedShift MCT, sigla che sta per Multi Clutch Technology. Non dunque un classico automatico con convertitore di coppia ma unrobotizzato, comandabile con levette dietro al volante, oltre che con la classica leva sul tunnel. Questo cambio lascia al pilota la possibilità di scegliere con una manopolina sul tunnel centrale tra quattro programmi di funzionamento: Confort, per cambiate supersoft; Sport, con innesti più rapidi del 20% e una maggior propensione a far girare alto il motore; Sport +, che adotta modi più risoluti negli innesti e lima un altro 20% ai tempi; Manuale, dedicato a chi preferisce il fai-da-te nella guida sportiva e capace di passare da una marcia all'altra in soli 100 millesimi di secondo. A completare il quadro ci sono anche due funzioni supplementari, quella di doppietta automatica in scalata (attiva con le funzioni più sportive) e quella chiamata Race Start, una sorta di launch control in perfetto stile Formula 1 per sfruttare al massimo le doti di spunto da fermo.

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PERFORMACE A RICHIESTA Su strada la SL 63 AMG scatta da 0 a 100 in 4,6 secondi e non supera i 250 km/h solo per l'intervento severo e prudenziale della centralina. Non bastasse, si può comunque ordinare l'auto con il pacchetto Performance, che eleva l'autolimitazione alla soglia dei 300 km/h. Assieme alla diversa taratura della centralina, si ottengono anche un volante di diametro ridotto e con la parte inferiore appiattita, cerchi fucinati a doppie razze color titanio (sempre da 19" e con gomme 255/35 davanti e 285/30 dietro, come in versione standard), freni anteriori in materiale composito e di diametro maggiorato, assetto sportivo, differenziale autobloccante e un kit di particolari in vero carbonio. Quanto ai prezzi, la SL 63 AMG costa 147.040 euro, cifra non proprio popolare ma neppure esagerata in rapporto alla potenza, alle prestazioni e alla dotazione, che comprende anche il navigatore con hard disk da 40 GB e un sistema Bluetooth a comandi vocali. Per un esemplare con kit Performance occorre invece stanziare 15.600 euro in più, ovvero 162.640 euro.

COMODA, LA VITA! Il posto di guida della SL 63 AMG è sportivo, con il sedile che scende bene in basso ma tutt'altro che spartano. I sedili sono ben profilati, adeguatamente imbottiti e rivestiti in morbida nappa. Inoltre, sono dotati anche di comando elettrico con memoria, della funzione Multicontour che può modificare il profilodello schienale per trattenere meglio il busto in curva. A richiesta si può avere anche il sistema Airscarf, che fa uscire aria tiepida dai poggiatesta per coccolare i passeggeri nei viaggi a tetto ripiegato in giornate fredde. Una vera benedizione, anche se, a ben vedere, basta alzare il frangivento per cancellare come d'incanto i pochi spifferi e vortici presenti.

BARITONO Per scoprire chi è il protagonista assoluto della guida della SL 63 AMG è sufficiente invece completare la procedura d'avviamento, che comprende una suggestiva ginnastica della strumentazione, che si sgranchisce le lancette fino a fondo corsa prima che si aprano le danze. IlV8 si sveglia con una voce roca e con bassi da baritono che fanno venire la pelle d'oca. Facendo il solletico all'acceleratore, si ottengono in cambio ruggiti violenti e decisi impulsi in avanti. Quando sotto il cofano c'era il compressore, la spinta ai bassi era un pelo più grintosa ma quanto a impatto emotivo questo 6,2 litri aspirato è secondo a pochi, per merito anche della sua... "estensione vocale". Difficile dire a quale regime venga fuori il meglio: in ogni frangente la spinta è robusta e anche le doti di allungo sono notevoli, con il cambio che mantiene su strada le promesse di dolcezza e rapidità.

SU MISURA Per gestire adeguatamente tutta questa potenza, i tecnici tedeschi hanno deciso di puntare sull'Active Body Control, o ABC per i più intimi, il sistema di sospensioni attive Mercedes. La cura AMG prevede un irrigidimento in chiave sportiva e la possibilità comunque di variare la taratura in funzione della situazione e dello stile di guida. Sulla 63 anche l'Esp può essere impostato in tre diverse modalità: una (On) più tranquilla e tempestiva negli interventi, un'altra (Sport) che consente di "giocare" di più con l'acceleratore e lo sterzo e infine un'ulteriore (Off) che è dedicata agli appassionati del controsterzo, virtuosi del drifting.

ASSO NELLA MANICA Questi ultimi potrebbero lamentarsi un po' per il feeling e la prontezza non eccezionali dello sterzo, che segna comunque un bel passo in avanti rispetto a quello di altri modelli di Stoccarda. Un plauso va invece all'assetto, che riesce a tenere sotto controllo i movimenti della carrozzeria nella guida sportiva assicurando comunque un buon comfort sullo sconnesso. Proprio la capacità di vestire senza imbarazzo i panni della supercar da sparo e della roadster da viaggio rappresenta il vero asso nella manica di questa scoperta tedesca, pronta a sfidare a viso aperto ogni concorrente.


Pubblicato da Paolo Sardi, 13/06/2008
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